Sì, è curato e seguito da jprgiodeb ha scritto: 25 nov 2020, 9:58
IRFU, SRU e WRU hanno veri e propri programmi exiles, la FIR ne ha uno?

Moderatore: Emy77
Sì, è curato e seguito da jprgiodeb ha scritto: 25 nov 2020, 9:58
IRFU, SRU e WRU hanno veri e propri programmi exiles, la FIR ne ha uno?
Smentisco decisamente. Se fossi io il responsabile non ce ne sarebbero pochi, bensì nessuno.giodeb ha scritto: 25 nov 2020, 11:29![]()
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Ora si spiega perchè abbiamo meno equiparati e oriundi dei celtici!!!!!
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Le tue posizioni sono ben note, e sugli equiparati mi trovo anche d'accordo: faccio anche fatica a spiegare ai non appassionati come mai nella nazionale italiana giochi un sudafricano o un neozelandese che non abbia neanche i nonni italiani e questo ho notato (almeno con i miei amici) ha portato una certa disaffezione alla nazionale. Personalmente porterei la regola WR sulla residenza a 8 anni per includere ampiamente chi ha studiato in un paese. Poi rientrerebbero anche quelli arrivati in un paese a 21/22 anni, ma se vivi 8 anni sempre nello stesso posto un po' di lì ti ci senti, anche considerando che con 10 ani di residenza praticamente in ogni paese si raggiungono i requisiti per la naturalizzazione.jpr williams ha scritto: 25 nov 2020, 11:33 Smentisco decisamente. Se fossi io il responsabile non ce ne sarebbero pochi, bensì nessuno.
Per me si tratta di una questione di principio e su questioni di questo tipo sono assolutamente radicale: non concepisco le ragazze un pò incinte.
Ah che ingenuo che sei! Non si tratta di spirito patriottico! Sono subdoli messaggi diretti alla nostra federazione, puro marketing e autopromozionegiodeb ha scritto: 25 nov 2020, 9:56Certo andando sui social dei ragazzi con radici italiane all'estero sono molto diversi. Ad esempio lui, Louis Lynagh o Lozowski non hanno assolutamente nulla di italiano (neanche una foto in Italia o un commento di qualche parente italiano), mentre altri come Braley anche da capitano dell'Inghilterra U20 scriveva orgogliosamente di essere un quarto italiano indossando la divisa FIR scambiata con un ragazzo della nostra U20 dopo una partita. C'è anche un pilone destro ex Academy degli Harlequins di nome Kieran Sassone che mette addirittura un tricolore vicino alla croce di san Giorgio nella sua bio.marte_ ha scritto: 24 nov 2020, 21:43 OR ai tempi del rosso parlò di origini italiane ma mi sembra fuori dai radar
https://www.onrugby.it/2019/11/11/premi ... 2019-2020/
Diciamo che lì potrei essere un filino meno rigido, anche se tendenzialmente per me una rappresentativa nazionale, come dice il nome stesso, dovrebbe rappresentare il movimento del paese di cui difende i colori.giodeb ha scritto: 25 nov 2020, 12:56Però sugli oriundi invece la vedo diversamente. Sono parte della nostra cultura, siamo sempre stati un popolo di migranti e non è che i nostri connazionali all'estero si sentano meno italiani (io ho l'esperienza diretta di lontani parenti in Germani, Svizzera e USA che si sentono italianissimi nonostante alcuni siano ormai lì da 3 generazioni e di italiano hanno giusto il cognome. Alcuni cugini nel 2006 chiamarono mio padre dalla Germania e stavano esultando più di noi). Le nazionale di calcio, volley e basekt sono piene (e lo sono sempre state) di oriundi, quindi senza nessun problema di dover spiegare cosa sia un "equiparato" ad un fan non abituale.
Alla fine se una persona è Italiana (anche per ascendenza) credo sia giusto che possa rappresentare la nazionale. Certo si potrebbe richiedere che abbia il passaporto, ma così alla fine si aggiunge solo un ingranaggio burocratico. La gestione degli oriundi la vedo come un'ulteriore campo nel quale WRU, IRFU e SRU (loro li chiamano "exiles") siano strutturate in maniera più professionale della FIR.
Modalità maschilismo ON
Gli equiparati sono stati spacciati come un modo per far crescere le nazioni minori, ed in sparuti casi (vedi Rees con il Brasile) ci sono riusciti.jpr williams ha scritto: 25 nov 2020, 13:46 Quello che non mi spiego è perchè nessun altro sport, che io sappia, si sia mai inventato una tale assurdità: gli oriundi e i naturalizzati più o meno farlocchi ci sono in ogni sport, ma gli equiparati quelli proprio nessun altro sport, che io sappia, ha avuto la spudoratezza di inventarseli. Che poi mi dà fastidio anche questo che mi sembra un volgare trucco di marketing: la chiami nazionale e con ciò sfrutti il potere attrattivo che ha sulle perdone questo concetto, e poi ci metti dentro laqualunque. Come comprare un prodotto con un'etichetta che non corrisponde al contenuto. Sarebbe frode in commercio.
...oltre a sudafricani e neozelandesiitalicbold ha scritto: 26 nov 2020, 11:55 Se non sbaglio, ufficialmente, il rugby é il solo sport dove la nazionale rappresenta, anche ufficialmente, la federazione e non il paese.
Il problema credo che derivi essenzialmente dal fatto che la federazione irlandese sia l'unico caso al mondo di federazione sportiva soprannazionale.
Legare la rappresentatività al possesso di un passaporto metterebbe in crisi questa situazione.
Nella nazionale irlandese giocano giocatori con passaporto britannico e passaporto della repubblica d'Irlanda.
In Irlanda è così per quasi tutti gli sport https://en.wikipedia.org/wiki/All-Irelanditalicbold ha scritto: 26 nov 2020, 11:55 Se non sbaglio, ufficialmente, il rugby é il solo sport dove la nazionale rappresenta, anche ufficialmente, la federazione e non il paese.
Il problema credo che derivi essenzialmente dal fatto che la federazione irlandese sia l'unico caso al mondo di federazione sportiva soprannazionale.
Legare la rappresentatività al possesso di un passaporto metterebbe in crisi questa situazione.
Nella nazionale irlandese giocano giocatori con passaporto britannico e passaporto della repubblica d'Irlanda.