Lo sport un fatto culturale o mediatico?
Moderatore: Emy77
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Lo sport un fatto culturale o mediatico?
Girovagando tra le varie discussioni noto che c’è sempre come motivazione, scarsità di risultati, pochi giocatori della nazionale nati in Italia, scarsa affluenza di pubblico agli stadi, bla, bla, il fatto che il rugby non fa parte della nostra cultura e pertanto per quanto uno si sforzi resterà uno sport di nicchia. Io la penso in maniera completamente diversa. Negli anni 2000, che piaccia o non piaccia la cultura la fanno i media. Prendete dei ragazzi che giocano regolarmente ogni domenica in u.15 o 17 e chiedete chi gioca in nazionale nel loro ruolo, vi guarderanno con gli occhi spalancati come se fosse stato chiesto i nomi degli ultimi 3 premi Nobel per la fisica. Cambiate domanda e chiedete i nomi degli atleti di wreastling, vi risponderanno immediatamente. La differenza è data da uno sport è visto in tv l’altro una pratica per pochi intimi. Altro esempio? Ogni quattro anni si svolgono le Olimpiadi ed allora, in seguito al battage pubblicitario, tutti attaccati alla tv non importa se sia sera, mattina o notte. Tutti conoscono alla perfezione il regolamento del pentatlon. Diventano tutti esperti di scherma, tiro con l’arco, corsa coi sacchi, tamburelli, zampogna ungherese. Non certamente per nostra cultura, ma certamente perché ci fanno vedere che la zampogna ungherese è il miglior sport al mondo. Non serve assolutamente che la cosa che viene proposta sia la migliore, l’importante che sia la meglio reclamizzata. Un esempio per tutti la bevanda più conosciuta al mondo: la CocaCola. Forse sarà la migliore tra le cole, ma certamente è quella che si fa conoscere meglio: tv, cinema, giornali, cartelloni,ecc. State pur certo che se i vertici della Coke dicono: non serve spendere tutti quei soldi in pubblicità tanto siamo i migliori, nel giro di poco tempo tutti bevono Pepsi
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Sono pubblicizzate poco come sono pubblicizzate poco in altre nazioni.Kuntz87 ha scritto:Però perchè in discpiline come la scherma, tiro con l'arco, anche ginnastica se vogliamo, che non sono per niente pubblicizzate, l'italia raggiunge livelli altissimi? Come ve lo spiegate?
Il rugby invece ha una copertura mediatica enorme in altri paesi; è questo che fa la differenza.
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L'Italia primeggia anche in sport che all'estero sono "religioni di stato" e che da noi non vengono minimamente cagate.Shye ha scritto:Sono pubblicizzate poco come sono pubblicizzate poco in altre nazioni.Kuntz87 ha scritto:Però perchè in discpiline come la scherma, tiro con l'arco, anche ginnastica se vogliamo, che non sono per niente pubblicizzate, l'italia raggiunge livelli altissimi? Come ve lo spiegate?
Il rugby invece ha una copertura mediatica enorme in altri paesi; è questo che fa la differenza.
Fabris per esempio, prima di Torino 2006 era uno sconosciuto in patria, era già una "star" in Olanda dove il pattinaggio velocità è religione.
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E' la differenza tra gli sport individuali e quelli di squadra. Che nasca, in Italia come altrove, un fenomeno in un qualsiasi sport è possibile e probabile, che nascano 11-15 fenomeni in un solo sport nello stesso periodo... molto meno...Cane_di_Pavlov ha scritto:L'Italia primeggia anche in sport che all'estero sono "religioni di stato" e che da noi non vengono minimamente cagate.Shye ha scritto:Sono pubblicizzate poco come sono pubblicizzate poco in altre nazioni.Kuntz87 ha scritto:Però perchè in discpiline come la scherma, tiro con l'arco, anche ginnastica se vogliamo, che non sono per niente pubblicizzate, l'italia raggiunge livelli altissimi? Come ve lo spiegate?
