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stilicone ha scritto: 6 gen 2020, 13:58
Fino ai Mondiali avrei detto Allan, che mi sembrava molto maturato.
Adesso sta di nuovo giocando malino, con la faccia del coniglio bagnato. Mah?
Detto che per molte ragioni sarebbe meglio un italiano- italiano (ma chi? Morisi?) l'alternativa mi pare tra Negri e Steyn.
Idem, tranne che sulla preferenza di un italoitaliano. Per ragioni di comunicazione, starei su un "mezzosangue bilingue", ma tranne Allan non mi è capitato di sentirne parlare molti.
Fosse solo per il carattere metterei Zani, che con quello che ha passato mi pare bello solido.
stilicone ha scritto: 6 gen 2020, 13:58
Fino ai Mondiali avrei detto Allan, che mi sembrava molto maturato.
Adesso sta di nuovo giocando malino, con la faccia del coniglio bagnato. Mah?
Detto che per molte ragioni sarebbe meglio un italiano- italiano (ma chi? Morisi?) l'alternativa mi pare tra Negri e Steyn.
Idem, tranne che sulla preferenza di un italoitaliano. Per ragioni di comunicazione, starei su un "mezzosangue bilingue", ma tranne Allan non mi è capitato di sentirne parlare molti.
Fosse solo per il carattere metterei Zani, che con quello che ha passato mi pare bello solido.
Se posso chiedere, cosa ha passato che non ne sono a conoscenza?
stilicone ha scritto: 6 gen 2020, 13:58
Fino ai Mondiali avrei detto Allan, che mi sembrava molto maturato.
Adesso sta di nuovo giocando malino, con la faccia del coniglio bagnato. Mah?
Detto che per molte ragioni sarebbe meglio un italiano- italiano (ma chi? Morisi?) l'alternativa mi pare tra Negri e Steyn.
Idem, tranne che sulla preferenza di un italoitaliano. Per ragioni di comunicazione, starei su un "mezzosangue bilingue", ma tranne Allan non mi è capitato di sentirne parlare molti.
Fosse solo per il carattere metterei Zani, che con quello che ha passato mi pare bello solido.
Se posso chiedere, cosa ha passato che non ne sono a conoscenza?
Distacco dei tendini dei bicipiti, prima il destro poi il sinistro a distanza di meno di un anno.
Disperavo di rivederlo ai sui livelli e invece li ha addirittura superati.
No, Zani capitano direi proprio di no. Non credo abbia il profilo adatto, e poi un pilone difficilmente si fa 80 minuti, in nazionale. Oltretutto non è nemmeno la prima scelta, nel suo ruolo, secondo me.
La cosa davvero apprezzabile e che bisogna riconoscergli è che sia arrivato al massimo livello con il lavoro e la sua forza di volontà.
Direte, bella scoperta, tutti i nazionali arrivano lì grazie al lavoro. Sì, però un conto è arrivarci con il classico percorso della tutela di mamma FIR, all'interno delle varie selezioni, accademie e cure degli staff tecnici. Un'altra storia è costruirsi una carriera e un "nome" in autonomia, spostandosi dalla propria città, scegliendo i club giusti, non ponendo limiti alla propria crescita. I limiti che si pongono quelli che dicono "eh, tanto in nazionale vanno solo gli accademici" , "purtroppo non sono raccomandato...".
Intendiamoci, è chiaro che se non sei seguito dalla FIR la strada è più difficile, più dura, devi rendere il doppio, però Zani si è imposto con la forza delle sue prestazioni. E' una storia esemplare, per me.
"La vita è quello che non esisterà mai sotto il fascismo: libertà, creazione, sincerità, verità, bellezza e volto umano"
R.I.P. Pavel Kushnir - pianista russo morto in carcere, vittima del fascismo russo
Parisse lascia e giocherà solo una partita all'Olimpico (o al massimo tutte e due), quindi la scelta del capitano diventa una questione molto più urgente.
L'infortunio di Campagnaro, che già con O'Shea era stato capitano una volta, esclude un altro papabile. Stessa cosa per Budd che non ha quasi mai giocato quest'anno ed è ancora infortunato.
Allan, anche se ultimamente non sembra al top, per me resta quello più adatto. Steyn potrebbe esserlo ma non so come sia messo con l'italiano, stessa cosa al contrario per Ruzza e l'inglese. Per il resto altri che uniscono doti di leadership all'essere titolari spesso non ce ne sono. Magari Negri, ma col Licata monstre degli ultimi mesi non so se sarà titolare.
