Una storia ad Asolo

gianniitalo · Messaggio da **gianniitalo** » 22 feb 2006, 22:18

Lasciatemi raccontare una storia
 
 Nel 1984 nasce ad Asolo la pianticella del Rugby, che mette rapidamente radici e in breve tempo cresce rigogliosa: ci sono le pianticelle, ci sono i giardinieri.
 
 Manca il giardino? Niente paura, i giardinieri ci mettono del proprio, chi cervello, chi fantasia, chi braccia, chi quattrini, e, nel breve volgere di qualche anno, ecco pronto il giardino.
 
 Le pianticelle crescono: la Under 11 diventa Under tredici, la Under tredici diventa Under quindici, e via così.
 
 Un evento improvviso distrugge il giardino? Niente paura: con l’aiuto di “chi può” si acquista un vigneto, si estirpano le viti, si ara, si spiana, si semina, si gioca a raccogliere i sassi.
 
 Tra giugno ed ottobre, ecco il nuovo giardino!
 
 I giardinieri sono soddisfatti: al primo giardino se ne aggiunge un altro, poi altri due. C’è di che essere orgogliosi, anche perché le piante crescono proprio bene, tanto che alcune vengono trapiantate nel giardino del ricco signore, il più bel giardino del reame, dove vegetano ancor oggi.
 
 I giardinieri pensano di aver fatto tutto quel che c’era da fare, e di poter stare tranquilli: le piante sono lussureggianti, ce ne sono di tutte le dimensioni.
 
 La fioritura è buona e regolare....
 
 Ma arriva la siccità: qualche pianticella comincia ad avvizzire, qualche giardiniere è distratto, o pensa che non ci sia da preoccuparsi, e non si dà da fare per concimare ed annaffiare, non cura la semina di nuove piantine.
 
 Persiste la siccità: i giardinieri distratti si accorgono troppo tardi che le piante non possono riprendersi, che le radici si sono seccate.
 
 Anziché preparare il terreno per una nuova semina, tentano di salvare le piante malate, che ad una ad una reclinano il capo, e muoiono.
 
 Alla fine, il giardino è brullo, e qualche piantina sopravvive, qua e là.
 
 I giardinieri distratti si dileguano, lasciando il giardino incolto, privo di concimazione e di irrigazione.
 
 Arrivano altri giardinieri: che tentano esperimenti con piantine ibride, inventano trapianti che non attecchiscono, e non pensano di arare e seminare per far crescere nuove piante.
 
 Quando si accorgono che le piante rimaste non sopravvivono, lasciano il giardino incolto, e fanno fagotto.
 
 Arrivano i latifondisti, che pian piano occupano i terreni rimasti incolti, e vi piantano i loro alberi esotici che danno fiori senza profumo, e non danno semi.
 
 Ai giorni nostri, proprio oggi, una piccola parte del giardino è ancora disponibile,e attende di essere dissodata e riseminata
 
 C’è un vecchio giardiniere, che ricorda i bei tempi passati e vorrebbe riseminare il campicello, per farvi crescere nuovi virgulti.
 
 Ma è vecchio, e le forze non cono più quelle di una volta. Non bastano i cervelli, la fantasia, le braccia, i quattrini, non c’è l’aiuto di “chi può”.
 
 Il vecchio giardiniere cerca qualche inguaribile romantico che coltivi assieme a lui la speranza di veder rifiorire il giardino, che sia disposto a reinventare il futuro, che desideri riscoprire la gioia di coltivare le pianticelle di casa propria, del proprio paese.
 
 Se qualcuno è disponibile, gli invii un messaggio di adesione o, almeno, di incoraggiamento!
 
 Ciao a tutti!
 
 Ciao!

egon · Messaggio da **egon** » 22 feb 2006, 22:23

In bocca al lupo.
 Spero che siano in tanti a voler aderire al tuo progetto.
 Facci sapere.
 
 
 
 
 Giuliana