Il nuovo presidente

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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ruttobandito
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da ruttobandito »

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Alfonso Catarinicchia
Mr Ian
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Mr Ian »

jentu io sono con te lo sai...
RugbyInPuglia
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da RugbyInPuglia »

Il nuovo Presidente avrà da stilare un'agenda molto piena di impegni e questioni da risolvere, anche dal punto di vista mediatico. Non sarà una priorità ma dal punto di vista della trasmissione delle partite praticamente non esistiamo tra la nazionale su DMAX, il Pro14 su Dazn (e qui ci saremmo anche) e il campionato su Youtube. Dovrà cercare quindi di vendere il "prodotto" a qualche network nazionale. Ma al di là di questo aspetto l'impegno maggiore dovrebbe essere investire nella movimento di base delle società e questo sarà più efficace delegando ampi poteri gestionali (e soprattutto economici) alle federazioni regionali visto che loro hanno il polso delle criticità delle realtà locali. Quindi incentivare la nascita di nuove società (parlo soprattutto del sud con bacini più poveri economicamente e di praticanti), promuovendo incontri nelle scuole (magari tramite dei protocolli di intesa con il Ministero dell'Istruzione) e il dialogo con le amministrazioni locali per le infrastrutture, insomma dare ossigeno al movimento. Poi ovviamente investire sul campionato italiano perchè sia lo sbocco dei talenti. Invece sull'utilità delle franchigie ho qualche perplessità perchè se fossero espressione di un campionato di qualità e quindi raccogliere il meglio dei ns atleti sarebbe ok, ma oggi come oggi costituiscono solo una rappresentanza politica in quanto, come nel 6 nazioni, in Europa dopo le 5 ci siamo solo noi e quindi dovevamo esserci per forza. In ultimo: spero che si abbandoni l'Olimpico per il Sei Nazioni che non è "nostro" non fa tradizione e non ha un senso rugbystico...in attesa del Flaminio forse sarebbe meglio "vagare" per altre città.
Squilibrio
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Squilibrio »

jentu ha scritto: 21 mar 2021, 9:26 Da quello che leggo Innocenti pare giustificare anche lo staff oltre ai giocatori perché ci ha messo la faccia.
Al di là del richiamo di ognuno alle proprie responsabilità, che sento anch'io ed ho scritto in altre discussioni, non mi pare che ci siano elementi di sostanziale novità rispetto ai temi della campagna elettorale.
Ora però è presidente, non pretendo che risolva tutto e subito, ma da qualche parte inizi ed al tour estivo in NZ non può andare questo staff così com'è.
Non può essere difeso in toto ed in maniera acritica.
Poi con il tempo necessario lavori anche il resto del rugby italiano.
Questo commento sa di palla in touche.
Io penso che il commento sia giusto, un gavazzi ma anche un dondi appena eletto avrebbe dato la colpa al predecessore, non si è nascosto anche perchè sarebbe difficile farlo ma ha detto soprattutto questo "Noi che non siamo stati capaci di formarli e renderli forti e vittoriosi, noi che abbiamo sempre fatto le scelte per piccoli interessi di bottega, noi che abbiamo pensato per prima cosa al nostro orticello piuttosto che al bellissimo giardino di tutti."

Io penso che sia questo il problema italiano e le colpe le hanno più o meno tutti dai club fino ai vertici federali, ha poi difeso lo staff perchè oggettivamente io credo che abbia poche colpe (magari però i soliti assistenti da riciclare fino alla pensione quelli si sarebbero da mandare via, che smith si scelga lo staff che crede). Io vengo dalla pallavolo, lo sport che forse più vive di gesti tecnici e da spettatore vedo che mancano proprio le fondamenta, non si placca, non si ci impegna, abbiamo un estremo che sembra un under 12 che ha paura di placcare quando fa passare il giocatore poi si gira e fa finta di rincorrerlo e così tanti altri. Vedo poi una cosa, per anni abbiamo accusato l'allenatore di turno perchè non facevagiocare i giovani, non pescava dal campionato italiano, non convocava presunti fenomeni..... Ecco in questo 6 nazioni ha forse fatto tutto che noi chiediamo da anni e i risultati si sono visti.... Alla fine l'unica strada obbligata è lavorare insieme, mi pare che innocenti non abbia tirato ancora fuori uno solo degli alibi a sua disposizione, fidiamoci
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Squilibrio »

