Italia Argentina - 15 Novembre 2008 - Torino

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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cumonfeelthenoize
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Re: Italia Argentina - 15 Novembre 2008 - Torino

Messaggio da cumonfeelthenoize »

paparoga ha scritto:non riesco a capire cos'abbia fatto hernandez piu' di marcato. io ho visto una gara di calci dove hernandez ha prevalso sulle palle alte e marcato sui calci di spostamento, per il resto pari. allora mi chiedo,se hernandez e' un fuoriclasse marcato non e' perlomeno un buon giocatore?non riesco a capire cosa dovrebbe fare di piu' che marcato gia' non fa'.
guardati l'azione della meta...
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cumonfeelthenoize
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Re: Italia Argentina - 15 Novembre 2008 - Torino

Messaggio da cumonfeelthenoize »

io non sono stato contento quando è arrivato mallet e non l sono ora.
Quaado dico che l'allenatore straniero non è la panacea di tutti i mali intendo una cosa precisa.
Certo che è stat apresa una strada e si deve proseguire.
Dopo il sei nazionisi decida. ma sid ecida sul serio. Non come nel 2001, quando si tracsinò Johnstone per un anno. Un anno perso.
Se proseguire con mallet sino ai mondiali o se cambiare. Ma la decisione sia chiara
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mario3876
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Re: Italia Argentina - 15 Novembre 2008 - Torino

Messaggio da mario3876 »

[youtube][/youtube]
premettendo che non ho visto il secondo tempo di munster -AB ma vedendo solo il primo e la scozia sabato con il SA tutti sti discorsi di calci a spirale o cadute a trottola francamente .............o ce li hai o non ce li hai quello è il discorso di base !abbiamo una nazionale perdente mettiamocelo bene in testa e i motivi sono sempre gli stessi ( la base fa schifo ), per fortuna peggio di cosi non si puo andare ( ranking) anche perche dietro c'è il nulla !
Bacioci
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Re: Italia Argentina - 15 Novembre 2008 - Torino

Messaggio da Bacioci »

magopiccolo ha scritto:
Bacioci ha scritto:
magopiccolo ha scritto:calciarla a spirale non è difficile, non ho dubbi sul fatto che lo sappia fare Marcato, Orqera e forse Robertson e MauroBe mentre prenderlo al volo è più facile la palla arriva dritta nello zainetto, mentre se cade a "trottola" non sai che forma abbia , può arrivarti con le punte all'esterno o sopra sotto passandoti tra le braccia
altro discorso è la traiettoria, se è molto orizzontale non puoi prenderla a "culla", con braccia alte e simmetriche e frote all'avversario è un suicidio tecnico, meglio di lato cosi se cade no è inavanti
Non prendertela, ma non sono per niente d'accordo con te sul fatto che calciare a spirale sia più facile...
Non so se l'hai mai fatto, ma provaci sotto pressione (e parlo di PRESSIONE!)... :shock: :D

Anche sul discorso della presa al volo non sono d'accordo (ti scirve uno che ha giocato parecchio da estremo...).
scrivo in arabo? Ho detto che calciarla a spirale non è così difficile, un'apertura professionista è in grado di farlo.
Sulle presa al volo, cosa c'è di difficile (anch'io ho giocato parecchio... ...ma io giocavo bene 8-) )

Beh, in effetti è vero... Sono sempre stato un pessimo estremo... :-] :-] :-]
rask
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Re: Italia Argentina - 15 Novembre 2008 - Torino

Messaggio da rask »

DIDDI !!!!

Sei sprecato! meriti molto di più che collaborare con chi viola le leggi di tutela della natura.

Sono daccordo con la tua analisi tattica. Non c'è altro modo per affrontare l'ARG e i nostri hanno impostato bene la partita. Ho detto che i Pumas hanno 5 terze perchè la mobilità di Albacete e Durand non ha nulla da invidiare a quella di Fernandez Lobbe o di Parisse. Devi tenere il pallone il più lontano possibile da questi predatori. Le nostre terza non hanno giocato male, ma sono state semplicemente sovrastate dalla superiorità numerica del reparto avversario.

Masi, però, non ha fatto 2 tenuti nei 22. La seconda punizione è stata causata da Aguero che non rotolava via dopo il placcaggio, prima, però, Canavosio aveva fatto l'ennesima frittata al piede, consegnando la palla a Hernandez sui 10 mt. ARG, mentre la nostra linea si stava rischierando all'indietro. Il tutto a 20 secondi dalla fine del tempo. La punizione di 3 min. prima, quella sì, nasce da un tenuto di Masi, il quale, tuttavia, non ha l'opzione del calcio perchè prende l'ovale già con i lupi addosso. Tenerla era l'unica scelta possibile per evitare la meta.

Marcato, Orquera e l'altezza. Personalmente non sono un detrattore di Orquera perchè non lo considero lo stesso giocatore che ha vestito la maglia azzurra n. 10 qualche anno fa. E' migliorato, ha più esperienza e Mallet non lo avrebbe mai chiamato se così non fosse. Ma devi considerare che Lucianino è entrato in campo quando il punteggio era già pesante e l'Italia,per forza, doveva attaccare di più. Marcato è uscito 3 o 4 min. dopo aver subito la meta e il piano di gioco era un altro. Marcato ha dimostrato di saper affrontare la linea e di stare su, almeno quanto Orquera, ma come dici anche tu, non era questa la partita per farlo vedere.

Lo spiral-kick. Qui glisserei. Non puoi credere che Marcato non lo sappia fare e che parte della sconfitta sia dovuta a questa "mancanza nel bagaglio tecnico". I calciatori scelgono uno stile che è a loro più congeniale, rispetto allo swing, alla potenza balistica, alla precisione, alla sensibilità e usano un proprio stile. E' come scegliere di fare il rovescio a una mano o a due mani nel tennis. Sono pochi i giocatori che sanno variare la tecnica. Pez non era tra questi, dal momento che si affidava solo a calci a spirale, anche quando necessitava la precisione e non sono pochi i calci sbananati in situazioni critiche (ved. l'ultimo minuto di ITA-WAL 2007). Inoltre gli U&U di ramiro erano molto rari, considerata la lontananza della posizione di partenza. Quando si riesuma qualcuno si ricordano solo i momenti belli, ma incidentalmente ho anche le registrazioni di ITA-AUS e ITA ARG 2006, oltre a molte altre.

