Il Rugby giocato da perfetti novellini ... Lungo , molto lun

GiorgioXT · Messaggio da **GiorgioXT** » 16 dic 2005, 0:12

Vi posto il racconto che ha scritto Massimo "Polpo" Neriotti su una partita giocata fra frequentatori del forum motociclistico Soloenduro ...é lungo , ma credo dia bene la sensazione di cosa può dare il Rugby anche a chi non lo conosce..
 
 PARTITA DI RUGBY A BOLOGNA, 20/12/04
 
 Benvenuti, signore e signori, a un evento di quelli che chi non l'ha provato o almeno visto non sa che si è perso.
 
 Un evento sportivo senza precedenti nella storia dello sport italiano.
 Due squadre di rugby composte da giuocatori che non sapevano come giuocare, tranne quattro o cinque bolsoni con vecchie esperienze e pure un quindicenne promettente.
 
 La partita s'è giuocata sul campo neutro di Bologna, zona Barca, alla presenza di un parterre di rara qualità e altrettanta rara quantità: soli due spettatori, non paganti: Ricky e Pablito, ai quali si è aggiunto un terzo imbucato, noto tifoso della Ferrari, Dalfy. Anche lui non pagante. Incasso della serata: euro zero.
 
 Le squadre schierate in campo erano composte da noti elementi del sito Soloenduro.it che, per vincere il tedio quotidiano, hanno pensato di raccogliere glorie improbabili e lividi certi confrontandosi in una partita maschia, onesta ma senza esclusione di colpi.
 Terreno di giuoco perfetto per queste occasioni: fangone bagnato.
 In alcuni punti la melma raggiungeva lo spessore di una spanna.
 Temperatura esterna intorno allo zero.
 Cielo sereno con nuvole rosa al tramonto e la Basilica di San Luca illuminata ci vigilava dalle colline intorno.
 
 Le compagini erano in divisa verde Irlanda da una parte e grigio Londra dall'altra.
 Ecco le formazioni in ordine casuale con accanto il rispettivo ruolo in campo:
 
 VERDI:
 
 ROBERTO D.,esperto sfondatore/tallonatore di mischia/placcatore/allenatore
 NELLO, scattante di fascia destra/sfondatore/placcatore/calciatore-smarcante/metista
 LUCAVG, scattante di fascia sinistra/un po' meno sfondatore/metista
 POLPO, tamponatore di mischia/pilone sinistro/incassatore di mazzate/placcatore
 GIOVANNI PELIZZA, esperto sfondatore/mediano/allenatore/motivatore/arbitro/lesionato
 F.CECCUCCI, fantasista a muzzo/incassatore di mazzate/placcatore
 UCCIO, spilunga/spingitore di mischia/placcatore
 MAUROWR, scattante a muzzo/spingitore di mischia/placcatore
 NACRAK, assaltatore/spingitore/incursore-guastatore
 MARCO BASTIA TILI, incassatore di mazzate/pilone destro/spingitore di mischia
 FRANZ, inutilmente presente/pulito/fighetta tirolese/una mierda a pedali
 
 
 
 
 
 GRIGI:
 
 SCURATTI, fantasista/incassatore di mazzate/senior
 GIORGIOXT, panzerfaust/pilone destro/sfondatore/roulotte in discesa senza freni
 RICCI, scattante di fascia/incassatore di mazzate/placcatore
 LENINGRAD COWBOY, penetratore di barriera umana/placcatore/metista/
 EL TOBA, incassatore di mazzate/pilone destro/esperto/placcatore
 PEGGY, placcatrice/sfondatore di mischia/incassatrice di mazzate
 RED MORRIS, locomotiva/placcatore/sfondatore/terminatore
 NUTELLA KILLER, sbisciolatrice/incassatrice di mazzate/metista
 MATTEOXT, uomo meta/imprendibile/spingitore/quindicenne...
 MX; frigorifero a tre ante/placcatore/sfondatore di mischia/metista
 REV, tallonatore/zerbino di mischia/placcatore/metista/coraggioso
 
 Vista la totale ignoranza sulla materia, riscontrabile a vista tra la gran parte dei partecipanti, è stata necessaria una sessione di allenamento-riscaldamento apprendimento delle regole basilari e delle tecniche fondamentali.
 Tutto in un'ora, gente che impara in fretta.
 Tutto il fiato è stato perso nella prima mezz'oretta di pratica.
 Vista l'esiguità delle squadre che non arrivavano al numero legale, si decide di giuocare su solo mezzo campo, già vasto a sufficienza per ospitare la rievocazione dello Sbarco in Normandia.
 
