Ti ringrazio, sei troppo gentile. Essendo nuovo del forum non sei tenuto a conoscere le menate di ciascuno di noi. Io ho la menata di non accettare la formua di questo torneo, ragion per cui non lo seguo e non mi interessa. Ieri ero a Treviso perchè la partita era per me un pretesto per una bella vacanza sbevacciona in compagnia di amici che stimo e la cui compagnia ritengo un gradevolissimo privilegio.LeondeVenexia ha scritto:Torna con le tue osservazioni che mi sembrano molto centrate e competenti.
Bella analisi.
Grazie
Poichè, però, questo è per me un unicum vorrei far notare tre cosette, sempre sulle Zebre, che ho notato ieri e che hanno contribuito a darmi un'idea di vero marasma a tutti i livelli. Si tratta di due scelte a mio avviso concettualmente sbagliate e di una situazione che ad un vecchio del rugby come me fa accaponare la pelle.
-Poco dopo la prima meta trevigiana le Zebre hanno la possibilità di piazzare da posizione facile. Siamo ancora ben dentro il primo tempo ed il punteggio è 11-3. Sei appena andato oltre break e rientrarci al più presto è fondamentale. Quindi, ovviamente, piazzi.
Touche.
Il fatto che poi dalla touche non scaturisca nulla per me è irrilevante. La scelta era sbagliata a prescindere.
-Secondo tempo, se non sbaglio è appena uscito per giallo il mio Petty (giocava nella mia squadra fino a pochi mesi fa) e le Zebre devono assolutamente marcare pesante. In una mischia in cui Treviso ha quindi un avanti in meno le Zebre arano e conquinstano una penaltouche. C'è un solo saltatore "marcando" in campo e per poco Treviso non ruba. Zebre giocano e prendono un vantaggio sui 5 mt. Puoi fare due cose: andare ancora in touche, sapendo che hai un solo saltatore e che prima l'hai portata giù per miracolo, oppure chiedere mischia sapendo che Treviso ha un avanti in meno e che li hai arati poco prima. Quindi ovviamente, mischia.
Touche.
Intercettata.
Poi la cosa che non mi è piaciuta per niente.
Ad un certo punto si accende una delle normali "fagiolate" fatte di spintoni inoffensivi. Nulla di che. Uno zebrota è un pò troppo agitato e il mio Max M'Bandà (anche lui ha giocato a lungo nella mia squadra: ho "figli" in entrambe le squadre...

Ora, non so chi tenga la barra della disciplina in quello spogliatoio. Ma se io fossi l'allenatore delle Zebre l'agitato finisce fuori rosa a zero stipendio al fulmicotone e a tempo indeterminato finchè non decide di chiedere scusa al capitano, ai compagni e non dimostra di aver capito che così non ci si comporta. Mai.
Lo zebrota in questione era il numero 11: confesso di non avere la più pallida idea di chi sia e da dove arrivi, ma ai miei tempi uno così non la passava liscia.