Su Canavosio non aggiungo altro alle tue parole se non una critica stilistica: l'eleganza della tua penna rischia di limitare il realismo della narrazione.
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diddi
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Re: Italia Argentina - 15 Novembre 2008 - Torino

Messaggio da diddi »

rask ha scritto:DIDDI !!!!

Sei sprecato! meriti molto di più che collaborare con chi viola le leggi di tutela della natura.
E vabbe', dai, per 1 volta che l'ha fatto!...
rask ha scritto:Sono daccordo con la tua analisi tattica. Non c'è altro modo per affrontare l'ARG e i nostri hanno impostato bene la partita. Ho detto che i Pumas hanno 5 terze perchè la mobilità di Albacete e Durand non ha nulla da invidiare a quella di Fernandez Lobbe o di Parisse. Devi tenere il pallone il più lontano possibile da questi predatori. Le nostre terza non hanno giocato male, ma sono state semplicemente sovrastate dalla superiorità numerica del reparto avversario.
Se è per questo, giocavano anche con quattro centri che placcavano anche i fili d'erba (e meno male che Tiesi doveva essere infortunato...).
rask ha scritto:Masi, però, non ha fatto 2 tenuti nei 22. La seconda punizione è stata causata da Aguero che non rotolava via dopo il placcaggio, prima, però, Canavosio aveva fatto l'ennesima frittata al piede, consegnando la palla a Hernandez sui 10 mt. ARG, mentre la nostra linea si stava rischierando all'indietro. Il tutto a 20 secondi dalla fine del tempo. La punizione di 3 min. prima, quella sì, nasce da un tenuto di Masi, il quale, tuttavia, non ha l'opzione del calcio perchè prende l'ovale già con i lupi addosso. Tenerla era l'unica scelta possibile per evitare la meta.
Mi conforta vedere che non mi sono completamente rincretinito. I "due tenuti di Masi" sono una citazione di Mallett dall'intervista post-partita; ma anch'io ricordavo che White aveva indicato un sealing off (mi pareva di Ongaro, però; tuttavia non ci giurerei).
Sul vero "tenuto" di Masi, ho sottolineato io stesso, in opposizione ad altri che erano intervenuti per criticarlo, che "metà colpa spetta a Marcato" per essersi fatto contrare e averlo messo nelle condizioni di dover gestire una palla sotto pressione. Tuttavia l'opzione "calcio con poco o senza guadagno", in quel momento di assoluta emergenza, con le ELV che neutralizzano la maul, era migliore rispetto alla serpentina tra quelle "iene". Non credo che qualcuno avrebbe avuto da ridire se avesse "mandato la palla in tribuna" in stile calcistico.
rask ha scritto:Marcato, Orquera e l'altezza. Personalmente non sono un detrattore di Orquera perchè non lo considero lo stesso giocatore che ha vestito la maglia azzurra n. 10 qualche anno fa. E' migliorato, ha più esperienza e Mallet non lo avrebbe mai chiamato se così non fosse. Ma devi considerare che Lucianino è entrato in campo quando il punteggio era già pesante e l'Italia,per forza, doveva attaccare di più. Marcato è uscito 3 o 4 min. dopo aver subito la meta e il piano di gioco era un altro. Marcato ha dimostrato di saper affrontare la linea e di stare su, almeno quanto Orquera, ma come dici anche tu, non era questa la partita per farlo vedere.
Quanto dici è ragionevole. Tuttavia c'è un fenomeno che ho difficoltà a spiegarmi: come fanno i pumas a chiudere l'azione al largo E INOLTRE andare in tre su chi tenta di sfondare la linea? Mi sono dato due possibili spiegazioni: 1) i passaggi erano carenti - l'ha detto a chiare lettere Mallett, molte azioni alla mano (ebbene sì, ci sono state) sono fallite per errori nel passaggio, chi si è trovato palle difficili in mano ha perso tempo per gestirle e ha dovuto rinunciare a proseguire la "sventagliata" per cercare la penetrazione, favorendo la difesa argentina; 2) i pumas hanno "battezzato" Marcato? E' un termine che si usa nel basket per indicare la situazione in cui un giocatore viene lasciato tirare a canestro perché poco preciso (o comunque meno dei suoi compagni) o in determinate situazioni tattiche. Ho il sospetto, come ha scritto anche un forumista, che la linea di difesa argentina abbia potuto essere così efficace anche per la scelta deliberata di non occuparsi di Marcato (o di lasciare in marcatura su di lui il mm) e di anticipare lo scivolamento laterale. Se così è (e non è detto che così sia), è un guaio: con Masi o anche solo con McLean questo non sarebbe stato pensabile, lo stesso Orquera, che certo non è un colosso, quando è entrato ha esplorato lo spazio davanti a sé. Certo, con le penetrazioni non ci ha cavato un ragno dal buco, ma quando c'è stato da aprire per la meta i pumas avevano meno certezze di prima (magari erano solo più stanchi...). Prendi questa come una supposizione. Un giorno troveremo qualcuno che ha registrato la partita da dietro i pali e verificheremo come si sono regolati effettivamente i nostri avversari, forse... :-]
rask ha scritto:Lo spiral-kick. Qui glisserei. Non puoi credere che Marcato non lo sappia fare e che parte della sconfitta sia dovuta a questa "mancanza nel bagaglio tecnico". I calciatori scelgono uno stile che è a loro più congeniale, rispetto allo swing, alla potenza balistica, alla precisione, alla sensibilità e usano un proprio stile. E' come scegliere di fare il rovescio a una mano o a due mani nel tennis. Sono pochi i giocatori che sanno variare la tecnica. Pez non era tra questi, dal momento che si affidava solo a calci a spirale, anche quando necessitava la precisione e non sono pochi i calci sbananati in situazioni critiche (ved. l'ultimo minuto di ITA-WAL 2007). Inoltre gli U&U di ramiro erano molto rari, considerata la lontananza della posizione di partenza. Quando si riesuma qualcuno si ricordano solo i momenti belli, ma incidentalmente ho anche le registrazioni di ITA-AUS e ITA ARG 2006, oltre a molte altre.
Sono straconvinto che Marcato sappia calciare a spirale, almeno lo voglio sperare. Però so anche che, per sua stessa ammissione, ama sempre meno rischiare. Se fosse capitato a lui di sbagliare una punizione come ha fatto Hernandez (invece di mandare la palla in touch, l'ha scaraventata oltre l'area di meta, guarda caso calciando a spirale); o se avesse commesso due errori come quelli di Contepomi a inizio partita (prima un piazzato facile sbagliato, poi una presa alta mancata e touch regalata); secondo me sarebbe sparito dalla partita, un po' come successe a Orquera in quel famoso 6N 2005. Marcato non si sente libero di sbagliare, e questo è un guaio.
Su Pez ricordi bene le brutte partite nei TM del 2006 (orrenda quella contro l'Argentina), ma ricordi male le sue scelte balistiche. Pez, come è giusto che sia, calciava a spirale per andare lungo, e "puntava" per i calci di spostamento. Inoltre accettava il rischio: i suoi calci tattici finivano di solito appena dentro o appena fuori della linea di touch, le sue punizioni erano effettuate alla ricerca del massimo guadagno e a volte non uscivano per questo motivo. Ma ci provava, provava persino ad entrare quando trovava il buco e aveva un'ottima abilità nell'off-load, merce rara in Italia. Lui sì, si sentiva libero di sbagliare.
Questa, oltre a essere una differenza tra Marcato e Pez, è anche un'ulteriore differenza tra Marcato e Hernandez.
rask ha scritto:Su Canavosio non aggiungo altro alle tue parole se non una critica stilistica: l'eleganza della tua penna rischia di limitare il realismo della narrazione.
Forse ti piacerebbe di più se dicessi che Canavosio ha fatto una str...ata. Sono convinto che lui stesso, già nel momento in cui aveva visto in bocca a chi aveva calciato la palla e soprattutto a meta subita (e ancor di più mentre subito dopo usciva dal campo), se l'è detto da solo. Ma l'azione va sì giudicata alla luce delle conseguenze che ne sono derivate, ma è figlia di ciò che le preesiste. In fondo, Canavosio non ha fatto altro che applicare (male e a sproposito) il nostro game plan.
Peterino
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ellis
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Re: Italia Argentina - 15 Novembre 2008 - Torino