 Si decide che la terna arbitrale sarà composta da quelli che ne sanno un po', gli altri si adeguano e imparano. E stanno zitti.
 Tutte le raccomandazioni del caso vengono fatte.
 Si decide per una versione “soft”, non violenta, della partita.
 Si giocherà “al tocco”.
 Significa che il placcaggio non avverrà nella maniera solita, come si vede nelle partite vere, con l'assalto alle gambe o al corpo del nemico, ma solo con l'imposizione, tocco appunto, delle due mani sull'avversario. Il quale si deve considerare placcato e deve cedere la palla al compagno. Si...
 Si. Tutto chiaro? Si! Avete capito? Si, dai giochiamo che fa freddo!
 
 Le squadre si schierano in linea, una di fronte all'altra.
 Sono molto emozionato.
 
 Pronti? Via!
 
 La palla viene lanciata e un branco di bestie si sparge intorno al pallone senza un minimo ordine mentale.
 La prima catasta di uomini, gambe storte, grugniti e gemiti, fango e tacchetti si crea in meno di mezzo minuto. Tutti uno sopra all'altro, tranne quelli che sanno cos'è il rugby.
 Quelli che hanno un idea certa di come si giuoca, vengono percorsi da un brivido e ne stanno fuori.
 Una roba così non l'avevano mai vista!
 La prima ammucchiata violenta s'è compiuta sotto gli occhi inorriditi del pubblico, non pagante.
 Pablito, capo incontrastato della falange Ultras per Soloenduro, col megafono in mano a cavalcioni della balaustra e Ricki che stava pronto a lanciare la sua CRF giù dagli spalti. Erano solo due ma facevano intemperanze come una curva intera.
 Sulla prima rissa interviene Giovanni, pallidissimo in viso, a spiegare che ci sono delle regole, che non è una rissa casuale dove tutti cercano di rubare il pallone a tutti con molta foga e violenza barbara.
 Ci vuole quasi un minuto per disincastrare tutti i giuocatori coinvolti nell'ammasso a catena.
 Si ristabiliscono le frequenze respiratorie e cardiache.
 Luridi di fango come i maiali sotto la pioggia. Tutti sorridono.
 Ricominciamo.
 
 Pronti, via.
 
 Altro mischione pazzesco e si sentono i primi AHIA! CAZZOOO AHIA!, AHHH!!!
 Qualcuno fischia, con le dita in bocca chè non abbiamo neanche un fischietto vero.
 I giocatori più coinvolti e facinorosi attaccati alla palla non sentono nulla e continuano una personale sessione di Thay-Chy-Fu-Doh-San e bisogna prenderli a calci per farli smettere.
 Si alzano ansimanti e ti guardano con aria stupita: “ Che succede? Non vale? Dov'è la palla?”
 Giovanni Pelizza, quello ad alto rischio di licenziamento in tronco, esce dalla mischia con una mano sulle costole. E' atterrato su un ginocchio che non doveva essere lì.
 Da questo momento decide di fare l'arbitro, che lui tiene famiglia.
 