Magari se torna in tempo Castello può farlo almeno per questo Sei Nazioni.
FP96 ha scritto: 6 gen 2020, 15:56
Steyn potrebbe esserlo ma non so come sia messo con l'italiano
Lo parla molto bene e con proprietà di linguaggio
"La vita è quello che non esisterà mai sotto il fascismo: libertà, creazione, sincerità, verità, bellezza e volto umano"
R.I.P. Pavel Kushnir - pianista russo morto in carcere, vittima del fascismo russo
stilicone ha scritto: 6 gen 2020, 13:58
Fino ai Mondiali avrei detto Allan, che mi sembrava molto maturato.
Adesso sta di nuovo giocando malino, con la faccia del coniglio bagnato. Mah?
Detto che per molte ragioni sarebbe meglio un italiano- italiano (ma chi? Morisi?) l'alternativa mi pare tra Negri e Steyn.
Idem, tranne che sulla preferenza di un italoitaliano. Per ragioni di comunicazione, starei su un "mezzosangue bilingue", ma tranne Allan non mi è capitato di sentirne parlare molti.
Fosse solo per il carattere metterei Zani, che con quello che ha passato mi pare bello solido.
Se posso chiedere, cosa ha passato che non ne sono a conoscenza?
Distacco dei tendini dei bicipiti, prima il destro poi il sinistro a distanza di meno di un anno.
Disperavo di rivederlo ai sui livelli e invece li ha addirittura superati.
Hai ragione, è tornato proprio bene e dà un valore aggiunto alla prima linea. Visto che i piloni sinistri non mancano, potremmo tenerlo a tallonatore per il sei nazioni, che, dietro Bigi, Fabiani purtroppo è un po' in calo e Manfredi non so quanto sia "lanciabile" sul grande palcoscenico
Poi cambiamo l'inno e lo sostituiamo con un pezzo di Springsteen, dichiariamo il gulasch piatto tipico nazionale e pasteggiamo a sakè.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
jpr williams ha scritto: 6 gen 2020, 18:27
Poi cambiamo l'inno e lo sostituiamo con un pezzo di Springsteen, dichiariamo il gulasch piatto tipico nazionale e pasteggiamo a sakè.
Purtroppo di Giulio Cesare non c é ne sono e nel gruppo il ragazzo è meritevole di tale riconoscimento. Poi capisco quello che vuoi dire e sommariamente sono d accordo con te
Io fatico moltissimo ad accettare la presenza degli equiparati (non di Steyn che è un bravissimo ragazzo e che conosco pure) come concetto.
Ma che la nazionale di un paese non abbia un capitano di quel paese significa che quel paese è una nullità rugbystica.
Curiosità mia: qualcuno conosce una nazionale che abbia come capitano un non proprio cittadino?
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Da un lato, almeno il capitano dovrebbe essere un cittadino di quella nazione, ed è una cosa che dal punto di vista teorico mi trova d'accordo (motivo per il quale, nel mio piccolo, spingo per la candidatura di Allan)
Dall'altro lato però, si inserisce un altro discorso sempre etico/morale: una volta che inserisci nel gruppo determinati giocatori non italiani, poi è giusto trattarli allo stesso modo di tutti gli altri, senza privarli della possibilità di diventare capitano come fossero elementi inferiori rispetto agli altri.
Il capitano deve essere una guida per il gruppo, se uno di questi giocatori si dimostra un punto di riferimento per tutti nello spogliatoio, allora è giusto che faccia il capitano, così come lo ha fatto degnamente Budd in assenza di Parisse e così come lo fece Geldenhuys un po' di anni fa.
FP96 ha scritto: 6 gen 2020, 18:58
Il capitano deve essere una guida per il gruppo, se uno di questi giocatori si dimostra un punto di riferimento per tutti nello spogliatoio, allora è giusto che faccia il capitano, così come lo ha fatto degnamente Budd in assenza di Parisse e così come lo fece Geldenhuys un po' di anni fa.
jpr williams ha scritto: 6 gen 2020, 18:49
Io fatico moltissimo ad accettare la presenza degli equiparati (non di Steyn che è un bravissimo ragazzo e che conosco pure) come concetto.
Ma che la nazionale di un paese non abbia un capitano di quel paese significa che quel paese è una nullità rugbystica.
Curiosità mia: qualcuno conosce una nazionale che abbia come capitano un non proprio cittadino?