Il nuovo presidente

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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Squilibrio
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Squilibrio »

metabolik ha scritto: 15 mar 2021, 15:22 Inserisco da altro 3d :
Garry ha scritto: 15 mar 2021, 15:00
jpr williams ha scritto: 15 mar 2021, 14:51
Forse ho formulato male la domanda.
Il concetto era. ci sono motivi diversi dai soldi che danno un senso alla nostra partecipazione?
E aggiungerei: non fossimo italiani come la penseremmo circa l'esistenza di questo senso?
Chissà come ti troverai bene, nel futuro campionato italiano :lol:

(intervista ad Innocenti da gazzetta.it)

A che cosa pensa (per il campionato italiano ndr)?
"A una super lega professionistica modello Nba, senza retrocessioni, nella quale si ha diritto di cittadinanza non per meriti sportivi, ma corrispondendo a precisi criteri economici, strutturali e organizzativi. Poche delle attuali società saranno all’altezza? [b]Aggiungeremo squadre espressione di più club uniti e nuove realtà territoriali[/b]".


:rotfl:
:shock: A parte il diritto fondato sul merito economico, ma veramente pensa di costruire squadre di TOP10 aggregando club ?
Echecccchezzo significa 'nuove realtà territoriali' quando facciamo fatica a mantenere in piedi quelle vecchie, tant'è che abbiamo un TOP a 10 perchè 2 si sono ritirate per demerito economico !!!
Spero in un iniziale giramento di testa da potere acquisito, non può pensarle veramente 'ste cose.
Campionato pro in sorta di NBA con criteri economici, significa che se io ho soldi da spendere mi faccio una squadra a parma dal nulla e partecipo a questo campionato, nulla vieta poi ad altri di collaborare in franchigia tra loro per un campionato pro
Luqa-bis
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Luqa-bis »

Il concetto di Lega stile NBA è di dare sicurezza a chi investe. Né più né meno del concetto alla base del Pro14 : lega chiusa , non si per meirti sportivi ma solo per meriti economici , strategici, commerciali.

Solo noi avevamo la necessità di entrare per perseguire un miglioramento tecnico e una pratica di alto livello che io nostro campionato non offre da tempo. Da ben prima della scelta "celtica".
La riprova? Come sempre le figuracce raccolte dalle società (Club) italiane nelle coppe, inclusi i confronti con squadre di campionati Tier 2 quasi Tier3.
Allor asi diceva "meno male che ci sono i campioni che giocano all'estero" .

@ macomemai

Se il problema è la visione diversa dei grandi club , allora facciamo un accordo: chi è nei grandi club (poi decidiamo cosa significa) può non mandare i suoi al CFP. E può non mandare i suoi in Accademia. vorrà dire che , per fare un esempio:

Chiudiamo Mogliano, perché Treviso, Petrarca, Rovigo, Verona, Valsugana, pensano di poter fare meglio senza . I soldi del CFP veneto si risparmiano.
Magari anche Calvisano, Viadana, Reggio Emilia e Colorno, la pensano così.
E vorrà dire che nei centri rimanenti, ci andranno solo quelli delle altre società.
E magari quello non speso in Veneto, si poitrà spendere in promozione nel sud.
O forse edificare 3 licei sportivi-accademie nazionali.

Basta che poi qualcuno non torni agli anni pre accademie dove alcuni grandi club chiamavano a casa il babbo del ragazzino promettente per fargli cambiare maglia. Ma non giustifichiamoci con il "non facciamogli cambiare scuola".
Garry
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Garry »

Il dramma del bambino che deve allontanarsi da casa...
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Luqa-bis »

Calma, io resto dell'idea che sino ai 16 anni è bene che restino in orbita casalinga.
E ricercare un percorso formativo coerente con i tempi della scuola e dell'istruzione superiore mi pare corretto.

