forum.rugby.it

Sinceramente del dramma dell'ufficio comunicazioni di Benetton Treviso non mi preoccupo molto.
Se fai un errore alquanto marchiano, e sei su un palcoscenico ci sta che nessuno ti perdoni nulla.

Nel caso è probabile che qualcuno abbia ragionato come quando era pischello (e i pischelli di oggi, con neri, donne, santi e diversamente rocco ci vanno giù pesi.
Nonostante gli sforzi dei genitori, anche in circoli cattolici o "comunisti".
E a volte di mezzo ci vanno i più bischeri, non i più fetentielli.

Per scegliere un "regalo" del genere ci sono due possibilità:
a- hai talmente confidenza con il compagno da pensare che sia una cosa che (anche lui) prenderà sul ridere (perché gli hai dimostrato nei fatti che non può essere altro che una battuta scorretta)
b- della sensibilità del compagno te ne infischi e punti solo all'uscita che dà spettacolo, come i filmatini social oltre le righe per avere likes. magari perché in fondo "che c'è di male? Quasi vero"

Ed essere sicuri della soluzione a è tanto, ma tanto difficile.

Per chi lo ha chiesto: Matera ed altri giocatori delle giovanili puma sui loro profili social scambiarono alcuni anni fa dei commenti di disprezzo verso alcune categorie sociali - in alcuni paesi sudamericani vige ancora un certo classismo legato alle percentuali di sangue ispanico (o europeo) e a quanto "pardo" o "negro" sei. Con il Gorgo discutemmo anche se questo era nato da lle sclete di alcuni generali (ritenuti padri della patria in Argentina) sul tipo di immigrazione.
La UAR reagì con misurata durezza (Matera gioca ancora in nazionale), anche perché era esploso un dissidio nazionale tra il rugby delle famiglie bene (molto caucasiche) e l'Argentina meticcia e creola.

Certo a treviso avrebbero preferito l'italiano passaggio in candeggio casalingo, ma forse , vista la cacca pestata, un po' di finestre aperte saranno meglio.
Secondo me senza arrivare ai forconi prussiani.

Ah, sul pompare i valori.
Io ricordo quanto sia stato considerato "esemplare" un noto arbitro quando ha dato del "soccerista" ad un mediano sudafricano, casualmente di azzurro vestito.

crouchbindset ha scritto: 21 dic 2022, 19:30 ...ma non toglierebbe che in diversi compagni hanno comunque trovato la cosa divertente.

Lui scrive "la maggior parte", questo è il problema

Luqa-bis ha scritto: 21 dic 2022, 19:43 Sinceramente del dramma dell'ufficio comunicazioni di Benetton Treviso non mi preoccupo molto.

Immagino. Credo che gli unici a preoccuparsene siano quelli che ci lavorano

Luqa-bis ha scritto: 21 dic 2022, 19:45 Ah, sul pompare i valori.
Io ricordo quanto sia stato considerato "esemplare" un noto arbitro quando ha dato del "soccerista" ad un mediano sudafricano, casualmente di azzurro vestito.

Avevo postato qualche settimana fa un post e i relativi commenti in cui si elogiava la presunta solidarietà del rugby sul calcio solo per le esultanze degli argentini in faccia agli olandesi dopo averli battuti ai rigori.

Ad ogni modo chi spinge di più sui cosiddetti valori che stanno alla base del rugby non sono certo i rugbisti, quelli che quei valori hanno adottato e che magari portano anche fuori dal campo.
Quelli che ne parlano. che li pompano di più sono gli altri, sono quelli che ci osservano da fuori, che vedono i comportamenti di chi fa parte di questo ambiente.
Molti di loro adesso si stanno togliendo un peso dalla coscienza, una leggera invidia che generalmente scorre sottotraccia ed emerge sempre in situazioni come questa. Stanno scrivendo di tutto, in genere prendendoci per i fondelli e scrivendo di una cosa che in definitiva non conoscono.

