Equiparati escondo voi troppi o è giusto inserirne così tant
Moderatore: Emy77
- manchester
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Premetto che non sono razzista (odio solo la gente fannullona), secondo voi è giusto ai fini delle selezioni per la nazionale (e nelle squadre di campionato) porre sempre scelta sugli equiparati a dispetto di tanti giovani promettenti ?
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<BR>Ok, gli equiparati apportano molto spessore tecnico (non tutti purtroppo) ed hanno aiutato la nazionale e molte squadre a recuperare sul piano della qualità, ma personalmente darei la priorità ai giovani, che anche a liv di nazionale (vedi ultimi mondiali under 21) se la sono cavata egregiamente.
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<BR>Ditemi la vostra!
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<BR>Saluti
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<BR>Manchester
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<BR>Ok, gli equiparati apportano molto spessore tecnico (non tutti purtroppo) ed hanno aiutato la nazionale e molte squadre a recuperare sul piano della qualità, ma personalmente darei la priorità ai giovani, che anche a liv di nazionale (vedi ultimi mondiali under 21) se la sono cavata egregiamente.
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<BR>Ditemi la vostra!
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<BR>Saluti
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<BR>Manchester
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Domanda un po\' ingenua: ma l\'IRB non potrebbe intervenire stabilendo un tetto massimo di \'equiparati\' da poter inserire nelle liste dei 22 (il più basso possibile, 2/3 al massimo)?
<BR>Comprendo che alcune nazionali anglosassoni si troverebbero in difficoltà e comprendo pure che nella mentalità dei britannici questo fenomeno - sotto certi aspetti - è sempre esistito, ma credo che se vogliono veramente del bene a questo sport mi sembrerebbe il caso di dare una calmata a questo fenomeno di \'deregulation\'.
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<BR>Comprendo che alcune nazionali anglosassoni si troverebbero in difficoltà e comprendo pure che nella mentalità dei britannici questo fenomeno - sotto certi aspetti - è sempre esistito, ma credo che se vogliono veramente del bene a questo sport mi sembrerebbe il caso di dare una calmata a questo fenomeno di \'deregulation\'.
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Io non penso che sia un grosso problema se fa parte della strategia per rilanciare il rugby , bisogna solo non dimenticarsi degli italiani , forse facendo un po\' di amichevoli importanti per provare nei ruoli chiave dei connazionali con un programma almeno quadriennale si puo\' arrivare a creare un gruppo basato su nazionali molto iben messo .Visto comunque che giocano bene amano il nostro paese e molte volte si sentono piu\' italiani loro che hanno anche solo le radici che noi che lo siamo a tutti gli effetti , ben vengano per gli equiparati tre dire che sono su quindici un bel 20% e forse sono troppi ma poi adesso abbiamo solo bisogno di risultati poco caampanilismo e tanto amore perche\' comunque giocano a rugby .
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<BR>Ciao Alex
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<BR>Ciao Alex
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E\' facile affezionarsi ai giocatori che danno l\'anima quando giocano per l\'Italia. Quindi benvenuti tutti i singoli stranieri che giocano per l\'Italia perche\' al momento queste sono le regole.
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<BR>Pero\' bisogna distinguere tra regole e principi: secondo i miei principi un giocatore non dovrebbe mai rappresentare un Paese straniero, e una federazione dovrebbe, sempre per principio, chiamare solo i propri nazionali (per nascita, appartenenza culturale o altri criteri che possono essere discussi).
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<BR>Elevare la qualita\' del gioco non e\' una scusa. Il fatto che lo facciano altri non e\' una scusa. Il fatto che il rugby sia diventato uno sport per professionisti non e\' una scusa.
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<BR>Le regole attuali sono semplicemente sbagliate e vanno contro il concetto di rappresentativa nazionale.
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<BR>E a lungo termine sono anche dannose. Non tutti i tifosi e appassionati, soprattutto in Italia, hanno un attaccamento cieco e una lealta\' completa nei confronti della squadra, ed e\' piu\' difficile stare dietro ai \"propri ragazzi\" e mantenere l\'entusiasmo dopo ripetute sconfitte quando si inizia a pensare che parte della \"colpa\" e\' di giocatori stranieri. Nei momenti brutti, l\'utilizzo di stranieri rendera\' piu\' probabile l\'allontanamento dei tifosi meno tolleranti.
