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Mr Ian ha scritto: 11 giu 2025, 15:02
Mi spiace dirlo, ma fin quando arriveranno in élite squadre come Biella, che a giugno viene promossa e contestualmente perde i migliori, sarà sempre più difficile parlare di alzare il livello del campionato o la sua capacità di attrarre sponsor.
Mandiamo direttamente Padova e Rovigo in URC e non se ne parla più. Loro non aspettano altro ed il campionato assume la sua giusta connotazione
Biella; stando ad OnrugbY; non ha ancora effettuato l'iscrizione
Mr Ian ha scritto: 11 giu 2025, 15:02
Mi spiace dirlo, ma fin quando arriveranno in élite squadre come Biella, che a giugno viene promossa e contestualmente perde i migliori, sarà sempre più difficile parlare di alzare il livello del campionato o la sua capacità di attrarre sponsor.
Mandiamo direttamente Padova e Rovigo in URC e non se ne parla più. Loro non aspettano altro ed il campionato assume la sua giusta connotazione
Biella; stando ad OnrugbY; non ha ancora effettuato l'iscrizione
Era una voce che circolava già..e se a Piacenza o Lazio proponessero di fare la A, accetterebbero nel giro di un nano secondo.
La SAE deve essere ripensata, c'è poco da fare...
Sono d'accordo, come altre volte, con Mr Ian. Io penso che si debbano distinguere i club professionisti dai club amatoriali. L'elite dovrebbe diventare un campionato chiuso al quale possono partecipare quelle società che sono in grado di soddisfare determinati requisiti strutturali ed economici che sono propri del professionismo. Il restante delle società non professionistiche disputa i classici campionati (Serie A, B,C,D) con la previsione di promozioni e retrocessioni. Non si può negare che il salto dalla A1 all'Elite è molto, ma molto più impegnativo rispetto a qualsiasi altra promozione e ciò è dato dal fatto che si passa da ritmi dilettantistici (pur impegnativi) a ritmi professionistici con giocatori professionisti pagati solo per giocare.
I due mondi vanno distinti.
Forse la norma (temporanea?) sugli stranieri vuole aiutare proprio Biella o l'eventuale sua sostituta a costruire una squadra da Elite spendendo un poco meno?
Doveva esserci la super lega proposta da Innocenti, a 8 squadre ma ben strutturate.
Più passa il tempo e spero si capisca l occasione persa nel cambio di governance federale
Mr Ian ha scritto: 12 giu 2025, 12:45
Doveva esserci la super lega proposta da Innocenti, a 8 squadre ma ben strutturate.
Più passa il tempo e spero si capisca l occasione persa nel cambio di governance federale
Quando la "regola" elettorale è : chiunque purché non l'attuale, il rischio di trovare improvvisazioni è estremamente elevato.
Non solo nello sport, purtroppo
Ricordo il talk delle 18 di oggi pomeriggio sulla nuova circolare, per chi ha tempo e voglia; con possibilità di fare domande attraverso i commenti social
Mr Ian ha scritto: 12 giu 2025, 12:45
Doveva esserci la super lega proposta da Innocenti, a 8 squadre ma ben strutturate.
Più passa il tempo e spero si capisca l occasione persa nel cambio di governance federale
Esatto ma alla fine non c'è stato mai neanche un abbozzo.
Non c'è sconfitta nel cuore di chi lotta fino alla fine!
Mr Ian ha scritto: 12 giu 2025, 12:45
Doveva esserci la super lega proposta da Innocenti, a 8 squadre ma ben strutturate.
Più passa il tempo e spero si capisca l occasione persa nel cambio di governance federale
Un cambiamento epocale mancato: l'esclusione del merito sportivo dai criteri sui quali si basa...lo sport.
Lo sport senza sport.
Davvero una figata.
Legioni di commercialisti e avvocati tributaristi si stanno ancora disperando per l'occasione mancata: potevano essere finalmente protagonisti al posto di quegli sfigati in maglietta e braghette, e invece niente
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Mr Ian ha scritto: 12 giu 2025, 12:45
Doveva esserci la super lega proposta da Innocenti, a 8 squadre ma ben strutturate.