 Non ci sono sempre ricordi lucidi di quel che succede sul campo di una partita di rugby. Si creano delle sacche di casino che non si capisce sempre quel che succede, a parte i soliti grugniti e ansimi.
 Impressionante è la potenza di spinta nelle mischie ordinate.
 Per rendere meno pericolosa la faccenda, gli esperti decidono per la mischia a tre contro tre. Tre di una squadra, testa contro testa, contro altri tre.
 I Grigi schierano in mischia GiorgioXT, Rev e Red Morris.
 I Verdi schierano Polpo, RobertoD. e Marco Bastia.
 Rev e RobertoD fanno i tallonatori, tutti gli altri coinvolti fanno i piloni.
 A me tocca GiorgioXT.
 Marco Bastia si becca Red Morris che da solo fa 1500 KiloJoule. Come un F-104.
 Quando la mischia si crea cominciano le spinte e i grugniti.
 In terra c'è un fango che non ti fa attaccare nemmeno se urli.
 Il mediano butta la palla in mezzo alla mischia e il tallonatore la deve mandare all'indentro verso i propri compagni.
 Dal momento in cui la palla entra mi sento come sotto una pressa.
 Appena GiorgioXT comincia a spingere mi pare di dover trattenere una roulotte senza freni, che lenta ma inesorabile avanza in discesa.
 Non riesco, ci metto tutto quel che ho ma indietreggio sotto la spinta di un intero salotto, con divano ad angolo, trumò, libreria in castagno, poltrone e frigo-bar.
 Ma quanto pesano?
 Red Morris, pesa come un Ford Transit e spinge come un ariete contro i castelli.
 Marco Bastia, l'altro pilone, ci mette tutta la volontà e digrigna i denti, non ho idea di come si senta sotto la spinta di Red Morris, non bene, credo.
 Dietro di noi ci sono tutti i verdi che aspettano che la palla esca da qualche parte.
 Quando improvvisamente la palla esce, si crea un panico di mani, palloni, ginocchiate, spaccate sul fango, gomitate, atterraggi sul fango, rumori di carni che sbattono contro altre carni, gente che corre, scivola, si scontra, rimbalza, cade, tutto dentro un turbine di maglie grigie e maglie verdi. Colletti bianchi e grugniti.
 A un certo punto capita una mischia casuale. Circa cinque contro cinque.
 Dai grigi parte la spinta. La Peregona penetra dentro la mischia (vietato), passa dentro la muraglia dei verdi (vietato), entra nella nostra parte (vietato) e mentre un verde raccoglie la palla lei lo placca nella nostra zona(VIETATO!!!!) con tecnica suprema.
 Il poveretto piomba sul fango con un rumore di carnazza pesante.
 L'arbitro Giovanni interviene inorridito.
 Dice che in una partita normale, anche della parrocchietta, una cosa del genere prevede una squalifica a vita da tutti gli sport del mondo. Non la vorrebbero nemmeno alle partite di calcio in costume, quelle giuocate a Firenze, che ci giuocano solo pregiudicati.
 
 Altra azione incredibile.
 I Grigi, in superiorità numerica, di esperienza e di peso in genere, spingono fino ad avere la palla a un metro dalla linea di meta dei Verdi. Sull'angolo del campo, tipo corner con bandierina del calcio.
 Giuoco fermo. Giovanni l'arbitro, trema che fa un freddo becco. Tiene una mano sul costato e pensa alla sua lettera di licenziamento che l'Amministratore Delegato della sua azienda gli farà scrivere.
 
 Le squadre decidono la strategia.
 I Grigi devono spingere come vagoni in discesa.
 I Verdi devono respingere l'attacco come una muraglia cinese.
 Quasi tutti i Grigi stanno radunati e pronti a trascinare frigo, credenza e vetrina al di la della linea.
 Quasi tutti i Verdi sono pronti a respingere la spinta della mobilia.
 Alcuni Verdi stanno di lato a difendere eventuali uscite laterali. Pronti a bloccare. Franz intanto fa l'indossatore in giro per il campo, si domanda perché è così pulito.
 Di fronte a noi si piazzano GiorgioXT “Panzerfaust” e Red Morris “TheTrain”.
 Hanno delle panze che da sole creano spinta come un turbo elica.
 Tutti gli altri intorno a fare i contrafforti.
 
 Pronti, via!
 Parte una mischia con dieci tonnellate di spinta effettiva.
 Un arruffamento pazzesco. Nessuno è deciso a cedere. I grugniti si sprecano.
 I tacchetti mordono il fango.
 Poi la palla esce di lato, l'acchiappa MX che va a fare meta sotto gli occhi di una mierda di tirolese debosciato che nemmeno si scompone.
 Due mete a zero. Porca zozza, signore e signori.
 L'altra l'ha fatta MatteoXT dieci minuti prima fregando tutta la difesa dei Verdi in un dribbling da Oscar.
 
