CariParma TM 2009 : Milano 14/11 Italia-Nuova Zelanda

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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Lollorugger
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Re: CariParma TM : Milano 14/11 Italia-Nuova Zelanda

Messaggio da Lollorugger »

ace70 ha scritto:Ho 39 anni ed ho iniziato a seguire il rugby "seriamente" da 4/5 anni.

Prima il 6 nazioni, poi (abbonamento a sky) la Guinness Premierschip, il Tri Nations, il super 10 ed il super 14.
L'anno scorso sono stato a Torino a vedere la mia prima partita di rugby dal vivo (Italia - Argentina) e quest'anno sarò a San Siro.
Nel frattempo sono abbonato ad una rivista di rugby e leggo quasi giornalmente questo forum.

Quale è il problema di avere 70.000 persone a San Siro?

Si vuole allargare l'interesse per questo sport o lo si desidera vedere come qualcosa di "elitario" da contrapporre alla massa dei calciofili?

Sono stati premuti tanti di quesi tasti per popolate questo forum con discussioni sulla CL, sul fatto di non essere competitivi con le altre nazioni del 6N e poi un giorno si riesce ad avere una ribalta incredibile ("la scala del calcio" come viene comunemente chiamato lo Stadio Meazza) e siamo qui a recrimanare che la gente allo stadio vi andrà anche solo per l'evento mediatico.
Stiamo scherzando?

Se la diffusione è un problema, se avere tanti appassionati può farvi sembrare meno "puri", penso che il curling od il polo possano essere delle valide alternative ad uno sport che mi appassiona e al quale vorrei si appassionnassero sempre più persone.
Parole sante.

Purtroppo penso che molti ragionino col motto: "Chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quello che perde ma non sa quello che trova" :D

E' indubbio che il movimento si stia allargando, ed è chiaro che allargandosi ve ne entrino a far parte persone che prima non erano di questo ambiente, ma penso che chi si avvicina a questo sport lo faccia diversamente rispetto agli ultras del calcio. Penso che nessuno a San siro sabato 14 tirerà bombe carta o motorini giù dal terzo anello.

Fino ad ora i problemi del rugby sono (per fortuna) solamente qualche fischio poco elegante durante i calci degli avversari (cosa che peraltro si sente nella quasi totalità dei paesi stranieri, Francia su tutti), quindi eviterei di fare dei drammoni, ogni tanto bisogna anche essere positivi.
JosephK.
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Re: CariParma TM : Milano 14/11 Italia-Nuova Zelanda

Messaggio da JosephK. »

Oltre a quotare i due interventi di Lollo e Ace, aggiungo: che male c'è ad andare a vedere gli AB e la haka anche come uno spettacolo? Quando vedo qualsiasi sport è anche spettacolo. Non si capisce cosa dovrebbe essere altrimenti una partita. Le tv in campo, i fotoreporter, mostrano ad un pubblico molto più vasto dei soli presenti una parte di questo spettacolo. A me pare una cosa normalissima. Poi se usiamo la haka per farci le pubblicità e i soldi andiamo nel business, che è ben altro, ma lo spettacolo, la tensione, il divertimento, l'azione (anche in senso estetico), sono parte della bellezza di questo sport.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
Leinsterugby
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Re: CariParma TM : Milano 14/11 Italia-Nuova Zelanda

Messaggio da Leinsterugby »

Quello che penso è che i 70000 non sono un male assoluto in quanto 50000 di essi saranno pressochè neofiti. Anzi è un fatto davvero positivo.
Il punto è che i media (anche quelli sportivi purtoppo) che accompagnano l'evento ed il rugby internazionale dell'italia, dipingono queste cose come il solito spettacolo,ole applausi agli all blacks ecc. ecc. tutte queste cose sono nel mirino mio e di bacioci, tifosi snob e più interessati ai progressi sul campo della nazionale.
I tifosi non hanno nessuna colpa, ribadisco.

