Lo sport un fatto culturale o mediatico?

Tutto ciò che è inerente al Rugby, ma non rientra nelle altre categorie.

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Angelo71
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Messaggio da Angelo71 »

Greg, io ho l'esempio di Rovigo, nel senso che in girone in tutti i campionati giovanili che ho fatto avevamo parecchie squadre di Rovigo. A vedere la differenza fra la realtà di Vicenza, calciofila all'estremo (difatti come veneto son stato un pò sfigato come allocazione :D), con un club di rugby amatoriale, che campava sulla passione e sui soldi dei soci, e quella di Rovigo, c'era un abisso. Noi faticavamo a tirar su 15 giocatori, loro fra un pò si mettevano in ginocchio a pregare l'allenatore a metterli in squadra. Ma non parlo solo di Rovigo città. Non so se sia ancora così, è passato tanto tempo, ma mi ricordo che a Vicenza in ogni paese vedevi il suo bel campetto da calcio, in provincia di Rovigo erano tutti campi da Rugby....forse al Battaglini ci va meno gente di una volta, ma a Rovigo il primo sport è il Rugby, non ci piove
Angelo

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parramatta
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Messaggio da parramatta »

Cane_di_Pavlov ha scritto:Ok, differenze di opinioni.

Io mi sono rotto di sentire che si perde per i "numeri", per la "bassa visibilità", perchè manca la "cultura rugbystica".

Mi sembra sempre che si cerchino al di fuori le cause sei fallimenti...

opinione personale, ripeto.
per una volta concordo col cane.
le carenze sono tecniche e di programmazione:
una osservazione:in Tutta Italia non c'e' un tecnico ITALIANO capace di allenare la nazionale , E GLI ULTIMI 3 STRANIERI parentesi Coste a parte, non mi pare abbian fatto miracoli, pur avendo materiale umano abbastanza di qualita'.

secondo me questo e' indicativo della non ottimizzazione delle risorse, umane e non.

per i coach poi non ce ne sono neanche per il Top 10, figurati allora nelle serie inferiori!

ma se nessuno lo insegna sto sport, ma come fanno i giocatori a migliorare e la nazionale ad avere risultati e di conseguenza visibilita'??

idem per gli arbitri, sostanzialmente.
Shye
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Messaggio da Shye »

Eh, ho capito, ma è quello che ho detto..tanta gente porta soldi, interesse e tecnici..
si possono fare tanti tecnici bravi anche con pochi soldi?

Forse..ma perchè allora non ci sono mai nazioni emergenti nel rugby?
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greg70
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Messaggio da greg70 »

Angelo71 ha scritto:Greg, io ho l'esempio di Rovigo, nel senso che in girone in tutti i campionati giovanili che ho fatto avevamo parecchie squadre di Rovigo. A vedere la differenza fra la realtà di Vicenza, calciofila all'estremo (difatti come veneto son stato un pò sfigato come allocazione :D), con un club di rugby amatoriale, che campava sulla passione e sui soldi dei soci, e quella di Rovigo, c'era un abisso. Noi faticavamo a tirar su 15 giocatori, loro fra un pò si mettevano in ginocchio a pregare l'allenatore a metterli in squadra. Ma non parlo solo di Rovigo città. Non so se sia ancora così, è passato tanto tempo, ma mi ricordo che a Vicenza in ogni paese vedevi il suo bel campetto da calcio, in provincia di Rovigo erano tutti campi da Rugby....forse al Battaglini ci va meno gente di una volta, ma a Rovigo il primo sport è il Rugby, non ci piove
Non lo metto in dubbio, Angelo. Sono veneto anch'io e ci ho girato e, purtroppo raramente, ci giro ancora. Ma un conto è dire che a Rovigo il rugby è uno sport importante, (magari non il più importante oggi, dal sito della regione Veneto trovo che in provincia di Rovigo esistono 7 campi da rugby e 127 campi da calcio... http://web1.regione.veneto.it/ImpiantiS ... RESET=TRUE), tutt'altro è dire che stiamo parlando di una città che "vive per il rugby".
Era solo per sottolineare la forzatura, non volevo assolutamente mettere in dubbio la diffusione del rugby a Rovigo o a L'Aquila.

Ciao :D
Ultima modifica di greg70 il 7 feb 2007, 13:47, modificato 1 volta in totale.
flankerino
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Messaggio da flankerino »

Shye ha scritto:
Cane_di_Pavlov ha scritto:La tradizione la si crea, non credo che la pallanuoto abbia una tradizione molto maggiore che il rugby, non ho mai sentito di città che vivono per la pallanuoto come capita per Rovigo o L'Aquila.

Sicuramente le cause saranno tante, ma a me nessuno toglierà dalla testa l'idea che negli sport in cui ci sono tecnici all'altezza e una buona programmazione l'Italia raggiunge standard elevatissimi.