 Altra azione, di quelle che ricordo.
 Ho visto un Nello che, lanciato contro MX che saliva con la palla, ha fermato il frigo a tre ante con un laccio californiano al collo vietato anche dalla Convenzione di Ginevra.
 Al povero MX è mancato il respiro per un pochino. Fallo fischiato da un pallidissimo arbitro che soffriva per le scene in campo e per le costole.
 
 I Verdi sentono la pressione dei Grigi che però stanno cominciando a scendere di fiato. Infatti saranno sempre loro a chiedere le pause di riflessione.
 Durante le pause il piccolo AlviseXT girava tra i giuocatori, con un'offerta di dolcissimi spicchi d'arancia.
 Grandissimo servizio della famiglia BettetoXT.
 La famiglia El Toba ha coordinato il terzo tempo, quello delle salamelle e del vino.
 Si ricomincia. I tre spettatori, sottolineo non paganti, sono meno intemperanti.
 Rigidi per il freddo.
 Dalla massa dei giuocatori si leva una coltre di vapore.
 
 Con RobertoD decidiamo la tattica, l'unica possibile: attaccare sfondando.
 Parte lui, palla contro il petto, con un coraggio pazzesco, contro la solita muraglia.
 Lo bloccano in poco tempo e da li parte la solita mischiazza che geme e che sbuffa.
 Si sentono dei tonfi pazzeschi. La carne che sbatte. Tutti si buttano dentro a mescolare il fango con ogni parte del corpo.
 Nacrak, convalescente, si butta con coraggio. L'ho visto, insieme a Ricci, con le mani dentro la mischia a cercare di portar via palloni che venivano serrati da decine di braccia come da una enorme piovra.
 Un uomo che davvero se ne vedono pochi.
 Franz si guarda sotto le scarpe, ha i tacchetti sporchi e gli danno un po' fastidio.
 Vorrei donarlo ai Grigi per potergliene dare un po'.
 
 Tira e molla, la palla ritorna verso la linea dei Verdi.
 GiorgioXT parte a testa bassa verso la meta e gli si aggrapulano almeno sei Verdi che non bloccandogli le gambe si fanno trainare appesi al corpazzone padovano per parecchi metri prima di avere ragione di lui. Vacca quanto tira, Giorgio!
 Tira più di due peli di... quella roba la.
 Poi la palla passa di lato. L'acchiappa la Peregona che parte lungo la fascia e mi produco nel mio miglior placcaggio.
 Peccato che al momento di spiccare il tuffo verso la Peggy, qualcuno mi abbia pestato una caviglia. Un male boia ma il placcaggio è riuscito.
 Tanto ci ficcheranno un'altra meta di li a poco.
 Leningrad Cowboy veloce come una lepre, passa tra i Verdi come Thoeni passava tra i paletti dello slalom speciale.
 Tre mete a zero.
 Ma i Verdi non mollano, anzi nonostante l'inferiorità numerica si scaldano e migliorano.
 Ceccucci si lancia più volte a tentare lo sfondamento fino a quando sbatte contro una cisterna di piombo ricavata dal pieno e rimane a faccia a terra. Pare morto.
 Si rialza grazie agli aiuti e, come ha affermato, ha visto le stelline.
 Sembra un pugile suonato. Suonato da tutta la London Symphony Orchestra al completo e con le riserve.
 
 LucaVG aveva annunciato che lui non si sarebbe lanciato in grandi azioni ma poi la foresta chiama, la foresta di gambe lo risucchia. Ha il suo ruolo naturale nello scattatore lungo la fascia sinistra. Fermato molte volte ma ha sempre messo in seria difficoltà la difesa.
 
 Altro tira e molla e Leningrad Cowboy acchiappa una palla d'intercetto e scatta verso la meta.
 Il giuoco era fermo per chissà quali decine di falli commessi in contemporanea da entrambe le squadre ma lui non ha sentito il fischio dell'arbitro Giovanni.
 Ha incassato la testa tra le spalle ed è sceso come una fucilata scartando tutti i Verdi sulla sua strada.
 Tuffo finale. Poi gli hanno detto che la meta non valeva. C'è rimasto male.
 
