Asia. Qais Al-Dhalai, l'uomo che faceva sembrare Innocenti timido e refrattario a parlare di sé, ha tenuto nei giorni scorsi un question&answer pubblico sui social. Così l'articolo di presentazione dell'evento, che non esito a ritenere scritto da Al-Dhalai stesso: "Il Capo di Asia Rugby raddoppia in Trasparenza e Visione... Seguendo il successo della prima sessione live, tenuta a fine dicembre e nella quale Al Dhalai mostrò una visione plasmante del futuro del rugby asiatico, questa seconda sessione promette di essere parimenti d'impatto. Il Presidente risponderà ancora una volta senza filtri, proseguendo il marchio unico di una leadership radicata in trasparenza, inclusione e affidabilità. Il nostro continente, così vasto e variegato, non manca certo di problematiche ma il Presidente rimane determinato. Un esempio della sua ambizione? Vedere tutte le 36 federazioni competere insieme in un unico torneo, "non importa se piccole o grandi; è una questione di inclusione" (
ndg: questo torneo esiste già, da decenni: si chiama Asia Championship e non ha mai avuto così poche partecipanti come in questa edizione). Grandi Idee, Obiettivi Globali. Al Dhalai ha anche rivelato i dettagli di un progettato torneo transcontinentale a 15, con team di Asia, Africa, Sud America ed Europa; prima edizione si spera nell'autunno 2025. L'idea ha già ricevuto il supporto di leader dei continenti su indicati. L'Asia Grand League per franchigie è incorsa in un temporaneo stop per problemi di fondi; discussioni sono in corso con World Rugby e i partner commerciali e si spera di lanciarla nel 2026.
Leadership Oltre il Podio. Il Presidente Qais ha mostrato una leadership tutt'altro che convenzionale, fatta di porte aperte e orientata all'ethos. Questa nuova sessione è una nuova conferma di tale filosofia: non è un'intervista preparata, è uno spazio aperto nel più vero dei significati.
www.asiarugby.com/2025/04/14/second-liv ... al-dhalai/
Sevens. Secondo varie fonti World Rugby starebbe per procedere al secondo drastico taglio del circuito mondiale 7s, appena due anni dopo il precedente. Già ridotte da 16 a 12, le squadre partecipanti al circuito mondiale, ora battezzato SVNS, potrebbero essere portate fin dalla prossima stagione ad appena 8. Le prime otto (maschili e femminili) della classifica di quest'anno. I play-off previsti nell'ultima tappa di questa edizione, a Los Angeles, non daranno diritto a un posto nel circuito del prossimo anno ma "solo" a 300.000 sterline di fondi. Sembra comunque confermato il circuito di seconda fascia, che rimarrà (o, meglio, tornerà) qualificante al circuito maggiore.
Lo status del sevens pare cruciale e delicato per la salute del rugby mondiale: abbandonare il 7s non si può, perché fa parte delle Olimpiadi e perché in tanti paesi, soprattutto in ambito femminile, è un valido passo propedeutico al rugby a XV; epperò il sevens non è mai riuscito a guadagnare vera popolarità e dopo tutti questi anni vien da pensare che non sia, nelle sue intime fibre, in grado di raggiungerla. Che fare, dunque?
www.americasrugbynews.com/2025/04/17/wo ... it-events/
T2. Il sito T2rugby, covo di populisti rugbisti fomentatori di lotta di classe tra T2 e T1, sembra scomparso dal web. Non è la prima volta che succede ma stavolta il black out pare più lungo del solito. Il gestore si è definitivamente stufato di tenerlo in piedi?
Sarebbe un peccato perché quel forum era una miniera di notizie minori, anche se non mi piaceva più il taglio demagogico che spesso prendevano i discorsi.
https://t2rugby.com/
Touch. Ricordiamo ogni tanto che Calvisano ospiterà nella seconda metà di agosto gli Europei di touch. Tra Mondiali U20 di union ed Europei di touch la piccola cittadina bresciana trascorrerà un'estate sotto i riflettori ovali.
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