Mr Ian ha scritto: 21 mar 2021, 11:29 Non è retorica, è solamente la constatazione del reale livello del rugby italiano, dove tutti lamentano, pretendono e richiedono, ma non appena gli si chiede un certo tipo di lavoro, allora tutto si ferma e si fa finta di nulla...
I federali passati questo lo sapevano bene e avevano perso le speranze nella collaborazione dei club, quelli di oggi invece i club se li stanno portando dietro, ma ancora aspetto un pò perchè poi ci potrebbe essere da ridere
Concordo, a quel punto però tutti i nodi verrebbero al pettine perchè l'alibi di ascione o della federazione che non ti ascolta cadrebbero e a quel punto non resterebbe alternativa al tier2
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Squilibrio »

TEONE ha scritto: 21 mar 2021, 15:37 Chi mi sa dire il curriculum di Troncon come tecnico?!
La sua presenza al massimo livello in nazionale è uno degli scandali più scandalosi del mondo rugbistico.
E secondo me sta anche sul c*** ai giocatori..
Penso nazionale under 20, zebre e nazionale
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Squilibrio »

jpr williams ha scritto: 21 mar 2021, 15:38
Garry ha scritto: 21 mar 2021, 15:35 Mai una buona parola per noi poveracci senza orticello... :cry:
Tu hai un orticello pagato dalla fir...
Veramente se proprio vogliamo dirla tutta io e credo anche garry siamo padroni dell'orticello in cui si allena la fir perchè lo abbiamo costruito con le nostre tasse..... è la fir che occupa il nostro orticello e ha sfrattato il nostro orticello precedente che era il gran
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Garry »

Squilibrio ha scritto: 21 mar 2021, 18:36
TEONE ha scritto: 21 mar 2021, 15:37 Chi mi sa dire il curriculum di Troncon come tecnico?!
La sua presenza al massimo livello in nazionale è uno degli scandali più scandalosi del mondo rugbistico.
E secondo me sta anche sul c*** ai giocatori..
Penso nazionale under 20, zebre e nazionale
Anche nazionale maggiore prima dell'U20, con Mallett.
È lui che ha dovuto addestrare Bergamasco a fare il mediano di mischia...

"La vita è quello che non esisterà mai sotto il fascismo: libertà, creazione, sincerità, verità, bellezza e volto umano"
R.I.P. Pavel Kushnir - pianista russo morto in carcere, vittima del fascismo russo
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da oldprussians »

Ho appena visto la comunicazione dal presidente.

Secondo me sta per tagliare la testa a un sacco di persone.

Vengeance will be swift and merciless.
Garry
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Garry »

Squilibrio ha scritto: 21 mar 2021, 18:37
jpr williams ha scritto: 21 mar 2021, 15:38
Garry ha scritto: 21 mar 2021, 15:35 Mai una buona parola per noi poveracci senza orticello... :cry:
Tu hai un orticello pagato dalla fir...
Veramente se proprio vogliamo dirla tutta io e credo anche garry siamo padroni dell'orticello in cui si allena la fir perchè lo abbiamo costruito con le nostre tasse..... è la fir che occupa il nostro orticello e ha sfrattato il nostro orticello precedente che era il gran
Ma pur essendo passato da diversi club come giocatore (o forse proprio per quello) non considero il mio club come prioritario rispetto alla nazionale o al rugby italiano e al suo sviluppo.
La situazione in cui versa il nostro rugby non è meno dolorosa per me, se magari piazzano nel mio paesino l'Accademia federale o se la mia squadretta di Top10 vince il campionato.
Un successo di una franchigia e meglio ancora della nazionale vale di più di un successo del mio club.

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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Garry »

oldprussians ha scritto: 21 mar 2021, 19:33 Ho appena visto la comunicazione dal presidente.

Secondo me sta per tagliare la testa a un sacco di persone.

Vengeance will be swift and merciless.
Ma di chi? Degli impiegati negli uffici della FIR?

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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da oldprussians »

Garry ha scritto: 21 mar 2021, 20:15
oldprussians ha scritto: 21 mar 2021, 19:33 Ho appena visto la comunicazione dal presidente.

Secondo me sta per tagliare la testa a un sacco di persone.

Vengeance will be swift and merciless.
Ma di chi? Degli impiegati negli uffici della FIR?
Tutti i pesi morti che hanno per troppo a lungo presi i soldi del 6N. Che sono tanti. Da impiegati che non servono a allenatori incompetenti.

Ricordiamoci che Festuccia a vissuto in realtà serie, e può vedere le cose che ci fanno danno.

Libererà in sacco di soldi per usare nel giusto modo.

