Covid 19
Moderatore: Emy77
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Re: Covid 19
Oggi nessun contagiato a Codogno. "Ma non basta un giorno, bisogna leggere i numeri su un periodo di tempo più ampio", minimizza prudentemente l'assessore lombardo Gallera.
In Lombardia ci sono 1194 persone in terapia intensiva, i posti letto sono 1500. (ma le persone non affette da Covid che hanno bisogno di terapia intensiva? Sono in un reparto a parte non compreso in quei 1500? L'articolo non lo spiega)
https://www.lastampa.it/cronaca/2020/03 ... 1.38632892
In Lombardia ci sono 1194 persone in terapia intensiva, i posti letto sono 1500. (ma le persone non affette da Covid che hanno bisogno di terapia intensiva? Sono in un reparto a parte non compreso in quei 1500? L'articolo non lo spiega)
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Re: Covid 19
Rifletti, se puoi, prima di scrivere.zappatalpa ha scritto: 24 mar 2020, 23:05impressionbile dal distintivo, chi nel merito fa fatica.
te la prendi perchè ti ho criticato 2-3x su deduzioni non proprio brillanti? dai, stai tranquillo e continua
Hai visto chi è “questa”?
Ascolta chi ne sa più di te. Ascolta e impara.
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Re: Covid 19
Altre tre notazioni
- un grafico riguardante l'Italia, fonte GIMBE, con la progressione temporale delle percentuali, sul totale dei contagiati, di decessi (nero), ricoveri in terapia intensiva (rosso), ospedalizzati (arancione), isolamento casalingo (giallo) e guariti dimessi (in verde)

- domanda su twitter al dott. Lopalco: "c'è qualche possibilità che al 3 aprile i provvedimenti di isolamento generale possano essere attenuati?". Risposta: "nessuna".
- questa invece è una mappa animata per seguire l'evoluzione dei casi in Africa: i numeri sono ancora bassi ma ora crescono del 25/30% al giorno e quindi potrebbero diventare ben presto alti. Pare cmq che siano in gran parte casi importati, che non ci siano ancora insomma veri focolai locali, e che quindi si potrebbe ancora contenerli controllando più strettamente arrivi e partenze
https://africacenter.org/spotlight/coro ... gh-africa/
- un grafico riguardante l'Italia, fonte GIMBE, con la progressione temporale delle percentuali, sul totale dei contagiati, di decessi (nero), ricoveri in terapia intensiva (rosso), ospedalizzati (arancione), isolamento casalingo (giallo) e guariti dimessi (in verde)

- domanda su twitter al dott. Lopalco: "c'è qualche possibilità che al 3 aprile i provvedimenti di isolamento generale possano essere attenuati?". Risposta: "nessuna".
- questa invece è una mappa animata per seguire l'evoluzione dei casi in Africa: i numeri sono ancora bassi ma ora crescono del 25/30% al giorno e quindi potrebbero diventare ben presto alti. Pare cmq che siano in gran parte casi importati, che non ci siano ancora insomma veri focolai locali, e che quindi si potrebbe ancora contenerli controllando più strettamente arrivi e partenze
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Re: Covid 19
Aggiornamento del mattino dall'estremo oriente: oggi 150 casi attivi in meno in Corea Sud (dove però sono stati registrati cento nuovi casi, non pochi) e 450 casi attivi in meno in Cina.
La Cina è anche uscita dalle prime dieci nazioni per numero di casi attivi, al suo posto l'Olanda; qualche settimana fa un esponente olandese, non ricordo se un politico o un personaggio televisivo, aveva detto "il coronavirus non può preoccupare noi olandesi; l'Italia? si sa che là hanno standard igienici diciamo particolari..."
La Cina è anche uscita dalle prime dieci nazioni per numero di casi attivi, al suo posto l'Olanda; qualche settimana fa un esponente olandese, non ricordo se un politico o un personaggio televisivo, aveva detto "il coronavirus non può preoccupare noi olandesi; l'Italia? si sa che là hanno standard igienici diciamo particolari..."
