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Il GRAN under 19 pareggia nel derby
I ragazzi di Mora, Artal e Villagra concludono la stagione con un ottimo terzo posto. L'ultima partita, il derby con l'Overmach, finisce in parità. L'unica meta è opera di Rocco Manghi
GRAN PARMA RUGBY - OVERMACH RUGBY PARMA 5 - 5
GRAN Parma: Castagnoli; Guidetti, Arbelti, Gai, Gagliardi; Orlandini (Rebecchi), Cigarini (Grilli); Manghi, Carnesecca (Pippa), Carra G.; Diamandidis (Tondelli), Bercelli; Mortali, Bertolini (Cocchiaro), Ambrosini.
A disposizione: Carra P.; Signorini
Un
GRAN under 19 in “versione vacanziera” ha impattato oggi con l’
Overmach Rugby Parma sul campo di Moletolo. Le motivazioni, si sa, nel rugby sono determinanti; nel match di oggi quelle dei ragazzi di Mora, Artal e Villagra, appagati da un ottimo terzo posto in classifica già assicurato, erano evidentemente inferiori a quelle degli avversari, concentrati e decisi ad ottenere un successo di prestigio.
Agli indubbi miglioramenti evidenziati nel corso della stagione, la squadra di Tebaldi e Marozza ha aggiunto oggi una grinta che ha fatto capire quanto tenessero al risultato. Una grinta che in qualche episodio è andata un po’oltre il lecito, ma ci poteva anche stare; quello che invece risulta meno accettabile, magari, è che il direttore di gara sorvoli su certi episodi in una partita di una categoria giovanile.
Un esempio per tutti è lo sgambetto che ha interrotto la cavalcata a tutto campo di Castagnoli che sul finire della partita avrebbe potuto regalare il successo ai blucelesti. Fallo sanzionato con un semplice calcio di punizione; un provvedimento dal quale il colpevole non ha potuto trarre il dovuto insegnamento. A quel punto un’espulsione non avrebbe certo cambiato l’esito della partita, ma, ripetiamo, sarebbe rimasto il giusto insegnamento per il protagonista del gesto antisportivo (e si sarebbe evitato anche il conseguente accenno di rissa, fortunatamente subito interrotto).
Tornando alla cronaca, dobbiamo registrare le difficoltà dei blucelesti nelle rimesse laterali conseguenti all’uscita per infortunio di Diamandidis e la grande quantità di palloni caduti in avanti, o le prese al volo mancate, che confermano la scarsa concentrazione dei ragazzi. Gli slalom in mezzo agli avversari o i rari break in cui si avventuravano a turno i trequarti del GRAN erano frutto di azioni individuali e non di manovre organizzate. In questo modo, nonostante il guadagno territoriale, la difesa dell’Overmach aveva buon gioco nel contenere le offensive dei blucelesti riuscendo spesso a recuperare il pallone. I reparti arretrati del GRAN risultavano frenati da una certa lentezza nella distribuzione del gioco, tanto da costringere gli allenatori, a metà del secondo tempo, a tentare la carta della sostituzione dei mediani. Anche questa mossa non cambiava di molto le cose, segno che il problema era generalizzato ed era soprattutto dovuto all’atteggiamento mentale. L’esiguo vantaggio di cinque a zero con il quale l’Overmach stava aggiudicandosi il match sembrava tutto sommato meritato ed ormai acquisito, quando a cinque minuti dalla fine, forse ricordandosi di avere di fronte delle maglie gialloblù, Guidetti e compagni sono sembrati improvvisamente risvegliarsi. Ecco allora alcune azioni insistite e soprattutto una serie di raggruppamenti e calci di punizione ad un paio di minuti dal fischio finale che portavano i blucelesti in prossimità della linea di meta. A questo punto due tentativi di penetrazione Mortali si infrangevano contro la difesa finché la palla arrivava a Rocco Manghi che andava finalmente a segnare rompendo il placcaggio dell’ultimo difensore. Un pareggio tutto sommato giusto anche se Castagnoli ha successivamente avuto per due volte, prima con la trasformazione e subito dopo con una punizione, l’occasione di beffare gli avversari da posizioni, però, veramente difficili.
Tutto è bene quello che finisce bene. Un bel campionato come quello dei ragazzi di Mora, Villagra ed Artal non poteva finire con una sconfitta, e per giunta in occasione di un derby: i giocatori se ne sono ricordati appena in tempo.