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<BR>Pero\' bisogna distinguere tra regole e principi: secondo i miei principi un giocatore non dovrebbe mai rappresentare un Paese straniero, e una federazione dovrebbe, sempre per principio, chiamare solo i propri nazionali (per nascita, appartenenza culturale o altri criteri che possono essere discussi).
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<BR>Elevare la qualita\' del gioco non e\' una scusa. Il fatto che lo facciano altri non e\' una scusa. Il fatto che il rugby sia diventato uno sport per professionisti non e\' una scusa.
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<BR>Le regole attuali sono semplicemente sbagliate e vanno contro il concetto di rappresentativa nazionale.
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<BR>E a lungo termine sono anche dannose. Non tutti i tifosi e appassionati, soprattutto in Italia, hanno un attaccamento cieco e una lealta\' completa nei confronti della squadra, ed e\' piu\' difficile stare dietro ai \"propri ragazzi\" e mantenere l\'entusiasmo dopo ripetute sconfitte quando si inizia a pensare che parte della \"colpa\" e\' di giocatori stranieri. Nei momenti brutti, l\'utilizzo di stranieri rendera\' piu\' probabile l\'allontanamento dei tifosi meno tolleranti.
...non potendo avere la botte piena e la moglie ubriaca, si ubriaco' e riempi' la moglie di botte.
...il paese e' piccolo e la gente morde.
...noi perso la partita? mettiamola cosi': noi siamo arrivati secondi, loro solo penultimi.
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Proprio perche\' ho sempre odiato il razzismo e l\'ignoranza verso culture diverse, anzi sono esterofilo per natura e interessato a scambiare e assimilare quanto piu\' possibile di altre culture, non ho alcun timore di essere accusato da quel punto di vista.
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<BR>Il fatto e\' che io vedo gli incontri tra nazionali come uno scambio, un confronto senza competitivita\' eccessiva in cui ci si misura con altre nazioni e ci si porta a conoscerle e apprezzarle meglio. Per questo amo il rugby, perche\' si fa festa con i tifosi avversari invece di esserne separati da trincee da prima guerra mondiale. Lo sport professionistico dovrebbe restare a livello di club. Proprio per questo credo che bisogna mantenere la nazionale come una rappresentativa vera in cui identificarsi a prescindere dalla qualita\' del gioco. Non per nazionalismo ma perche\' e\' lo strumento migliore per farsi apprezzare e apprezzare culture diverse attraverso confronti sportivi che sono anche scambi culturali basati sul rispetto e un incontro su terreno comune in cui tutti capiscono le stesse regole (quelle sportive). Una vittoria sul campo dovrebbe sempre essere voluta e festeggiata, ma non a tutti i costi.
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<BR>Il fatto e\' che io vedo gli incontri tra nazionali come uno scambio, un confronto senza competitivita\' eccessiva in cui ci si misura con altre nazioni e ci si porta a conoscerle e apprezzarle meglio. Per questo amo il rugby, perche\' si fa festa con i tifosi avversari invece di esserne separati da trincee da prima guerra mondiale. Lo sport professionistico dovrebbe restare a livello di club. Proprio per questo credo che bisogna mantenere la nazionale come una rappresentativa vera in cui identificarsi a prescindere dalla qualita\' del gioco. Non per nazionalismo ma perche\' e\' lo strumento migliore per farsi apprezzare e apprezzare culture diverse attraverso confronti sportivi che sono anche scambi culturali basati sul rispetto e un incontro su terreno comune in cui tutti capiscono le stesse regole (quelle sportive). Una vittoria sul campo dovrebbe sempre essere voluta e festeggiata, ma non a tutti i costi.
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...noi perso la partita? mettiamola cosi': noi siamo arrivati secondi, loro solo penultimi.
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- Iscritto il: 18 gen 2003, 0:00
- Località: roma
Il rugby è ed è stato la mia passione per mille motivi tra cui l\'opportunità che mi ha dato di confrontarmi, di conoscere e di apprezzare realtà, culture, esperienze differenti dalle mie. Ma ciò non solo e non in massima parte tramite l\'incontro sportivo, il match, ma soprattutto grazie allo spogliatoio, agli allenamenti, al condividere una stessa maglia con ragazzi di nazionalità, cultura e modi di vita molto diversi dai miei. Perchè, se questa è una delle tante caratteristiche che ancora rende il nostro sport unico, perchè dicevo non dovrebbe essere mantenuta anche per le squadre nazionali, visto, tra l\'altro che, da sempre le nazioni con tradizione rugbistica ben superiore alla nostra così si comportano?
