tonione ha scritto:“Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro.”
sta proprio qui tutto il problema: riuniti in nome di cosa? in fondo, che cosa potrebbe giustificare l’esser e riuniti qui, su rugby.it?
riuniti per divertirsi. è la peggiore delle ipotesi. in questo genere di circostanze,-discussioni virtuali sul rugby ma anche sugli scacchi, sul jazz, sulla poesia- non hanno visibilmente nulla di divertente, un’unica soluzione: rimorchiare. si esce dal registro della riunione per entrare in quello feroce della competizione narcisistica, con o senza opzione penetrazione.
riuniti per lottare, l’idea, a priori, è ingegnosa ed è quella che potrebbe essere addirittura indispensabile caratteristica del nostro forum di discussione rugbistica: infatti l’allegro cemento di una causa comune può provocare un effetto di gruppo, un sentimento di appartenenza, addirittura un’autentica ebbrezza collettiva. purtroppo, la psicologia delle masse segue leggi invariabili: si arriva sempre al dominio degli elementi più stupidi e più aggressivi.
vi ho ascoltato tutti, fino all’ultima delle vostre parole, finirete con il travolgermi, come una muta di cani rabbiosi. in alcuni di voi-alcuni e questo è un bene- c’è puro disprezzo, e vi deploro, così come deploro me stesso quando provo disprezzo . poiché il disprezzo, così difficile da evitare quando si invecchia, è tutto tranne che una forza. quando si disprezza il proprio avversario si è quasi sicuri di essere vinti. qual è, vi chiedo, l’efficacia del disprezzo quando si è attaccati da una tenia? certamente la tentazione del disprezzo è pericolosa, lo so da anni, eppure soccombo ad essa sempre più frequentemente. ma non credevo che riguardasse anche voi. pardon, alcuni di voi.
Il messaggio è giunto e mi permetto di risponderti nel merito, senza narcisistici ricamini da prosa retorica.
Nessuno disprezza qualcuno. E nessuno (ripeto nessuno) disprezza te. Perlomeno non più di quanto tu non disprezzi gli altri o certi altri. Chi semina vento raccoglie tempesta. Tu, col tuo atteggiamento, hai seminato un tifone e nonostante questo nessuno ti ha crocifisso. E' evidente che non hai nemmeno letto bene ogni commento. C'è chi chiede spiegazioni, chi non si capacita, chi ha solo preso un minimo di distanze, chi secondo me ha semplicemente evitato di entrare nella questione pro bono pacis... La muta di cani rabbiosi (per quanto metaforica) non so dove tu l'abbia vista. In virtù di un tuo appena confessato limite di tolleranza, non ti si chiedeva un'autocommiserazione filosofeggiante ("mi disprezzo quando provo disprezzo") ma semplicemente di chiedere scusa. Solo scusa. Considerando che a volte si scrivono cose di cui ci si può legittimamente pentire, avresti dovuto anche rileggere ciò che hai scritto tu stesso verso me o altri e da cosa è scaturita. Forse saresti riuscito a capire il perchè di certe reazioni. Ma il dubbio non t'ha sfiorato.
Tonione, credo tu prenda un forum di rugby (che è solo la bacheca telematica di un fottutissimo sport, lo ricordo) con troppa serietà. La conseguenza è che poi pretendi che lo si tratti con altrettanta serietà, senza capire (e dopo 10 anni di iscrizione lascia perplessi) che questo ambiente altro non è che un Terzo Tempo. O un Quarto, che non si limita solo a gioviali chiacchiere (baggianate?) post-partita ma si perpetra nel tempo. Ma lo spirito è quello. Quindi c'è la battuta, l'opinione, il cazzeggio, l'idea, la pacca sulla spalla, l'esultanza, l'ideale giro di birre... Ma non si decide nulla. Non si legifera. Non si vuole combattere battaglie. Non si cerca di cambiare la Storia o di farla. Si chiacchiera e basta. Se poi il solo concetto di "chiacchiera" (che comunque presuppone anche quello di leggerezza) ti fa orrore, sono problemi tuoi ma che non puoi far ricadere su altri, soprattutto nei modi da te usati.
Al netto di tutto ciò, che credo non ti smuoverà di un millimetro dalle tue convinzioni, sei pregato di lasciare ad ognuno di noi (vecchi iscritti o nuovi non fa alcuna differenza in democrazia) la LIBERTA' di scrivere o non scrivere le rispettive "baggianate" che non prevaricano i diritti di nessuno nè tantomeno i tuoi e la tua sacrosanta LIBERTA' di scrivere invece concetti ben più alti. Ognuno coi propri limiti caratteriali (io ne sono zeppo) ma anche con un'unico interesse che ci fa da collante.
Forse non saresti il tipo ideale con cui divertirsi in un Terzo Tempo, ma dato che sei un tipetto tutt'altro che stupido son certo che una birra te la offrirei parecchio volentieri. Sperando di non ritrovarmela svuotata in testa...
La chiudo davvero qui.
Ciao.
Ale