Al meno che non lo sparano.
Rugbysti per sempre
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Rugbysti per sempre »

Andatevi a leggere l’intervista ad Innocenti sulla Tribuna di Treviso.
Ma perché una brava persona come Poggiali ha deciso di appoggiare questo arrogante qui invece che Vaccari che pure aveva richiesto il suo aiuto? :cry:
RigolettoMSC
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da RigolettoMSC »

Rugbysti per sempre ha scritto: 22 mar 2021, 2:26 Andatevi a leggere l’intervista ad Innocenti sulla Tribuna di Treviso.
Ma perché una brava persona come Poggiali ha deciso di appoggiare questo arrogante qui invece che Vaccari che pure aveva richiesto il suo aiuto? :cry:
Non l'ho trovata...
Riccardo
Ilgorgo
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Ilgorgo »

Fabrizio Zupo, 21 marzo: Marzio Innocenti a ruota libera
https://zupo-mattinopadova.blogautore.repubblica.it

Marzio Innocenti a ruota libera, otto giorni dopo le 13 e 13 del 13 marzo orario in cui è stato proclamato presidente della Fir. Dal campo alla presidenza, Innocenti non ha bisogno di presentazione: 4 scudetti col Petrarca, capitano azzurro, 8 anni presidente del rugby veneto, otorinolaringoiatra, dividerà la settimana fra il lavoro in sala operatoria e quello alla Fir.

Partiamo da sabato, il peggior ko con la Scozia di sempre. Ci sono cambiamenti nell’aria? Questo gruppo giovane prende 6 mete di media e si appresta ad affrontare da giugno a novembre gli All Blacks per 4 volte. Ha ragione Smith a chiedere test-match più alla portata?
«La colpa è di tutti noi. Mia per prima che non sono diventato presidente prima. I ragazzi sono quelli che ci mettono la faccia. Potrei dare un giudizio tecnico, ho il quarto livello il massimo. Ma di sabato non voglio parlare. Quelle facce viste in campo sono le nostre. Dal presidente all’ultimo giocatore, abbiamo tutti una parte di colpa. E quando si vincerà avremo tutti una parte di merito. Sì Smith ha ragione. Magari torneremo ai probabili-possibili. Ci si giocava il posto».

Perde la Nazionale e perdono le due franchigie...
«Il movimento rugbistico, non solo la Fir, è l’azionista di maggioranza di queste due franchigie. E merita risposte che chiederò a breve. Intendo la prossima settimana».

Come concilia gli impegni tra Fir e lavoro e come lavorerà per cambiare la situazione dell’Italia?
«Mi sveglio alle 4.30, la mia settimana sarà divisa fra il lavoro in clinica da martedì a venerdì e altri in cui sarò a Roma. Non posso trascurare i club che continuerò a visitare. Specie al Sud, senza dimenticare il Nord dove il rugby corre. Sulla Nazionale, concentrandoci su Accademie e franchigie abbiamo dimenticato di quanti giocatori ci sono e ognuno è portatore di una crescita. È stato un errore madornale. Da oggi la maglia della Nazionale è a disposizione di tutti i giocatori che credono di meritarsela».

Prime scelte, quali dopo quella sulla staffetta Ascione-Pacini?
«Le scelte non le faccio da solo ma con il Consiglio che ancora non s’è riunito. Sulla direzione tecnica, Franco Ascione era stanco e senza spinta propulsiva. A Franco sono state caricate responsabilità che non gli competevano e neppure richieste. Pacini è una persona che vale ma non gli è mai stata data la responsabilità. Sicuramente ha l’energia e la spinta. È ad interim, dipende da lui farsi confermare. Di certo non può essere oberato di lavoro tra formazione e Nazionale. La scelta è stata condivisa con i consiglieri. Dobbiamo dare il meglio al nostro rugby. Non si possono prendere decisioni sull’onda emotiva».

Ci sono voci su Wayne Smith a tempo pieno, più volte tirato in ballo negli ultimi 20 anni e consulente sotto O’Shea.
«Wayne (giocava con Casale e Treviso negli stessi anni di Innocenti ndr) è come se fosse mio fratello. Sì gli ho chiesto di darmi una mano e non può. Wayne rimane vicino all’Italia e ci ha proposto qualcuno. Però se veniva lui era un discorso.... »

A quando un ct italiano?
«Apprezzo tutti i ragazzi della Nazionale che fanno un percorso, ma quando si inizia una cosa non si parte dalla cima».

Beh ad esempio lo staff di Treviso ha avuto un’opportunità professionale e ha raccolto la sfida. Potevano rifiutarla?
«Se Marco Bortolami ritiene di essere la persona giusta, ha fatto benissimo a farlo».