<BR>per concludere, ho avuto la fortuna ed il piacere di frequentare per un piccolo periodo l\'ambiente della nazionale(non come giocatore ovviamente, ma con altri compiti) e ho notato che i giocatori equiparati erano indiscutibilmente sempre tra coloro che brillavano di più per puntualità, attenzione, serietà insomma professionalità (che non mi stancherò mai di precisare essere molto differente dal professionismo).....siamo sicuri che il nostro movimentpuò fare a meno di esempi del genere?
<BR>per concludere, ho avuto la fortuna ed il piacere di frequentare per un piccolo periodo l\'ambiente della nazionale(non come giocatore ovviamente, ma con altri compiti) e ho notato che i giocatori equiparati erano indiscutibilmente sempre tra coloro che brillavano di più per puntualità, attenzione, serietà insomma professionalità (che non mi stancherò mai di precisare essere molto differente dal professionismo).....siamo sicuri che il nostro movimentpuò fare a meno di esempi del genere?
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- Iscritto il: 27 ott 2003, 0:00
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Avere una rappresentativa vera e\' anche questione di rispetto per gli avversari.
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<BR>Mettiamola cosi\': fai ipoteticamente parte della Nazionale, di cui vai fiero e ti godi tutti gli aspetti come giocare in giro per il mondo, conoscere realta\' diverse e mostrare agli altri cio\' che di buono e meno buono il rugby italiano puo\' fare, rappresentando il tuo Paese e la tua cultura al meglio. Cosi\' un giorno ti convocano per giocare contro il Giappone, che non hai mai visto prima. Sicuramente non vedi l\'ora di giocarci, di conoscerli, di vedere come sono, cosa fanno, cosa hanno di caratteristico e particolare, sia nel gioco che come persone. Aspetti con ansia simpatici ed interessanti avversari dagli occhi a mandorla... e ti ritrovi a giocare contro una squadra di italiani emigrati in Giappone che non erano abbastanza forti da giocare per l\'Italia.
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<BR>Che senso ha?
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<BR>Mettiamola cosi\': fai ipoteticamente parte della Nazionale, di cui vai fiero e ti godi tutti gli aspetti come giocare in giro per il mondo, conoscere realta\' diverse e mostrare agli altri cio\' che di buono e meno buono il rugby italiano puo\' fare, rappresentando il tuo Paese e la tua cultura al meglio. Cosi\' un giorno ti convocano per giocare contro il Giappone, che non hai mai visto prima. Sicuramente non vedi l\'ora di giocarci, di conoscerli, di vedere come sono, cosa fanno, cosa hanno di caratteristico e particolare, sia nel gioco che come persone. Aspetti con ansia simpatici ed interessanti avversari dagli occhi a mandorla... e ti ritrovi a giocare contro una squadra di italiani emigrati in Giappone che non erano abbastanza forti da giocare per l\'Italia.
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<BR>Che senso ha?
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...noi perso la partita? mettiamola cosi': noi siamo arrivati secondi, loro solo penultimi.
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- Iscritto il: 18 gen 2003, 0:00
- Località: roma
.....se il rugby giapponese fosse rappresentato da italiani emigrati avrebbe comunque senso confrontarsi con loro e sarebbe comunque una esperienza molto interessante, io non mi confronto con gli altri perché hanno occhi a mandorla o treccine rasta, ma perchè hanno esperienze di vita differenti dalle mie, indipendentemente che si chiamino signor rossi o fukuda o vattelapesca.......
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- Iscritto il: 27 ott 2003, 0:00
- Località: Palmerston North, Manawatu, Nuova Zelanda
Anche se capisco il tuo punto di vista, mi viene difficile accettarlo.
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<BR>Quando giochiamo contro la Georgia mi piacerebbe vedere avversari georgiani, contro l\'Irlanda avversari irlandesi e via cantando. Quando le grandi squadre giocano contro di noi vogliono vedere non i loro giocatori che non sono abbastanza forti per la loro nazionale, ma una squadra cresciuta a forza di spaghetti, chitarra e mandolino - e anche se detesto gli stereotipi in questo caso e\' il modo migliore di rendere l\'idea di cio\' che dovremmo portare agli incontri internazionali.