 Nutella Killer pesa trentacinque chili. Sarebbe la moglie di Leningrad.
 Ha coraggio da vendere anche in Tirolo dove risiede un debosciato fighetta.
 Il responsabile della disfatta dei Verdi.
 Nutella Killer è scattante come un felino ma è facile da placcare, pesa niente.
 
 A placcare Red Morris ci vuol coraggio. Se lo vedi arrivare ti vengono le vertigini, sai già che ti farai male, ti si blocca la digestione.
 E' come tentare di pettinare un bisonte col pettinino della Barbie. Ti travolge e basta.
 
 Il bello del rugby è che tutti giocano, tranne le debosce.
 Quando si forma una ammucchiata e la palla sguscia via, gli altri incolumi continuano a giuocare. Mentre tu credi di essere in zona buona, la palla se ne è già andata da un'altra parte. Misteri di un giuoco misterioso e sconosciuto.
 
 Uccio non ha potuto contribuire molto e soprattutto non ha potuto fare lo sborone.
 Se lo sarebbero mangiato i due mezzi da sbarco padovani.
 In più indossava le scarpe di Frankenstein, con suola liscia. Taglia 53.
 Non poteva stare in piedi, per nulla al mondo.
 
 I Grigi accusano la stanchezza. Dopo un ennesimo arruffamento, il Nello, mitico uomo dal calcio smarcante, intercetta un passaggio e attacca una diagonale inseguito da mezza squadra dei Grigi che tentano di chiuderlo in un angolo. Niente da fare per i mastini, il Nello arriva in meta poco prima di essere preso dentro una morsa.
 Pazzesco! I Verdi, nonostante la mierda tirolese, segnano una meta.
 
 Ultima azione che mi rimane nella memoria. Vengo coinvolto in una mischia, Red Morris è a terra, finalmente! dice di avere la palla, la vedo, la prendo, faccio un metro, vengo fermato e passo la palla a qualcuno che riesce a piazzarla a venti centimetri dalla meta. A quel punto i Grigi, ben bolliti, dichiarano la meta dei verdi ma chiedono la fine della partita.
 Risultato finale quattro mete a due per i Grigi.
 Se avessimo continuato ancora una mezz'oretta un'altra meta o due gliele avremmo ficcate. Sempre che Franz non avesse deciso per un'altra sfilata delle sue.
 
 EPISODI A CASO.
 
 Vedo Lo Scuro saltare per prendere un passaggio.
 Ancora prima di atterrare lo spingo via. Non offre resistenza Vola via come una piuma. Atterra pesantemente. Giuoco fermo ma molta soddisfazione per aver fermato un grigio così facilmente, eh eh eh.
 Forte con i deboli, debole con i forti. Lo so.
 
 Rev aveva dichiarato che non desiderava farsi male.
 Era sempre in mezzo alla mischia. Non si sa se ci cadeva per caso o se, da kamikaze, ci si buttava dentro risoluto, fatto sta che lui era sempre sotto.
 In alcuni scontri più duri perdeva un paio d'anni di vita alla volta e anche la fascia che aveva in fronte.
 Franz intanto faceva cacare, se i Verdi hanno perso lo devono a lui.
 
 Risucchiato dentro una mischia ho visto il mio ginocchio in rotta di collisione su alcune dita di una mano appoggiata a terra. All'ultimo è stata evitata la frattura certa.
 Ho sentito sopra di me tonnellate di peso sbuffante e non potevo fare nulla se non annusare il fango che francamente aveva un odore di fogna. Intanto mi rendevo conto che la palla era molto lontana da noi che lottavamo per disincagliarci dalla catasta umana grugnente.
 Tentando di uscire da una mischia ho preso un colpo di gomito sull'occhio destro.
 Molto dolore, molto onore.
 