I "valori" non sono una cosa che ti appiccicano sulla schiena quando ti tesserano per la prima volta

Un esempio, un telecronista che la settimana scorsa -non ricordo se fosse Pierantozzi- diceva che fra i valori del rugby, gli insegnamenti più alti, c'era quello di "porgere l'altra guancia"

Ridicolo

"...Cherif Traore, accettate le scuse dei compagni, ha dichiarato: “La riunione di questo pomeriggio è stata l’occasione per confrontarsi e capire come quanto fatto da un mio compagno in occasione dello scambio dei regali Natale sia puramente frutto di una idiozia e nient’altro. Ho apprezzato ed accettato le scuse sue e quelle dell’intera squadra. Sono contento del gesto e sono sicuro che quanto accaduto renderà il gruppo ancora più solido. Siamo una famiglia e come tale continueremo ad impegnarci dentro e fuori dal campo lottando, come sempre fatto, contro ogni forma di discriminazione”
Questo è l'ultimo comunicato postato dalla società. Sembra che il colpevole sia venuto fuori e che Traorè abbia accettato le sue scuse. Tutto finito?

https://benettonrugby.it/comunicato-sta ... if-traore/

La gente ci sguazzerà come non mai, volevano veder rotolare teste e invece si troveranno con un "percorso finalizzato alla lotta contro qualsiasi forma di discriminazione".
Si ripropone, in piccolo, il dilemma tra la pena di morte e la rieducazione.
Io so da che parte sto, però le masse si faranno sentire e passerà molto tempo prima che la società riuscirà a ripulirsi l'immagine, se mai lo farà.

Su questo sarebbe bene essere chiari una volta per tutte. Sono gli uomini che portano valori ad uno sport, non viceversa.
Chi gioca o segue il rugby, amatoriale, non transige su certe cose e nella maggior parte dei casi è coerente con quello che scrive
Secondo caso è il professionismo, dove non ci si arriva per abilità morali o etiche, ma per doti fisico atletiche al di sopra del comune.
Il professionista che ha anche le prime poi diventa un campione e sarà ricordato per sempre, chi non le possiede o non le sviluppa, difficilmente rimarrà a lungo nel cuore dei tifosi .

Per me, ottimo lavoro.
Rapidità nella reazione, fondamentale in questi casi, "cervello" dei protagonisti: bene le parole di Traorè e soprattutto di Lamaro, Zatta è riuscito a non dire stronxate, bene le scuse di tutti e soprattutto complimenti al coraggio del "cretino" autore del gesto per le scuse davanti a tutti (il gesto, purtroppo rimane, e lui -anche se non so chi sia- per un po' per me rimarrà un cretino).

Credo che ne sia uscita una bella lezione per quelli che hanno riso dello scherzo, e se tutto questo sfocia in azioni pubbliche del club indirizzate verso la lotta alla discriminazione, benissimo.

Per me la soluzione migliore che si potesse trovare.
Adesso vediamo se vorrà dire la sua la FIR o addirittura World Rugby, ma penso di no

Mr Ian ha scritto: 21 dic 2022, 20:27 Su questo sarebbe bene essere chiari una volta per tutte. Sono gli uomini che portano valori ad uno sport, non viceversa.
Chi gioca o segue il rugby, amatoriale, non transige su certe cose e nella maggior parte dei casi è coerente con quello che scrive
Secondo caso è il professionismo, dove non ci si arriva per abilità morali o etiche, ma per doti fisico atletiche al di sopra del comune.
Il professionista che ha anche le prime poi diventa un campione e sarà ricordato per sempre, chi non le possiede o non le sviluppa, difficilmente rimarrà a lungo nel cuore dei tifosi .

Peccato che, ancora una volta, abbiamo scoperto come molti giocatori siano amatori, buttati nella mischia del professionismo grazie a doti non cosi professionistiche ma solo per fare numero, o un piacere!

Immenso testa di c4$$o chi ha fatto lo « scherzo ».
Da prendere a calci in culo dal Brenta fino a Twickenham passando per Auckland.
Razzista di merda

https://www.instagram.com/p/CmcHSa3sAT0 ... MyMTA2M2Y=

Guardate i commenti a questo post de "Il Post" , la gente non vede l'ora di rinfacciare la rugby i valori tanto sbandierati

Quindi come se non fosse successo niente?
Purtroppo credo che sia successo quello che alcuni temevano: Traore (la vittima) redarguito dalla società (post cancellato) e il razzista (il colpevole) che la fa franca.

Non contenti avevano anche pubblicato un comunicato in cui dicevano di essere contro ogni forma di discriminazione etc.

Ipocriti

E complici di un razzista

Credo che ci metterò parecchio tempo a digerire la codardia che il mio amato Benetton ha tenuto in quest’occasione