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Re: Covid 19
alla melanzana piace il distintivo e dire agli altri "impara" (sottinteso: da lui)Garry ha scritto: 24 mar 2020, 23:26Rifletti, se puoi, prima di scrivere.zappatalpa ha scritto: 24 mar 2020, 23:05impressionbile dal distintivo, chi nel merito fa fatica.
te la prendi perchè ti ho criticato 2-3x su deduzioni non proprio brillanti? dai, stai tranquillo e continua
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Ascolta chi ne sa più di te. Ascolta e impara.
t'ho fatto la gentilezza e letto il curriculum politico e giudiziario. non male
![Mr. Green :-]](./images/smilies/icon_mrgreen.gif)
ps: nessuno come me pensa che Fontana debba essere sollevato dall'incarico? la sanità è responsabilità regionale e la sua non-azione è dannosa anche in vista del dopo-pandemia
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
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Re: Covid 19
https://www.globalist.it/science/2020/0 ... p8ecfqcg3p
questa è gente da campo. veneta. dove resistono tracce di cultura e convivenza mitteleuropea.
questa è gente da campo. veneta. dove resistono tracce di cultura e convivenza mitteleuropea.
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Re: Covid 19
Se è così utile fare i temponi non solo ai sintomatici perché secondo lei c’è così tanta resistenza a farli?zappatalpa ha scritto: 25 mar 2020, 8:58 https://www.globalist.it/science/2020/0 ... p8ecfqcg3p
questa è gente da campo. veneta. dove resistono tracce di cultura e convivenza mitteleuropea.
Temo sia una questione ideologica. Siccome hanno sbagliato prima, vogliono continuare a sostenere una linea. Non vogliono ammettere l’errore. Tutto qui.
Costi e fattibilità non centrano nulla?
No, macché. Un tampone costa 30 euro.
Perché la Regione Veneto ha spostato la sua linea?
Perché noi operiamo a Padova e ci hanno consultati. Ma i dati erano sotto gli occhi di tutti, i dati di Vo erano pubblicati il 28 febbraio, bastava vederli, volerli vedere.
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Re: Covid 19
"la Capua", che tanto impressiona tonione e Garryowen, é piú politico che veterinaria, romana con sicuramente ottimi uffici tanto che a 40 anni é in parlamento. Immagino che assidua frequentatrice si ospedalio stalle fosse. purtroppo in TV vi appioppano questi, e da cosí tanto tempo, che vecchi rugbysti, che dovrebbero sapere riconoscere a chi aggrapparsi quando sono in difficoltá, vanno in tilt.
Come non ci vede ancora l'Europa, ma come vi ho detto giá settimane fa, quando si studierá sta cosa ce la faranno pagare.
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Re: Covid 19
La melanzana c'è cascata di nuovo. E' la sindrome del "meteorologo della coop".
Ha fatto una piccola ricerca, ha letto e non ha capito nulla.
Quel "leggi e impara" che avevo scritto era una sciocchezza tanto per dire, in realtà sapevo che sarebbe stato impossibile, ormai lo abbiamo capito.
Allora, melanzana, se non puoi imparare, continua così, insegna.
Non c'era un detto popolare che diceva più o meno "Chi sa, fa. Chi non sa, insegna"?
Ha fatto una piccola ricerca, ha letto e non ha capito nulla.
Quel "leggi e impara" che avevo scritto era una sciocchezza tanto per dire, in realtà sapevo che sarebbe stato impossibile, ormai lo abbiamo capito.
Allora, melanzana, se non puoi imparare, continua così, insegna.
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Re: Covid 19
Quello che dice il professore padovano sembra del tutto sensato e condivisibile.