 Ovunque girassi lo sguardo c'era sempre qualcuno in terra arruffato sotto altri corpi.
 Nei momenti di concitazione non si sentivano pronunciare suoni intelligibili.
 Solo gemiti, schiamazzi di dolore che provengono dalle profondità dell'ammucchiata, suoni gutturali, versi animaleschi, bestiali, primordiali, ancestrali, quelli che non si scordano mai, di quelli che non hai mai imparato ma li hai dentro da sempre, quelli d'istinto, da uomo primitivo che, come sostiene l'Accrocchista, ha una sola impellente necessità: farcela.
 Tutti ce la dovevamo fare. Dovevamo farcela a portare la palla verso la meta, per un solo metro ma doveva avanzare, dovevamo farcela a stare in piedi su quel fango, farcela sotto quelle cataste di membra sudate e sporche di fango.
 
 IL PROCESSO ALLA PARTITA.
 Prima dichiarazione: se i Verdi hanno perso è stata colpa di Franz. Al 99%.
 Il tirolese approcciava le mischie, quando le approcciava, come quando si tenta di lavare la macchina vestiti da matrimonio, mezz'ora prima della cerimonia, e non ci si deve sporcare per nulla al mondo.
 Polpastrelli appoggiati a un altro giuocatore, culo tutto indietro, piedi ancora più indietro, sguardo rivolto all'indietro per lo schifo. Prova a immaginare la scena.
 Poi gli altri motivi.
 Eravamo in dieci contro undici.
 I Grigi avevano GiorgioXT, Red Morris, Ricci, MatteoXT ed El Toba che sapevano cosa fare.
 Noi avevamo solo Giovanni, per i primi tre minuti di partita e RobertoD che ha salvato il salvabile.
 Noi avevamo Uccio che con le scarpe di Frankenstein non poteva fare nulla.
 Loro diranno che avevano due donne ma non conta perché Nutella Killer pesta mille volte di più di Franz, lo smidollato.
 Della Peregona è inutile che dica, l'avete vista in azione.
 Loro avevano MatteoXT, quindici anni, che non fa che correre dalla mattina alla sera su e giù per i campi da rugby.
 E poi il tifo mi pareva tendere più verso i Grigi che verso i Verdi, specialmente quel venduto di Ricky. Ma gli avvocati, si sa... E quindi anche il fattore supporters ha contato molto.
 Noi avevamo una tenuta atletica migliore se non fosse stato che Franz remava contro sbagliando anche quei rari passaggi.
 
 Ho letto una bella frase a proposito del rugby.
 Dice più o meno così: “Nel rugby ci sono quelli che suonano il pianoforte e quelli che spostano il pianoforte.”
 I Verdi avevano in squadra anche uno che al massimo lo spolvera il pianoforte, e senza tanto impegno.
 
 Però tutti bravi, tranne uno, bravi tutti.
 Tutti tranne uno. Quello del Tirolo. Inutile. Debosciato.
 
 COSA RIMANE.
 Rimane lo stupore di essere riusciti a scimmiottare una cosa che da vicino assomigliava a una rissa condominiale per decidere se mettere la nuova caldaia oppure no e da lontano assomigliava molto a un regolamento di conti tra cosche rivali nell'ora d'aria in un carcere di massima sicurezza.
 Invece era rugby. O quel che ne siamo riusciti a imitare.
 
 A tutti rimangono bozzi e lividi in posti sia assurdi sia molto ovvi.
 Il giorno dopo non riuscivo a camminare senza emettere dei suoni di dolore e sofferenza.
 Bellissimo tutto.
 Quasi tutti incapaci, tutti uniti però, per portare palla e culo verso la meta.
 
 Grazie a tutti. Polpo.

billingham · Messaggio da **billingham** » 16 dic 2005, 0:24

RobertoD, sei te?

comunque i veri puri siamo solo noi

madameweb · Messaggio da **madameweb** » 16 dic 2005, 2:45

Gran bel racconto. mMi ha emozionato... veramente
 
 ma giorgio xt è quello che posta spesso sul forum dell'IRB?

vitale · Messaggio da **vitale** » 16 dic 2005, 6:27

il rugby e' questo e tanto altro ancora , ti da varie emozioni e nemmeno tu sai perche' .

