Sigh... Bergamauro invoca Materazzi...

[lopezmartinez]

infatti cirillo è famoso per aver fatto vincere i mondiali all'Italia e per essere il miglior difensore attualmente in circolazione..........

non è un motivo valido per spaccare le labbra a qualcuno...

Quoto. E chiudo.

[Ivan_il_Terrone]

dopo aver letto queste dichiarazioni a qualcuno sara' venuto un travaso di billie

[parm]

mm traVASO ....BILLIE.............sembra che vogliano dire qualcosa ste due partoline ma nn ricordo cosa...mumble mumble

[robbberta]

mm traVASO ....BILLIE.............sembra che vogliano dire qualcosa ste due partoline ma nn ricordo cosa...mumble mumble

ahahahahahah anche a me ricorda qualcosa!!!
grande parm!

[user234483]

mm traVASO ....BILLIE.............sembra che vogliano dire qualcosa ste due partoline ma nn ricordo cosa...mumble mumble

ahahahahahah anche a me ricorda qualcosa!!!

a me ricorda una canzone mentre parlo con il vigile che dirige il traffico alle 2 di notte per chiedere dove devo passare per evitare la street parade 2005.....canzone il cui ritornello fa "io un cannone me lo merito...e me lo fumo tutto subito"

Per cui vuol leggere tutto...:
http://www.lyricsmania.com/lyrics/assal ... 12274.html

[TUCKER]

Sono fuori dal tunnel-el-el-el ed aspetto Cirillo-oh-oh-oh [Io non sopporto Materazzi, per me i giocatori di Calcio sono altri... io son cresciuto con Franco Baresi... non invidio queste generazioni...]

Cito da un articolo apparso a suo tempo (11.7.2006) su La Stampa, di Marco Ansaldo

Il «caso Materazzi» assomiglia alle barzellette in cui personaggi di paesi diversi affrontano a modo loro una situazione, poi arriva l'italiano e fa la figura del più furbo. Nel cercare la chiave della provocazione che ha spinto Zinedine Zidane al gesto più stupido e ultimativo della sua carriera, per gli inglesi del «Guardian» Materazzi gli avrebbe dato del «terrorista» puntando sulle sue radici arabe, per i brasiliani di «Rede Globo» avrebbe ripetutamente definito la sorella Lila «una prostituta», per alcuni francesi ne avrebbe infine toccato la madre, che dicono sia malata. Pare abbiano ragione i brasiliani.

Gli italiani invece se ne fregano. Non che manchi la curiosità di sapere tutto del retroscena, anzi la caccia è apertissima, ma c'è la convinzione che quei due manterranno il segreto fino in punto di morte. Materazzi non vuole parlarne. «Sembrerebbe una scusa e non ho niente di cui scusarmi» ha detto sull'aereo che ha riportato la Nazionale in Italia. Zidane potrebbe sciogliere il mistero ma è improbabile che racconti cosa l'ha portato a perdere la testa e sbatterla contro il petto dell'italiano: da professionista sa che qualsiasi cosa raccontasse apparirebbe debole per giustificare la reazione plateale che ha inguaiato la Francia.

Ieri comunque si è scatenata la corsa alla verità. Si sono vivisezionate le immagini registrate dalle 25 tv che hanno ripreso l'evento per la Fifa: sono stati reclutati gli esperti nel linguaggio dei sordomuti perché interpretassero il labiale ma i filmati che servirono a Sky per incastrare il tedesco Frings prima di Italia-Germania, questa volta non sono chiari. La distanza è grande, il movimento delle labbra sfugge alla decifrazione. L'unica certezza è che gli insulti dell'interista non avevano sfondo razziale. Lo ha garantito Lilian Thuram, uno che a queste cose ci sta attento. Inoltre la Fifa fece firmare ai giocatori un documento in cui si impegnavano a evitare qualsiasi apprezzamento razziale per cui se si dimostrasse il contrario Materazzi sarebbe nei guai. «Perché mai avrei dovuto dare del terrorista a Zidane? Sono un ignorante, certe parole non le conosco», ha spiegato Materazzi. Vialli, più colto di lui, lo disse invece di Zeman per l'intervista che scatenò l'inchiesta di Guarinello sul doping. La versione famigliare, madre-sorella (soprattutto sorella)-moglie-figli, sembra più in linea con il personaggio del gladiatore coperto di tatuaggi come un portuale di Rotterdam. Tuttavia non ci metteremmo la mano sul fuoco. Perchè Matrix, come ama farsi chiamare, è un provocatore che raramente scade nell'insulto banale. E' più sottile, più cattivo. Più sfiancante. «E io le madri non le insulto mai».

«Sapendo quello che Materazzi dice in campo, sono convinto che Zidane ha fatto bene» ha detto Trezeguet, tanto per inquadrare la fama dell'interista. Quando il 1° febbraio del 2004 fece saltare i nervi a Bruno Cirillo, difensore del Siena, si limitò a ripetergli che era un brocco. Lo fece per tutto il secondo tempo dalla panchina dell'Inter, dove non avrebbe potuto sedere perché non compariva nell'elenco presentato all'arbitro. «Attaccate Cirillo, che è scarso», gridava ai suoi compagni. A fine partita Cirillo gli corse incontro come una furia e Materazzi gli tirò un cazzotto in bocca. Prese una squalifica fino al 29 aprile. «Posso aver sbagliato - ammise - ma non capisco perché se l'è presa tanto. A me tutti dicono che sono scarso». Altro episodio. Derby Milan-Inter. Shevchenko torna in campo dopo un'operazione allo zigomo che Loria gli ha spaccato. Al primo contrasto con Materazzi si vede l'ucraino, un'anima solitamente gentile, rivoltarsi contro l'avversario sotto gli occhi del guardalinee. Agli amici Sheva raccontò che nel sottopassaggio gli aveva ripetuto di stare attento alla faccia perchè gliel’avrebbe spaccata di nuovo.

È un tipo fantasioso, il Nostro. Lo juventino Antonio Conte, ad esempio, si sentì provocare sul fatto che si era trapiantato i capelli. «Il guaio è che lui non può trapiantarsi il cervello», replicò a chi gli chiedeva perchè ce l'avesse con l'interista, il più detestato dai «vecchi» juventini perché li aveva sfottuti il giorno in cui persero lo scudetto a Perugia, dove giocava lui. Di lingua e di spada Materazzi è uno che taglia.

Gli avversari si sono lamentati spesso del suo gioco violento, Sorin ricorda ancora la gomitata che lo spaccò nella semifinale di Champions a Villarreal. L'unico con cui va d'amore e d'accordo è Ibrahimovic. Lo svedese, vittima di un'entrata assassina, è diventato un suo grande amico. Valli a capire.