voglio sottolinerare che appunto questo approccio alla nazionale, ci priva di un arma formidabile per la squadra come potrebbe essere San Siro esaurito. In questo senso un clima di iniziale "ostilità" verso l'avversario potrebbe caricare i nostri e spingerli a dare il massimo. Come succede nelle altre nazioni e nel calcio(x noi italiani)
non si tratta di mancanza di rispetto, ma di semplice tifo. se alla seconda meta sul 14 a 0 partono gli applausini e le ole è chiaro che il fattore campo non conta un cavolo.
Bergshamra
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Re: CariParma TM : Milano 14/11 Italia-Nuova Zelanda

Messaggio da Bergshamra »

JosephK. ha scritto:che male c'è ad andare a vedere gli AB e la haka anche come uno spettacolo?
Se la domanda è rivolta a me ti rispondo subito: "Assolutamente nessun male: piace anche a me!"
Sono intervenuto in precedenza solo perché non condividevo le affermazioni sulla condotta che squadra avversaria e pubblico deve tenere per dimostrare rispetto a questo rituale.
Siccome il significato è di provocazione/intimidazione (su questo credo siamo tutti d'accordo) ognuno sarà libero di reagire come ritiene più giusto (io per esempio rimango in silenzio e me li ascolto).

E' chiaro che la migliore reazione (che mette d'accordo tutti) è quella che si dovrebbe dimostrare i successivi 80 minuti sul campo... :?
E allora speriamo sia questa la reazione alla "haka" che si vedrà sabato prossimo! :wink:
realista
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Re: CariParma TM : Milano 14/11 Italia-Nuova Zelanda

Messaggio da realista »

Zeu ha scritto:
patriarcabg ha scritto:
NeilBeck85 ha scritto:Mi accontenterei di una risposta alla Haka classica:tutti di fronte,abbracciati l'uno all'altro..
RISPETTO e CORAGGIO!

Mi piacerebbe un silenzio totale durante la Haka e poi un FRATELLI D'ITALIA cantato da tutti, siamo noi che gli facciamo avere i brividi!
Questo mi piacerebbe molto...

A me piacerebbe fargli avere i brividi col gioco in campo, ma sono nato nel secolo sbagliato.
Malgrado il mio ottimismo neanche questo credo basti.

PS: FRATELLI D'ITALIA non è un canto etnico, anzi il contrario. La HAKA dovrebbe essere tutt'altra cosa.
bonds
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Re: CariParma TM : Milano 14/11 Italia-Nuova Zelanda

Messaggio da bonds »

Quindi Canale e BergaMauro rientrano nel gruppo, mentre Orquera non ce la fa
Ho provato ad annegare i miei problemi nell'alcool: hanno imparato a nuotare.
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Emy77
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Re: CariParma TM : Milano 14/11 Italia-Nuova Zelanda

Messaggio da Emy77 »

ace70 ha scritto: Quale è il problema di avere 70.000 persone a San Siro?

Si vuole allargare l'interesse per questo sport o lo si desidera vedere come qualcosa di "elitario" da contrapporre alla massa dei calciofili?
Sono stati premuti tanti di quesi tasti per popolate questo forum con discussioni sulla CL, sul fatto di non essere competitivi con le altre nazioni del 6N e poi un giorno si riesce ad avere una ribalta incredibile ("la scala del calcio" come viene comunemente chiamato lo Stadio Meazza) e siamo qui a recrimanare che la gente allo stadio vi andrà anche solo per l'evento mediatico.
Stiamo scherzando?
Se la diffusione è un problema, se avere tanti appassionati può farvi sembrare meno "puri", penso che il curling od il polo possano essere delle valide alternative ad uno sport che mi appassiona e al quale vorrei si appassionnassero sempre più persone.

