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Mr Ian ha scritto: 1 feb 2023, 18:14
Parisse rispetto ai grandissimi del passato, ha il merito di aver portato il rugby al grande pubblico, nei giornali, in tv
Un merito, ma anche un grande vantaggio in termini di popolarità rispetto ai grandi che lo hanno preceduto e che di quel riscontro mediatico che contribuisce a farti definire come il più grande non hanno potuto godere. E che magari con la loro grandezza hanno contribuito a creare anche per chi come Parisse è arrivato dopo e ha potuto goderne una ribalta prestigiosa che i suoi predecessori avevano conquistato. Nel momento in cui si celebra la indubbia grandezza di Parisse non mi sembra giusto mettere su un gradino inferiore altri giocatori che secondo me non gli sono stati inferiori, ma che hanno avuto la ventura di giocare in un' epoca in cui essere riconosciuti nella propria grandezza era assai più arduo e ingrato.
Riconoscere che lui sia stato il più grande di tutti non significa sminuire i grandi giocatori del nostro passato, diversi di loro hanno avuto riconoscimenti anche a livello internazionale.
Sarebbe bello, una vera fortuna, se in futuro emergessero giocatori in grado di dare lo spunto ad una discussione come questa.
È che io penso sia stato uno dei più grandi. Non il più. Tutto qui.
Sempre che abbia senso fare graduatorie a-temporali
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
speartakle ha scritto: 2 feb 2023, 9:44
ma la domanda che tutto il forum si fa è: secondo la jpr law, è di formazione italiana?
Credo te lo chieda solo tu.
Comunque confesso che non ricordo il suo esatto percorso sportivo, quindi non mi esprimo e aggiungo che all'epoca in cui giocava in nazionale non avevo ancora maturato le opinioni che qui sono ritenute tanto esecrabili ragion per cui non mi ponevo il problema.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
jpr williams ha scritto: 2 feb 2023, 10:52
È che io penso sia uno dei più grandi. Tutto qui.
Uno dei più grandi non di formazione italiana, naturalmente
"La vita è quello che non esisterà mai sotto il fascismo: libertà, creazione, sincerità, verità, bellezza e volto umano"
R.I.P. Pavel Kushnir - pianista russo morto in carcere, vittima del fascismo russo
speartakle ha scritto: 2 feb 2023, 9:44
ma la domanda che tutto il forum si fa è: secondo la jpr law, è di formazione italiana?
Credo te lo chieda solo tu.
Comunque confesso che non ricordo il suo esatto percorso sportivo, quindi non mi esprimo e aggiungo che all'epoca in cui giocava in nazionale non avevo ancora maturato le opinioni che qui sono ritenute tanto esecrabili ragion per cui non mi ponevo il problema.
dai che si scherza, è un argomento che ha occupato pagine e pagine del forum, mi sembra normale farci una battuta.
1. nato a La Plata
2. figlio di due italiani .in Argentina per motivi di lavoro (come al noto Familiari in Congo)
3- Ha cominciato a giocare a 5 anni nell'Universitari oLa Plata (URBA - II livello , adesso) e dovrebbe esserci rimasto sino ai 16-17 anni.
4- Da 17 anni era nel giro delle Nazionali (è cittadino italiano per nascita).
L'omonimia col padre oscura la ricerca in rete di Sergio senior, nazionale azzurro attivo fino agli anni 70. L'essere figlio di un rugbysta azzurro spiega la determinazione di Sergio jr nel scegliere senza la minima titubanza la maglia azzurra.
Questo fornisce una possibile via d'uscita a jpr, almeno per quanto riguarda Parisse.
Papà italiano e rugbista = formazione italiana.
E formazione italiana anche se fosse cresciuto sull'Himalaya.
L'educazione te la impartiscono prima di tutto i tuoi familiari, no?
Esame superato anche per Sergio, dopo 22 anni è arrivata la sentenza.
"La vita è quello che non esisterà mai sotto il fascismo: libertà, creazione, sincerità, verità, bellezza e volto umano"
R.I.P. Pavel Kushnir - pianista russo morto in carcere, vittima del fascismo russo
Secondo un esame accurato delle biografie che girano in rete, abbiamo una spiegazione della straordinaria longevità aginistica ad alto livello del n. 8 azzurro.
I Sergio Parisse sono TRE, forse QUATTRO.
Al padre Sergio sr, ala del rugby L'Aquila negli anni '60-'70 , del quale esiste la versione - dipendente ITALTEL e una versione dipendente ALITALIA, si aggiungono i due Parisse Sergio platensi.
Sergio Francesco Antonio e Sergio Francesco Matteo (nati lo stesso giorno nella stessa città con una curiosa carriera parallela ed una curiosa identità facciale)
Pare che l'unica soluzione per scoprire chi dei due si ha davanti, sia chiedere se preferisce 'nduja o ventricina.
infatti uno dei due ha madre abruzzese e l'altro calabrese.
Si ignora se il padre sia a questo punto bigamo o abbia anche lui un gemello.
Ho letto adesso che sarebbe scomparso il padre di Parisse (Sergio Parisse Sr) all'età di 77 anni.
Il mio massimo rispetto per un uomo che non ha mai cercato di avere su di sé le luci del figlio.
e il mio grazie per averlo assieme alla moglie lasciato studiare rugby in una buona scuola.
Luqa-bis ha scritto: 2 feb 2023, 11:43
Comunque Sergio Parisse è:
1. nato a La Plata
2. figlio di due italiani .in Argentina per motivi di lavoro (come al noto Familiari in Congo)
3- Ha cominciato a giocare a 5 anni nell'Universitari oLa Plata (URBA - II livello , adesso) e dovrebbe esserci rimasto sino ai 16-17 anni.
4- Da 17 anni era nel giro delle Nazionali (è cittadino italiano per nascita).
Mi hai anticipato, aggiungo avendogli stretto la mano a Parigi anni fa che è un grande in tutti i sensi, io sono 1.81 e ero uno scricciolo vicino a lui…
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
mio figlio 17 anni
Amore sbrigati che facciamo tardi a scuola! Mi sbrigo solo se mi ripeti che sono la più bella del mondo.
mia figlia 6 anni
MA CHE ORA E'?
mia moglie
Molti amici molto onore
Io
jaco ha scritto: 1 feb 2023, 19:51
Il più grande, concordo.
Non che non ce ne siano altri di straordinari come fa notare anche jpr, ma lui è probabilmente l'unico che avrebbe potuto giocare anche negli All Blacks e quindi in qualunque nazionale.
Qui anche il drop... quello segnato non quello sbagliato a Parigi..
Grazie cugino mio, perdona l’altro cugino , a lui piacciono di più i piccoletti rompicoglioni; chissà perché?
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
mio figlio 17 anni
Amore sbrigati che facciamo tardi a scuola! Mi sbrigo solo se mi ripeti che sono la più bella del mondo.
mia figlia 6 anni
MA CHE ORA E'?
mia moglie
Molti amici molto onore
Io
"La vita è quello che non esisterà mai sotto il fascismo: libertà, creazione, sincerità, verità, bellezza e volto umano"
R.I.P. Pavel Kushnir - pianista russo morto in carcere, vittima del fascismo russo