Messaggio da ellis »

In ordine sparso alcune mie personali idee su quanto letto....

1) Chiesa, in proiezione, può fare meglio di Patrizio e non peggio di almeno il 50% dei centri che abbiamo provato in questi ultimi 5 anni

2) Garcia e Canavosio sono stati inguardabili: semmai vogliamo dare una piccolissima ciambella di salvataggio a Garcia dovremmo citare il passaggio in occassione della nostra meta non di certo perchè placca come si placcano i manzi nelle pampas perchè in questo sport dobbiamo anche riuscire a portare la scodella oltre la recinzione dentro la quale stanno i manzi..... :D

3) A proposito della nostra segnatura: tutti noi amanti del rugby siamo convinti che, nel nostro sport, si gioca al 100% fino in fondo e che nessuna segnatura è regalata, nemmeno a risultato acquisito; pure io lo sono; però attenzione a prendere per oro colato la nostra meta, segnata un po' nello waste-time. l'Argentina non è nuova a tirare i remi in barca a risultato acquisito (a volte anche quando il risultato non è acquisito per la verità, vedi i due ns ultimi successi in casa loro e gli enormi rischi di eliminazione patiti dai Pumas contro la Scozia all'ultima RWC); la meta finale mi ricorda tanto quella di Stanojevic di due anni fa, dopo un incrocio; da allora non ne seguirono molte altre del genere, a parte Twickenham tre mesi dopo....ma lì c'era Pepe, tutt'altra musica.... :D

4) Su nostri calci io, al di là della differenza del tipo di pedata, ho notato un'altra cosa: che il ns. calciatore di turno(chiunque fosse) non seguiva il proprio calcio e che tale cosa era così sistematica da far pensare ad una scelta tattica ben definita dallo staff tecnico; questo tipo di scelta è ininfluente nei casi in cui un u&u è "chiamato", ponderato, successivo ad una fase statica; ma in fase dinamica la miglior pressione su un calcio non può che metterla il calciatore stesso: se manca questa, metà del "giochetto2 è già fatto per gli avversari.

5) Dire che la nsotra mischia è forte è cosa vera ma senza puntualizzare alcune cose diventa un conceto riduttivo e fuorviante: la nostra mischia è fortissima in alcuni fondamentali (l'"ordinata" su tutti ma anche altri) mentre è una mischia normalissima (e forse anche meno....) se pensiamo ad altri fattori del gioco: prendiamo per esempio la capacità di organizzarsi in fase difensiva; qualcuno di voi, mi sembra Diddi, ha fatto splendidamente notare l'usanza dei Pumas di andare a placcare a gruppetti di 3, nei quali ognuno dei 3 ha un compito ben preciso (e questo lo fanno anche i mischiaioli); i nostri vanno da soli e se si trovano, per caso, in 3 state sicuri che vanno tutti e 3 a placcare.....è già risuccesso....
E che dire dei 3 scontri tra Parisse e Bortolami? E che dire dell'assenza assoluta (ad eccezione del solo Parisse) di sostegni nelle fasi dinamiche? E che dire dell'assoluta mancanza di "trovare" la linee di corsa migliori, sia con l'ovale che in fase di sostegno (le poche volte che lo fanno) ?

Parte di questi difetti ce l'hanno anche i trequarti, sia chiaro: anzi, ce ne hanno ancghe di peggio; però i trequarti italiani vengono considerati normali o scarsi mentre la mischia supersonica; in questo senso trovo che ci sia più equilibrio di quel che si dice.

Come ho già detto, ben vengano le nuove regole se faranno crescere i nsotri trequarti: ma contro i Pumas non l'abbiamo persa per questi nuovi ersperimenti; l'abbiamo persa, oltre che per il fatto che sono più forti, of course, anche per una scellerata gestione del piede.
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diddi
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Re: Italia Argentina - 15 Novembre 2008 - Torino

Messaggio da diddi »

ellis ha scritto:In ordine sparso alcune mie personali idee su quanto letto....

