Zenith ha scritto:
Scusa ma un Presidente di Federazione che al momento della scelta decisiva per le sorti del rugby italiano:
1) decide di ritenere ammissibili per la CL 4 candidature di cui almeno 1 (i Duchi) sicuramente prive dei requisiti richiesti dalla stessa FIR ed un altra (i Pretoriani) per cui almeno la metà del budget è assai aleatoriamente connessa a finanziamenti "pubblici";
C'è un bando, c'è una procedura, ci sono le carte scritte: non conta nulla quello che chiunque pensa nella sua testa personale, ma conta il rispetto delle procedure. Se tu ricevi nei tempi prescritti la documentazione prescritta con dentro scritto quello che deve esserci, e l'ente certificatore non ha sollevato alcun rilievo, tu sei tenuto a ricevere la documentazione e a portare avanti la procedura. Non è che uno, in una sede formale e istituzionale, può alzarsi e dire "i Pretoriani non li prendiamo in considerazione perchè
secondo me non danno garanzie economiche sufficienti": devi dimostrarlo, oppure incassare e portare a casa.
Non è il presidente che decide se ammettere o meno una candidatura: se la candidatura rispetta i requisiti contenuti nel bando,
nessuno può rigettarla se non sulla base di elementi concreti pertinenti ai requisiti fissati nel bando.
Zenith ha scritto:
2) due giorni prima del voto decisivo dichiara che lui non ha nulla contro Treviso in sè, ma non può fare a meno di considerare che Munari (cioè il deus ex machina del Benetton) è stato l'unico a cercare di scalzarlo dalla poltrona presidenziale;
Questa dichiarazione è stata smentita nel giro di poche ore, e conoscendo benissimo come funzionano le dichiarazioni riportate sui giornali dico che come minimo avrei voluto essere lì a sentire con le mie orecchie come è nata questa cosa. Non sto difendendo Dondi: sto solo dicendo che non mi fido di quello che appare sui giornali nel bel mezzo di una guerra diplomatica.
Zenith ha scritto:
4)organizza la votazione in Consiglio federale con il metodo del "doppio voto" notariamente utilizzato perfar cadere i favoriti;
5) il giorno della votrazione a fronte di una richiesta da parte di un consigliere di adottare il vorto palese, la respinge ed accoglie quella di un altro consigliere (poi diventato rappresentante dell'Italia al 6 nazioni) per il voto segreto (altro metodo universalmente utilizzato nelle votazioni per fregare i favoriti);
Nel mio post precedente ho fatto riferimento al regolamento del Consiglio: io non conosco niente di tale regolamento, ma suppongo che ne esista uno, come in tutti i consigli del mondo. E questi regolamenti disciplinano le procedure di voto, sia in merito a procedure pre-determinate, sia in merito al modo con cui si decide. Non credo che il regolamento del consiglio dia al presidente il potere assoluto di fare e disfare le modalità di votazione. Se per caso da qualche parte c'è scritto che si procede a voto segreto nel caso lo chieda chessò un quinto o un terzo dei consiglieri, non c'è Dondi che tenga: ti tocca concedere il voto segreto. Mi baso sulla generalità delle cose, non conosco il regolamento di questo caso.
Zenith ha scritto:
secondo te questo è un Presidente equilibrato ed abile che merita di continuare a rimanere al suo posto, magari cambiando un pochino i suoi alleati ?
Io non volevo dimostrare che Dondi è un presidente equilibrato e abile: volevo provare a partire da un presupposto diverso e un po' più ragionevole del "Dondi dittatore pazzo" e vedere che chiave di lettura poteva venirne fuori.
Non posseggo tutte le informazioni specifiche, ma credo di poter dire che non è che Dondi possa fare e disfare come vuole: in un Consiglio, specie in occasioni cruciali come quella di sabato scorso, ci sono bande che si affrontano a tutto campo, e ad ogni passo rischi di saltare su una mina. Anche se sei il presidente. In circostanze come queste si arriva al tavolo con codici e regolamenti alla mano, e si usano quelli per imbrigliare gli avversari.
Dondi e/o Benetton hanno commesso errori, hanno mancato l'obiettivo, hanno ottenuto quello che volevano? Non lo so, non c'ero e non conosco le persone. Però non si può nemmeno dare letture semplicistiche come quelle che vedo in diversi post, scritti da gente che probabilmente non ha mai visto all'opera un consiglio d'amministrazione o similari.
Sto solo cercando di verificare la fattibilità di una lettura alternativa, laddove diversi interventi sembrano puntare più a dimostrare la tesi precostituita a favore dell'una o dell'altra ipotesi, piuttosto che a cercare di capire che cosa è successo in realtà.