In queste settimane gli esperti che seguo su twitter (Cartabellotta, Burioni, Lopalco, più qualche collega a volte da loro retweettato) sono sempre stati concordi nel dire che aumentare il numero di campioni non serve, però mi pare che non abbiano mai spiegato chiaramente perché non serve. Molti commentatori hanno spesso chiesto loro: "è evidente che ci sono tantissimi a-sintomatici o paucosintomatici sfuggiti al conteggio ufficiale, perché non facciamo il test a tutta la popolazione?". E loro a rispondere, ognuno per proprio conto, che il numero di test attuali è quello giusto per la strategia e per le possibilità dell'Italia.
A volte la risposta è anche stata: "va bene, facciamo 60 milioni di test; ma con quale personale? E poi ogni quanto li rifacciamo, ogni sei giorni?". Però secondo il professore padovano non occorre farli "a tappeto", ma mirati: quando si individua un caso si fa il test alla sua cerchia di familiari e di persone frequentate. A quanto dice quel professore, la cosa è fattibile ed efficace. Ho la sensazione che in Corea abbiano agito più o meno così: non test a tappeto come si pensa (ne hanno fatti solo 300.000 su 50 milioni di abitanti) ma mirati alle persone con sintomi e a chi li aveva frequentati.
Una cosa però sembra andare contro le convinzioni del prof padovano: se davvero, come un po' tutti temiamo, ci fosse in giro questo esercito di contagiati inconsapevoli di esserlo perché con sintomi nulli o lievi, ora tutte queste persone starebbero continuando a contagiare i familiari nel loro isolamento domiciliare, o i colleghi se continuano ad andare al lavoro. E quindi le percentuali di crescita del contagio dovrebbero essere ancora molto alte, mentre sembra si stiano riducendo un po' dappertutto e in particolare in quella Lombardia che il prof prende a esempio negativo. Negli ultimi tre giorni la Lombardia ha fatto registrare una crescita dei casi attivi del 3%, 3%, 5%
In queste settimane gli esperti che seguo su twitter (Cartabellotta, Burioni, Lopalco, più qualche collega a volte da loro retweettato) sono sempre stati concordi nel dire che aumentare il numero di campioni non serve, però mi pare che non abbiano mai spiegato chiaramente perché non serve. Molti commentatori hanno spesso chiesto loro: "è evidente che ci sono tantissimi a-sintomatici o paucosintomatici sfuggiti al conteggio ufficiale, perché non facciamo il test a tutta la popolazione?". E loro a rispondere, ognuno per proprio conto, che il numero di test attuali è quello giusto per la strategia e per le possibilità dell'Italia.
A volte la risposta è anche stata: "va bene, facciamo 60 milioni di test; ma con quale personale? E poi ogni quanto li rifacciamo, ogni sei giorni?". Però secondo il professore padovano non occorre farli "a tappeto", ma mirati: quando si individua un caso si fa il test alla sua cerchia di familiari e di persone frequentate. A quanto dice quel professore, la cosa è fattibile ed efficace. Ho la sensazione che in Corea abbiano agito più o meno così: non test a tappeto come si pensa (ne hanno fatti solo 300.000 su 50 milioni di abitanti) ma mirati alle persone con sintomi e a chi li aveva frequentati.
Una cosa però sembra andare contro le convinzioni del prof padovano: se davvero, come un po' tutti temiamo, ci fosse in giro questo esercito di contagiati inconsapevoli di esserlo perché con sintomi nulli o lievi, ora tutte queste persone starebbero continuando a contagiare i familiari nel loro isolamento domiciliare, o i colleghi se continuano ad andare al lavoro. E quindi le percentuali di crescita del contagio dovrebbero essere ancora molto alte, mentre sembra si stiano riducendo un po' dappertutto e in particolare in quella Lombardia che il prof prende a esempio negativo. Negli ultimi tre giorni la Lombardia ha fatto registrare una crescita dei casi attivi del 3%, 3%, 5%
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Re: Covid 19
Sul Corriere lo stesso dottore dice che anche in Giappone si è riusciti a isolare tutti i focolai (oggi in Giappone solo 14 casi positivi in più: da 851 a 865) e che la Cina ha mentito. Però non riesco a leggere l'articolo perché non abbonato quindi non so su cosa secondo lui la Cina avrebbe mentito: se sulle fasi iniziali dell'epidemia o sul numero di vittime
https://www.corriere.it/cronache/20_mar ... view.shtml
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- Nandino
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Re: Covid 19
Ti posso dire come la penso io : non hanno mai (tutti i governi del mondo) voluto fermare l'epidemia perché avevano capito che non potevano farlo. Quel che stanno facendo e semplicemente rallentare la propagazione e allungare i tempi de l'epidemia, ma a la fine un grande parte della popolazione sarà stata infettata cosi di ottenere un certa immunità di greggio e fare si che l'epidemia si fermi anche per quelli che non saranno stati malati.Ilgorgo ha scritto: 25 mar 2020, 9:41 Quello che dice il professore padovano sembra del tutto sensato e condivisibile.