Non è questione di purezza, almeno da parte mia: la questione è che a me questa cosa dà l'impressione di molto fumo e molto poco arrosto, o meglio, molto fumo e molto poco rugby (leinsterugby ha espresso molto bene quello che è anche il mio pensiero). E siccome di chiacchiere e distintivo il nostro rugby è già straripante, la cosa non mi fa così impazzire: vorrei vedere altrettanta carica ed entusiasmo organizzativo e mediatico per il nostro rugby, di cui l'Italia quasi intera ignora l'esistenza e di cui la nazionale dovrebbe essere espressione e per il quale invece è una specie di UFO che io vedo come una cosa totalmente distaccata.
Quindi, va bene, esultiamo per i 70.000 di San Siro, ma cosa avremo poi da esultare dal giorno dopo, quando torneremo al nostro mondo in cui, ad esempio, in nessuna rubrica sportiva della tv in chiaro si dice una sillaba sui nostri campionati (quanti secondi ci vorrebbero per dire i risultati almeno del S10 al sabato sera? 15?)? Perchè in Italia, per i media e per la massa, il rugby è solo la nazionale e rigorosamente solo a novembre e a febbraio: nel resto dell'anno il rugby sparisce in un buco nero. E questo mi fa incazzare da morire, e i 70.000 di San Siro non mi fanno passare l'incazzatura nemmeno un po': il rugby italiano NON è e NON DEVE essere sempre confuso solo con la nazionale e si gioca per 9 mesi all'anno, non per 4-5 settimane, ma purtroppo il nostro sistema mediatico fa passare questo tipo di informazione sbagliata e non sarà un pomeriggio di bolgia a far cambiare le cose purtroppo. Ovviamente non ce l'ho con i tifosi, ma è proprio il sistema delle cose che mi fa arrabbiare e questo evento è lo specchio di quello che vorrei che cambiasse.
"La penna dolcissima intinta nell'arsenico" (Cit.)
JosephK.
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Re: CariParma TM : Milano 14/11 Italia-Nuova Zelanda

Messaggio da JosephK. »

Emy77 ha scritto: il rugby italiano NON è e NON DEVE essere sempre confuso solo con la nazionale e si gioca per 9 mesi all'anno, non per 4-5 settimane, ma purtroppo il nostro sistema mediatico fa passare questo tipo di informazione sbagliata e non sarà un pomeriggio di bolgia a far cambiare le cose purtroppo.
Sì ma 10 anni fa il rugby italiano non era nemmeno la nazionale; ora almeno la nazionale riempie gli stadi, manda la gente in trasferta al 6 nazioni e muove interesse intorno al rugby. Ma poi non capisco, pur rispettando chiaramente le varie posiziono, l'utilità pratica di questi ragionamenti: un pomeriggio di bolgia non farà cambiare le cose, allora teniamoci le partite con il Canada per i 1000 appassionati trevigiani? La haka è solo spettacolo/business/tradizione che non conosciamo, allora non giochiamo contro la Nuova Zelanda perché il pubblico pagante dei non adepti verrà per godersi lo spettacolo della haka e non sa neanche chi sia Mauro Bergamasco?
Se è vero che il Super 10 è scarsamente seguito, è innegabile che la nazionale e il 6 nazioni hanno dato visibilità e seguito rinnovato a questo sport. Cosa che farà anche la partita di San Siro. Ve lo immaginate il Tg1 che apre la pagina sportiva con la vittoria del Gran contro Venezia? Attualmente no, invece ci immaginiamo il Tg1 che apre con lo spettacolo di San Siro, poi magari con una partita vinta al 6 Nazioni, poi magari con la Celtic League e i nostri primi risultati buoni. Sono passi importanti e secondo me anche ottimi cambiamenti gli estemporanei pomeriggi di bolgia come quello di San Siro. Molte di quelle 80.000 persone torneranno a vedere il rugby, qualcuno inizierà a giocare, qualche bambinetto vorrà provare, qualcuno in più si fermerà davanti ad una partita in chiaro di Raisport 24 incontrata facendo zapping, qualcuno si programmerà il sabato libero per il 6 nazioni, qualcuno scoprirà che nella sua città c'è una squadra e magari andrà a vederla.
Boh, a me sembrano solo cose che fanno bene al nostro rugby...
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Emy77
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Re: CariParma TM : Milano 14/11 Italia-Nuova Zelanda