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<BR>Prendevo l\'esempio del Giappone non perche\' hanno occhi a mandorla, ma perche\' mi ha entusiasmato vedere come giocavano ai mondiali. Hanno perso tutte le partite ma hanno fatto vedere a tutti di cosa sono capaci. Loro di equiparati ne avevano un paio: con piu\' seconde scelte kiwi avrebbero vinto una o due partite, ma mi avrebbe deluso e avrebbe tolto parecchio all\'ammirazione che si sono conquistati sul campo.
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<BR>Quando giochiamo contro la Georgia mi piacerebbe vedere avversari georgiani, contro l\'Irlanda avversari irlandesi e via cantando. Quando le grandi squadre giocano contro di noi vogliono vedere non i loro giocatori che non sono abbastanza forti per la loro nazionale, ma una squadra cresciuta a forza di spaghetti, chitarra e mandolino - e anche se detesto gli stereotipi in questo caso e\' il modo migliore di rendere l\'idea di cio\' che dovremmo portare agli incontri internazionali.
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<BR>Prendevo l\'esempio del Giappone non perche\' hanno occhi a mandorla, ma perche\' mi ha entusiasmato vedere come giocavano ai mondiali. Hanno perso tutte le partite ma hanno fatto vedere a tutti di cosa sono capaci. Loro di equiparati ne avevano un paio: con piu\' seconde scelte kiwi avrebbero vinto una o due partite, ma mi avrebbe deluso e avrebbe tolto parecchio all\'ammirazione che si sono conquistati sul campo.
...non potendo avere la botte piena e la moglie ubriaca, si ubriaco' e riempi' la moglie di botte.
...il paese e' piccolo e la gente morde.
...noi perso la partita? mettiamola cosi': noi siamo arrivati secondi, loro solo penultimi.
...il paese e' piccolo e la gente morde.
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- Iscritto il: 18 gen 2003, 0:00
- Località: roma
Petolo scusami se mi ritrovo sempre a rispondere a te ma questi argomenti mi divertono e interessano molto. Il concetto che tu esprimi è senz\'altro valido e logico, però io cerco di vedere sempre l\'altra faccia della medaglia, ritornando all\'esempio del Giappone, che comunque di equiparati ne aveva 5 ( 2 centri, l\'apertura, una seconda e una terza),questo ha espresso un gioco estremamente piacevole e tipico del concetto della scuola nipponica, ma a mio personalissimo avviso, questo tipo di gioco è emerso in maniera notevole proprio grazie all\'apporto di 2 giocatori equiparati, fondamentali nei meccanismi del Giappone, cioè l\'apertura ed un centro. Questo per dire che per me è lo spirito con cui un giocatore si esprime a dargli una nazionalità, non necessariamente il suo passaporto, senza però cadere nell\'eccesso opposto per cui solo perché si è neozelandesi o sudafricani si debbano spalancare le porte della nostra nazionale, ma ciò mi pare ovvio. Ciao
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- Iscritto il: 27 ott 2003, 0:00
- Località: Palmerston North, Manawatu, Nuova Zelanda
Ma allora perche\' non mandiamo ogni anno il club che vince il campionato italiano a giocare il 6N, in blocco con tanto di allenatore? Certamente sarebbero piu\' forti e dal gioco migliore della nazionale attuale, visto che giocano sempre insieme.
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<BR>Io resto dell\'idea che se la federazione non sta attenta e non fa scelte un po\' piu\' coraggiose si rischia di gettare alle ortiche il principio di avere una rappresentativa nazionale.
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<BR>Io resto dell\'idea che se la federazione non sta attenta e non fa scelte un po\' piu\' coraggiose si rischia di gettare alle ortiche il principio di avere una rappresentativa nazionale.
...non potendo avere la botte piena e la moglie ubriaca, si ubriaco' e riempi' la moglie di botte.
...il paese e' piccolo e la gente morde.
...noi perso la partita? mettiamola cosi': noi siamo arrivati secondi, loro solo penultimi.
...il paese e' piccolo e la gente morde.
...noi perso la partita? mettiamola cosi': noi siamo arrivati secondi, loro solo penultimi.
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- Messaggi: 236
- Iscritto il: 30 dic 2002, 0:00
Avevo preparato un commento alle convocazioni, ma ho preferito autocensurarlo.
<BR>Queste convocazioni ci rendono ridicoli.
<BR>Hanno il solo scopo di continuare a galleggiare e salvare un ingaggio che il nostro ct non avrebbe in nessuna parte del mondo.