Ermanna · Messaggio da **Ermanna** » 16 dic 2005, 9:39

<TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD>Quote:<HR></TD></TR><TR><TD><BLOCKQUOTE>
 16-12-2005 at 00:24, billingham wrote:
 RobertoD, sei te?

comunque i veri puri siamo solo noi

</BLOCKQUOTE></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>
 eeeeeeeeeeeeee che campanilismo!ma vi rendete conto???il mitico barca, una volta ancora scenario di epiche gesta! e se si facesse un gemellaggio???rugby.it contro enduro?????
 
 A MI ME PIASE
 LA MOTO ENDURO
 SPALMA' SUL MURO
 SPALMA' SUL MURO
 A MI ME PIASE
 LA MOTO ENDURO
 SPALMA' SUL MURO /COL SO PARON!
 
 Ps è solo goliardia, non me ne vogliano gli "enduroni"

yeti · Messaggio da **yeti** » 16 dic 2005, 11:13

Direi che Bologna si sta affermando come luogo tradizionale di incontri rugbystici tra il mito e la leggenda. Un po' di pazienza e presto si parlerà del Centro Sportivo Barca come dell'Arms Park e di Twickenham, e quando la Giunta Comunale deciderà di abbatterlo, in tempi di austerità, per fare spazio ad un lago artificiale per la Naumachìa o a una pista per Go-kart a pedali, noi, vecchi fondatori di questa tradizione, non faremo come i pizzuti gallesi che si lasciarono radere al suolo un pezzo di storia, ma converremo da tutte le parti del mondo, vecchi, macilenti e sdentati, e come quello stordito di Enrico Toti, getteremo anche la stampella in faccia al nemico-ruspa-katerpillar, dileggiandolo con pernacchie e asfissiandolo con mostropeti senili al dimetilfenolo. Già mi immagino la scena apocalittica! Aaaaaaaaaah, che spettacolo fantastico!!!!
 
 G.

billingham · Messaggio da **billingham** » 16 dic 2005, 11:15

ti ci vedo, a placcà i bulldozzer

GiorgioXT · Messaggio da **GiorgioXT** » 16 dic 2005, 23:05

<TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD>Quote:<HR></TD></TR><TR><TD><BLOCKQUOTE>
 16-12-2005 alle ore 02:45, madameweb wrote:
 ma giorgio xt è quello che posta spesso sul forum dell'IRB?
 </BLOCKQUOTE></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>
 Si sono proprio io ...
 siamo in pochi di Italiani :-[

madameweb · Messaggio da **madameweb** » 17 dic 2005, 15:08

...E ci tocca difenderci dagli innumerevoli attacchi sul nostro rugby... credo che siamo cosi in pochi a causa dell'inglese... è difficile dire qualcosa di interessante se si sa dire solo hello, thank you e poco altro... :-[

RobertoD · Messaggio da **RobertoD** » 18 dic 2005, 9:16

Sì, Billy, sono io.
 Ieri si è ripetuta un'altra epica partita sempre alla Barca, temperatura sullo 0, pioggia misto neve e fango a metà gamba.
 DIO SE AMO QUESTO SPORT!!!

Bartlebooth · Messaggio da **Bartlebooth** » 18 dic 2005, 10:12

Fioi, complimenti per il coraggio e complimenti all'autore del racconto. Mia moglie mi ha appena chiesto cinque volte cosa azzo avevo da ridere, allora le ho fatto leggere qualche brano. Adesso ride anche lei.
 Oggi pomeriggio dovrei vedere Maci e gli segnalerò il racconto per Maidiremeta, posto che non lo abbia già visto. Sono certo che lo vorrà. Fatemi/fategli sapere se lo può mettere online sul sito. Ciao.

GiorgioXT · Messaggio da **GiorgioXT** » 18 dic 2005, 22:52

<TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD>Quote:<HR></TD></TR><TR><TD><BLOCKQUOTE>
 18-12-2005 alle ore 10:12, Bartlebooth wrote:
 
 Oggi pomeriggio dovrei vedere Maci e gli segnalerò il racconto per Maidiremeta, posto che non lo abbia già visto. Sono certo che lo vorrà. Fatemi/fategli sapere se lo può mettere online sul sito. Ciao.
 </BLOCKQUOTE></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>
 
 Penso non ci siano problemi ... l'ho comunque chiesto a Massimo "Polpo" , l'autore...
 contento sia piaciuto...