Messaggio da Emy77 »

JosephK. ha scritto: Sono passi importanti e secondo me anche ottimi cambiamenti gli estemporanei pomeriggi di bolgia come quello di San Siro. Molte di quelle 80.000 persone torneranno a vedere il rugby, qualcuno inizierà a giocare, qualche bambinetto vorrà provare, qualcuno in più si fermerà davanti ad una partita in chiaro di Raisport 24 incontrata facendo zapping, qualcuno si programmerà il sabato libero per il 6 nazioni, qualcuno scoprirà che nella sua città c'è una squadra e magari andrà a vederla.
Certamente, a patto che dietro la vetrina ci siano poi anche gli strumenti giusti perchè queste persone riescano a seguire ed avvicinare anche dopo quel pomeriggio un rugby italiano che vada al di là della nazionale.
"La penna dolcissima intinta nell'arsenico" (Cit.)
Tamarro90
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Re: CariParma TM : Milano 14/11 Italia-Nuova Zelanda

Messaggio da Tamarro90 »

JosephK. ha scritto:
Emy77 ha scritto: il rugby italiano NON è e NON DEVE essere sempre confuso solo con la nazionale e si gioca per 9 mesi all'anno, non per 4-5 settimane, ma purtroppo il nostro sistema mediatico fa passare questo tipo di informazione sbagliata e non sarà un pomeriggio di bolgia a far cambiare le cose purtroppo.
Sì ma 10 anni fa il rugby italiano non era nemmeno la nazionale; ora almeno la nazionale riempie gli stadi, manda la gente in trasferta al 6 nazioni e muove interesse intorno al rugby. Ma poi non capisco, pur rispettando chiaramente le varie posiziono, l'utilità pratica di questi ragionamenti: un pomeriggio di bolgia non farà cambiare le cose, allora teniamoci le partite con il Canada per i 1000 appassionati trevigiani? La haka è solo spettacolo/business/tradizione che non conosciamo, allora non giochiamo contro la Nuova Zelanda perché il pubblico pagante dei non adepti verrà per godersi lo spettacolo della haka e non sa neanche chi sia Mauro Bergamasco?
Se è vero che il Super 10 è scarsamente seguito, è innegabile che la nazionale e il 6 nazioni hanno dato visibilità e seguito rinnovato a questo sport. Cosa che farà anche la partita di San Siro. Ve lo immaginate il Tg1 che apre la pagina sportiva con la vittoria del Gran contro Venezia? Attualmente no, invece ci immaginiamo il Tg1 che apre con lo spettacolo di San Siro, poi magari con una partita vinta al 6 Nazioni, poi magari con la Celtic League e i nostri primi risultati buoni. Sono passi importanti e secondo me anche ottimi cambiamenti gli estemporanei pomeriggi di bolgia come quello di San Siro. Molte di quelle 80.000 persone torneranno a vedere il rugby, qualcuno inizierà a giocare, qualche bambinetto vorrà provare, qualcuno in più si fermerà davanti ad una partita in chiaro di Raisport 24 incontrata facendo zapping, qualcuno si programmerà il sabato libero per il 6 nazioni, qualcuno scoprirà che nella sua città c'è una squadra e magari andrà a vederla.
Boh, a me sembrano solo cose che fanno bene al nostro rugby...
ti straquoto in tutto, l'unica cosa ke manca secondo me è un piccolo aiuto in più per quanto riguarda la TV in chiaro.....
il rugby è come l'amore, bisogna dare prima di prendere, quando hai la palla è come fare l'amore, devi pensare al piacere dell'altro prima che al tuo.