In queste settimane gli esperti che seguo su twitter (Cartabellotta, Burioni, Lopalco, più qualche collega a volte da loro retweettato) sono sempre stati concordi nel dire che aumentare il numero di campioni non serve, però mi pare che non abbiano mai spiegato chiaramente perché non serve. Molti commentatori hanno spesso chiesto loro: "è evidente che ci sono tantissimi a-sintomatici o paucosintomatici sfuggiti al conteggio ufficiale, perché non facciamo il test a tutta la popolazione?". E loro a rispondere, ognuno per proprio conto, che il numero di test attuali è quello giusto per la strategia e per le possibilità dell'Italia.
A volte la risposta è anche stata: "va bene, facciamo 60 milioni di test; ma con quale personale? E poi ogni quanto li rifacciamo, ogni sei giorni?". Però secondo il professore padovano non occorre farli "a tappeto", ma mirati: quando si individua un caso si fa il test alla sua cerchia di familiari e di persone frequentate. A quanto dice quel professore, la cosa è fattibile ed efficace. Ho la sensazione che in Corea abbiano agito più o meno così: non test a tappeto come si pensa (ne hanno fatti solo 300.000 su 50 milioni di abitanti) ma mirati alle persone con sintomi e a chi li aveva frequentati.
Una cosa però sembra andare contro le convinzioni del prof padovano: se davvero, come un po' tutti temiamo, ci fosse in giro questo esercito di contagiati inconsapevoli di esserlo perché con sintomi nulli o lievi, ora tutte queste persone starebbero continuando a contagiare i familiari nel loro isolamento domiciliare, o i colleghi se continuano ad andare al lavoro. E quindi le percentuali di crescita del contagio dovrebbero essere ancora molto alte, mentre sembra si stiano riducendo un po' dappertutto e in particolare in quella Lombardia che il prof prende a esempio negativo. Negli ultimi tre giorni la Lombardia ha fatto registrare una crescita dei casi attivi del 3%, 3%, 5%
Il vero problema e sempre stato l'ingorgo degli ospedale e delle capacità di trattamento dei casi severi, quel che sta succedendo in Italia.
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Re: Covid 19
L'errore di base è aver portato il dibattito sui media e sui social.
Non c'è un accordo fra i colleghi? ci si mette in contatto, si crea un gruppo di lavoro e si arriva (si DEVE arrivare) a una strategia comune.
Dare in pasto ai "virologi-da-tastiera" (politici compresi) questo botta e risposta sta creando più preoccupazione che altro.
Nessuno, oggi, può dare risposte definitive.
Anche uno come il prof. Galli si è esposto parecchio con quell'ipotesi di "selezione etnica" dell'epidemia. Se adesso si assisterà a un'espansione anche nei Paesi africani, il professore farà una figuraccia di dimensione internazionale.
Forse sono troppo sotto pressione, forse i giornalisti sono asfissianti, forse si sentono di dover dire sempre e comunque qualcosa, boh?