Però non vorrei che sia un comodo paravento.
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da speartakle »

macomemai ha scritto: 15 mar 2021, 15:47 Se sei una piccola società che casualmente trova un predestinato che prende la via di CDF o accademia e punta ad una carriera rugbystica gli fai gli auguri e ne sei anche fiero. Se sei una società con qualche ambizione, sponsor che guardano i risultati, rapporti con il tuo comune dove sindaco e assessori leggono solo in che serie sei anche se tutti si fanno belli con il minirugby, e 4 /5 ragazzi bravi prendono le vie di altre squadre ( club e accademie) senza ritornare mai più, senza nessuno che ti dica grazie, con contribuiti che restano fumosi e senza nulla avere in cambio, di cosa dovrei essere contento? Magari che diventano tutti allievi del Cepu o preparatori atletici? Anche quelli che tornano il venerdi dopo poco sono difficili da inserire, se effettivamente non hanno due marce in più, e loro stessi o i genitori si stufano di queste peregrinazioni. Ovviamente ci sono le eccezioni, ma grosso modo...
ah quindi mandarli al club che ce l'ha più grosso è invece meglio? Oppure diciamolo, da noi il professionismo lo fà solo chi ha il culo parato dei genitori e decide autonomamente di dedicarci il tempo e i soldi dei genitori a portarli al club figo con la retta alta o mandarli direttamente alla accademy dei Leicester Tigers (a pagamento) o del club xy Francese.
Ottimo, basta dirlo e metterlo ben chiaro...
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da speartakle »

Luqa-bis ha scritto: 15 mar 2021, 17:53 Calma, io resto dell'idea che sino ai 16 anni è bene che restino in orbita casalinga.
E ricercare un percorso formativo coerente con i tempi della scuola e dell'istruzione superiore mi pare corretto.

Però non vorrei che sia un comodo paravento.
ma che nessun ragazzo si muove dal club per andare in accademia prima di aver finito l'u16. Quindi parliamo di ragazzi che se hanno fatto il loro dovere vanno in 3° superiore, possono avere 16 anni se li compiono da settembre a dicembre altrimenti ne hanno 17.
Garry
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Garry »

Nessuno, credo, ha parlato di interrompere gli studi.
E non credo sia utile estrapolare casi particolari. Credo che chiunque di noi possa citare casi di ragazzi che hanno rifiutato l'accademia per privilegiare studi di un livello più alto (reale o immaginario). Tutto legittimo, ma vogliamo privare gli altri di una formazione sportiva per il professionismo? Se parti quando hai finito le superiori è troppo tardi

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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da speartakle »

Garry ha scritto: 15 mar 2021, 18:04 Nessuno, credo, ha parlato di interrompere gli studi.
E non credo sia utile estrapolare casi particolari. Credo che chiunque di noi possa citare casi di ragazzi che hanno rifiutato l'accademia per privilegiare studi di un livello più alto (reale o immaginario). Tutto legittimo, ma vogliamo privare gli altri di una formazione sportiva per il professionismo? Se parti quando hai finito le superiori è troppo tardi
Innocenti parla di 4° e 5° quindi di fatto ritardando di un anno quello che è il percorso attuale (nei CFP 3°e 4° poi Acc. Nazionale).
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da metabolik »

Il discorso sull'impegno/specializzazione dei giovanili 18enni che devono scegliere se e come continuare l'abbiamo già fatto, è importante d'accordo, ma adesso io insisto nel sottolineare che le prime affermazioni del nuovo Presidente mi sembrano tendenti alla farneticazione, nel senso di desideri irrealizzabili; vorrei quindi capire il commento di Squilibrio che intravede, mi sembra, una possibilità reale :
Campionato pro in sorta di NBA con criteri economici, significa che se io ho soldi da spendere mi faccio una squadra a parma dal nulla e partecipo a questo campionato, nulla vieta poi ad altri di collaborare in franchigia tra loro per un campionato pro
Tu credi possibile che ci siano una decina (Top10 o Top12) di investitori di questo livello e che contemporaneamente ci siano società sul territorio sufficienti e disponibili per alimentare un tale progetto ? Cioè Società disposte ad estinguersi per fondersi in un progetto soprattutto economico ?
Certamente nulla vieta loro di farlo, ma non riesco ad immaginare concretamente quante sarebbero disposte.
speartakle
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da speartakle »