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Zeu
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Re: CariParma TM : Milano 14/11 Italia-Nuova Zelanda

Messaggio da Zeu »

Cerco un po’ di interpretare il pensiero di molti vediamo se ci riesco: Per anni sono stato abbonato ad una squadra che giocava a 110 km da dove vivevo, ci andavo tutti i sabati mi portavo gli amici che a loro volta si sono appassionati e in più mi facevo le trasferte che potevo, prendevo pioggia neve freddo facevo più chilometri di un camionista ma mi divertivo come un matto conoscevo tanti persone bevevo tanta birra (per riscaldarmi ovviamente) ed era proprio bello anche se gli stadi erano sempre inesorabilmente mezzi vuoti tranne per le ultime di campionato sai com'è in primavera fa un po’ più caldo, e per le semifinali, poi si faceva festa quando a Padova o Monza eravamo in 10.000. Poi c'era un'altro rugby quello degli stadi pieni della nazionale e tutte le volte che vedevo giocare l'Italia in TV mi domandavo dove fossero nascoste tutto l'anno quelle persone che gremivano il Flaminio, la somma di coloro che incontravo negli stadi mezzi vuoti del super10 non sarebbe stata sufficiente per riempire un terzo dello stadio romano, la risposta era ovvia: molte delle persone che riempivano il Flaminio durante l'anno non andavano a vedere manco una partita di serie C.
Ecco che allora ti sentivi un pochino più "duro e puro" un pochino più appassionato un pochino più rubbista di quelli che allo stadio andavano solo per vedere la nazionale dalla quale effettivamente ti sentivi un pochino distaccato non perchè non tieni alla tua nazionale o perchè ci sono gli oriundi o perchè ha un allenatore matto o un presidente che mi fa venire in mente le democrazia bulgara del dopoguerra ma semplicemente perchè "E' troppo facile veder una partita l'anno, per me poi che ho visto più partite fatto più chilometri e bevuto più birra di tutti loro messi insieme e quindi che ci sto a fare qui io che ho mangiato la pizza con Castrogiovani che ho cercato di insegnare l'italiano a Mclean che ho fatto shopping nel negozio dei Bergamasco ecc." diciamoci la verità a volte ci capita di peccare di immodestia.
Però se ci sforziamo ci rendiamo conto che è anche giusto vederla dall'altra parte: tutti noi ci siamo appassionati al rugby in qualche modo, non avevamo il biberon ovale, ci siamo appassionati perchè una volta siamo andati per sbaglio allo stadio così per caso per curiosità perchè faceva moda perchè me lo ha detto il mio amico oppure... “perchè ci sono gli all blacks a Milano dove? giocano a San Siro ah si? c'è lo stadio pieno ma chi? gli all blacks? si si proprio quelli che fanno la danza della morte prima delle partite” e allora si andrà allo stadio e magari si diventerà pure appassionati tanto da farsi 110 km. andata + 110 km. ritorno più le trasferte più i terzi tempi e quando tra 50 anni si sarà ancora un grande appassionato e si penserà a come si è fatto a diventare appassionati tornerà in mente quello di fianco a San Siro che rompeva le scatole perchè.... aveva mangiato la pizza con Castrogiovani aveva cercato di insegnare l'italiano a Mclean e aveva fatto shopping nel negozio dei Bergamasco.
Italia Nuova Zelanda è l’evento mediatico più importante della storia del rugby italiano speriamo che serva veramente ad allargare la passione per il nostro amato giuoco dalla palla oblunga e a cambiare qualche cosa, noi stessi non avremmo pensato di riempire San Siro diciamoci la verità, e se poi le cose non cambieranno che ci importa cosa abbiamo da perdere?
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Re: CariParma TM : Milano 14/11 Italia-Nuova Zelanda

Messaggio da ItalianRugbyFriends »

