Sei Nazioni 2023

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Moderatore: Emy77

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parisgino
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Re: Sei Nazioni 2023

Messaggio da parisgino »

Luqa-bis ha scritto: 20 gen 2023, 13:05
@ parisgino
si è vero in Francia non accade perché in Francia c'è una tendenza autarchica che in Italia viene vista a volte come una ribollita di zuppa del trentennio.
D'altronde un popolo che battezza "ordinateur" quel casinista dell' elaboratore elettronico non può che disprezzare chi si è piegato al personal computer.
Sapevo che l'argomento era "non semplice" e che c'era il rischio uscisse da qualche parte la "ribollita di zuppa del trentennio". Proprio per questo ho citato Mario Draghi.
Pero' per me (qui ammetto che si esprime la mia parte "francese"), la questione della lingua (almeno nei nostri contesti) non ha niente a che fare col nazionalismo o peggio. E infatti, i Francesi ci tengono molto alla questione della lingua (vedasi pure la questione "francofonia"). Ci tengono cosi' tanto che vige una legge (detta "Toubon") che obbliga l'uso esclusivo della lingua francese in diversi contesti :https://www.legifrance.gouv.fr/loda/id/ ... 0005616341
Per me non si tratta di difendere chi sa quale superiorità o di disprezzare chiunque (figurarsi poi' l'Italia e gli Italiani). Solo di dire che il "modello" italiano non è assolutamente condiviso da un paese vicino (non solo per geografia), il quale non mi pare sia composto esclusivamente di sciovinisti o peggio.
Concludo dicendo che dietro la questione della lingua c'è pure, come ben capito dagli anglosassoni, la questione per dirlo proprio in inglese come loro quella, per esempio, del "soft-power".
Ti ringrazio per questo scambio. Temo purtroppo di essere ormai' andato abbondantemente "fuori tema".
crouchbindset
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Re: Sei Nazioni 2023

Messaggio da crouchbindset »

parisgino ha scritto: 20 gen 2023, 13:59
Luqa-bis ha scritto: 20 gen 2023, 13:05
@ parisgino
si è vero in Francia non accade perché in Francia c'è una tendenza autarchica che in Italia viene vista a volte come una ribollita di zuppa del trentennio.
D'altronde un popolo che battezza "ordinateur" quel casinista dell' elaboratore elettronico non può che disprezzare chi si è piegato al personal computer.
Sapevo che l'argomento era "non semplice" e che c'era il rischio uscisse da qualche parte la "ribollita di zuppa del trentennio". Proprio per questo ho citato Mario Draghi.
Pero' per me (qui ammetto che si esprime la mia parte "francese"), la questione della lingua (almeno nei nostri contesti) non ha niente a che fare col nazionalismo o peggio. E infatti, i Francesi ci tengono molto alla questione della lingua (vedasi pure la questione "francofonia"). Ci tengono cosi' tanto che vige una legge (detta "Toubon") che obbliga l'uso esclusivo della lingua francese in diversi contesti :https://www.legifrance.gouv.fr/loda/id/ ... 0005616341
Per me non si tratta di difendere chi sa quale superiorità o di disprezzare chiunque (figurarsi poi' l'Italia e gli Italiani). Solo di dire che il "modello" italiano non è assolutamente condiviso da un paese vicino (non solo per geografia), il quale non mi pare sia composto esclusivamente di sciovinisti o peggio.
Concludo dicendo che dietro la questione della lingua c'è pure, come ben capito dagli anglosassoni, la questione per dirlo proprio in inglese come loro quella, per esempio, del "soft-power".
Ti ringrazio per questo scambio. Temo purtroppo di essere ormai' andato abbondantemente "fuori tema".
Argomento molto interessante di cui si potrebbe discutere a lungo, magari si puó creare un thread (ooops 😀) apposito ma molti tuoi spunti sono interesssnti e condivisibili. Il punto sarebbe capire dove il prendere un termine da un’altra lingua nasce da una moda (rsesilienza come citato da qualcuno ieri) o da un’innovazione per cui manca un termine. Penso a “twittare” per esempio, non poteva esistere un termine che indicasse la cosa non esistendo twitter.
Poi ci sono i casi come computer, mouse che secondo me (non necessarismente condivisibile) sono accettabili, di nuovo legati ad innivazioni tecnologiche e quindi assenza di una terminilogia precedente.
Infine ci sono i casi come brand, report e termini legati al mondo del lavoro in cui spesso se uno lavora in ambito internazionale finisce per usare. Ecco forse l’uso di questi va adattato alle circostanze.
"With respect a lot of you need to stop letting your emotions take over. Do not look at the individual who by the way is one of the best on and off the field. Just deal with the facts of the tackle, not who made it. That’s what we all do as officials now please stop being personal." Nigel Owens, August 2023
Ilgorgo
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Re: Sei Nazioni 2023

