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da Garry » 27 feb 2023, 11:21
Questo il commento di Giovanelli.
Qualcuno sa perché chiama Sebastaian Negri, "Joe" Negri?
ESAMI D'IRLANDA
Un'altra bella prova dell'Italrugby è andata in scena ieri all'Olimpico: in uno stadio con le tribune troppo colorate di verde per un match casalingo, l'Italia di Crowley ha dato ancora prova di una progressiva e costante crescita del suo approccio al game, dimostrandosi molto efficace " palla in mano", con una gestione dei punti di incontro, avanzanti e di grande qualità.
Davvero devastanti le folate dell'otto azzurro Cannone, ben imitato dall'altra quercia in terza linea, Joe Negri, che aprono corridoi naturali per gli incursori dalle linee arretrate, sempre pronti ad esplorare lo spazio.
Garbisi, anche se non ancora al top, ha iniettato sicurezza, con la sua naturale capacità di regolare il metronomo dei trequarti.
Da standing ovation l'intercetto di Pierre Bruno, lavoratore silenzioso ed efficace; la sua cavalcata a centro campo è un regalo per i tifosi azzurri.
Il messaggio è stato inviato: l'Italia è un brutto cliente, a cui non conviene dare troppa confidenza; lo hanno capito anche i supporter irlandesi, ammutoliti sul 20 a 24....
Dove crescere? Certamente in difesa, dove siamo bravi nell'occupazione del campo, ma ancora troppo deficitari sull'uno contro uno, dove perdiamo poco terreno, ma quanto basta per dare continuità agli avanti
" turbodiesel" del trifoglio, che sul lavoro di logoramento intorno al pack sono attualmente davvero insuperabili, per quantità e qualità.
Meglio registrare il motore in officina, prima della gara con i Dragoni gallesi; nessuno regala niente al Sei Nazioni.
Aneddoto del giorno: ho visto la partita di fianco a Pierre Berbizier, mio allenatore durante l'eseperienza francese a Narbonne, e coach dell'Italia al tempo della bella vittoria in Argentina contro i Pumas;
ad inizio partita bisbigliava l'inno di Mameli....
Buon rugby!
"È facile svegliare uno che sta dormendo. Più difficile è svegliare uno che finge di dormire"
J. Safran Foer