Sator Arepo ha scritto:Fortunatamente
[... THE TRUTH ...]
tanto.
Abbrevio il tuo messaggio per questioni logistiche, ma direi che condivido al 100%.
Più penso a quella partita, più credo che per una squadra sia andato tutto storto mentre l'altra è stata al limite della perfezione.
Nel buono e nel cattivo atteggiamento...
Si può stare a parlare di 5-6 decisioni di Poite (di cui 3 in mischia chiusa), famose 50-50 call che sono andate TUTTE comunque ai Lions, specialmente quelle in mischia... del resto Poite è famoso in tutto il mondo per prendere il giocatore più tristo in una fase di gioco e martoriarlo dall'inizio alla fine. E' un Nigel Owens francofono che per qualche misterioso motivo è stato messo ad arbitrare la partita più importante degli ultimi 2 e dei prossimi 2 anni.
E' difficile da mandar giù un giallo dato ad un giocatore sì in difficoltà, ma in un momento in cui non aveva fatto niente, ma proprio niente di scorretto, anzi aveva subito pure il fallo...
Poite è così. E' forte coi deboli e deboli coi forti.
Lo sapevano i Rossi, ma lo sapevano pure i Gold.
I Wallabies hanno imbroccato la partita peggiore da quel 53-8 subito a Bloemfontein nel 2008, con la differenza che là Deans riempì la squadra di seconde scelte per andare a giocarsi la vittoria nel Tri-Nations una settimana dopo con le ossa un po' a posto.
I Wallabies di sabato ne escono non tanto umiliati, quanto piuttosto con enormi punti interrogativi che sembravano aver sconfitto nell'ultimo (orrendo) anno della gestione Deans: solidità mentale, costanza nella performance, leadership.
Niente di tutto ciò s'è visto sabato!
Dal minuto 0, un errore combinato del 9 più forte del mondo con una sua seconda linea ha aperto la strada alla disfatta; nonostante tutto dopo 5 minuti erano lì di nuovo a martellare a 5m dalla linea di meta Lions, anche se sotto 7-0, ma in quel momento è successo l'irreparabile: la scommessa di Deans di out-mind i Lions è andata a farsi friggere in un head clash che credo abbia riecheggiato fino a Bondi Beach!
Smith è andato KO e con lui le due cose su cui i Wallabies volevano improntare il match: pressione maniacale, esperienza.
Smith rientra dopo 20' ma non fa ciò che doveva fare, era palesemente stordito e si limitava al compitino (non che Hooper ci stesse riuscendo al suo posto); ci è riuscito all'inizio del secondo tempo, dopo il break probabilmente ritrovando lucidità, ma è durato poco... ed era troppo tardi.
Tutto è andato male per i Wallabies: Genia s'è visto a tratti, Horwill manco riusciva a chiedere al Francese di dire ai Lions di smetterla di perdere tempo per rifiatare i loro fisici ciccioni prima di ogni mischia e prima di ogni touche; O'Connor ha fatto poco, vagamente di più dell'altra volta, ma anche lui spariva spesso. AAC avrà avuto 2 palloni decenti e basta.
C'hanno provato Beale, sempre pericolossissimo, un po' Folau finché è rimasto in campo (che peccato, se c'era uno in quella squadra che meritava di finire la partita era proprio Folau), la dinamo Moore, Tomane e un po' Lealiifano.
Il resto sono giganteschi NP, NP, NP.
Schiacciati dalla pressione o forse, spaesati per le legnate prese costantemente in mischia.
Sì perché per 1 volta che Adam Jones portava giù Benn Robinson, c'erano 3 volte che Alexander finiva col grugno per terra, c'è poco da fare, puoi chiedere rispetto ad un arbitro che non te ne dà, e magari salvare il culo in 1, 2 occasioni; ma non puoi con Poite fare le prime due mischie anticipando l'ingaggio, significa mettere la pala in mano al becchino.
Due scorrettezze Lions e 3 calci 50-50 regalati a loro non salvavano certo il risultato, lo facevano meno duro, forse meno giusto per la serie intera, dove i Wallabies globalmente non meritavano 25 punti di distacco; ma non sarebbe comunque stato giusto per la supremazia Lions del terzo test: troppo totale, troppo asfaltante!
Per gran parte di ciò che è successo in campo è difficile dare la colpa a Deans: Genia è il miglior 9 al mondo, lo togli dal campo quando comunque ogni 3 ripartenze prende il buco? Togli Horwill facendo crollare definitivamente la mischia?
La colpa è la testardaggine di selezionare giocatori fuori ruolo, lì ci sta, ma alla fine in campo ci vanno i giocatori e se una partita l'hai appena vinta, se una l'hai persa (meritatamente), ma solo allo scadere, vuol dire che qualcosa è crollato in campo, non fuori.
Io dico la confidenza e la fiducia.
Arrivati ad un dignitoso 19-16 a inizio secondo tempo quasi ci speravo... sembravano in grado di aumentare il ritmo, ma si sono davvero fermati, come ha detto Sator! Basta compitino fatto e baracca chiusa. Hanno lasciato altri minuti di possesso mostruoso ai Lions e si sono trovati 29-16 e lì quello sforzo non troppo grande necessario in precedenza, è diventato la nord dell'Eiger.