Messaggio da Ilgorgo »

speartakle ha scritto: 20 gen 2023, 13:43
Ilgorgo ha scritto: 20 gen 2023, 13:30 Americasregbinius ha pubblicato anche quest'anno una ben fatta statistica sui giocatori nati all'estero nelle sei nazionali del 6N

https://www.americasrugbynews.com/2023/ ... x-nations/
E vai a scoprire che l'Inghilterra è quella che a livello di non firmati in casa è meglio di tutti con 0
Francia 2
Galles 4
Italia 5
Irlanda 6
Scozia troppi :rotfl:
Si fa notare il passaggio da 14 a 6 giocatori nati all'estero nella squadra azzurra, rispetto all'anno scorso
parisgino
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Re: Sei Nazioni 2023

Messaggio da parisgino »

crouchbindset ha scritto: 20 gen 2023, 14:35
Argomento molto interessante di cui si potrebbe discutere a lungo, magari si puó creare un thread (ooops 😀) apposito...
Sarei lieto di scambiare con te e altri sull'argomento. Pero', infatti, dobbiamo spostare questo dibattito (e forse quanto gia' scritto a proposito) nell'apposita sezione del forum.
Bandini
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Re: Sei Nazioni 2023

Messaggio da Bandini »

Sono con parisgino e i Francesi , a me gli anglismi irritano.. la cute :)
in questo video https://www.youtube.com/watch?v=aaEMBlG0iGM una linguista espone la materia con due ottime ragioni
Spostiamoci nella sezione apposita ma ribattezziamo il 3d villano in "Sei Nazioni 2023", please :-]
ruttobandito
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Re: Sei Nazioni 2023

Messaggio da ruttobandito »

Oggi ho imparato cringiato, raftato, e sponi. :-]
"MANI DI MINCHIA!!!"
Alfonso Catarinicchia
Garry
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Re: Sei Nazioni 2023

Messaggio da Garry »

Giusto!
Oltretutto tutti sanno che è un torneo nato in Italia, per cui non è corretto utiluzzare l'inglese

"La vita è quello che non esisterà mai sotto il fascismo: libertà, creazione, sincerità, verità, bellezza e volto umano"
R.I.P. Pavel Kushnir - pianista russo morto in carcere, vittima del fascismo russo
ruttobandito
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Re: Sei Nazioni 2023

Messaggio da ruttobandito »

Aggiungo drippare.
Ma quante ne sanno. :|
"MANI DI MINCHIA!!!"
Alfonso Catarinicchia
parisgino
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Re: Sei Nazioni 2023

Messaggio da parisgino »

Garry ha scritto: 20 gen 2023, 16:58 Giusto!
Oltretutto tutti sanno che è un torneo nato in Italia, per cui non è corretto utiluzzare l'inglese
Se ne parla proprio nel video. Non del torneo ma dell'opportunità (o meno) della traduzione.
parisgino
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Re: Sei Nazioni 2023

Messaggio da parisgino »

Bandini ha scritto: 20 gen 2023, 16:02 Sono con parisgino e i Francesi , a me gli anglismi irritano.. la cute :)
in questo video https://www.youtube.com/watch?v=aaEMBlG0iGM una linguista espone la materia con due ottime ragioni
Spostiamoci nella sezione apposita ma ribattezziamo il 3d villano in "Sei Nazioni 2023", please :-]
Molto interessante. Piu' o meno come la penso io (senza essere capace di spiegarlo come lei ovviamente, che sia in italiano oppure in francese). Se vogliamo continuare dobbiamo veramente spostarci. Si puo' aprire il dibattto nella sezione apposita (e magari chiedere al moderatore di spostare da questa tutto quello che non c'entra).
Ilgorgo
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Re: Sei Nazioni 2023