metabolik ha scritto: 15 mar 2021, 18:25 Il discorso sull'impegno/specializzazione dei giovanili 18enni che devono scegliere se e come continuare l'abbiamo già fatto, è importante d'accordo, ma adesso io insisto nel sottolineare che le prime affermazioni del nuovo Presidente mi sembrano tendenti alla farneticazione, nel senso di desideri irrealizzabili; vorrei quindi capire il commento di Squilibrio che intravede, mi sembra, una possibilità reale :
Campionato pro in sorta di NBA con criteri economici, significa che se io ho soldi da spendere mi faccio una squadra a parma dal nulla e partecipo a questo campionato, nulla vieta poi ad altri di collaborare in franchigia tra loro per un campionato pro
Tu credi possibile che ci siano una decina (Top10 o Top12) di investitori di questo livello e che contemporaneamente ci siano società sul territorio sufficienti e disponibili per alimentare un tale progetto ? Cioè Società disposte ad estinguersi per fondersi in un progetto soprattutto economico ?
Certamente nulla vieta loro di farlo, ma non riesco ad immaginare concretamente quante sarebbero disposte.
Forse le prime 4 attuali (Calvisano?), le Fiamme sarebbero escluse, altre no so, credo che tutto dipenda da quanto la FIR vuole investire e su cosa. Io la vedo difficile arrivare a 6 contando che il Petrarca mi sembra indirizzato alla Celtic.
un TOP 6?
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Mr Ian »

Adesso viene proprio il bello, tanto pur parlè di fanta politica e di quel che potrebbe essere.
Così come in questo momento stiamo vivendo il corto circuito dell alto livello, ben presto invece ci accorgeremo del bluff del rugby di base, o quantomeno di chi vorrebbe ma non fa o non può.
Veniamo da una gestione federale dove il leit motive è stato "penso a tutto io", con la base esclusa dai processi decisionali e partecipativi.
In prima battuta verrano sistemate le franchigie, se c'è qualcuno che vuole le Zebre, se li prenda e ci metta i soldi. Posso capire il dispiacere nel non vedere nella propria città rugby internazionale facilmente, ma non mi impressiona più di tanto. Lo dice uno che tifa Scarlets e di km se n'è fatti parecchi, e se ne farà.
Ovviamente chi li piglia, avrà tutto il pacchetto completo, giocatori e buona parte dello staff. Se toccasse al Petrarca, non penso che ha in organico tutte le figure che ci sono alle Zebre, sia per quantità che per qualità. Anche avere in squadra un dirigente come Dalledonne può considerarsi solo un valore aggiunto, vista anche la penuria di manager di valore nel rugby, l interesse sarebbe doppio.
Tasto dolente, il campionato italiano. Innocenti sin dall inizio è stato chiaro, lega chiusa stile NBA. Inoltre nel discorso d insediamento è stato più volte ribadito il concetto del NOI, del RUGBY DI BASE etc. Questo si tradue che sta arrivando il momento che tutti si impegnino in maniera corretta e propositiva. Se le grandi città vogliono il rugby di livello, il sud vuole tornare a calcare certi palcoscenici, etc etc, sta arrivando il momento di mettere da parte i campanili ed iniziare a costruire progetti d aggregazione che garantiscano un rugby di un certo livello. Allo stesso tempo un lega con club di Milano, Roma, Emilia, Sud Italia, Veneto, saranno messi alla prova per provare a riportare interesse nel massimo campionato nazionale.
Al contempo però la fir, così come fa la NBA, deve cacciare fuori il grano. Almeno 1 milione a super club coinvolto...
Nessun oggi può tirarsi indietro, Innocenti ha avuto una bella maggioranza, compresa anche PAC ed i suoi elettori...
Se rivoluzione deve essere, che lo sia per tutti.
speartakle
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da speartakle »

Mr Ian ha scritto: 15 mar 2021, 18:38 Se rivoluzione deve essere, che lo sia per tutti.
sul discorso CFP che ne pensi ha senso smantellarli per diluire tutto in seno ai club, con un supporto non meglio definibile di Formatori? Per me questo non è indirizzamento all'alto livello, ok si può pensare ad essere più inclusivi, a pensare ad un programma per ragazzi che non accedono al CFP per tenerli monitorati e sostenuti per poter rientrare in futuro, ma quella cosa lì, che sia la FIR o i club deve essere fatta. Vedi Verona che si è messa in proprio...
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Squilibrio »

