U18 stagione 23/24

[Garry]

Ecco, appunto. Ma hai visto il passaggio in avanti dal 9 all'8?

Visto.
Con arbitro a venti centimetri

[Garry]

La Scozia è più forte, non so come abbiamo fatto ad accumulare diciassette punti nel primo tempo

[regbignorante]

La Scozia è più forte, non so come abbiamo fatto ad accumulare diciassette punti nel primo tempo

A parte 20/30 minuti con il Portogallo ho l'impressione che siano tutti più forti, e anche di molto. Estendo all'u19 e al Giappone.

[Garry]

Andata.
Perso meritatamente

[Mr Ian]

Male male..gli addetti ai lavori avevano predetto che era una generazione leggermente inferiore alle precedenti e ancora indietro non c'è molto da esultare.
Cmq bella esperienza, se diversi di questi andranno all estero, meglio ancora.

[Garry]

Domanda.
Ma questi ragazzi sono in qualche accademia? Vale a dire vivono di rugby quasi 24h al giorno come era per la Francescato?

[Garry]

Non vorrei ripercorrere con la nostra U20 la parabole della U20 scozzese di questi ultimi anni, proprio mentre la Georgia mostra grandi progressi.

[metabolik]

Per il ns. movimento una Nazionale U18 è soprattutto uno strumento di reclutamento, non giudico preminenti i suoi risultati, diversamente da quelli dell'U20. Fra l'altro, ci sono stati anche risultati positivi negli ultimi tempi, ma la formazione, l'esperienza di questi ragazzi è un fattore molto variabile.
Questa Scozia era più matura/strutturata, ma loro possono giovarsi di una formazione che inizia nettamente prima di quella che avranno ricevuto i nostri. Per me , a questo livello, è importante far giocare il maggior numero possibile di atleti che reggono il confronto.

[Soidog]

Che ignoranza del regolamento da parte degli azzurrini...
Ma chi gli insegna?

Adesso, terza linea che tallona con la mano in mischia chiusa

L'ho vista su YouTube e l'impressione che ho avuto non è diversa da quella che ho ricavato dal vivo nella partita con l'Irlanda.
Nel gruppo ci sono dei ragazzi dal buon potenziale, ma troppi dei nostri non hanno una comprensione del gioco paragonabile a quella degli avversari.
Nel secondo tempo in un paio di occasioni non abbiamo marcato proprio per l'ostinazione nel fare scelte di gioco del tutto sconsigliabili, vedi punizione piazzabilissima giocata velocemente in modo pessimo e quel tentativo velleitario di sfondamento finito con un tenuto a pochi metri dalla linea di metà, provato uno dei nostri trequarti.
Sono segnali che indicano che a livello di efficacia di formazione tecnica si stanno facendo passi indietro rispetto al recente passato e, a meno che la filosofia della federazione sia quella di concentrarla dai 18 ai 20 anni unendola al lavoro sullo sviluppo fisico, è un campanello d'allarme

[Mr Ian]

Un giudizio di sintesi di questo torneo si può fare osservando la prima e l ultima partita.
Questa 18 nella stagione ha anche vinto le sue partite, ma in questi torneo si sono manifestate, secondo me, importanti lacune tattico strategiche su come gestire le partite.
Forse quello che manca di più è quel focus sulla fisicità che abbiamo visto gli anni passati, che se da un lato ti aiutava a vincere le collisioni e gli impatti che ti portavano alla vittoria, dall altro mascheravano le mancanze storiche del nostro rugby.
Su quest aspetto si potrebbe discutere su cosa realmente manca ai nostri ragazzi, partendo dal numero di incontri in una stagione, al livello delle partite per concludere su cosa serve ai ragazzi pe4 vincere le partite dei loro campionati nazionali.
Contro il Portogallo, la squadra è uscita alla distanza perché fisicamente più preparata, contro la Scozia è mancato l aspetto tattico che ti permette di gestire i possessi importanti o chiudere strategicamente la partita.
Quanto alla tecnica individuale, non mi ricordo un torneo dove si sia calciato così male o si siano lanciate tante touche pessime..questi sono gli aspetti da correggere prima possibile.
Non ne farei un problema di sistema, anche perché gli Aminu, gli Odiase, i Gallorini, non nascono tutti i giorni, in compenso si sono viste individualità molto interessanti tra i trequarti.

[Garry]

Domanda.
Ma questi ragazzi sono in qualche accademia? Vale a dire vivono di rugby quasi 24h al giorno come era per la Francescato?

In rete qualcuno mi ha in un certo senso risposto, anche se faceva riferimento alla netta sconfitta della U19 ad opera dell'Inghilterra (40-10).

"Non prendetevela con i tecnici delle nazionali giovanili. Il problema sta nel livello qualitativo dei giocatori che i club sono in grado di produrre e di mettergli a disposizione. Questo è il nocciolo del problema, è qui che la FIR ha devastato il sistema. Scaricare le responsabilità sui tecnici è ingiusto e controproducente perché facendo così si fa il gioco di chi prende e ha preso decisioni assurde".

Secondo voi è una posizione condivisibile?
Fernandez non segue più la formazione dei più giovani? Possibile che accetti questo stato di cose in cambio della busta a fine mese?

[Soidog]

La formazione che danno i club è inferiore rispetto a quella che davano le accademie.
I ragazzi delle Under giocano molto poco assieme e questo complica il lavoro degli allenatori e anche del supervisore.
Alle scelte che si rivelano sbagliate, sarebbe bene rimediare velocemente

[stilicone]

Per gli U18 credo che si debba parlare di CFP, non di Accademie.
I CFP sono stati aboliti (o molto rimaneggiati, non si capisce bene):
-perchè non è bene deportare un ragazzo a vivere fuori di casa in tenera età, con una scolarità discutibile, eccetera (infatti, vedi Sinner ...);
-perchè costavano troppo.
Quale delle due sarà quella vera?
Io credo che nei CFP, semplicisticamente, si raggruppavano i 30 talenti migliori della zona. Con 30 buoni talenti,puoi alzare l'intensità degli allenamenti, o provare esercizi un po' più avanzati.
Se i 30 talenti sono diluiti nei vari club, due qui due là, insieme a compagni che possono essere gli amici della vita, ma non saranno mai giocatori professionisti, ti alleni a ritmi bassi,non fai certe cose che i più non sono in grado di fare, e poi sei impreparato.
I giovani anglosassoni o francesi giocano anche al parchetto, e giocano a scuola.
La differenza quantitativa delle ore di rugby giocato, tra un gallese e un italiano pari età, è incomparabile.
Io credo che queste siano verità inconfutabili, e le partite di U18 e U19 di quest'anno iniziano a suonare un forte.allarme.
Se i 2006 sono questi, mi spiace e non voglio urtare suscettibilità, ai Mondiali 2026 è forte il rischio del Gruppo B.

[teob78]

un altro punto cardine della riforma è spingere le competenze formative verso i club (raggruppati in poli) per (provare a) rendere la crescita sistemica, la cosa mi trova d'accordo.
Qui, peraltro, dopo ogni singola partita si fanno gli stati generali, un nuovo processo è stato avviato e servirebbe un po' di tempo per valutarlo

[Mr Ian]

La verità è che mancano i dati, le analisi condivise, tutto quello che potrebbe servire per crescere tutti insieme e spingere verso l alto livello.
Sono anni difficili, ma il reclutamento dei piccoli sembra vada bene e sappiamo bene che aldilà dei modelli, la qualità sta nella quantità