Messaggio da Ilgorgo »

Bandini ha scritto: 20 gen 2023, 16:02 Sono con parisgino e i Francesi , a me gli anglismi irritano.. la cute :)
in questo video https://www.youtube.com/watch?v=aaEMBlG0iGM una linguista espone la materia con due ottime ragioni
Spostiamoci nella sezione apposita ma ribattezziamo il 3d villano in "Sei Nazioni 2023", please :-]
Non mi sembra che sprizzi simpatia, questa professoressa, però è molto brava e penso che nei prossimi giorni guarderò qualche altro suo video.
Non riesco a essere d'accordo però con tutte le sue affermazioni; non trovo ad esempio nulla di male che nello sci si dica "manche" o "slalom" invece che "porzione di gara" e "serpentina", anche perché sono parole che proprio perché straniere sospingono subito la nostra mente a un ambito molto definito, mentre le corrispondenti parole italiane ci manterrebbero in confini più larghi e generici. Anche "live", vocabolo citato proprio dalla professoressa, aveva secondo me una ragion d'essere, perché fino a poco tempo fa i "live" erano quelli on line mentre la "diretta" era quella della tv, e usare una parola o l'altra serviva già a definire meglio il concetto; ora però mi pare che i due ambiti -stream e tv- si siano mescolati e forse ha meno senso di prima continuare a utilizzare due parole diverse.
Ovviamente il discorso di manche e slalom vale anche per "rugby" (invece di palla ovale), ruck, maul, pack (invece di pacchetto), touche, drop... Sono parole specifiche del rugby, le si è imparate in questa forma e si è continuato a ripeterle con naturalezza in tale forma, non per "pigrizia mentale" (una delle accuse della professoressa) né per ignoranza (altra sua accusa) né per affettazione.
Ecco, quello che a me non piace di certe parole straniere o di certi termini che mi paiono di moda come "iconico" non sono la possibile ignoranza o pigrizia che sottendono ma è proprio l'affettazione: il dire quelle parole perché si pensa che utilizzarle renda più prestigioso (avrei voluto dire più cool) ciò che si dice, non per il significato delle parole ma perché sono parole utilizzate da persone (gli stranieri, o gli specialisti di un campo) che riteniamo dotate di prestigio e quindi pensiamo che scimmiottandone il linguaggio erediteremo un po' del loro prestigio. Ecco, questo credo sia il motivo per il quale certe parole e certi toni che suonano sopra le righe mi danno appena un po' di itterizia
tonione
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Re: Six Nations 2023

Messaggio da tonione »

approvo la mozione Bandini. sei nazioni 2023, titolo della discussione.
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jpr williams
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Re: Sei Nazioni 2023

Messaggio da jpr williams »

Io ci sto anche, ma per cambiare il titolo mi ritengo moralmente obbligato a chiedere il consenso di chi ha aperto il thr..., l'argomento.
Cioè il buon crouchbindset.
Che però, se dovesse accettare, dovrebbe poi per coerenza cambiare il proprio nickn...soprannome in una roba tipo accovacciatilegativia :wink:
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
crouchbindset
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Re: Sei Nazioni 2023

Messaggio da crouchbindset »

Per me va bene, si puó aprire unaltro thread per parlare del 6N degli altri
"With respect a lot of you need to stop letting your emotions take over. Do not look at the individual who by the way is one of the best on and off the field. Just deal with the facts of the tackle, not who made it. That’s what we all do as officials now please stop being personal." Nigel Owens, August 2023
speartakle
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Re: Sei Nazioni 2023

Messaggio da speartakle »

Comunque dalla partita della A e anche della Benetton, si evince che Bruno è l'unica ala di ruolo di un certo livello. Padovani ultimamente è meno "fresco", magari consente di avere piede e copertura, però in attacco non ci siamo.
Da Re avrebbe bisogno di un bel po' di minuti di confidenza per essere preso in considerazione in caso di necessità. Non so quanta differenza ci sia tra lo schierare lui o Padovani ora come ora.
A me piacerebbe molto vedere questi trequarti: Allan Morisi Brex Bruno Menoncello Capuozzo
Sulle palle alte e la copertura dietro sarebbero probabilmente dolori però non utilizzare un Menoncello con uno strapotere fisico fenomenale è uno spreco. é davvero una forza della natura.
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