Come tutte le regole per "modernizzare" il nostro gioco o renderlo più "accessibile" (dalle Under alle scuole), anche questa regola ha i suoi pro e i suoi contro. Con questa regola si evitano i calcioni inutili per cercare la touche con un colpo di fortuna (non me ne vogliano i ragazzi delle U11 e U13, ma è così), ma di contro si perde la dimistichezza col gioco al piede che in U15 comincia a diventare importante. Con un conseguente riflesso sui futuri seniores. Mi ricordo che, dopo aver visto la finale di H. Cup 2006, dove ogni calcio era una touche, ho visto una partita di Campionato Italiano.........vi giuro che nei primi 10 minuti di gioco non ho visto un calcio corretto, tutti calcioni inutili preda degli estremi e delle ali, un vero e proprio tennis con la palla ovale.............'na pena insomma.
Questi secondoi me sono i pro e i contro.
il gioco al piede nel minirugby
Moderatore: Emy77
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in verità sono pochi se non quasi inesistenti gli allenatori che preparano i calciatori figurarsi poi gli educatori .
Molti educatori guardano solo nell'immediato e non in prospettiva futura molto spesso sono in disaccordo con
alcuni miei coleghi e con alcuni della mia stessa società .
Io penso che un educatore dovrebbe costruire un ragazzo fisicamente e psicologicamente e non usare le risorse
fini a se stesse , quindi vincere nell'immediato per forza .
Molti educatori guardano solo nell'immediato e non in prospettiva futura molto spesso sono in disaccordo con
alcuni miei coleghi e con alcuni della mia stessa società .
Io penso che un educatore dovrebbe costruire un ragazzo fisicamente e psicologicamente e non usare le risorse
fini a se stesse , quindi vincere nell'immediato per forza .
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kocis1968 ha scritto:in verità sono pochi se non quasi inesistenti gli allenatori che preparano i calciatori figurarsi poi gli educatori .
Molti educatori guardano solo nell'immediato e non in prospettiva futura molto spesso sono in disaccordo con
alcuni miei coleghi e con alcuni della mia stessa società .
Io penso che un educatore dovrebbe costruire un ragazzo fisicamente e psicologicamente e non usare le risorse
fini a se stesse , quindi vincere nell'immediato per forza .
QUOTO RIQUOTO E STRAQUOTO!
Non è forte colui che non cade mai, ma colui che cadendo si rialza sempre.
W. Goethe,
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