Se si fanno le cose alla ca.zzona e con pressapochismo puoi avere anche 30.000.000 di praticanti ma non arriverai mai da nessuna parte.

Cane, vai a Recco, Napoli, Firenze, Nervi ecc e guarda se non c'è tradizione nella pallanuoto. La differenza semmai è che c'è interesse anche altrove..

comunque il discorso secondo me è questo.
I numeri in sè non bastano, ma i numeri creano tutto il resto. Passione popolare, strutture, soldi, tecnici preparati, copertura mediatica, base di giovani, ecc.
Tutto questo alla lunga crea "l'alto livello". Come unica eccezione posso considerare sport in cui servono caratteri fisiche abbastanza nette (i giapponesi faranno sempre fatica nel basket). Per il resto però è così che funziona, imho.

Ma non è un processo immediato..i cinesi sono 30 anni che sono appassionatissimi di basket (esempio: il governo ha 'chiesto' ai genitori di Yao Ming, 2 centri del campionato cinese, di fare un figlio insieme che sarebbe dovuto essere il centro titolare della cina del futuro) e solo ora hanno una squadra decente (ma non di più).
Il calcio l'hanno scoperto da meno anni ed infatti fanno ancora pena..

Ma per il resto è così che funziona. O almeno io la vedo così
E' vero, ci sono zone d'Italia dove la pallanuoto è molto seguita. E non ci dobbiamo dimenticare una cosa: l'Italia è stata una delle prime nazioni dove si è giocato a pallanuoto perchè è una penisola e si giocava regolarmente in mare fino a 4 o 5 decenni fà. Siamo stati dei pionieri in questo sport come lo sono stati altri paesi nel rugby. Per questo vinciamo spesso, come abbiamo vinto nelle lontane Olimpiadi del 1948 a Londra (cito a memoria, spero di non essermi sbagliato sulla data, cmq l'oro del 1992 non era il primo). Inoltre abbiamo vinto diversi mondiali (sicuramente uno nel 77 o 78). La società di Firenze, Rari Nantes Florentia, ad esempio è nata nel 1905 (e giocavano in Arno). In quegli anni ben poche nazioni praticavano la pallanuoto. Poi, negli ultimi 20-30 anni con la costruzione di un po' di piscine (dire molte piscine mi sembra inappropriato) si è potuto proseguire il reclutamento sfruttando: 1) il lavoro delle varie società natatorie (corsi x le scuole ecc.) - 2) la tradizione pallanotistica che abbiamo (in alcune zone) sempre avuto. Perchè è ovvio che un ragazzo si può avvicinare alla pallanuoto solo x il semplice fatto che va in piscina ad imparare a nuotare. C'è un effetto traino che nel rugby non esiste. Poi, che la federnuoto abbia lavorato bene,beh, non sono nell'ambiente,ma questo è sotto gli occhi di tutti.
zorrykid
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Messaggio da zorrykid »

La mia umile opinione non è tanto cultura si cultura no, il problema di fondo è perchè una persona dovrebbe giocare o vedere una partita di rugby? Sono allenatore e raccontare questo è uno sport diverso, migliore, ecceccecc per un ragazzo conta meno che zero. L'unica cosa interesante è quello che fa, non quello che ascolta. No cane, non voglio trovare scuse perchè credo che il risultato è solo una parte di una attività sportiva. Alla VeniceMarathon uno solo vince, ma non ho mai visto nessuno disperarsi perchè è arrivato 3538°. Quando uno raggiunge e se è ancora più bravo supera il suo limite deve essere solo contento. Mi danno molto, molto fastidio discorsi manca la mentalità, lo spirito del rugby, bla, bla, bla blabla. In NZ sono stato nel campo, con i giocatori del Waikato una domenica mattina mentre facevano intrattenimento, tipo tiro alla fune, buttare il pallone in un cerchio ed altri sollazzi ma il clou della giornata è stato quando regalavano le Playstation ai bambini. Bisogna invertire la marcia, facciamo venire i mercanti nel tempio.
hank
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Messaggio da hank »

Shye ha scritto:Da quando siamo entrati nel 6N i praticanti sono quasi raddoppiati.
Ma non è che questo basti a tirare fuori una generazione di fenomeni in 5 anni
i praticanti sono raddoppiati? dove?
Non mi spiego perchè mai in serie B/C le facce siano sempre le stesse e come mai nello stesso periodo pure squadre in attività da parecchio tempo abbiano problemi a scendere in campo non dico con 22 giocatori a referto, ma anche solo 15 giocatori e questo sia in giovanile (dove l'incremento dovrebbe essere sensibile se crediamo ai federali) sia in seniores
Angelo71
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Messaggio da Angelo71 »

Un vicentino che difende i rovigotti...mah... :D :D :D cmq capito cosa intendevi greg...;)
Angelo

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