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GrazieMunari ha scritto:
Ovvero, il vero motivo per cui giochiamo con Canna a 12.
Magari ci vorranno ancora 1-2 anni ma il disegno è piuttosto chiaro: contratto a Colorno, il prossimo anno invitato/permit alle Zebre, l'anno dopo contratto alle Zebre e convocazione in Nazionale.
Il vero progetto di Franco Smith senior, se gli riesce è un genio.
E se invece non ci riesce?
Se non ricordo male, anche Dominguez accasò il figlio a Rovigo...
SilverShadow ha scritto: 4 dic 2020, 10:56
Ma sul serio voi pensate che un saffa, dopo aver giocato e allenato per anni in Italia, sia tornato qui a prendersi m... allenando una nazionale perdente, per la quale aveva firmato come coach dell'attacco, solo per far giocare il figlio nella nazionale più bistrattata dai fan rugbystici di mezzo mondo?
oldprussians ha scritto: 3 dic 2020, 20:37
Canna hai posto fino a marzo dopodiché sarà il figlio di Franco, Franco Smith jr
Ovvero, il vero motivo per cui giochiamo con Canna a 12.
Magari ci vorranno ancora 1-2 anni ma il disegno è piuttosto chiaro: contratto a Colorno, il prossimo anno invitato/permit alle Zebre, l'anno dopo contratto alle Zebre e convocazione in Nazionale.
Il vero progetto di Franco Smith senior, se gli riesce è un genio.
La cosa più divertente che leggerò oggi. Grazie ad entrambi
oldprussians ha scritto: 3 dic 2020, 20:31
Secondo voi pensate che Campagnaro tornerà mai e rientra mai nella nazionale se Zanon continua a giocare così?
Se lo dovrà guadagnare. Finalmente un minimo di concorrenza.
L'unico che non ha concorrenti è Canna
Canna hai posto fino a marzo dopodiché sarà il figlio di Franco, Franco Smith jr
Ovvero, il vero motivo per cui giochiamo con Canna a 12.
Magari ci vorranno ancora 1-2 anni ma il disegno è piuttosto chiaro: contratto a Colorno, il prossimo anno invitato/permit alle Zebre, l'anno dopo contratto alle Zebre e convocazione in Nazionale.
Il vero progetto di Franco Smith senior, se gli riesce è un genio.
Ha il passaporto Italiano e ha vissuto già anni qua da ragazzo
"La vita è quello che non esisterà mai sotto il fascismo: libertà, creazione, sincerità, verità, bellezza e volto umano"
R.I.P. Pavel Kushnir - pianista russo morto in carcere, vittima del fascismo russo
oldprussians ha scritto: 3 dic 2020, 20:37
Canna hai posto fino a marzo dopodiché sarà il figlio di Franco, Franco Smith jr
Ovvero, il vero motivo per cui giochiamo con Canna a 12.
Magari ci vorranno ancora 1-2 anni ma il disegno è piuttosto chiaro: contratto a Colorno, il prossimo anno invitato/permit alle Zebre, l'anno dopo contratto alle Zebre e convocazione in Nazionale.
Il vero progetto di Franco Smith senior, se gli riesce è un genio.
La cosa più divertente che leggerò oggi. Grazie ad entrambi
Speriamo rimanga una battuta ma a livello tecnico, tattico e logico, continua a rimaner una scelta senza senso.
Per il tecnico-tattico c'era una bella analisi di old postata non mi ricordo dove, per il logico basti pensare che per questo quadriennio, senza contar Bisegni che a inizio progetto era dei nostri, abbiamo:
- di centri puri: Morisi, Zanon, Brex, Boni, Mori, Moscardi, Bertaccini, Menoncello + Campagnaro e Castello quando torneranno
- di aperture-centro: Canna fuori ruolo, Franco Smith jr suo ruolo naturale
Potrebbe addirittura superare Meo Sacchetti che, dopo aver fatto giocare al figlio 20 partite in Nazionale nonostante fosse solo un onesto mestierante da Serie A, non se la sentì di portarlo al Mondiale, seppur da dodicesimo uomo in un Italbasket davvero scarsa a livello di panchina.
Questi ultimi post sono decisamente off topic.
Andrebbe creato un thread dal titolo "Osservatorio italiani in Italia", meglio ancora "Osservatorio italo-stranieri in Italia"
"La vita è quello che non esisterà mai sotto il fascismo: libertà, creazione, sincerità, verità, bellezza e volto umano"
R.I.P. Pavel Kushnir - pianista russo morto in carcere, vittima del fascismo russo
SilverShadow ha scritto: 4 dic 2020, 10:56
Ma sul serio voi pensate che un saffa, dopo aver giocato e allenato per anni in Italia, sia tornato qui a prendersi m... allenando una nazionale perdente, per la quale aveva firmato come coach dell'attacco, solo per far giocare il figlio nella nazionale più bistrattata dai fan rugbystici di mezzo mondo?
