Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Moderatore: Emy77
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Se la federazione non detta la linea ci lamentiamo che è assente, se lavora in accordo con le franchigie non va bene perché i club sono dei cerotti. Se lavora con i club non va bene perché non sono l alto livello.
In Italia qualsiasi cosa si faccia non andrà mai bene, è inutile.
Al momento il percorso più chiaro è credibile è quello legato alle franchigie e accademie annesse, il resto non dico che dovrà adattarsi, ma dovrà avere chiaro il percorso che si è voluto intraprendere e soprattutto rendersi conto da dove arrivano i soldi.
In Irlanda si comportano così come da noi?
In Italia qualsiasi cosa si faccia non andrà mai bene, è inutile.
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Il problema sono state le accademie delle franchigie, non quella nazionale u20 + zonali u18. In precedenza l'equilibrio si era più o meno trovato, è dal casino successo l'anno scorso che si deve rimediare ora.jentu ha scritto: 7 giu 2023, 10:17 Ma come si fa a dire che la copa è delle accademie?
Una delle poche attività che, anche se migliorabile e sicuramente da perfezionare, ha contribuito alla creascita del rugby giovanile italiano.
I ragazzi la domenica giocavano nel proprio club e alla fine del percorso erano contesi dalle società di Top10. Certo in alcune di queste, quelle di vertice più le FFOO, li trovavi più spesso, forse era questa la stortura il passaggio in seniores. Ma di sicuro il problema non sono state le accademie, volute anche da Aboud e CoS, che i club non sono mai stati capaci a creare.
L'idea era quella di dare uno sbocco sull'alto livello ai ragazzi usciti dalla Nazionale U20, in modo da crescere in un contesto alienante, ma la realtà è che il salto con l'URC è troppo grande per essere assorbito da tutti. Magari dei ragazzi che quest'anno sono stati a fare la muffa si riveleranno ottimi giocatori anche per la nazionale, però quest'anno hanno di fatto buttato un anno di crescita. È quello il succo del discorso si Crowley
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Ian ma non c'é un piano in questo caso, il problema é questo non i clubs che non hanno accettato di assorbire i giocatori quando la frittata era fatta!
Il problema é che chi ha voluto e deciso di fare ed avere le accademiw non aveva idea di come farle funzionare, a quel punto inutile dire i club poi non hanno accettato di assorbire i giocatori. Tutte queste cose dovevano essere analizzate, pianificate e concordate prima di metter su le accademie non dopo cavolo!
Le cose son fatte alla c4$$o di cane per l'assenza di analisi e pianificazione non perché i club a frittata fatta si son tirati fuori.
Servono regole/direttive/accordi chiamali come vuoi, se facciamo un discorso che nelle Accademie dovresti evitare di mandare un giocatore in un ruolo bloccato, lo devi fare anche quando guardi a rimandarlo in campionato, inutile farlo andare ad un club coperto perché non giocherá. Le vuoi far funzionare le Accademie? Allora ti siedi ad un tavolo con tutte le parti che devono esser parti del progetto e discuti problemi e trovi sluzioni insieme Qua non si é neanche discusso minutaggi tra FIR e franchigie cavolo.
Non guardiamo a come funzionano altrove, non ha senso, hanno sistemi e strutture diverse, realtá diverse, finisci per fare se no quello fatto al momento: scimmiottare senza avere idea di cosa stai facendo. Devi risolvere in base alla situazione italiana non "importare" un'idea perché sembra che altrove funzioni ma non hai le stesse strutture e capacitá di replicare la cosa.
Il problema é che chi ha voluto e deciso di fare ed avere le accademiw non aveva idea di come farle funzionare, a quel punto inutile dire i club poi non hanno accettato di assorbire i giocatori. Tutte queste cose dovevano essere analizzate, pianificate e concordate prima di metter su le accademie non dopo cavolo!
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Servono regole/direttive/accordi chiamali come vuoi, se facciamo un discorso che nelle Accademie dovresti evitare di mandare un giocatore in un ruolo bloccato, lo devi fare anche quando guardi a rimandarlo in campionato, inutile farlo andare ad un club coperto perché non giocherá. Le vuoi far funzionare le Accademie? Allora ti siedi ad un tavolo con tutte le parti che devono esser parti del progetto e discuti problemi e trovi sluzioni insieme Qua non si é neanche discusso minutaggi tra FIR e franchigie cavolo.
Non guardiamo a come funzionano altrove, non ha senso, hanno sistemi e strutture diverse, realtá diverse, finisci per fare se no quello fatto al momento: scimmiottare senza avere idea di cosa stai facendo. Devi risolvere in base alla situazione italiana non "importare" un'idea perché sembra che altrove funzioni ma non hai le stesse strutture e capacitá di replicare la cosa.
