Re: 6N Italia v Scozia
Inviato: 23 feb 2014, 21:09
Ho rivisto la partita -lo so, sono masochista- e questo e' il mio pensiero:
a) non importa dire se sia stata la peggiore partita casalinga dell'Italia nel torneo, ma i primi 20 minuti della ripresa sono stati da incubo, non siamo mai entrati, mai, nei loro 22. E di fronte non avevamo certo gli All Blacks, anzi, avevamo una squadra che faceva solo a sportellate, senza grandi idee. Weir ha messo dentro il drop, ma come gestione del gioco e' stato molto mediocre. Non so cosa sia successo, ma non ricordo un'altra partita, nemmeno nei primissimi anni, in cui per 20 minuti non siamo entrati nei 22 avversari. Ricordo che non perdevamo con la Scozia in casa dal 2006, li avevamo battuti nel 2008, 2010 e 2012, e avevamo vinto anche in casa loro nel 2007. Loro ci avevano battuti nei due incontri in campo neutro. Una sconfitta incredibile.
b) La quantita' di in-avanti che abbiamo fatto e' spaventosa, anche l'azione del drop nasce da un in-avanti di Bortolami su una rimessa. Da due in-avanti nascono anche le loro mete, errori che pensavamo di aver eliminato dal nostro rugby. Di nuovo, cosi' tanti errori di handling non li ricordo.
c) Non sono ne' un fan ne' un denigratore di Brunel, anche se ho scritto che come allenatore del Perpignan e come vice di Laporte mi lasciava piuttosto freddo. Non e' certo colpa sua se i giocatori non entravano in ruck. Pero' e' la seconda volta consecutiva che al rientro dopo la pausa siamo disastrosi: a Parigi abbiamo concesso 3 mete alla Francia nei primi 10 minuti della ripresa, ieri, invece di uccidere la Scozia con un'altra meta che avrebbe chiuso la partita, abbiamo concesso loro di rientrare in partita smettendo di giocare. Che i suoi discorsi all'intervallo siano cosi' noiosi? Che metta del bromuro nel te'? C'e' comunque da riflettere. Cosi' come mi lascia perplessa la mancanza di animus pugnandi dell'Italia, non combattevano, non li vedevo col fuoco negli occhi. E l'Italia non aveva assolutamente un piano di gioco, di nuovo, come a Parigi, nessuna idea di gioco. Il gioco di Mallett poteva non piacere, poteva essere etichettato come non-gioco, ma almeno l'Italia un piano l'aveva. Ieri niente. Non abbiamo mai, dicasi mai (una volta Botes e loro hanno chiamato un mark, una volta McLean nel primo tempo direttamente nelle mani di Hogg) usato il piede per spostare il gioco o guadagnare campo. Tardivi anche i cambi: quando sono entrati Derbyshire e Botes mi aspettavo anche l'ingresso di Orquera, Allan era in confusione, invece niente. Brutta la gestione dei cambi. La prima linea andava cambiata -magari non integralmente, ma qualche elemento- almeno 10 minuti prima. E la colpa ai miei occhi piu' grave di Brunel e' quella di non essere riuscito a togliere pressione dai giocatori, in una partita che ci vedeva chiaramente favoriti, in una partita in cui eravamo nettamente superiori sulla carta. Magari e' un buon allenatore, ma in questa occasione si e' dimostrato un pessimo psicologo, i nostri avevano paura di vincere.
d) Parisse imbarazzante. Sono anni che lo sostengo, non deve fare il capitano, e' troppo abituato a perdere, sembra a volte slegato dal resto della squadra e ha fatto errori da principiante. Teniamolo in campo, ma diamo la fascia a qualcuno che abbia veramente carisma e leadership (chi? bella domanda.)
e) E' una sconfitta che lascera' tempo strascichi pesantissimi nelle nostre teste. E ci aspettano Irlanda e Inghilterra, ossia, da quello che si e' visto, le due squadre piu' forti di questo 6N. Temo due solenni naufragi, con passivi pesanti. Mi auguro di sbagliarmi. Un whitewash in questa edizione secondo me metterebbe in serissima discussione la permanenza di Brunel, che forse sta cercando di esportare un modello di gioco che non e' il nostro. Non siamo francesi (e io, parere personale, nemmeno voglio giocare come i francesi). Nel 2009 Mallett si attacco' alle ELV e al depotenziamento delle maul per giustificare il cappotto, Brunel temo non si potrebbe attaccare a niente. A meno che non ammettiamo che siamo di un livello molto inferiore alle altre 5 squadre (anzi, 4+1 perche' anche la Scozia e' sotto di parecchio rispetto alle altre 4), e quindi siamo contenti solo di essere in un torneo che non meritiamo, quando arriva l'exploit bene -4 whitewash piu' altri 5 cucchiai di legno e speriamo che questa edizione non porti ne' l'uno ne' l'altro ma la vedo nerissima, una sola vittoria in trasferta in 14 anni (che diventeranno 15 se non vinciamo all'Aviva), solo 2 edizioni su 14 (2007 e 2013 con due vittorie)- ma dobbiamo essere comunque contenti di poter giocare a questi livelli, visto che la nazionale e' espressione di un paese dove, tranne poche isole felici (Veneto, l'Aquila, in parte la costa etrusca), il rugby non e' considerato ne' capito. Con questa filosofia allora torna il sorriso. Altrimenti rimango incavolato per la bruttissima sconfitta e per il modo orribile in cui e' maturata.