Elogio del rugby (Marco Tilesi e Manfredi Maria Giffone, editore Castelvecchi):

“E’ il 15 febbraio 2004 in una Roma freddina, come voi del resto, intristiti dalla notizia della sera prima dell’improvvisa morte di Marco Pantani. Non volete pensare, almeno per oggi, che lo sport sia potuto arrivare a distruggere la vita di un atleta che voi avete tanto amato. [...] Per strada vi accorgete che il vostro amico non ha la tensione tipica del prepartita, non discute al cellultare delle ultime novità dello schieramento, non sente per radio trasmissioni di rugby. Anzi l’atmosfere è serena, festaiola. Domandate da che lato dello stadio seguirete la partita. Vi risponde che eravate d’accordo per la curva. Ma da che lato, volete sapere voi. Di curve ce ne sono due. I tifosi della nostra stessa squadra da che parte stanno? Il vostro amico non capisce bene la domanda. Come da che parte stanno? Stanno da tutte e due le parti! Non c’è una curva per squadra ma due curve per due squadre, che domande! Ma come, non è pericoloso? Pericoloso? Vi risponde il vostro amico. Può essere pericolosa una festa? E’ vero: perché dovrebbe essere pericoloso? [...] Apprezzate sempre di più questo modo di vivere lo sport, lo riconoscete. Eravate così anche voi un po’ di anni fa, prima di farvi travolgere dallo sport-spettacolo e dal business che ne consegue. Qui ci si diverte senza polemiche. Solo ora vi accorgete che ci sono un sacco di donne, diversamente da quello che vi sareste aspettato, e anche una moltitudine di bambini con i propri genitori. La partita scorre senza grandi sorprese. L’Italia perde 50-9, ma dopo dieci minuti vincitori e vinti si ritrovano al Pub Italia a bere birra e a ballare. E’ il vostro primo “terzo tempo” e non ve ne volete perdere neppure un minuto. Ormai siete stato inghiottito dal vortice di eventi. Ci sono alcuni inglesi che ballano indossando al collo la bandiera italiana, ma a questo punto non vi fa più effetto. Siete uno di loro e avete capito la lezione. Respirate a pieni polmoni questa cultura sportiva chiamata rugby da cui non vi libererete più. Ah, se il Pirata avesse visto questa partita, forse avrebbe avuto un motivo in più per credere che un altro sport è possibile”.
Duccio

Rugby1823 - il mondo della palla ovale
http://rugby1823.blogosfere.it/
parega
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Re: CariParma TM : Milano 14/11 Italia-Nuova Zelanda

Messaggio da parega »

emy77 ha scritto :
ace70 ha scritto:Quale è il problema di avere 70.000 persone a San Siro?

Si vuole allargare l'interesse per questo sport o lo si desidera vedere come qualcosa di "elitario" da contrapporre alla massa dei calciofili?
Sono stati premuti tanti di quesi tasti per popolate questo forum con discussioni sulla CL, sul fatto di non essere competitivi con le altre nazioni del 6N e poi un giorno si riesce ad avere una ribalta incredibile ("la scala del calcio" come viene comunemente chiamato lo Stadio Meazza) e siamo qui a recrimanare che la gente allo stadio vi andrà anche solo per l'evento mediatico.
Stiamo scherzando?
Se la diffusione è un problema, se avere tanti appassionati può farvi sembrare meno "puri", penso che il curling od il polo possano essere delle valide alternative ad uno sport che mi appassiona e al quale vorrei si appassionnassero sempre più persone.