1) Chiesa, in proiezione, può fare meglio di Patrizio e non peggio di almeno il 50% dei centri che abbiamo provato in questi ultimi 5 anni
Direi di aspettare che Chiesa si imponga nella sua squadra di club prima di inserirlo in Nazionale. Per quello che ho visto non mi è sembrato ancora pronto. Speriamo che cresca bene e che trovi molta concorrenza.
ellis ha scritto:2) Garcia e Canavosio sono stati inguardabili: semmai vogliamo dare una piccolissima ciambella di salvataggio a Garcia dovremmo citare il passaggio in occassione della nostra meta non di certo perchè placca come si placcano i manzi nelle pampas perchè in questo sport dobbiamo anche riuscire a portare la scodella oltre la recinzione dentro la quale stanno i manzi..... :D
Nessuno dei nostri tre quarti è riuscito a trovare un intervallo che fosse uno, andavano tutti a sbattere, mentre gli argentini si infilavano con destrezza tra le nostre maglie difensive. Mi viene il dubbio che in Italia si ami fare l'autoscontro cercando di forzare l'avanzamento sull'impatto, anziché cercare di esplorare gli spazi liberi l'attimo prima che si chiudano le porte.
C'è da dire che la cerniera dei centri di sabato era quella di Calvisano, che AL MOMENTO appare tutt'altro che nella sua forma migliore. Mi pare probabile, alla luce dell'andamento della scorsa stagione, che gli stessi giocatori al 6N potrebbero rendere molto meglio. Se ci arriveranno...
ellis ha scritto:3) A proposito della nostra segnatura: tutti noi amanti del rugby siamo convinti che, nel nostro sport, si gioca al 100% fino in fondo e che nessuna segnatura è regalata, nemmeno a risultato acquisito; pure io lo sono; però attenzione a prendere per oro colato la nostra meta, segnata un po' nello waste-time. l'Argentina non è nuova a tirare i remi in barca a risultato acquisito (a volte anche quando il risultato non è acquisito per la verità, vedi i due ns ultimi successi in casa loro e gli enormi rischi di eliminazione patiti dai Pumas contro la Scozia all'ultima RWC); la meta finale mi ricorda tanto quella di Stanojevic di due anni fa, dopo un incrocio; da allora non ne seguirono molte altre del genere, a parte Twickenham tre mesi dopo....ma lì c'era Pepe, tutt'altra musica.... :D
La meta di incrocio di Stanojevic ha avuto una replica la settimana dopo contro il Canada. E il povero Marko non ha più avuto modo di giocare gran che in Nazionale.
Riguardo alla meta di Twickenham tre mesi dopo, Pepe ha fatto tanto, ma non l'incrocio, che avvenne tra Canale e Pratichetti. Caso mai Pepe andrebbe elogiato perché andò in sostegno fino in fondo salvando Sole dal tenuto. Il sostegno però c'entra poco con le nostre mete finali contro l'Argentina.
ellis ha scritto:4) Su nostri calci io, al di là della differenza del tipo di pedata, ho notato un'altra cosa: che il ns. calciatore di turno(chiunque fosse) non seguiva il proprio calcio e che tale cosa era così sistematica da far pensare ad una scelta tattica ben definita dallo staff tecnico; questo tipo di scelta è ininfluente nei casi in cui un u&u è "chiamato", ponderato, successivo ad una fase statica; ma in fase dinamica la miglior pressione su un calcio non può che metterla il calciatore stesso: se manca questa, metà del "giochetto2 è già fatto per gli avversari.
Il nostro game plan prevedeva di giocare dalla parte loro cacciandoli indietro a pedatoni. I nostri calciavano lungo e piatto, indicando che si rinunciava deliberatamente a seguire il pallone (poco "tempo di sospensione"): la pressione sul ricevitore era compito dei giocatori avanti al calciatore, che possono avanzare quando l'avversario ha percorso 5 metri palla in mano; era ovviamente calcolato che Hernandez avrebbe replicato al piede, per cui era inutile che il calciatore seguisse il suo calcio, perché doveva rimanere a coprire la profondità in previsione del ping-pong. In fondo, in Sud Africa eravamo riusciti a tenere a bada James e Steyn con questo sistema. La variabile mal calcolata, a mio avviso, è stata la modalità dei calci argentini: mentre i sudafricani calciavano lungo come noi e la pressione tardava ad arrivare perché la palla arrivava al ricevitore quando i "cacciatori" erano ancora lontanissimi, tal che Marcato aveva tempo per correre avanti una decina di metri prima di calciare; Hernandez ha badato bene, quando ben sostenuto, di calciare alto oltre che lungo, di modo che il gioco non solo si spostava da noi, cosa che avremmo voluto evitare, ma avevamo anche molta più pressione addosso. Infatti la partita non è stata persa sulle azioni da meta, ma sull'indisciplina nella propria metà campo, segno che eravamo sotto pressione dalle nostre parti.
Che cosa potevamo fare? Col senno di poi, inserire McLean (e magari mettere Masi centro al posto di Pratichetti) e chiedere a Robertson e ai Bergamaschi di sfiancarsi in un lavoro "da Nitoglia", su e giù lungo la touch a recuperare dietro al calciatore e pressare il ricevitore. Ma non c'erano ali di ricambio in panchina.
ellis ha scritto:5) Dire che la nsotra mischia è forte è cosa vera ma senza puntualizzare alcune cose diventa un conceto riduttivo e fuorviante: la nostra mischia è fortissima in alcuni fondamentali (l'"ordinata" su tutti ma anche altri) mentre è una mischia normalissima (e forse anche meno....) se pensiamo ad altri fattori del gioco: prendiamo per esempio la capacità di organizzarsi in fase difensiva; qualcuno di voi, mi sembra Diddi, ha fatto splendidamente notare l'usanza dei Pumas di andare a placcare a gruppetti di 3, nei quali ognuno dei 3 ha un compito ben preciso (e questo lo fanno anche i mischiaioli); i nostri vanno da soli e se si trovano, per caso, in 3 state sicuri che vanno tutti e 3 a placcare.....è già risuccesso....
E che dire dei 3 scontri tra Parisse e Bortolami? E che dire dell'assenza assoluta (ad eccezione del solo Parisse) di sostegni nelle fasi dinamiche? E che dire dell'assoluta mancanza di "trovare" la linee di corsa migliori, sia con l'ovale che in fase di sostegno (le poche volte che lo fanno) ?