a) non importa dire se sia stata la peggiore partita casalinga dell'Italia nel torneo, ma i primi 20 minuti della ripresa sono stati da incubo, non siamo mai entrati, mai, nei loro 22. E di fronte non avevamo certo gli All Blacks, anzi, avevamo una squadra che faceva solo a sportellate, senza grandi idee. Weir ha messo dentro il drop, ma come gestione del gioco e' stato molto mediocre. Non so cosa sia successo, ma non ricordo un'altra partita, nemmeno nei primissimi anni, in cui per 20 minuti non siamo entrati nei 22 avversari. Ricordo che non perdevamo con la Scozia in casa dal 2006, li avevamo battuti nel 2008, 2010 e 2012, e avevamo vinto anche in casa loro nel 2007. Loro ci avevano battuti nei due incontri in campo neutro. Una sconfitta incredibile.
b) La quantita' di in-avanti che abbiamo fatto e' spaventosa, anche l'azione del drop nasce da un in-avanti di Bortolami su una rimessa. Da due in-avanti nascono anche le loro mete, errori che pensavamo di aver eliminato dal nostro rugby. Di nuovo, cosi' tanti errori di handling non li ricordo.
c) Non sono ne' un fan ne' un denigratore di Brunel, anche se ho scritto che come allenatore del Perpignan e come vice di Laporte mi lasciava piuttosto freddo. Non e' certo colpa sua se i giocatori non entravano in ruck. Pero' e' la seconda volta consecutiva che al rientro dopo la pausa siamo disastrosi: a Parigi abbiamo concesso 3 mete alla Francia nei primi 10 minuti della ripresa, ieri, invece di uccidere la Scozia con un'altra meta che avrebbe chiuso la partita, abbiamo concesso loro di rientrare in partita smettendo di giocare. Che i suoi discorsi all'intervallo siano cosi' noiosi? Che metta del bromuro nel te'? C'e' comunque da riflettere. Cosi' come mi lascia perplessa la mancanza di animus pugnandi dell'Italia, non combattevano, non li vedevo col fuoco negli occhi. E l'Italia non aveva assolutamente un piano di gioco, di nuovo, come a Parigi, nessuna idea di gioco. Il gioco di Mallett poteva non piacere, poteva essere etichettato come non-gioco, ma almeno l'Italia un piano l'aveva. Ieri niente. Non abbiamo mai, dicasi mai (una volta Botes e loro hanno chiamato un mark, una volta McLean nel primo tempo direttamente nelle mani di Hogg) usato il piede per spostare il gioco o guadagnare campo. Tardivi anche i cambi: quando sono entrati Derbyshire e Botes mi aspettavo anche l'ingresso di Orquera, Allan era in confusione, invece niente. Brutta la gestione dei cambi. La prima linea andava cambiata -magari non integralmente, ma qualche elemento- almeno 10 minuti prima. E la colpa ai miei occhi piu' grave di Brunel e' quella di non essere riuscito a togliere pressione dai giocatori, in una partita che ci vedeva chiaramente favoriti, in una partita in cui eravamo nettamente superiori sulla carta. Magari e' un buon allenatore, ma in questa occasione si e' dimostrato un pessimo psicologo, i nostri avevano paura di vincere.
d) Parisse imbarazzante. Sono anni che lo sostengo, non deve fare il capitano, e' troppo abituato a perdere, sembra a volte slegato dal resto della squadra e ha fatto errori da principiante. Teniamolo in campo, ma diamo la fascia a qualcuno che abbia veramente carisma e leadership (chi? bella domanda.)
e) E' una sconfitta che lascera' tempo strascichi pesantissimi nelle nostre teste. E ci aspettano Irlanda e Inghilterra, ossia, da quello che si e' visto, le due squadre piu' forti di questo 6N. Temo due solenni naufragi, con passivi pesanti. Mi auguro di sbagliarmi. Un whitewash in questa edizione secondo me metterebbe in serissima discussione la permanenza di Brunel, che forse sta cercando di esportare un modello di gioco che non e' il nostro. Non siamo francesi (e io, parere personale, nemmeno voglio giocare come i francesi). Nel 2009 Mallett si attacco' alle ELV e al depotenziamento delle maul per giustificare il cappotto, Brunel temo non si potrebbe attaccare a niente. A meno che non ammettiamo che siamo di un livello molto inferiore alle altre 5 squadre (anzi, 4+1 perche' anche la Scozia e' sotto di parecchio rispetto alle altre 4), e quindi siamo contenti solo di essere in un torneo che non meritiamo, quando arriva l'exploit bene -4 whitewash piu' altri 5 cucchiai di legno e speriamo che questa edizione non porti ne' l'uno ne' l'altro ma la vedo nerissima, una sola vittoria in trasferta in 14 anni (che diventeranno 15 se non vinciamo all'Aviva), solo 2 edizioni su 14 (2007 e 2013 con due vittorie)- ma dobbiamo essere comunque contenti di poter giocare a questi livelli, visto che la nazionale e' espressione di un paese dove, tranne poche isole felici (Veneto, l'Aquila, in parte la costa etrusca), il rugby non e' considerato ne' capito. Con questa filosofia allora torna il sorriso. Altrimenti rimango incavolato per la bruttissima sconfitta e per il modo orribile in cui e' maturata.