Tutto cominciò in una fredda serata di allenamento alla Ghirada, era dicembre 2013, le cose non stavano andando bene, Munari continuava a venire durante l'allenamento della mischia, voleva mettere sempre becco sull'ingaggio, perfino sulla posizione delle terze aveva da ridire, un pianto che neanche Citta, Ghira, Miki e Dema volevano più sentire. Gli obiettivi fissati da Zatta e Munari erano irraggiungibili oramai, il campionato andato, ne avevo abbastanza e così decisi di rassegnare le dimissioni. Quella sera andai a prendere Franco jr al suo allenamento, c'era la solita nebbia che sale a fianco dei campi da gioco e copre tutto con il suo manto di umidità. Franco era come sempre felice e triste come chi ha appena finito una festa ma ne vorrebbe iniziare subito un altra, l'amore di quel ragazzino per il rugby era viscerale, l'attaccamento alla sua squadra e alla maglia, una famiglia e una seconda pelle. Avevo il cuore pesante, come di chi sta per portare un velo di morte in quell'animo puro. Dissi " Franco jr, devo dirti la verità tuo padre ha preso una decisione irrevocabile, lasceremo Treviso e torneremo in Sud Africa, già la prossima settimana è prevista la nostra partenza." successe quello che più temevo, un velo, come un'ombra attraverso lo sguardo di Franco jr, la luce dei suoi occhi era cambiata, appannata, quasi venisse da un vuoto profondo. Dopo alcuni attimi di silenzio irreale Franco jr urlò "Padre, promettimi che torneremo, devi giurarmi che torneremo e che farai di tutto per tornare qui, ed esaudire il mio sogno! Me lo devi giurare su Gesù Cristo e tutti i suoi santi apostoli!" la sua reazione mi spaventò era irriconoscibile "Zitto non bestemmiare! ora taci e andiamo a casa!" fu quella sera che presi quell'impegno solenne davanti a Dio, avrei fatto di tutto per poter esaudire il desiderio del mio primogenito, nessuno mi avrebbe fermato, nemmeno la vergogna, il dileggio a cui ero certo sarei andato in contro, sapevo che la mia carriera internazionale iniziava e finiva quel giorno. Tutti i sacrifici, le conferenze stampa pre e post partita, la vergogna di dover giustificare scelte e risultai mai arrivati, promesse di riscatto vane, il mio onore e la mia reputazione di uomo di rugby, tutto, tutto ho sacrificato per questo! per lui! E nulla è più importante oggi, tutti quei sacrifici sono nulla davanti al suo sorriso, alla sua soddisfazione di aver coronato il suo sogno.
Eccolo li Franco jr, monumentale con la sua divisa bianca e azzurra mentre canta l'inno di Mameli con il 12 sulla schiena!
oldprussians ha scritto: 3 dic 2020, 20:31
Secondo voi pensate che Campagnaro tornerà mai e rientra mai nella nazionale se Zanon continua a giocare così?
Se lo dovrà guadagnare. Finalmente un minimo di concorrenza.
L'unico che non ha concorrenti è Canna
Canna hai posto fino a marzo dopodiché sarà il figlio di Franco, Franco Smith jr
Neanche se lo vedo...
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
mio figlio 17 anni
Amore sbrigati che facciamo tardi a scuola! Mi sbrigo solo se mi ripeti che sono la più bella del mondo.
mia figlia 6 anni
MA CHE ORA E'?
mia moglie
Molti amici molto onore
Io
speartakle ha scritto: 4 dic 2020, 13:43
Tutto cominciò in una fredda serata di allenamento alla Ghirada, era dicembre 2013, le cose non stavano andando bene, Munari continuava a venire durante l'allenamento della mischia, voleva mettere sempre becco sull'ingaggio, perfino sulla posizione delle terze aveva da ridire, un pianto che neanche Citta, Ghira, Miki e Dema volevano più sentire. Gli obiettivi fissati da Zatta e Munari erano irraggiungibili oramai, il campionato andato, ne avevo abbastanza e così decisi di rassegnare le dimissioni. Quella sera andai a prendere Franco jr al suo allenamento, c'era la solita nebbia che sale a fianco dei campi da gioco e copre tutto con il suo manto di umidità. Franco era come sempre felice e triste come chi ha appena finito una festa ma ne vorrebbe iniziare subito un altra, l'amore di quel ragazzino per il rugby era viscerale, l'attaccamento alla sua squadra e alla maglia, una famiglia e una seconda pelle. Avevo il cuore pesante, come di chi sta per portare un velo di morte in quell'animo puro. Dissi " Franco jr, devo dirti la verità tuo padre ha preso una decisione irrevocabile, lasceremo Treviso e torneremo in Sud Africa, già la prossima settimana è prevista la nostra partenza." successe quello che più temevo, un velo, come un'ombra attraverso lo sguardo di Franco jr, la luce dei suoi occhi era cambiata, appannata, quasi venisse da un vuoto profondo. Dopo alcuni attimi di silenzio irreale Franco jr urlò "Padre, promettimi che torneremo, devi giurarmi che torneremo e che farai di tutto per tornare qui, ed esaudire il mio sogno! Me lo devi giurare su Gesù Cristo e tutti i suoi santi apostoli!" la sua reazione mi spaventò era irriconoscibile "Zitto non bestemmiare! ora taci e andiamo a casa!" fu quella sera che presi quell'impegno solenne davanti a Dio, avrei fatto di tutto per poter esaudire il desiderio del mio primogenito, nessuno mi avrebbe fermato, nemmeno la vergogna, il dileggio a cui ero certo sarei andato in contro, sapevo che la mia carriera internazionale iniziava e finiva quel giorno. Tutti i sacrifici, le conferenze stampa pre e post partita, la vergogna di dover giustificare scelte e risultai mai arrivati, promesse di riscatto vane, il mio onore e la mia reputazione di uomo di rugby, tutto, tutto ho sacrificato per questo! per lui! E nulla è più importante oggi, tutti quei sacrifici sono nulla davanti al suo sorriso, alla sua soddisfazione di aver coronato il suo sogno.