Parte di questi difetti ce l'hanno anche i trequarti, sia chiaro: anzi, ce ne hanno ancghe di peggio; però i trequarti italiani vengono considerati normali o scarsi mentre la mischia supersonica; in questo senso trovo che ci sia più equilibrio di quel che si dice.

Come ho già detto, ben vengano le nuove regole se faranno crescere i nsotri trequarti: ma contro i Pumas non l'abbiamo persa per questi nuovi ersperimenti; l'abbiamo persa, oltre che per il fatto che sono più forti, of course, anche per una scellerata gestione del piede.
Del piede, ho già detto.
Riguardo al discorso delle doti degli avanti, il nostro pack è composto di giocatori che giocano quasi tutti in club esteri e che fanno normalmente sostegno nelle loro squadre. Se è vero che sono forti in chiusa, non è vero invece che siano più pesanti dei loro colleghi dall'altra parte. Tutt'altro, il nostro è un pack leggero, tanto da non potersi permettere il "lusso" di schierare Zanni al posto di Sole (stessi centimetri, ma ca. 10 kg di differenza); i nostri piloni sono più "tecnici" che "fisici"; i nostri tallonatori sono ex-terze linee (in quest'ottica, farò felice Mariareina dicendo che potrebbe essere interessante provare invece un pilone-tallonatore come Sbaraglini); le nostre seconde linee rendono centimetri ai loro pari reparto (Matfield-Botha 404cm, Sharpe-Horwill 400cm, Hines-Hamilton 403cm, un ipotetico Evans-Charteris sarebbe 409.5cm :shock: ; Del Fava-Bortolami fa 394cm). Di tutti i pacchetti di alto livello al mondo, solo quello francese è più leggero del nostro. Gli scozzesi hanno anzi puntato su giocatori grossi e pesanti per contrastare la nostra superiorità in mischia.
Sgombrato il campo dal mito del "pack pesante", contesterei anche l'assunto che i nostri avanti siano degli armadi poco mobili: la prima linea di sabato era anzi assolutamente agile (TUTTO è relativo, of course :wink: ), Castrogiovanni (pur con la sua mole) e Perugini non sono certo da meno, lo stesso Barone era noto, ai suoi tempi, per essere un pilone estremamente dinamico; gli stessi Cittadini e Staibano sono molto diversi dal prototipo del tighthead pachiderma.
Se dagli avanti arriva poco sostegno, è perché a mio avviso con la Nazionale non è stata ancora sviluppata un'idea di gioco multifase. BBZ ha dato un gioco elementare ma efficace, ma la sua impostazione, alla luce delle conseguenze portate dalle ELV, è ormai un limite. Mallett sta scientemente rinunciando a giocare maul, ma ancora non abbiamo trovato armi efficaci per rimpiazzarla. Per il momento, l'idea è di arrivare dall'altra parte con calci e pressione (metodo BBZ) per poi sviluppare azioni alla mano in prima fase; se l'azione fallisce, si passa a una lunga fase di contesa in ruck che inaugura eventualmente una nuova azione. In questo contesto non è previsto che il mm sia sollecito nel tirare fuori la palla dal ruck: a che pro, se ancora dietro di lui i compagni si stanno rischierando?
Ci vorrebbe un'idea di gioco più complessa, tale da prevedere molteplici vari esiti dell'azione e una soluzione per proporre ulteriormente gioco a seconda del suo esito effettivo. Forse sbaglio, ma secondo me è stata questa la differenza tra i Galles dei grandi slam 2005 e 2008 e quello deludente degli anni 2006 e 2007. Come ben si vede, non si tratta di giocatori (più o meno gli stessi, anche se va notato che nel biennio 2006/2007 mancava Henson), ma di un'idea, senza la quale i giocatori o vagano per il campo o hanno bisogno di tempo per dare un senso alla loro posizione in campo.
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diddi
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Re: Italia Argentina - 15 Novembre 2008 - Torino

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mario3876 ha scritto:premettendo che non ho visto il secondo tempo di munster -AB ma vedendo solo il primo e la scozia sabato con il SA tutti sti discorsi di calci a spirale o cadute a trottola francamente .............o ce li hai o non ce li hai quello è il discorso di base !abbiamo una nazionale perdente mettiamocelo bene in testa e i motivi sono sempre gli stessi ( la base fa schifo ), per fortuna peggio di cosi non si puo andare ( ranking) anche perche dietro c'è il nulla !
E' vero, o ce li hai o non ce li hai.
Ma, se ce li hai, ce li hai. Non ti vengono all'improvviso a Padova l'8/11/2008 e poi ti scompaiono o si atrofizzano all'istante a Torino il 15/11/2008.
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Re: Italia Argentina - 15 Novembre 2008 - Torino