Il rugby invece ha una copertura mediatica enorme in altri paesi; è questo che fa la differenza.
Fabris per esempio, prima di Torino 2006 era uno sconosciuto in patria, era già una "star" in Olanda dove il pattinaggio velocità è religione.
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Cane, il paragone non mi sembra regga. Il pattinaggio velocità è religione in Olanda e in pochissimi paesi, infatti l'Olanda è la squadra complessivamente più forte (esempio: all'olimpiade li abbiamo battuti solo perchè sono caduti).Cane_di_Pavlov ha scritto:L'Italia primeggia anche in sport che all'estero sono "religioni di stato" e che da noi non vengono minimamente cagate.Shye ha scritto:Sono pubblicizzate poco come sono pubblicizzate poco in altre nazioni.Kuntz87 ha scritto:Però perchè in discpiline come la scherma, tiro con l'arco, anche ginnastica se vogliamo, che non sono per niente pubblicizzate, l'italia raggiunge livelli altissimi? Come ve lo spiegate?
Il rugby invece ha una copertura mediatica enorme in altri paesi; è questo che fa la differenza.
Fabris per esempio, prima di Torino 2006 era uno sconosciuto in patria, era già una "star" in Olanda dove il pattinaggio velocità è religione.
Fabris fa storia a sè..
Non è cmq uno sport dove c'è differenza enorme di praticanti tra i paesi leader e noi come c'è nel rugby..
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Cane, infatti, ma in Italia c'è una tradizione calcistica, baskettara, pallavolistica e di pallanuoto tale da garantire un ricambio generazionale. E, soprattutto, siamo tradizionalmente tra le nazioni che hanno più seguito in questo sport.
Io stavo parlando degli sport in cui, come Nazione, non abbiamo tradizione. Qui, è più facile avere un campione "per caso", piuttosto che un'intera squadra
Io stavo parlando degli sport in cui, come Nazione, non abbiamo tradizione. Qui, è più facile avere un campione "per caso", piuttosto che un'intera squadra
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A casa ho un Il Grande Rugby in cui c'erano dei dati di riferimento..non prenderli per oro colato, ma appena posso te li copio..Cane_di_Pavlov ha scritto:Dammi i dati
Seriamente credi che il livello di una nazionale dipenda dal numero di praticanti? Io ho smesso di crederci da tempo...
E da cosa dovrebbe dipendere, scusa?
Fammi qualche esempio che non ti torna
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La tradizione la si crea, non credo che la pallanuoto abbia una tradizione molto maggiore che il rugby, non ho mai sentito di città che vivono per la pallanuoto come capita per Rovigo o L'Aquila.
Sicuramente le cause saranno tante, ma a me nessuno toglierà dalla testa l'idea che negli sport in cui ci sono tecnici all'altezza e una buona programmazione l'Italia raggiunge standard elevatissimi.
Se si fanno le cose alla ca.zzona e con pressapochismo puoi avere anche 30.000.000 di praticanti ma non arriverai mai da nessuna parte.
Sicuramente le cause saranno tante, ma a me nessuno toglierà dalla testa l'idea che negli sport in cui ci sono tecnici all'altezza e una buona programmazione l'Italia raggiunge standard elevatissimi.
Se si fanno le cose alla ca.zzona e con pressapochismo puoi avere anche 30.000.000 di praticanti ma non arriverai mai da nessuna parte.
- greg70
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Beh... che Rovigo o L'Aquila "vivano" per il rugby mi sembra una forzatura... c'è sicuramente più diffusione ma direi che è piuttosto simile a quello che esiste in alcuni comuni campani o liguri per la pallanuoto o nell'alto milanese per il baseball e softball...Cane_di_Pavlov ha scritto:La tradizione la si crea, non credo che la pallanuoto abbia una tradizione molto maggiore che il rugby, non ho mai sentito di città che vivono per la pallanuoto come capita per Rovigo o L'Aquila.