CALVISANO RINUNCIA AL SUPER 10

[ItalianRugbyFriends]

Questi sono gli effetticombinati della crisi e della celtic League sul rugby Italiano.

Ognuno poi li valuti attentamente...

Ma mi cheido, visto il momento economico, non sarebbe stato meglio lasciar perdere la CL ?

Alla crisi e alla CL ci aggiungerei anche la paraculaggine di certe dirigenze, da sempre più interessate al lato economico piuttosto che a quello sportivo.

[Zazza]

Dal sito del Calvisano

Lunedì 29/06/2009

IL RUGBY CALVISANO NON SI ISCRIVERA' AL CAMPIONATO SUPERDIECI

La società Rugby Calvisano ha deciso di non iscriversi al prossimo campionato Superdieci. Verrà chiesta alla Federazione la possibilità di ripartire dalla serie A, categoria in cui la seconda squadra giallonera ha giocato nella stagione appena conclusasi. La decisione è stata presa all’unanimità al termine della riunione del consiglio sulla base delle seguenti valutazioni:

Il Rugby Calvisano, che da diversi anni aveva visto nella Celtic League un’importante possibilità di crescita per l’intero movimento rugbistico nazionale, dai mesi scorsi si è attivato per presentare la candidatura di una franchigia che rappresentasse il territorio bresciano e lombardo.

Per conseguire questo risultato, si è rivolto anche alle istituzioni che hanno dato la loro disponibilità a promuovere il reperimento di sponsor istituzionali di primaria importanza a livello nazionale e la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla partecipazione alla competizione.
Il Rugby Calvisano coglie, sin d’ora, l’occasione per ringraziarle.

Il percorso intrapreso, soprattutto per la gravissima crisi economica che l’intero Paese e in particolare l’imprenditoria bresciana stanno attraversando, non ha consentito di raggiungere i risultati sperati e di garantire quindi le necessarie certezze in termini di copertura economica.

Nella stagione 2010/2011 entrerà in vigore la riforma dei campionati decisa dalla Fir: i migliori giocatori italiani disputeranno la Celtic League e verrà ridotto il numero di giocatori stranieri. Pertanto la società, precorrendo i tempi del previsto ritorno a formule protese verso il dilettantismo, per il massimo campionato nazionale, ritiene di non partecipare sin dalla prossima stagione al campionato Superdieci.

E’ stata quindi chiesta alla FIR l’autorizzazione ad iscrivere la squadra alla serie A, categoria in cui si è distinta la seconda rappresentativa nello scorso campionato. Tutti i settori giovanili proseguiranno l’attività svolta fino ad oggi con il medesimo apporto sia qualitativo che quantitativo da parte della società. A Calvisano continuerà ad esistere un Centro di Formazione d’alto livello.

Tutte le decisioni, infine, rientrano nella linea che da sempre la società persegue: puntare ai risultati più alti nella consapevolezza delle proprie possibilità.

[rivel1]

toto ripescaggi?
noceto? gran?

[modestmouse]

toto ripescaggi?
noceto? gran?

Secondo me non c'è nessuna squadra che vorrà partecipare al S10

Per me diventa, per un anno, S9

[tafano]

Basta guardare all'estero, anche là tante squadre hanno problemi di sponsor, direi che la crisi colpisce tutti, i più deboli o i più spendaccioni scompaiono.

That's liberismo baby.

Figurati in Italia dove la scomparsa del rugby professionistico lascierebbe totalmente indifferente il 90% della popolazione, dispiaciuto 8%, disperato il 2%

[unochenesa]

Nonostante tutto rimane forte il rammarico per la perdita di una squadra come Calvisano.