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Patro ha scritto:...parto dal fatto che in entrambe le partite, ma lo avevo anticipato al tel a mio padre prima di Italia-Argentina, non mi ha per nulla,dico per nulla convinto Canavosio, non è mediano da questo livello, anche se ha un passaggio che hanno in pochi, contro l'Australia è vero ha salvato una meta all'inizio regalando comunque un calcio in mezzo ai pali, ma ha fatto un calcetto orribile e un in-avanti da minirugby...certo non lo aiuta il fatto che le ruck non le sappiamo fare, ma contro l'argentina ha fatto solo peggio...un pochino meglio Travagli, non ho visto disastroso Toniolatti, anzi, nervoso e confuso, ma decente...certo che se Mallet ha deciso di tagliarlo dopo averlo avuto 24h su 24 in ritiro la colpa non è di quei 20 minuti...l'appunto è però che l'argentina si è presentata con Vergallo, un nano, mentre quello che è stato fino a che ero in ita (metto le mani avanti, non vedo il S10 da un beeeel po, sono fuori) il miglior 9 italiano, giovane pure, vale a dire Patelli, non è nemmeno stato preso in considerazione per la A per motivi fisici...mah...a questo punto dopo la porcata di Wilson (e c'era chi mi accusava di non volerlo perchè non era italiano doc ecc le solite boiate passatemi il termine, no solo perchè è chiaro che siamo la sua ruota di scorta!), speriamo bene in Tebaldi e aspettiamo Gori, ma a breve la situazione è bigia a n.9....
Sono convinto che Canavosio è molto meglio di quanto non si sia visto sabato. Mallett aveva scartato Travagli perché sotto pressione tende a perdere il controllo, arruffa e smarrisce la misura del passaggio. Anche Toniolatti deve averlo deluso nella gestione del gioco sotto pressione (o forse c'è sotto dell'altro che non sappiamo?). Di Patelli in Nazionale parlerei solo quando riuscirà a scalzare Griffen a Calvisano. Speriamo che Pablo si riprenda al più presto e teniamoci stretto Picone.
Patro ha scritto:A dieci un pochinino meglio, Marcato resta il n.1 italiano, non è Dan Carter ma non è malvagio, i due calci dell'inizio si potevano mettere dentro ma le giornate no dalla piazzola le aveva anche Dominguez...Orquera migliorato, ma Marcato non ha deluso in difesa, mentre Orquera mi da un'idea di meno solidità...qualcuno ha notato che attacca di più la linea, dalla TV ci ho fatto caso e forse è vero, ma mi sembra che Marcato trasmetta meglio, e lasciando stare il suicidio di giocare a ping pong con Hernandez, mi ha convinto di più nel ruolo, la linea la attacca meno ma ha prodotto (poca) roba più efficace al piede e alla mano partendo da 2-3 metri più dietro rispetto a Lucianino, vedi la meta contro l'OZ e la quasi fotocopia ma nello spazio più largo contro l'Argentina, l'azione dell'avanti di Masi.
Sabato hanno ricoperto lo stesso ruolo, ma con mansioni diverse. Marcato doveva gestire il piano, e l'ha fatto benino nei limiti dell'efficacia del piano stesso. Dubito che sia possibile, almeno allo stato attuale, chiedergli di uscire dal piano, anche se questo si rivelasse inefficace: quand'anche ne fosse capace, non lo farebbe per paura di sbagliare e di uscire dal "giro". Comunque ha fatto quanto richiestogli con indiscutibile correttezza, non di più. Orquera invece ha ricevuto il compito di osare: se i difensori coprivano il passaggio, cercava di "bucarli", se lo affrontavano, li fissava e trasmetteva palla all'uomo libero. Con lui crei il soprannumero, anche perché è dotato di una rapidità di gesto e di pensiero che sono sconosciute al metodico e preciso Marcato. Certo, con lui l'intercetto è dietro l'angolo, ma quando si deve rischiare bisogna anche accettare il rischio.
Non dubito che Orquera sia in grado di giocare qualche metro dietro, "alla Marcato"; mentre sono scettico riguardo alla possibilità che Marcato possa giocare "alla Orquera". Anche se va detto che Marcato è probabilmente più bravo di Lucianino nel gioco che gli è più consono.
Difensivamente non credo esistano grosse differenze tra i due. Non condivido l'idea della minore solidità di Orquera, che è più piccolo, ma ha un fisico più "scolpito". Anche la mia però è solo un'impressione, per cui vale quanto la tua.
Patro ha scritto:Masi...un leone, che deve fare per andare a 13?come deve convincere Mallet?io avrei provato lui a 13, Pratichetti ala e Mirco a 15...in sintesi avrei stravolto i 3/4 che non giocano a niente, Robertson ha dato quello che aveva da dare alla maglia, ora cambio, Garcia non so, so che d'estate ha giocato bene, in difesa è una bella roccia anche se francamente in questi due test match non è sembrato ancora pronto per l'altissimo livello (due partite no capitano però) in attacco però non mi pare l'uomo che risolve i problemi del non avanzamento dei nostri 3/4...francamente però non so chi può, in campo internazionale o si gioca con 2 apertura, ma non ne abbiamo forse una scarsa e ciò che abbiamo non ha il peso per andare primo centro, o con un torello come ha fatto l'Australia....Pratichetti forse?ma credo che lui sia solo un 13, chiedo venia se ho detto boiate. Forse davvero il problema è Cariat, anche se è facile far muovere la palla quando sai che puoi scegliere fra 3-4 aperture di cui almeno un paio sono 85-90 kg e li metti a 12...noi gente così non ne abbiamo almeno nell'immediato e quindi anche lui miracoli non ne può fare.
Le nostre aperture hanno fisici da mm, se li metti centro...
Siamo costretti dalle circostanze a schierare due centri-fotocopia, anzi la cosa potrebbe tornare utile proprio contro le squadre con due 5/8, dove il canale 10-12 è relativamente "debole". Forse i centri italiani scontano il pregiudizio di Maci Battaglin: devono saper placcare, il resto è sugo in avanzo (non molto letterale, ma il senso è quello! :lol: )
Masi non deve fare nulla per tornare 13. Se non è 13, è perché è giudicato più versatile degli altri pari ruolo: il suo piede molto potente (non preciso, non raffinato, ma potente sì) ne autorizza l'uso in un ruolo tattico a tutt'oggi scoperto (se escludiamo McLean).
Patro ha scritto:Riguardo alla mischia, discreti, non siamo quel pack n.1 al mondo come ci vogliamo convincere ma per tenerci testa l'OZ ha dovuto ricorrere alla scorrettezza, e con l'Argentina è stata più o meno pari la cosa...non mi sento di criticarli molto, anche perchè soprattutto la partita con l'Argentina l'abbiamo persa con la folle scelta del ping pong contro una delle migliori aperture al mondo....(e Contepomi primo centro scusate se è poco)
Questa del pack nr. 1 al mondo è una leggenda non infondata, ma che risente del trionfalismo tipico della realtà provinciale che si trova a competere con le grandi. Il nostro pack è un'ottima unità, ogni vittoria contro l'Italia passa per la sua neutralizzazione, di riffa o di raffa. Anche contro l'Argentina, che probabilmente s'aspettava di essere attaccata sul lato di Orlandi, siamo invece riusciti a mettere in crisi "el Maestro" Roncero. Tuttavia la la sua relativa "leggerezza", soprattutto quando non c'è Castro, fornisce agli avversari buone armi per controbatterla o anche solo limitarla.
Patro ha scritto:Per ora chiudo, sperando di non aver detto troppe baggianate nel mio primo post "impegnato"...
A presto, saluti dalla grande madre russia:)
Baggianate? Tutt'altro! :D Scrivine più spesso, di questi "post impegnati"! E' stato davvero un piacere interloquire.
Peterino
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rivel1
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Re: Italia Argentina - 15 Novembre 2008 - Torino