Dall'altro lato la partita perfetta. Scaltrezza e precisione, aggressività e disciplina. Qualche furbata, come ritardare la ripresa del gioco in varie occasioni, per aver tempo per rifiatare.
Ma cosa vai a dire? Che sbagliavano? Forse il loro rifiatare fisico in quei momenti di break regalava anche ai Wallabies momenti per ricomporre i pezzi del vaso fracassato al minuto 2.
Niente di straordinario per quasi tutto il match, il "compitino" fatto da 15 persone con precisione maniacale, in questo test i Lions mi sono sembrati gli All Blacks migliori: sembravano giocare con i Wallabies, gli davano qualcosina e poi se la riprendevano con gli interessi. Magari con anche il sorrisone.
Nascondendo un'enorme clava dietro la schiena con cui hanno assestato il definitivo colpo del KO su quell'unico attacco decente fatto coi 3/4, in netta superiorità, che ha portato alla meta di mr. Simpatia.
Leigh Halfpenny spero vinca il premio IRB Player of the Year, difficile trovare un errore suo in questi mesi... non so, la marca del caschetto al limite. Posizione allucinante, kicking game perfetto (1 solo errore, l'up&under verso la fine del 2° test), palloni alti sembra aver ereditato lo status di Spiderman da Rob Kearney, piazzati si commentano da soli.
Leigh Halfpenny sabato mi ha ricordato vagamente il Carter del tour dei Lions 2005. Il giocatore perfetto. Diversi ruoli, diversi giocatori (diverse squadre...), ma non tanto distanti.
Due parole da spendere per BOD e Davies. Sì Davies ha fatto un buon match, nulla di straordinario, un ottimo calcio, 2 buone decisioni... mi risulta però difficile credere che BOD (piede tattico dell'Irlanda quando tutti erano in crisi, cioè quando la pressione era massima) non ne sarebbe stato all'altezza! Quante volte abbiamo ammirato calci fenomenali di O'Driscoll? Decisioni al limite della perfezione?
Spero non se ne faccia il capro espiatorio delle prime due partite! Non sarebbe giusto, perché oggettivamente la congiuntura sabato è stata delle più incredibili (positive, ovviamente).
Due parole anche per l'unsung hero di questi Lions: Alun-Wyn Jones. Se anche ci fosse stato BOD, io l'avrei dato a lui il capitanato perché sarebbe stato il leader più naturale di una squadra a maggioranza gallese, che faceva del lavoro degli avanti il cardine del loro gioco.
Perché diciamolo: è tra le 2-3 migliori seconde linee al mondo oggi.
Ho l'impressione che i Lions di sabato avrebbero vinto anche contro la NZ del 2013; non la serie, troppo scarsi i primi 2 match: troppo senza idee, senza piano di gioco principale, non solo senza piano B.
E allora il dubbio viene: cosa è successo sabato? Dove erano quei Lions? Non credo che il solo Jamie Roberts sia il responsabile di questo cambiamento...
Io penso che la serie vinta giustamente 2-1 non vada vista nell'ottica della sola ultima partita, con un imbarazzante (per i Wallabies) scarto di 25 punti, ma tant'è, ripeto è difficile portar via ai Lions quei 25 punti, per solo demerito altrui.
Per i Wallabies è tempo di leccarsi le ferite, magari anche in fretta visto che tra 1 mese comincia la rumba più bella del mondo!
Escono da questa serie secondo me, con qualche punto forte nonostante tutto.
Come ha detto Sator è il talento distribuito su tantissimi giocatori: Folau, Lealiifano, Mowen sono gli ultimi arrivati. O'Connor non lo puoi escludere, ma non lo puoi nemmeno lasciare con la n.10 addosso. Dategli una 11 o al limite una 12 se Lealiifano non è ok. Mogg lascia intravvedere positive speranze, ma un Beale in forma e a posto con i suoi problemi è il secondo 15 più forte al mondo, alle spese di Halfpenny. E non credo sia tanto lontano da quello visto, ha bisogno di una squadra intorno, una squadra formata per fare del gioco vero, perché giocare altalenanti e troppo conservativi, per questi giocatori, è buttare nel cesso ogni partita.
Uno si ferma a pensare e hanno: JOC, Beale, Lealiifano, Ashley-Cooper, Mogg, Tomane, Folau, Honey Badger, Tapuai; hanno lasciato a casa Cooper (con il quale non avrebbero di certo vinto), devono ancora convocare Toomua e Kyle Godwin.
E anche in mischia non la vedo nera: Sio, Palmer quando tornerà dalla Francia, forse pure Albert Anae, più la crescita di Slipper, con Kepu che può avere ancora qualcosa da dire e Alexander comunque contro tutti gli avversari non è malvagio.
Il discorso fatto da Sator è comunque sensato: 4 Home Unions che si uniscono guadagnano un vantaggio notevole nei ruoli specifici, piloni e tallonatore. E quando giochi contro l'Australia aiuta.