"With respect a lot of you need to stop letting your emotions take over. Do not look at the individual who by the way is one of the best on and off the field. Just deal with the facts of the tackle, not who made it. That’s what we all do as officials now please stop being personal." Nigel Owens, August 2023
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Se quando si è insediato Aloi alcuni club non lo hanno manco voluto incontrare, pensi che si sarebbero mai seduti ad un tavolo per pianificare insieme il futuro del rugby italiano?
Io non do colpe a qualcuno nello specifico, ognuno ha la sua fetta, piccola o grossa, di responsabilità.
Guardare all estero non vuol dire vedere cosa fanno, ma come fanno per far funzionare il sistema.
Nel come mettici dentro condivisione di idee e metodi di lavoro, dati, esperienze e quant altro ancora possa tornare utile per crescere tutti insieme
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
A che punto lo hai invitato a sedersi al tavolo? Quando ti sei accorto che la cosa non stava funzionando ed avevi bisogno di un piano d'emergenza?
Sicuro che se invece che saltare subito sul carro e fare le Accademie la scorsa stagione, ci si fosse seduti insieme a discutere come strutturarle, come redistribuire i giocatori nel campionato in estate non a campionato, quali erano le attese di minutaggi in franchigia ed in campionato, come avrebbe funzionato il lavoro di allenamento nel senso di quando erano in Accademia e quando col club per preparare la partita ecc ecc, sicuro che i clubs avrebbero detto "No puzza, schifo"? Non puoi esserlo perché tutto ció non é stato neanche lontanamente accennato.
Il come fanno all'estero é legato a tutto il sistema, non sono cose in silos separati, ci sono vasi comunicanti, percorsi che magari in Italia non ci sono e non sono replicabili, lo school rugby che c'é in Inghilterra, Galles, Sud africa, Irlanda, Nuova Zelanda non lo puoi fare in Italia per esempio ed é parte del percorso che porta il ragazzo in strutture di sub-academy (o varie declinazioni con cambiamento di nome) e poi academy. Il punto di partenza deve essere quello che l'Italia ha e quindi capire la miglior soluzione.
Magari un'analisi degna di questo nome poteva anche concludere che le Accademie delle franchigie non sono la miglior soluzion, che il sistema permit poteva funzionare cambiando x, y,z ed inserendo regole, creando legami con le franchigie che facilitasse l'interscambio. Occhio non dico che i permit fossero meglio, dico che serviva analizzare quello ceh si ha per supportare uno o l'altro sistema e poi coordinare. Non puoi copaire tutto quello che fanno altrove se non hai gli strumenti per farlo. Per fare un esempio diverso, il sistema di draft che vedo spesso tiarato in ballo per riolvere problemi ha enormi problemi a funzionare al di fuori di leghe e sport non strutturati come in USA. E' un sistema funzionale agli USA ed alla struttura dei loro sport professionistici.
Sicuro che se invece che saltare subito sul carro e fare le Accademie la scorsa stagione, ci si fosse seduti insieme a discutere come strutturarle, come redistribuire i giocatori nel campionato in estate non a campionato, quali erano le attese di minutaggi in franchigia ed in campionato, come avrebbe funzionato il lavoro di allenamento nel senso di quando erano in Accademia e quando col club per preparare la partita ecc ecc, sicuro che i clubs avrebbero detto "No puzza, schifo"? Non puoi esserlo perché tutto ció non é stato neanche lontanamente accennato.
Il come fanno all'estero é legato a tutto il sistema, non sono cose in silos separati, ci sono vasi comunicanti, percorsi che magari in Italia non ci sono e non sono replicabili, lo school rugby che c'é in Inghilterra, Galles, Sud africa, Irlanda, Nuova Zelanda non lo puoi fare in Italia per esempio ed é parte del percorso che porta il ragazzo in strutture di sub-academy (o varie declinazioni con cambiamento di nome) e poi academy. Il punto di partenza deve essere quello che l'Italia ha e quindi capire la miglior soluzione.
Magari un'analisi degna di questo nome poteva anche concludere che le Accademie delle franchigie non sono la miglior soluzion, che il sistema permit poteva funzionare cambiando x, y,z ed inserendo regole, creando legami con le franchigie che facilitasse l'interscambio. Occhio non dico che i permit fossero meglio, dico che serviva analizzare quello ceh si ha per supportare uno o l'altro sistema e poi coordinare. Non puoi copaire tutto quello che fanno altrove se non hai gli strumenti per farlo. Per fare un esempio diverso, il sistema di draft che vedo spesso tiarato in ballo per riolvere problemi ha enormi problemi a funzionare al di fuori di leghe e sport non strutturati come in USA. E' un sistema funzionale agli USA ed alla struttura dei loro sport professionistici.
