thekid ha scritto:Sarebbe ora di finirla di scandalizzarci sempre per i fischi durante le punizioni.
Ho guardato di recente le registrazioni di un paio di partite con Galles, Australia, Nuova Zelanda e Inghilterra. In tutte gli spettatori fischiavano. Quindi NON è una cosa solo italiana e NON è una cosa solo del calcio.
Pur rispettando tantissimo il fatto del non fischiare, credo che lo stesso sia, se non fatto per spregio, un'arma del pubblico. Mi spiego. Che cos'è il fattore campo se non avere il pubblico dalla propria parte? Se questo se ne sta zitto non cambia niente. E allora nei momenti cruciali come le punizioni il pubblico si fa sentire, tentando di ostacolare in qualche modo l'avversario.
Un esempio. Un paio di anni fa sono andato a vedere gara 4 dei play off di pallavolo Trento-Modena. Dal quarto set sembrava che venisse giù il palazzetto da tanto casino c'era quando Modena era in battuta. Ma potrei dire che questo succede per il grande rispetto e timore che si ha dell'avverario. Il pubblico vede la propria squadra che può giocarsela, però è un po' inferiore, e allora scatta l'aiuto. Secondo me questo succede nelle partite importanti di tutti gli sport. È un'arma che il pubblico ha, e fa bene ad usarla, sempre in modo corretto e in momenti significativi.
Che dopo magari sia bello vedere il rispetto verso l'avversario concretizzarsi nel silenzio è un'altra cosa. Ma di solito succede da parte del pubblico della squadra più forte, che non si aspettava di prenderle...
Un modo di far casino allo stadio, in modo civile, è quello di fare la HOLA, di incitare la propria squadra con cori e canti, come fanno gli Inglesi.
Ma è sui calci di punizione che si vede la capacità di certa gente di rispettare il diritto dell'avversario al silenzio.
Forse sono diventato un irlandese, ma il silenzio totale in occasione dei calci piazzati di certe partite anglosassoni viste in TV mi ha impressionato bene.
Mai visto tanto rispetto in quelle occasioni qui in Italia.
Buon rugby a tutti.
Saluti.