<BR>I nostri pseudo equiparati sono sicuramente interessati più al gettone di presenza che alla nostra nazionale.
<BR>Sarò lo stesso presente al Flaminio, ma penso che dovremmo tutti astenerci dal cantare il nostro inno nazionale, in un simile contesto mi sembra ridicolo farlo.
<BR>A proposito, prima della solita inutile partita contro gli All Star, qualcuno mi può informare su qual\' è la mia nazionale. Leggendo le formazioni potrei sbagliarmi.
<BR>Le mie scuse personali a Mazzantini e Mazzariol.
<BR>Accetto repliche tranne accuse di razzismo che in questa triste e ridicola vicenda non ci entra per nulla.
<BR>Queste convocazioni ci rendono ridicoli.
<BR>Hanno il solo scopo di continuare a galleggiare e salvare un ingaggio che il nostro ct non avrebbe in nessuna parte del mondo.
<BR>I nostri pseudo equiparati sono sicuramente interessati più al gettone di presenza che alla nostra nazionale.
<BR>Sarò lo stesso presente al Flaminio, ma penso che dovremmo tutti astenerci dal cantare il nostro inno nazionale, in un simile contesto mi sembra ridicolo farlo.
<BR>A proposito, prima della solita inutile partita contro gli All Star, qualcuno mi può informare su qual\' è la mia nazionale. Leggendo le formazioni potrei sbagliarmi.
<BR>Le mie scuse personali a Mazzantini e Mazzariol.
<BR>Accetto repliche tranne accuse di razzismo che in questa triste e ridicola vicenda non ci entra per nulla.
- jaco
- Messaggi: 8881
- Iscritto il: 5 feb 2003, 0:00
- Località: san donà di piave
Panda! Bentornato fustigatore!
<BR>A parte gli scherzi (spero accetterai la battuta) fa sempre piacere avere un contraddittorio con una persona della tua competenza.
<BR>Ti dirò: non sono entusiasta di questa situazione, ma definire ridicole le convocazioni mi sembra un po\' esagerato.
<BR>Infondo c\'è un solo equiparato in più rispetto alla pattuglia che è andata ai mondiali (fuori Peens dentro Griffen e De Marigny), forse erano ridicole anche le convocazioni dei mondiali... non so...
<BR>Prima di decidere di non cantare l\'inno aspetta di vedere la fomazione: se JK mantiene la promessa non ci saranno più di 3 equiparati, quindi se hai cantato l\'anno scorso puoi cantare anche quest\'anno.
<BR>Eppoi il problema è sempre quello: se l\'IRB non cambia le regole perchè dovremmo essere solo noi l\'unico paese a non approfittarne?
<BR>Ribadisco: il vero problema è che assieme all\'utilizzo degli equiparati (evidentemente legittimo) ci sia una politica di sviluppo del nostro rugby di base (cosa che in questo momento evidentemente non c\'è).
<BR>Quanto al razzismo: hai perfettamente ragione con questo argomento non c\'entra per niente...
<BR>A parte gli scherzi (spero accetterai la battuta) fa sempre piacere avere un contraddittorio con una persona della tua competenza.
<BR>Ti dirò: non sono entusiasta di questa situazione, ma definire ridicole le convocazioni mi sembra un po\' esagerato.
<BR>Infondo c\'è un solo equiparato in più rispetto alla pattuglia che è andata ai mondiali (fuori Peens dentro Griffen e De Marigny), forse erano ridicole anche le convocazioni dei mondiali... non so...
<BR>Prima di decidere di non cantare l\'inno aspetta di vedere la fomazione: se JK mantiene la promessa non ci saranno più di 3 equiparati, quindi se hai cantato l\'anno scorso puoi cantare anche quest\'anno.
<BR>Eppoi il problema è sempre quello: se l\'IRB non cambia le regole perchè dovremmo essere solo noi l\'unico paese a non approfittarne?
<BR>Ribadisco: il vero problema è che assieme all\'utilizzo degli equiparati (evidentemente legittimo) ci sia una politica di sviluppo del nostro rugby di base (cosa che in questo momento evidentemente non c\'è).
<BR>Quanto al razzismo: hai perfettamente ragione con questo argomento non c\'entra per niente...
L'ignorante sa tant, l'inteigente sa poc, el saggio sa nient. EL MONA SA TUT!