Per quanto riguarda la Celtic League io credo ancora che sia l'unico viatico per far fare un salto di livello al rugby italiano. Giocare costantemente in Europa contro i giocatori migliori è l'unico modo a parer mio per far crescere i nostri. Il salto di livello dei Parisse, dei Bergamasco, dei Castrogiovanni e dei Masi c'è stato solo quando questi, che già avevano dimostrato di avere una marcia in più nel nostro campionato, si sono aggregati a teams esteri ed hanno avuto la possibilità di giocare ad un livello che purtroppo in Italia con questo metodo non si è mai raggiunto e mai si raggiungerà.
Mantenere un campionato si S10 parallelo alla Celtic avrebbe senso a parer mio solo se si imponessero molte più condizioni alle squadre riguardo la formazione delle rose e lo schieramento in campo dei giocatori, simili magari alle regole della coppa italia: un numero preciso (ed ingente) di giovani provenienti dal vivaio che siano schierati tra campo e panchina, una riduzione netta degli stranieri tesserabili, di modo che i giovani italiani possano crescere sensibilmente nell'arco di pochi anni senza essere chiusi da oriundi, naturalizzati o stranieri. Vero è che poi il gap tra le selezioni della Celtic League e le squadre di S10 crescerebbe ancora.
Al momento della promozione della prima del S10 in Celtic League questa dovrebbe ricostruire più di metà squadra in un solo anno, cosa molto rischiosa e che soprattutto graverebbe moltissimo sul bilancio. Si otterrebbe però che solo le compagini forti economicamente e con un progetto serio ed ambizioso lotterebbero per andare in Celtic ben conscie delle difficoltà che rappresenterebbe una loro partecipazione alla CL l'anno seguente. Le altre società di S10 si ridurrebbero al ruolo di bacino per le maggiori: un campo di allenamento per far crescere i giovani che poi verrebbero venduti alle partecipanti alla CL, anche in ottica nazionale.
La domanda che ne segue è più che logica: chi lo farebbe fare a piazze come Padova, Rovigo, l'Aquila o Parma di ridurre il proprio ruolo a quello di "campi scuola" per le maggiori?? Credo di possa far leva su due argomenti, uno più che l'altro. Quello meno convincente ma che risponde ad una visione più romantica è l'amore per questo sport. Se è vero (ammesso che sia vero) che l'unico modo per creare un'Italia realmente competitiva e vincente a livello internazionale sia quello di partecipare alla Celtic League, sapere di aver contribuito a rendere quest'Italia vincente sarebbe di sicuro motivo d'orgoglio per il movimento intero. E siccome grazie a Dio non siamo ancora calciatori e siccome amiamo davvero il nostro sport, qualcosa questo argomento potrebbe muovere. Il secondo motivo è quello economico. La FIR dovrebbe investire una parte di quei (tanti-tantissimi) soldi che non spende per permettere alle società di S10 di poter tenere in organico tecnici preparati di alto livello in grado di far crescere i giovani (pagando loro una buona percentuale dello stipendio) e dovrebbe imporre un prezzo fisso abbastanza alto per i cartellini di questi giovani in modo che al momento dell'acquisto da parte delle società di CL quelle di S10 abbiano un grosso introito economico che gli permetta di pianificare tranquillamente la stagione seguente senza dover esasperare i rapporti con gli sponsors rischiando così di restare da una stagione all'altra a piedi. Ragionamento parallelo potrebbe essere fatto per le convocazioni in nazionale: per ogni cap in nazionale del giocatore A, la società nel cui settore giovanile questo atleta s'è formato prenderebbe per la durata della carriera intera del giocatore un piccolo incentivo economico.
Treviso e Roma (la prima perchè la più titolata in Italia e quella con lo sponsor più affidabile! se lo merita, e lo dico da tifoso di Calvisano!; la seconda perchè nella capitale: porterebbe turismo e quindi denaro. In più, una al Nord ed una al Sud, per facilitare gli spostamenti dei giovani) andrebbero così in CL con la possibilità di spendere cifre folli per creare super selezioni che possano competere in Europa, con tutti. Recupererebbero il denaro per queste spese concentrandosi principalmente sulla prima squadra perchè il settore giovanile sarebbe un gigantesco agglomerato di campi scuola sparso per tutta Italia. Un enorme bacino di giovani giocatori allenati da tecnici importanti spesati per lo più dalla FIR dal quale uscirebbe di certo un maggior numero di atleti talentuosi ogni anno rispetto ad oggi. A giovarne sarebbe la nazionale in primis ma anche tutto il movimento italiano. Si ridurrebbero le spese per le società minori che incentivate economicamente dalla FIR continuerebbero il loro lavoro per far crescere al massimo il rugby in Italia.

Cosa ne dite?

Rileggendo.. credo sia più un'utopia...

[ItalianRugbyFriends]

Rovigo, con budget all'osso, ai playoff... Calvisano in Serie A. Colpa della crisi, della Celtic, delle cavallette... o dei dirigenti?

http://rugby1823.blogosfere.it/2009/06/ ... er-10.html

[ayr]

Cosa ne dite?

dai un'occhiatina a questo topic: http://www.rugby.it/forum/viewtopic.php?f=2&t=15409

[occhioindiscreto]

Rovigo, con budget all'osso, ai playoff... Calvisano in Serie A. Colpa della crisi, della Celtic, delle cavallette... o dei dirigenti?

http://rugby1823.blogosfere.it/2009/06/ ... er-10.html

io credo che più che cercare le colpe si debbe cercare la soluzione!
e l'unica possibile è che la FIR faccia quello che deve se vuole tenere il rugby italiano ad un liovello decoroso! investa sul suo campionato! in maniera consistente sia da u punto di vista economico che di progettazione.
altrimenti tutti ad allenarsi la sera come 15 anni fa! e tutto sommato non sarebbe neanche male!

[megan]

io butto un'idea semplice semplice che potrebbe risolvere tanti problemi:
diamo i diritti del campionato a La7 che ha perso il super 10, ci mandano 2-3 partite almeno a week end garantendo una visibilità altissima alle squadre ed agli sponsor.
Alla fine alla Fir non costa nulla ed alle squadre consente di proporre alle aziende una bella opportunità!!
mi raccomando giù critiche a valanga dai!!!

[JoanDoe]

I fatti di Calvisano è l'ennesimo fallimento del professionismo Italiano. A dimostrazione del fatto che i campionati non si possono fare solo contando sui soldi, ma ci vogliono programmazioni a lungo termine che partono dalla base (settori giovanili)

[delay]

..da romano simpatizzante di Calvisano... CHE AMAREZZA...

[giangi2]

L'unica critica è che non è vero che non costa nulla, la FIR dovrebbe pagare, e secondo me avrebbe già dovuto farlo prima per "sostenere" il movimento con un prodotto televisivo all'altezza.

[GiorgioXT]

L'unica critica è che non è vero che non costa nulla, la FIR dovrebbe pagare, e secondo me avrebbe già dovuto farlo prima per "sostenere" il movimento con un prodotto televisivo all'altezza.

Temo sia inutile sperare nella federazione.
A questo punto sarebbe più intelligente una auto-organizzazione da parte delle società del massimo campionato per trasmettere almeno via web le partite... Non si sa nemmeno se l'accordo con la RAI (fatto dalla LIRE) esiste ancora!

[CapitanFracassa]

L'unica critica è che non è vero che non costa nulla, la FIR dovrebbe pagare, e secondo me avrebbe già dovuto farlo prima per "sostenere" il movimento con un prodotto televisivo all'altezza.

Ma figurati!
Alla FIR hanno impegnato tutto il tempo nel "progetto" Celtic League!