Non è questione di purezza, almeno da parte mia: la questione è che a me questa cosa dà l'impressione di molto fumo e molto poco arrosto, o meglio, molto fumo e molto poco rugby (leinsterugby ha espresso molto bene quello che è anche il mio pensiero). E siccome di chiacchiere e distintivo il nostro rugby è già straripante, la cosa non mi fa così impazzire: vorrei vedere altrettanta carica ed entusiasmo organizzativo e mediatico per il nostro rugby, di cui l'Italia quasi intera ignora l'esistenza e di cui la nazionale dovrebbe essere espressione e per il quale invece è una specie di UFO che io vedo come una cosa totalmente distaccata.
Quindi, va bene, esultiamo per i 70.000 di San Siro, ma cosa avremo poi da esultare dal giorno dopo, quando torneremo al nostro mondo in cui, ad esempio, in nessuna rubrica sportiva della tv in chiaro si dice una sillaba sui nostri campionati (quanti secondi ci vorrebbero per dire i risultati almeno del S10 al sabato sera? 15?)? Perchè in Italia, per i media e per la massa, il rugby è solo la nazionale e rigorosamente solo a novembre e a febbraio: nel resto dell'anno il rugby sparisce in un buco nero. E questo mi fa incazzare da morire, e i 70.000 di San Siro non mi fanno passare l'incazzatura nemmeno un po': il rugby italiano NON è e NON DEVE essere sempre confuso solo con la nazionale e si gioca per 9 mesi all'anno, non per 4-5 settimane, ma purtroppo il nostro sistema mediatico fa passare questo tipo di informazione sbagliata e non sarà un pomeriggio di bolgia a far cambiare le cose purtroppo. Ovviamente non ce l'ho con i tifosi, ma è proprio il sistema delle cose che mi fa arrabbiare e questo evento è lo specchio di quello che vorrei che cambiasse.

ciao emy , sono d'accordo con te e penso che lo siamo in tanti , ma se posso darti un consiglio per non farti arrabbiare troppo ti dico di continuare a fare il gran bel lavoro che fai per la tua societa' come spero di farlo anche io , il nostro movimento non diventaera' conosciuto e avra' lo spazio che merita solo perche' la nostra nazionale fara' grandi risultati , lo spazio mediatico italiano e' in mano ai giornalisti calciofili che ci mangiano la pagnotta ,
che ognuno ci metta del suo conl a stessa passione che ci anima da sempre , se poi l'italia non vorra' dare il giusto spazio , peggio per l'italia !!!
p.s. : io e i miei amici cercheremo lo stand del recco per farci le focaccie , spero di vederti insieme a tuo n.8 !!
ciaociao
Alucard
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Re: CariParma TM : Milano 14/11 Italia-Nuova Zelanda

Messaggio da Alucard »

NM su PlanetRugby, parla di un po di tutto, Milano, Roma, CL e TM:

Mallett still prefers Rome

Despite Milan's 80,000 San Siro stadium being sold out for the All Blacks' visit on November 14, Azzurri coach Nick Mallett wants Rome's Stadio Flaminio to remain the home of Italian rugby.

The massive interest in the north, which has always been the heartland of Italian rugby, has given rise to questions as to whether the Azzurri's Six Nations games should be moved away from the aging 32 000 seater in the capital.

But Mallet feels at the Flaminio offers than meets the eye.

"I don't think so," Mallett told Reuters when asked if Italy should quit Rome full-time following the San Siro experiment.

"Flaminio is a very attractive stadium for Italian rugby to play in and also for other teams to come to. It's good for international rugby when you've got Paris, Rome, London etc."

Mallet also feels that Rome should be next in line for a place in the Magners League. The Italian federation originally offered one of the two spots in the competition to a new Rome franchise but financial problems led to Treviso being given the slot instead alongside fellow northerners Aironi, sparking a row between the rich North and poorer South.

"I think Italian rugby would like a third spot in the Celtic League and that would definitely go to Rome," said Mallett.

Mallet is impressed with All Blacks ability to draw a sell-out crowd at the San Siro, a soccer stadium.

"That has been an incredible achievement for Italian rugby and it shows what a strong brand New Zealand are," he said.

"Arguably South Africa are the best side in the world but for an Italian, the All Blacks for some reason have managed to build this brand. Jonah Lomu must have something to do with it.