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
O altro esempio legato al rugby: il sistema delle franchigie in Galles non funziona bene come invece funziona in Sud Africa o Irlanda, che peró a loro volta non sono strutturate alla stessa maniera ma sono strutturate in base alle proprie peculiaritá.
Vuoi prendere spunto da cosa fanno altrove? Giusta ma il come lo devi adattare alla tua realtá non basarlo sulla realtá altrui se non puoi replicarla, e puó anche essere che quello che fanno altrove tu non sia in grado di replicarlo.
Vuoi prendere spunto da cosa fanno altrove? Giusta ma il come lo devi adattare alla tua realtá non basarlo sulla realtá altrui se non puoi replicarla, e puó anche essere che quello che fanno altrove tu non sia in grado di replicarlo.
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Fai discorsi come se non tu conoscessi il rugby italiano..sono 20 anni che sappiamo quale sono i problemi e dove si dovrebbe intervenire. Purtroppo gli orticelli rimangono ancora intoccabili, c'è poco da fare
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
No no no, aggiri il problema cercando di nuovo di dare la colpa agli orticelli dei club e non puntare il dito sulla completa assenza di guida nel progetto da parte della federazioneMr Ian ha scritto: 7 giu 2023, 12:07 Fai discorsi come se non tu conoscessi il rugby italiano..sono 20 anni che sappiamo quale sono i problemi e dove si dovrebbe intervenire. Purtroppo gli orticelli rimangono ancora intoccabili, c'è poco da fare
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Questo era un progetto federazioni e franchigie, qui mancano anche idee sui minutaggi ed utilizzi dei giocatori, gli orticelli vengono dopo.
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Gli orticelli per me vengono prima.
Risalgono a quando si stava progettando la nostra partecipazione alla Celtic.
Treviso ed Aironi avevano due progetti che prevedevano due seconde squadre Under nel campionato d'Eccellenza e - suppongo - fuori classifica
Risalgono a quando si stava progettando la nostra partecipazione alla Celtic.
Treviso ed Aironi avevano due progetti che prevedevano due seconde squadre Under nel campionato d'Eccellenza e - suppongo - fuori classifica
"La vita è quello che non esisterà mai sotto il fascismo: libertà, creazione, sincerità, verità, bellezza e volto umano"
R.I.P. Pavel Kushnir - pianista russo morto in carcere, vittima del fascismo russo
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Se ricordo bene gli Aironi non la volevano, era Treviso a volerla, o forse gli Aironi cambiarono idea nel secondo anno.Garry ha scritto: 7 giu 2023, 13:03 Gli orticelli per me vengono prima.
Risalgono a quando si stava progettando la nostra partecipazione alla Celtic.
Treviso ed Aironi avevano due progetti che prevedevano due seconde squadre Under nel campionato d'Eccellenza e - suppongo - fuori classifica
Detto questo peró son passati oltre 10 anni, con altri cambiamenti rispetto ai progetti iniziali e questo era un nuovo progetto per risolvere un problema. Non credo personalmente che il problema accademie e come lavorano oggi sia giusto attribuirlo alle discusse seconde squadre di oltre 10 anni fa.
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
No, il progetto degli Aironi l'ho visto, il figlio di un mio amico lo aveva inserito nella tesi di laurea.
C'era pure la under 19
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Forse era al secondo anno ma ricordo Melegari dire chiaramente ad un certo punto che i soldi per la seconda squadra non c'erano, forse non "c'erano piú" ma sono sicuro ad un certo punto disse di no che lui la seconda squadra non la facevaGarry ha scritto: 7 giu 2023, 13:27 No, il progetto degli Aironi l'ho visto, il figlio di un mio amico lo aveva inserito nella tesi di laurea.
C'era pure la under 19
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Che poi è esattamente come funzionano le franchigie in Irlanda, a volerla dire tutta. Hanno le academy che partecipano ai campionati giovanili locali.Garry ha scritto: 7 giu 2023, 13:27 No, il progetto degli Aironi l'ho visto, il figlio di un mio amico lo aveva inserito nella tesi di laurea.
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
In che modo lo aveva inserito e che Laura ha fatto ?Garry ha scritto: 7 giu 2023, 13:27 No, il progetto degli Aironi l'ho visto, il figlio di un mio amico lo aveva inserito nella tesi di laurea.
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