Più passa il tempo e spero si capisca l occasione persa nel cambio di governance federale
Un cambiamento epocale mancato: l'esclusione del merito sportivo dai criteri sui quali si basa...lo sport.
Lo sport senza sport.
Davvero una figata.
Legioni di commercialisti e avvocati tributaristi si stanno ancora disperando per l'occasione mancata: potevano essere finalmente protagonisti al posto di quegli sfigati in maglietta e braghette, e invece niente
Ma lo vedi che non ci si arriva con i soldi?? Chi pratica rugby ad "alto" livello studia o lavora, il tempo per due allenamenti o per sessioni varie non lo ha.
Spesso facciamo fatica a vedere la realtà delle cose perché vorremmo qualcosa di bello ed ideale, io in primis, però poi la realtà dei fatti dice altro. E se ci fosse un sistema ben organizzato e strutturato che permetta agli atleti di dedicarsi in pienezza a quello che amano fare, sarebbe ancora più bello.
Ma ti sembra normale che l unico modo per fare il professionista, è essere poliziotto?!?!?
Mr Ian ha scritto: 13 giu 2025, 13:07
Ma lo vedi che non ci si arriva con i soldi?? Chi pratica rugby ad "alto" livello studia o lavora, il tempo per due allenamenti o per sessioni varie non lo ha.
Spesso facciamo fatica a vedere la realtà delle cose perché vorremmo qualcosa di bello ed ideale, io in primis, però poi la realtà dei fatti dice altro. E se ci fosse un sistema ben organizzato e strutturato che permetta agli atleti di dedicarsi in pienezza a quello che amano fare, sarebbe ancora più bello.
Ma ti sembra normale che l unico modo per fare il professionista, è essere poliziotto?!?!?
Mi sembra che la scelta sia ridotta al minore dei mali: uno sport sfigato o i soldi senza merito sportivo.
Fra i due mali scelgo il primo.
Che è indubbiamente un male, ma il secondo, per me, è peggio.
Perchè significa la fine dello sport e la sua sostituzione con qualcos'altro a cui sono del tutto disinteressato
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Allora dovremmo dire che chi non accetta una categoria o decide di non salire, riparte dalla serie C..
Fin quando non si approccia all argomento con sano realismo, qualsiasi cosa si proporra di fare sarà sempre mal vista.
Mr Ian ha scritto: 13 giu 2025, 13:26
Allora dovremmo dire che chi non accetta una categoria o decide di non salire, riparte dalla serie C..
Fin quando non si approccia all argomento con sano realismo, qualsiasi cosa si proporra di fare sarà sempre mal vista.
E' un'idea come un'altra, ma può andare bene perchè rispetta comunque il criterio del merito sportivo.
Invece qualunque ipotesi che non metta al PRIMO posto il merito sportivo è per me fuori dal concetto stesso di sport.
Sono persino disposto ad accettare che si pongano paletti di sostenibilità finanziaria (a patto che siano accompagnati da concetti di salary cap e limiti di budget per evitare lo strapotere di chi ha più risorse), ma tutto deve essere subordinato al merito sportivo. Non esiste che stai in una categoria se non te lo conquisti sul campo e difendi la tua partecipazione alla medesima categoria conquistando punti sul campo.
Al di fuori di questo concetto basic per me siamo fuori dallo sport ( o almeno da quello che io chiamo sport)
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Già questo è un discorso che comincia a prendere una piega più ragionevole, perché se è vero che il merito sportivo deve essere tra i primi posti, anche il rispetto della professionalità degli addetti ai lavori deve essere sullo stesso livello, è inutile che faccio una categoria guadagnata sul campo se poi non rispetto gli accordi presi con giocatori o staff , di questi casi ne abbiamo esperienze.
Adesso si parla di Biella, ma non è che Parabiago fosse in una situazione tanto diversa...e soprattutto uno sport come il nostro, dove non esiste mercato, non può permettersi squadre promosse a "sorpresa" a fine maggio.
Io sono per una ristrutturazione totale di tutta la piramide rugbistica, il paradosso è che il prossimo anno, tutti ci ritroveremo in B e in certe zone d italia non ci sarà serie C perché fisicamente mancano le squadre e di conseguenza gli atleti..