"I don't think rugby has ever had a crowd like this. We took a bit of a risk given the size of the stadium but it's really worked out well."

Italy suffered five defeats from five for the first time since 2005 in this year's Six Nations and Mallett expects another tough campaign as his side will have been soften up by the world tow best teams (New Zealand and South Africa) before they meet Samoa in Ascoli on November 28

"The calendar in 2009 has been tough. By the time we play Samoa it's going to be hard as we will have been through two tough games but we've just got to play what's in front of us," the former Springbok coach said.
dago1982
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Iscritto il: 29 gen 2007, 16:40
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Re: CariParma TM : Milano 14/11 Italia-Nuova Zelanda

Messaggio da dago1982 »

Emy77 ha scritto:
ace70 ha scritto: Quale è il problema di avere 70.000 persone a San Siro?

Si vuole allargare l'interesse per questo sport o lo si desidera vedere come qualcosa di "elitario" da contrapporre alla massa dei calciofili?
Sono stati premuti tanti di quesi tasti per popolate questo forum con discussioni sulla CL, sul fatto di non essere competitivi con le altre nazioni del 6N e poi un giorno si riesce ad avere una ribalta incredibile ("la scala del calcio" come viene comunemente chiamato lo Stadio Meazza) e siamo qui a recrimanare che la gente allo stadio vi andrà anche solo per l'evento mediatico.
Stiamo scherzando?
Se la diffusione è un problema, se avere tanti appassionati può farvi sembrare meno "puri", penso che il curling od il polo possano essere delle valide alternative ad uno sport che mi appassiona e al quale vorrei si appassionnassero sempre più persone.

Non è questione di purezza, almeno da parte mia: la questione è che a me questa cosa dà l'impressione di molto fumo e molto poco arrosto, o meglio, molto fumo e molto poco rugby (leinsterugby ha espresso molto bene quello che è anche il mio pensiero). E siccome di chiacchiere e distintivo il nostro rugby è già straripante, la cosa non mi fa così impazzire: vorrei vedere altrettanta carica ed entusiasmo organizzativo e mediatico per il nostro rugby, di cui l'Italia quasi intera ignora l'esistenza e di cui la nazionale dovrebbe essere espressione e per il quale invece è una specie di UFO che io vedo come una cosa totalmente distaccata.
Quindi, va bene, esultiamo per i 70.000 di San Siro, ma cosa avremo poi da esultare dal giorno dopo, quando torneremo al nostro mondo in cui, ad esempio, in nessuna rubrica sportiva della tv in chiaro si dice una sillaba sui nostri campionati (quanti secondi ci vorrebbero per dire i risultati almeno del S10 al sabato sera? 15?)? Perchè in Italia, per i media e per la massa, il rugby è solo la nazionale e rigorosamente solo a novembre e a febbraio: nel resto dell'anno il rugby sparisce in un buco nero. E questo mi fa incazzare da morire, e i 70.000 di San Siro non mi fanno passare l'incazzatura nemmeno un po': il rugby italiano NON è e NON DEVE essere sempre confuso solo con la nazionale e si gioca per 9 mesi all'anno, non per 4-5 settimane, ma purtroppo il nostro sistema mediatico fa passare questo tipo di informazione sbagliata e non sarà un pomeriggio di bolgia a far cambiare le cose purtroppo. Ovviamente non ce l'ho con i tifosi, ma è proprio il sistema delle cose che mi fa arrabbiare e questo evento è lo specchio di quello che vorrei che cambiasse.
Intanto, visto che siamo a Novembre, anche la stampa comincia ad accorgersi di noi:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 78704.html
La teoria è quando si sa tutto ma non funziona niente. La pratica è quando funziona tutto ma non si sa il perchè. In ogni caso si finisce sempre a coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa il perchè. -- Albert Einstein

2 posto trofeo Nostradamus 2011
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