Per me farebbero meglio ad alzare il telefono e sentire i colleghi. Una bella conference call via skype e silenzio finché non si arriva a una linea comune
Non c'è un accordo fra i colleghi? ci si mette in contatto, si crea un gruppo di lavoro e si arriva (si DEVE arrivare) a una strategia comune.
Dare in pasto ai "virologi-da-tastiera" (politici compresi) questo botta e risposta sta creando più preoccupazione che altro.
Nessuno, oggi, può dare risposte definitive.
Anche uno come il prof. Galli si è esposto parecchio con quell'ipotesi di "selezione etnica" dell'epidemia. Se adesso si assisterà a un'espansione anche nei Paesi africani, il professore farà una figuraccia di dimensione internazionale.
Forse sono troppo sotto pressione, forse i giornalisti sono asfissianti, forse si sentono di dover dire sempre e comunque qualcosa, boh?
Per me farebbero meglio ad alzare il telefono e sentire i colleghi. Una bella conference call via skype e silenzio finché non si arriva a una linea comune
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Re: Covid 19
1) ma se fanno solo 2.500-3.500 test al giorno, di cui 60% positivi, come fai a trovarne altri? non vogliono trovarne altriIlgorgo ha scritto: 25 mar 2020, 9:41 Quello che dice il professore padovano sembra del tutto sensato e condivisibile.
In queste settimane gli esperti che seguo su twitter (Cartabellotta, Burioni, Lopalco, più qualche collega a volte da loro retweettato) sono sempre stati concordi nel dire che aumentare il numero di campioni non serve, però mi pare che non abbiano mai spiegato chiaramente perché non serve. Molti commentatori hanno spesso chiesto loro: "è evidente che ci sono tantissimi a-sintomatici o paucosintomatici sfuggiti al conteggio ufficiale, perché non facciamo il test a tutta la popolazione?". E loro a rispondere, ognuno per proprio conto, che il numero di test attuali è quello giusto per la strategia e per le possibilità dell'Italia.
A volte la risposta è anche stata: "va bene, facciamo 60 milioni di test; ma con quale personale? E poi ogni quanto li rifacciamo, ogni sei giorni?". Però secondo il professore padovano non occorre farli "a tappeto", ma mirati: quando si individua un caso si fa il test alla sua cerchia di familiari e di persone frequentate. A quanto dice quel professore, la cosa è fattibile ed efficace. Ho la sensazione che in Corea abbiano agito più o meno così: non test a tappeto come si pensa (ne hanno fatti solo 300.000 su 50 milioni di abitanti) ma mirati alle persone con sintomi e a chi li aveva frequentati.
Una cosa però sembra andare contro le convinzioni del prof padovano: se davvero, come un po' tutti temiamo, ci fosse in giro questo esercito di contagiati inconsapevoli di esserlo perché con sintomi nulli o lievi, ora tutte queste persone starebbero continuando a contagiare i familiari nel loro isolamento domiciliare, o i colleghi se continuano ad andare al lavoro. E quindi le percentuali di crescita del contagio dovrebbero essere ancora molto alte, mentre sembra si stiano riducendo un po' dappertutto e in particolare in quella Lombardia che il prof prende a esempio negativo. Negli ultimi tre giorni la Lombardia ha fatto registrare una crescita dei casi attivi del 3%, 3%, 5%
2) non dovrebbero ridursi i contagi nuovi, ora a 12gg dovrebbero crollare
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Re: Covid 19
scrivere una sbrodolata del genere vuol dire rosicare forte eh?Garry ha scritto: 25 mar 2020, 9:37 La melanzana c'è cascata di nuovo. E' la sindrome del "meteorologo della coop".
Ha fatto una piccola ricerca, ha letto e non ha capito nulla.
Quel "leggi e impara" che avevo scritto era una sciocchezza tanto per dire, in realtà sapevo che sarebbe stato impossibile, ormai lo abbiamo capito.
Allora, melanzana, se non puoi imparare, continua così, insegna.
Non c'era un detto popolare che diceva più o meno "Chi sa, fa. Chi non sa, insegna"?
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