Messaggio da rivel1 »

bè il mm titolare sarebbe picone che se in forma è bravo però è sfortunato e si infortunia un po' troppo spesso... canavosio può essere un buon rincalzo(anche se con l'argentina ha giocato male... ma non solo lui)
travagli lo trovo lentissimo: ci lamentiamo che il pallone esce troppo tardi(ed è assolutamente vero), lui mi sa che rallenterebbe solo le cose(secondo me l'unica partita sufficiente in azzurro che ha fatto è stata contro l'irlanda)

il nostro grande problema nella linea arretrata è che anche avendo tutti a disposizione manca cmq un giocatore di livello internazionale... a me piacerebbe vedere marcato 15(ordinato tatticamente e bravo al piede), canale 12 masi 13.. ma non si saprebbe chi mettere apertura(orquera e marcato in campo in contemporanea non è perseguibile),
con marcato 10 sorge il problema dell'estremo, e sprecare un ottimo secondo centro per tramutarlo in un estremo "medio" è un peccato. qualcuno dice mclean, ma a me non ha mai impressionato(nemmeno in super10).. però è molto giovane e potenzialità ne ha di sicuro.. vedremo. all'ala non mi dispiace bergamirco, mentre robertson è sempre più nullo

quanto al pack credo che pochissime nazionali possano permettersi una scelta di questo livello tra i primi 5(messi in difficoltà dagli aussie solo per malizia, ma con un arbitraggio severo sarebbe stata tutta un'altra storia). Nelle terze linee (dove preferisco zanni in forma al posto di sole) gli unici problemi sono di quantità: dietro i primi 4 non c'è molto, e parisse è l'unico 8 di ruolo e di livello internazionale che abbiamo(barbieri e wosawai non sono certo da 6n). A quando favaro?
Se hai tempo per fare due cose male, fanne bene una e incrocia le dita

Visto che non voglio scrivere "secondo me" o "in mio parere" in ogni messaggio, ritenete pure ogni opinione espressa puramente personale senza alcuna pretesa di verità assoluta
pcapozzo
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Re: Italia Argentina - 15 Novembre 2008 - Torino

Messaggio da pcapozzo »

Ciao a tutti...avrei due domande sulla partita in questione...Italia Argentina 15 nov.....spero di ricevere qualke risposta, ecco le domande:

1.voi ke l'avete vista in tv su la 7 mi sapete dire se durante l'inno hanno inquadrato x qualke secondo una ragazza cn il cappellino azzurro di radio 101 dell'italia????
2.qualcuno di voi ha registrato la partita su dvd o su hd in modo da potermela gentilmente passare via internet???

Vi ringrazio anticipatamente x il vostro aiuto...

FORZA AZZURRI.....SEMPRE!!!
zorrykid
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Italia Argentina - 15 Novembre 2008 - Torino

Messaggio da zorrykid »

pcapozzo ha scritto:Ciao a tutti...avrei due domande sulla partita in questione...Italia Argentina 15 nov.....spero di ricevere qualke risposta, ecco le domande:

1.voi ke l'avete vista in tv su la 7 mi sapete dire se durante l'inno hanno inquadrato x qualke secondo una ragazza cn il cappellino azzurro di radio 101 dell'italia????
2.qualcuno di voi ha registrato la partita su dvd o su hd in modo da potermela gentilmente passare via internet???

Vi ringrazio anticipatamente x il vostro aiuto...

FORZA AZZURRI.....SEMPRE!!!
Se ti può essere d'aiuto, mio cuggggino è andato a Torino ma non allo stadio. E' rimasto a guardare, in una camera d'albergo, la partita alla tv assieme ad una ragazza con un cappellino di radio 101 azzurro. Siccome è uno di buona memoria provo a chiedergli se si ricorda della partita vista in tv.... :D
Immagine Vado bene per Rialto?
pcapozzo
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Re: Italia Argentina - 15 Novembre 2008 - Torino

Messaggio da pcapozzo »

bravo sei spiritoso.... :rotfl: :rotfl: ...
....xò a me serve una persona seria ke gentilmente mi dà queste informazioni...
ciao...
....salutami tuo cugino...
zorrykid ha scritto:
pcapozzo ha scritto:Ciao a tutti...avrei due domande sulla partita in questione...Italia Argentina 15 nov.....spero di ricevere qualke risposta, ecco le domande:

1.voi ke l'avete vista in tv su la 7 mi sapete dire se durante l'inno hanno inquadrato x qualke secondo una ragazza cn il cappellino azzurro di radio 101 dell'italia????
2.qualcuno di voi ha registrato la partita su dvd o su hd in modo da potermela gentilmente passare via internet???

Vi ringrazio anticipatamente x il vostro aiuto...

FORZA AZZURRI.....SEMPRE!!!
Se ti può essere d'aiuto, mio cuggggino è andato a Torino ma non allo stadio. E' rimasto a guardare, in una camera d'albergo, la partita alla tv assieme ad una ragazza con un cappellino di radio 101 azzurro. Siccome è uno di buona memoria provo a chiedergli se si ricorda della partita vista in tv.... :D
ellis
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Re: Italia Argentina - 15 Novembre 2008 - Torino

Messaggio da ellis »

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ellis ha scritto:3) A proposito della nostra segnatura: tutti noi amanti del rugby siamo convinti che, nel nostro sport, si gioca al 100% fino in fondo e che nessuna segnatura è regalata, nemmeno a risultato acquisito; pure io lo sono; però attenzione a prendere per oro colato la nostra meta, segnata un po' nello waste-time. l'Argentina non è nuova a tirare i remi in barca a risultato acquisito (a volte anche quando il risultato non è acquisito per la verità, vedi i due ns ultimi successi in casa loro e gli enormi rischi di eliminazione patiti dai Pumas contro la Scozia all'ultima RWC); la meta finale mi ricorda tanto quella di Stanojevic di due anni fa, dopo un incrocio; da allora non ne seguirono molte altre del genere, a parte Twickenham tre mesi dopo....ma lì c'era Pepe, tutt'altra musica.... :D
La meta di incrocio di Stanojevic ha avuto una replica la settimana dopo contro il Canada. E il povero Marko non ha più avuto modo di giocare gran che in Nazionale.
Riguardo alla meta di Twickenham tre mesi dopo, Pepe ha fatto tanto, ma non l'incrocio, che avvenne tra Canale e Pratichetti. Caso mai Pepe andrebbe elogiato perché andò in sostegno fino in fondo salvando Sole dal tenuto. Il sostegno però c'entra poco con le nostre mete finali contro l'Argentina.


