Cane_di_Pavlov ha scritto:La tradizione la si crea, non credo che la pallanuoto abbia una tradizione molto maggiore che il rugby, non ho mai sentito di città che vivono per la pallanuoto come capita per Rovigo o L'Aquila.
Sicuramente le cause saranno tante, ma a me nessuno toglierà dalla testa l'idea che negli sport in cui ci sono tecnici all'altezza e una buona programmazione l'Italia raggiunge standard elevatissimi.
Se si fanno le cose alla ca.zzona e con pressapochismo puoi avere anche 30.000.000 di praticanti ma non arriverai mai da nessuna parte.
Cane, vai a Recco, Napoli, Firenze, Nervi ecc e guarda se non c'è tradizione nella pallanuoto. La differenza semmai è che c'è interesse anche altrove..
comunque il discorso secondo me è questo.
I numeri in sè non bastano, ma i numeri creano tutto il resto. Passione popolare, strutture, soldi, tecnici preparati, copertura mediatica, base di giovani, ecc.
Tutto questo alla lunga crea "l'alto livello". Come unica eccezione posso considerare sport in cui servono caratteri fisiche abbastanza nette (i giapponesi faranno sempre fatica nel basket). Per il resto però è così che funziona, imho.
Ma non è un processo immediato..i cinesi sono 30 anni che sono appassionatissimi di basket (esempio: il governo ha 'chiesto' ai genitori di Yao Ming, 2 centri del campionato cinese, di fare un figlio insieme che sarebbe dovuto essere il centro titolare della cina del futuro) e solo ora hanno una squadra decente (ma non di più).
Il calcio l'hanno scoperto da meno anni ed infatti fanno ancora pena..
Ma per il resto è così che funziona. O almeno io la vedo così