Under 20 stagione 24/25

[giobart]

Condivido invece un altro commento che ho apprezzato su Allrugby
https://www.allrugby.it/2025/07/rugby-m ... 3aHEfda8jQ

Condivisibile ma due cambi sono pochi per infortuni.

[Mr Ian]

Ragazzi, ma abbassamento di cosa che negli ultimi 3 mondiali hai battuto Australia, Sud Africa e Irlanda..e quasi rischiavi contro la Nuova Zelanda..rispetto alle accademie c è meno focus sulla parte di costruzione fisica dell atleta, ma abbiamo anche visto quanti se ne sono scassati in età giovanile.
I miglioramenti o peggioramenti sono di carattere generale e quanto dice l amico sulla riforma giovanile è in parte condivisibile, in altre meno, ma no perché sbagliato ma perché certe scelte sono state fatte in funzione dei numeri di atleti a disposizione

[parisgino]

Tipo, un 10 che trova le rimesse laterali e che quando calcia ai pali non è malaccio, anzi, e in generale un gioco al piede mica male.

A grandi linee sono d'accordo con il tuo pensiero, faccio solo un appunto su questo: il nostro 10, con tutto che lo avrei cambiato già dopo la prima partita, quest'anno ha giocato da fuori quota con il Benetton u18. Il 10 della Spagna è un oriundo francese cresciuto nell'accademia dello Stade Toulousain e campione di Francia due volte nei Crabos, una negli Espoirs. Quest'anno ha anche esordito in Top14. Diciamo che Richardis non è proprio uno qualunque....

Avevo precisato che la Spagna "ha comunque giocatori nelle Espoirs francesi". Quello che scrivi su Richardis è giustissimo comunque mi permetto di farti notare che nella prima partita a 10 ha giocato Otamendi che non mi è sembrato malissimo (pure lui gioca all'estero ma è stato formato in Spagna). Su Richardis aggiungerei anche che tenendo conto di quello che hai scritto (ripeto giustissimo) mi chiedo se ha comunque avuto tanto tempo a disposizione per allernarsi con questa U20.
Su Fasti, ci tengo a precisare che non intendevo assolutamente prendermela con il ragazzo (e ci mancherebbe) pero' quanto scritto da te (anche qui giustissimo) non cambia tanto la sostanza. Il problema non sono i ragazzi. C'è altro " a monte", appunto dove e quanto giocano, nella preparazione, nel lavoro mentale, nell'organizzazione della squadra. In parole povere, detto da un semplice osservatore, mi pare che si potrebbe ottenere di piu' specialmente in termini di qualità del gioco (la classifica è altra cosa). Aggiungo anche che le prestazioni mi sembrano molto altalenanti.
Comunque il mio pensiero evidentemente l'hai capito benissimo.

[Fantasyste]

Onestamente, ci siamo meritati nel finale di pareggiare però,guardando alla partita nella sua interezza, mi dispiace ma sarebbe stato giusto vincesse la Georgia.
In superiorità numerica per tutta la partita, e in doppia superiorità per alcuni tratti, non siamo stati capaci di penetrare la difesa georgiana al largo.
Non siamo né da 5o posti né da 8o, è poco veritiero
Sono molto deluso.
Fortuna che abbiamo trovato un avversario che doveva fare 4 mete per tentare il recupero, altrimenti avremmo perso con il fischio del fuorigioco all'80imo.
Inoltre, avrei preferito vedere l'Italia giocarsela contro la Spagna, quello si vero test probante, anziché vedere i Georgiani contro la Spagna, quest'ultimi che verranno penalizzati dal peso e mischia georgiana di gran lunga purtroppo...

[Brules]

Il problema a mio avviso è a monte dei CDF etc... Di fatto anche nel CRV c'è una selezione su base territoriale già in U16 (forse anche in U14). 8 delle 10 U16 Elite sono nel giro di 40 Km per tutto il CRV. Un buon ragazzo di Preganziol avrà la possibilità di sfruttare al massimo il suo potenziale tra Treviso, Mogliano, Paese, Tarivsium, Mirano, etc. mentre molti altri no a meno di non macinare km. Bisogna dare più possibilità a chi non è in quella zona di giocare a quel livello, altrimenti rimane solo chi può macinare km.

[Daniele63]

Ciao a tutti.
Avete osservato l' atteggiamento dei Georgiani mentre cantavano il loro inno nazionale ? Mi sono fatto negli anni alcune domande e mi sono dato personali risposte quando vedevo alcuni atteggiamenti di sportivi. Riflettevo su questo con un mio grande amico Argentino (che conosce molto meglio di me il mondo ovale) pensando che alcuni popoli come il suo riescono a tirare fuori energie supplementari (attributi) meglio di altri. E conta non poco in uno sport di sacrificio personale e di squadra.

[Garry]

Credo che i fattori in gioco siano tanti. Non è questione solo di "spirito del popolo". Le motivazioni individuali sono altrettanto importanti.
Parlando dei nostri credo che quel pizzico (a volte anche quel TANTO) di grinta ed aggressività in più che dimostrano certi giocatori, tipo Casartelli o prima ancora Odiase, derivi dalla consapevolezza che esistono imbecilli che mettono in dubbio la loro "italianità". Secondo me è una condizione che solo chi la vive può capire fino in fondo

[tonione]

casartelli poteva rispondere: come te, sei russo, non georgiano. o poteva pensarlo e non reagire in quel modo nei presi dei ventidue. d'altronde la georgia, apparentemente a dominazione russa, la butta sempre e solo con noi, sulla regola della dominazione fisica. non è che noi ci caschiamo, è che se uno ti sfida a vent'anni, ma anche sempre, la sfida la raccogli e vai nel terreno della sfida. tutti fano così. nel combattere nessuno si sottrae. al massimo muori.