Contro il Canada avrebbe segnato anche Zorrykid, se l'avessero schierato....
La meta di Twickenham me la ricordo molto bene e mi ricordo altrettanto bene ciò che fece PEPE....per azione simile intendevo dello stesso genere, non fotocopia......al di là di chi ha fatto l'incrocio

ellis ha scritto:5) Dire che la nsotra mischia è forte è cosa vera ma senza puntualizzare alcune cose diventa un conceto riduttivo e fuorviante: la nostra mischia è fortissima in alcuni fondamentali (l'"ordinata" su tutti ma anche altri) mentre è una mischia normalissima (e forse anche meno....) se pensiamo ad altri fattori del gioco: prendiamo per esempio la capacità di organizzarsi in fase difensiva; qualcuno di voi, mi sembra Diddi, ha fatto splendidamente notare l'usanza dei Pumas di andare a placcare a gruppetti di 3, nei quali ognuno dei 3 ha un compito ben preciso (e questo lo fanno anche i mischiaioli); i nostri vanno da soli e se si trovano, per caso, in 3 state sicuri che vanno tutti e 3 a placcare.....è già risuccesso....
E che dire dei 3 scontri tra Parisse e Bortolami? E che dire dell'assenza assoluta (ad eccezione del solo Parisse) di sostegni nelle fasi dinamiche? E che dire dell'assoluta mancanza di "trovare" la linee di corsa migliori, sia con l'ovale che in fase di sostegno (le poche volte che lo fanno) ?

Parte di questi difetti ce l'hanno anche i trequarti, sia chiaro: anzi, ce ne hanno ancghe di peggio; però i trequarti italiani vengono considerati normali o scarsi mentre la mischia supersonica; in questo senso trovo che ci sia più equilibrio di quel che si dice.

Come ho già detto, ben vengano le nuove regole se faranno crescere i nsotri trequarti: ma contro i Pumas non l'abbiamo persa per questi nuovi ersperimenti; l'abbiamo persa, oltre che per il fatto che sono più forti, of course, anche per una scellerata gestione del piede.
Del piede, ho già detto.
Riguardo al discorso delle doti degli avanti, il nostro pack è composto di giocatori che giocano quasi tutti in club esteri e che fanno normalmente sostegno nelle loro squadre. Se è vero che sono forti in chiusa, non è vero invece che siano più pesanti dei loro colleghi dall'altra parte. Tutt'altro, il nostro è un pack leggero, tanto da non potersi permettere il "lusso" di schierare Zanni al posto di Sole (stessi centimetri, ma ca. 10 kg di differenza); i nostri piloni sono più "tecnici" che "fisici"; i nostri tallonatori sono ex-terze linee (in quest'ottica, farò felice Mariareina dicendo che potrebbe essere interessante provare invece un pilone-tallonatore come Sbaraglini); le nostre seconde linee rendono centimetri ai loro pari reparto (Matfield-Botha 404cm, Sharpe-Horwill 400cm, Hines-Hamilton 403cm, un ipotetico Evans-Charteris sarebbe 409.5cm :shock: ; Del Fava-Bortolami fa 394cm). Di tutti i pacchetti di alto livello al mondo, solo quello francese è più leggero del nostro. Gli scozzesi hanno anzi puntato su giocatori grossi e pesanti per contrastare la nostra superiorità in mischia.
Sgombrato il campo dal mito del "pack pesante", contesterei anche l'assunto che i nostri avanti siano degli armadi poco mobili: la prima linea di sabato era anzi assolutamente agile (TUTTO è relativo, of course :wink: ), Castrogiovanni (pur con la sua mole) e Perugini non sono certo da meno, lo stesso Barone era noto, ai suoi tempi, per essere un pilone estremamente dinamico; gli stessi Cittadini e Staibano sono molto diversi dal prototipo del tighthead pachiderma.
Se dagli avanti arriva poco sostegno, è perché a mio avviso con la Nazionale non è stata ancora sviluppata un'idea di gioco multifase. BBZ ha dato un gioco elementare ma efficace, ma la sua impostazione, alla luce delle conseguenze portate dalle ELV, è ormai un limite. Mallett sta scientemente rinunciando a giocare maul, ma ancora non abbiamo trovato armi efficaci per rimpiazzarla. Per il momento, l'idea è di arrivare dall'altra parte con calci e pressione (metodo BBZ) per poi sviluppare azioni alla mano in prima fase; se l'azione fallisce, si passa a una lunga fase di contesa in ruck che inaugura eventualmente una nuova azione. In questo contesto non è previsto che il mm sia sollecito nel tirare fuori la palla dal ruck: a che pro, se ancora dietro di lui i compagni si stanno rischierando?
Ci vorrebbe un'idea di gioco più complessa, tale da prevedere molteplici vari esiti dell'azione e una soluzione per proporre ulteriormente gioco a seconda del suo esito effettivo. Forse sbaglio, ma secondo me è stata questa la differenza tra i Galles dei grandi slam 2005 e 2008 e quello deludente degli anni 2006 e 2007. Come ben si vede, non si tratta di giocatori (più o meno gli stessi, anche se va notato che nel biennio 2006/2007 mancava Henson), ma di un'idea, senza la quale i giocatori o vagano per il campo o hanno bisogno di tempo per dare un senso alla loro posizione in campo.[/quote]

Scusa Diddi dov'è che io avrei scritto che il nostro pack è pesante?

Io ho solo detto che nella nostra nazionale non si sostegni nè ricicli degli avanti e mi sembra che anche tu, in seguito, lo dica, quando parli di una squadra senza idee per sviluppare un gioco multifase-

Poi che nei loro club facciano anche sostegno e ricicli è un altro discorso e tu che sei un eccellente intenditore di sport (non solo rugby) lo sai meglio di me: se io gioco in una squadra di calcetto con Baggio, Maradona e Platini stai sicuro che qualche gol lo segno anch'io; diverso è pensare che io abbia lo stesso rendimento se gioco a calcetto in squadra con Cicca, Nambereit e Focaccina.....
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