metabolik ha scritto: 15 mar 2021, 18:25 Il discorso sull'impegno/specializzazione dei giovanili 18enni che devono scegliere se e come continuare l'abbiamo già fatto, è importante d'accordo, ma adesso io insisto nel sottolineare che le prime affermazioni del nuovo Presidente mi sembrano tendenti alla farneticazione, nel senso di desideri irrealizzabili; vorrei quindi capire il commento di Squilibrio che intravede, mi sembra, una possibilità reale :
Campionato pro in sorta di NBA con criteri economici, significa che se io ho soldi da spendere mi faccio una squadra a parma dal nulla e partecipo a questo campionato, nulla vieta poi ad altri di collaborare in franchigia tra loro per un campionato pro
Tu credi possibile che ci siano una decina (Top10 o Top12) di investitori di questo livello e che contemporaneamente ci siano società sul territorio sufficienti e disponibili per alimentare un tale progetto ? Cioè Società disposte ad estinguersi per fondersi in un progetto soprattutto economico ?
Certamente nulla vieta loro di farlo, ma non riesco ad immaginare concretamente quante sarebbero disposte.
Io credo che i potenziali investitori siano pochissimi al massimo 6 includendo Treviso che farebbe una squadra per preparare i giocatori al pro14 ma in questi 6 al massimo credo ci siano anche fenomeni convinti di partecipare con pochi euri puntando sul contributo federale. Penso che poi le società disposte a fondersi ci siano perchè io la piramide la intendo così:

Pro14
Professionistico italiano
Serie A

Dove la serie A o anche chiamata eccellenza o quello che vogliamo sarà un campionato con semlici rimborsi spesa se va bene e comunque molto meno costoso rispetto all'eccellenza di adesso
Mr Ian
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Mr Ian »

speartakle ha scritto: 15 mar 2021, 18:49
Mr Ian ha scritto: 15 mar 2021, 18:38 Se rivoluzione deve essere, che lo sia per tutti.
sul discorso CFP che ne pensi ha senso smantellarli per diluire tutto in seno ai club, con un supporto non meglio definibile di Formatori? Per me questo non è indirizzamento all'alto livello, ok si può pensare ad essere più inclusivi, a pensare ad un programma per ragazzi che non accedono al CFP per tenerli monitorati e sostenuti per poter rientrare in futuro, ma quella cosa lì, che sia la FIR o i club deve essere fatta. Vedi Verona che si è messa in proprio...
non vanno assolutamente smantellati, anzi implementati a seconda delle esigenze del territorio. Nel senso che a Prato, per fare un esempio, non hanno bisogno di una struttura simile, c'è già in casa. Hanno i numeri, i formatori e le giuste motivazioni per magari attrarre il talento del piccolo club vicino. A Catania invece serve come il pane, perchè la struttura, per quanto discutibile nei modi e nelle gestioni, era un centro d aggregazione per tutta l isola. Senza accademia, un talento come Licata non sarebbe mai arrivato in nazionale, forse manco a giocare seniores in maniera seria.
E deve essere la FIR a gestire e concordare le giuste strategie, sia con i privati che con i comitati regionali. La formazione di alto livello deve essere garantita, se la FIR non interviene direttamente, come minimo deve visionare e controllare i club, riconoscendo in termini economici quando viene svolto un buon lavoro.
ruttobandito
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Re: Il nuovo presidente

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speartakle ha scritto: 15 mar 2021, 18:32 Forse le prime 4 attuali (Calvisano?), le Fiamme sarebbero escluse, altre no so, credo che tutto dipenda da quanto la FIR vuole investire e su cosa. Io la vedo difficile arrivare a 6 contando che il Petrarca mi sembra indirizzato alla Celtic.
un TOP 6?
Mi aggancio qui perché anch'io non credo saranno molte le società in grado di aderire autonomamente a un campionato domestico definitivamente professionistico.
Credo quindi che, oltre alle 4-5 squadre che possiamo immaginare (ci metto anche Verona e ottimisticamente un aggregato tra Roma e Lampedusa), parteciperanno le cadette delle celtiche. Sarebbe il modo di avere un numero congruo di squadre nel campionato e risolverebbe l'annoso problema dei permit, non più affrontabile nei termini attuali con squadre di professionisti.
"MANI DI MINCHIA!!!"
Alfonso Catarinicchia
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