Zebre: voci di dimissioni dell’ad Dalledonne e di Dondi presidente ad interim, le barricate emiliane per un passaggio a Padova.
«Non seguo le voci. Andrea Dalledonne si è sacrificato proseguendo per mesi un lavoro difficile e complicato che né io e né lui riusciamo a capire. Lo ringrazio. Sarà lui a decidere cosa vuol fare. Per quanto riguarda le grida di allarme della politica e degli imprenditori emiliani che leggo sui giornali, chiedo: quando Dalledonne vi chiedeva aiuto, dove eravate? Parleremo ai politici emiliani ma alle chiacchiere devono seguire i fatti. Dondi è il nostro presidente onorario. Che conosco dal mio primo giorno in azzurro a 22 anni. Di dimissioni e interim non so nulla».

Benetton Treviso, franchigia che “si regge da sola” ha detto nei giorni scorsi, ma al termine di una stagione disastrosa per risultati.
«Sì la Benetton si regge. Per i risultati, essendo il movimento l’azionista di maggioranza delle franchigie, chiederò tutte le informazioni per capire. Credo che Crowley sia uno dei migliori coach in giro».

Ma che succederà allora del titolo delle Zebre?
«Le licenze sono della Fir. Alessandro Banzato è una delle persona più importanti che il rugby ha in questo momento. Come Vladimir Payano e Francesca Vittadello del Verona, Francesco Zambelli del Rovigo, Luciano Benetton a Treviso che hanno dato per anni disponibilità economica. Se Banzato chiede una risposta è un dovere dargliela. Questo consiglio dopo aver esaminato tutto, risponderà. Va nell’interesse del rugby italiano. Le decisioni vanno prese e non si perderà tempo a prenderle».

Un gradino sotto le franchigie lei parla di Superlega. Potrebbero esserci i Dogi per il Veneto?
«Certo Dogi come Superlega del Veneto, come spero la Campania o la Sicilia. Trovo un’anomalia, vedere il Veneto giocare col nome di uno sponsor in Pro 14. In Superlega servono soggetti economici disponibili per un impegno non da poco. Possono essere il Rovigo, il Verona o magari le Fiamme Oro. Tra Superlega e Pro 14 non ci saranno ascensori, il sistema dei permit player andrà cancellato».

È un governo di governatori, 5 quelli eletti. Dove partirà questo Consiglio?
«Dall’assemblea straordinaria con tutti i club. Voteremo per il passaggio delle attività giovanile agli anni dispari. La novità dei 5 governatori eletti è il premio del movimento all’organo più vivace nel territorio, che ha colto le novità».

Ora nuove elezioni in Veneto. C’è chi vorrebbe il Civ diverso, meno politico e più amministrativo. Senza quella divisione che ha visto lei contrapposto a Gavazzi.
«Mi sono già dimesso dal Civ, mettendo tutto nelle mani del vice presidente Alessandro Biasiolo. Che ha tutta la mia fiducia. Le regioni sono il motore propulsore e devono interpretare il progetto secondo il territorio che hanno. Dovranno essere in sintonia con me e con il consiglio. Io non ero in sintonia con Gavazzi, ma ho aiutato il Veneto. La mia porta sarà sempre aperta, quella di Gavazzi era chiusa».

Cosa le sta a cuore?
«Cominciare a lavorare per far tornare in alto il Sud a livello della sua tradizione, il progetto Scampia e il rugby integrato: ne parleremo alla giornata della sindrome di down».

Progetto Flaminio: restauro per un casa del rugby, dove giochino le Nazionali e sede Fir. Che ne pensa?
«Il Flaminio sarebbe un sogno. Me ne ha parlato Malagò del progetto. Ci siamo già visti. Farò la mia parte ma non abbiamo i soldi per tutto. Se Coni, Sport & Salute, Governo ci stanno, siamo pronti. Le partite che dobbiamo vincere le andrei a giocare al Flaminio. Ricordo le 25mila persone che accompagnarono quel drop di Marcato con cui battemmo la Scozia. Il Flaminio è un sogno, se riusciamo a sognare».––

Franchigia a Roma o Milano, le pressioni dal rugby europeo ci sono.
«Quando avrò l’impianto e un numero sufficiente di giocatori assolutamente sì. Una franchigia a Roma sarebbe un passaggio fondamentale, ma con delle basi però».

Paolo Vaccari il suo avversario.
«L’ho conosciuto quando aveva 19 anni, mondiale 1991, da assistente di Fourcade: era magico. E Paolo nel mio cuore sarà sempre quel giocatore magico. Io gli ho detto che faceva uno sbaglio. Lui per me sarà sempre quel Paolo. Dopo il voto ci siamo abbracciati».

Quando ha capito che avrebbe vinto?
«Tre mesi fa quandoo le società venete hanno fatto quell’annuncio di sostegno alla mia candidatura, assolutamente non richiesto».

Chi ha conosciuto per primo alla Fir?
«Giorgio, l’uomo delle pulizie. Ogni mattina alle 7.30 è lì. E’ uno che ha delle idee precise sulla vita».
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