Eccolo li Franco jr, monumentale con la sua divisa bianca e azzurra mentre canta l'inno di Mameli con il 12 sulla schiena!
Marsiglia, settembre 2023
Sipario.
Applausi.
Molto bella. L'hai scritta di getto o c'hai messo del tempo?
speartakle ha scritto: 4 dic 2020, 13:43
Tutto cominciò in una fredda serata di allenamento alla Ghirada, era dicembre 2013, le cose non stavano andando bene, Munari continuava a venire durante l'allenamento della mischia, voleva mettere sempre becco sull'ingaggio, perfino sulla posizione delle terze aveva da ridire, un pianto che neanche Citta, Ghira, Miki e Dema volevano più sentire. Gli obiettivi fissati da Zatta e Munari erano irraggiungibili oramai, il campionato andato, ne avevo abbastanza e così decisi di rassegnare le dimissioni. Quella sera andai a prendere Franco jr al suo allenamento, c'era la solita nebbia che sale a fianco dei campi da gioco e copre tutto con il suo manto di umidità. Franco era come sempre felice e triste come chi ha appena finito una festa ma ne vorrebbe iniziare subito un altra, l'amore di quel ragazzino per il rugby era viscerale, l'attaccamento alla sua squadra e alla maglia, una famiglia e una seconda pelle. Avevo il cuore pesante, come di chi sta per portare un velo di morte in quell'animo puro. Dissi " Franco jr, devo dirti la verità tuo padre ha preso una decisione irrevocabile, lasceremo Treviso e torneremo in Sud Africa, già la prossima settimana è prevista la nostra partenza." successe quello che più temevo, un velo, come un'ombra attraverso lo sguardo di Franco jr, la luce dei suoi occhi era cambiata, appannata, quasi venisse da un vuoto profondo. Dopo alcuni attimi di silenzio irreale Franco jr urlò "Padre, promettimi che torneremo, devi giurarmi che torneremo e che farai di tutto per tornare qui, ed esaudire il mio sogno! Me lo devi giurare su Gesù Cristo e tutti i suoi santi apostoli!" la sua reazione mi spaventò era irriconoscibile "Zitto non bestemmiare! ora taci e andiamo a casa!" fu quella sera che presi quell'impegno solenne davanti a Dio, avrei fatto di tutto per poter esaudire il desiderio del mio primogenito, nessuno mi avrebbe fermato, nemmeno la vergogna, il dileggio a cui ero certo sarei andato in contro, sapevo che la mia carriera internazionale iniziava e finiva quel giorno. Tutti i sacrifici, le conferenze stampa pre e post partita, la vergogna di dover giustificare scelte e risultai mai arrivati, promesse di riscatto vane, il mio onore e la mia reputazione di uomo di rugby, tutto, tutto ho sacrificato per questo! per lui! E nulla è più importante oggi, tutti quei sacrifici sono nulla davanti al suo sorriso, alla sua soddisfazione di aver coronato il suo sogno.
Eccolo li Franco jr, monumentale con la sua divisa bianca e azzurra mentre canta l'inno di Mameli con il 12 sulla schiena!
Marsiglia, settembre 2023
Sipario.
Applausi.
Molto bella. L'hai scritta di getto o c'hai messo del tempo?
speartakle ha scritto: 4 dic 2020, 13:43
Tutto cominciò in una fredda serata di allenamento alla Ghirada...
...
Eccolo li Franco jr, monumentale con la sua divisa bianca e azzurra mentre canta l'inno di Mameli con il 12 sulla schiena!
Marsiglia, settembre 2023
Sipario.
Applausi.
Molto bella. L'hai scritta di getto o c'hai messo del tempo?
20 minuti in pausa pranzo
Non sarà il miglior allenatore del mondo, ma come padre è un esempio per tutti
"La vita è quello che non esisterà mai sotto il fascismo: libertà, creazione, sincerità, verità, bellezza e volto umano"
R.I.P. Pavel Kushnir - pianista russo morto in carcere, vittima del fascismo russo