Osservatorio italiani all'estero

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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Garry
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Garry »

Soidog ha scritto: 7 set 2020, 22:59
30 min ha scritto: 7 set 2020, 22:19 Ha funzionato con alcuni e non con altri, ad esempio Sarto e Favaro a mio parere sono tornati peggiorati.
Sono tornati rotti perché per il loro club non c'era l'esigenza di gestirli. Li hanno usurati e scaricati
Esattamente.
Non "sono peggiorati". Li hanno solo spremuti e buttati.
Al primo anno Glasgow Favaro era stato nominato dai tifosi miglior giocatore dei club

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GrazieMunari
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da GrazieMunari »

Garry ha scritto: 7 set 2020, 23:16
Soidog ha scritto: 7 set 2020, 22:59
30 min ha scritto: 7 set 2020, 22:19 Ha funzionato con alcuni e non con altri, ad esempio Sarto e Favaro a mio parere sono tornati peggiorati.
Sono tornati rotti perché per il loro club non c'era l'esigenza di gestirli. Li hanno usurati e scaricati
Esattamente.
Non "sono peggiorati". Li hanno solo spremuti e buttati.
Al primo anno Glasgow Favaro era stato nominato dai tifosi miglior giocatore dei club
Esatto, e se non sei de livello vieni rimbalzato come Padovani.

Comunque il discorso porta sempre vantaggi per un motivo semplicemente numerico (mettiamo di avere 10 giocatori papabili per l'estero):
a) se i 10 rimangono in Italia occupano 10 posti tra Zebre e Benetton
b) se i 10 vanno all'estero liberano 10 posti per altri emergenti alle Zebre e Benetton: in questo caso abbiamo 20 giocatori che si allenano e giocano ad alto livello. Metti che anche 5 di quelli all'estero peggiorano (il 50%), avrai comunque gli altri 5 che migliorano (50%) + i 10 che fai migliorare facendoli giocare nel Pro14 invece che nel Top12

Funziona così in ogni sport e la Georgia mi pare lo dimostri anche per il rugby :wink:
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giuseppone64
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da giuseppone64 »

Basterebbe pero’ garantire ai nostri giovani la possibilità di crescere come i loro coetanei britannici. Se fino a 19 anni siamo li perchè dopo ci legnano di brutto?
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da 30 min »

Certo, li hanno spremuti e buttati, e la loro performance al ritorno era peggiore di quando sono partiti. Ed e' anche comprensibile che ad una squadra straniera delle sorti della nazionale italiana importi zero. Almeno Zebre e Benetton non hanno questo atteggiamento, anzi direi che finalmente c' e' una certa sinergia tra i team del Pro x e la nazionale.
Si cita la Georgia, ma per loro e' una scelta obbligata non avendo squadre in un campionato internazionale. Il loro campionato nazionale e' a livello semidilettantesco. Invece il Giappone, che ha fatto un balzo in avanti superiore alla Georgia, ha i suoi nazionali nel campionato nazionale
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da 30 min »

giuseppone64
"Basterebbe pero’ garantire ai nostri giovani la possibilità di crescere come i loro coetanei britannici. Se fino a 19 anni siamo li perchè dopo ci legnano di brutto?"

Parte della spiegazione potrebbe essere nel fatto che i giovani inglesi vanno in campionati professionistici (premirship e championship), mentre il nostro Top 10/12 e' semidilettantesco.
Consulente
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Consulente »

giuseppone64 ha scritto: 8 set 2020, 8:04 Basterebbe pero’ garantire ai nostri giovani la possibilità di crescere come i loro coetanei britannici. Se fino a 19 anni siamo li perchè dopo ci legnano di brutto?
Io credo, perche' non sono sicuro, che i nostri siano atleticamente migliori dei loro da giovani e compensano la peggior tecnica con il miglior atletismo.
Discorso un po' campato in aria ma magari altri mi possono dire con con miglior cognizione.
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Soidog »

Consulente ha scritto: 8 set 2020, 10:28
giuseppone64 ha scritto: 8 set 2020, 8:04 Basterebbe pero’ garantire ai nostri giovani la possibilità di crescere come i loro coetanei britannici. Se fino a 19 anni siamo li perchè dopo ci legnano di brutto?
Io credo, perche' non sono sicuro, che i nostri siano atleticamente migliori dei loro da giovani e compensano la peggior tecnica con il miglior atletismo.
Discorso un po' campato in aria ma magari altri mi possono dire con con miglior cognizione.
La differenza la faceva il fatto che dopo l'under 20 i giovani britannici venivano inseriti da subito nelle rose di squadre professionistiche, mentre anche quei pochi dei nostri che vi accedevano venivano fatti giocare pochissimo. Questa situazione creava un gap.
Adesso anche da noi chi merita gioca da subito e può progredire più velocemente
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jpr williams
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da jpr williams »

30 min ha scritto: 8 set 2020, 8:40 giuseppone64
"Basterebbe pero’ garantire ai nostri giovani la possibilità di crescere come i loro coetanei britannici. Se fino a 19 anni siamo li perchè dopo ci legnano di brutto?"

Parte della spiegazione potrebbe essere nel fatto che i giovani inglesi vanno in campionati professionistici (premirship e championship), mentre il nostro Top 10/12 e' semidilettantesco.
Per la verità in TOP10/12 ci passano al massimo un paio d'anni (alcuni neanche quelli).
La differenza è che poi vanno alle zebre mica al Leinster. E' lì che nasce il gap.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da 30 min »

Uno o due anni a quell' eta', quando devi perfezionare la tua formazione, sono probabilmente cruciali. La formazione che riceve un giovane in una squadra del Top italiano non e' paragonabile a quella che riceve chi gioca in Premiership, o anche solo in Championship.
Soidog
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Soidog »

jpr williams ha scritto: 8 set 2020, 13:02
30 min ha scritto: 8 set 2020, 8:40 giuseppone64
"Basterebbe pero’ garantire ai nostri giovani la possibilità di crescere come i loro coetanei britannici. Se fino a 19 anni siamo li perchè dopo ci legnano di brutto?"

Parte della spiegazione potrebbe essere nel fatto che i giovani inglesi vanno in campionati professionistici (premirship e championship), mentre il nostro Top 10/12 e' semidilettantesco.
Per la verità in TOP10/12 ci passano al massimo un paio d'anni (alcuni neanche quelli).
La differenza è che poi vanno alle zebre mica al Leinster. E' lì che nasce il gap.
I britannici crescono nelle accademie dei loro clubs, il loro inserimento nella rosa della prima squadra è il risultato di un processo di formazione consolidato nel tempo. Adesso cominciano ad affacciarsi al professionismo i giovani che arrivano dalle prime squadre Under supervisionate da Aboud, i progressi rispetto al passato sono evidenti ed migliori risultati a livello senior potremo vederli presto.
Garry
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Garry »

jpr williams ha scritto: 8 set 2020, 13:02
Per la verità in TOP10/12 ci passano al massimo un paio d'anni (alcuni neanche quelli).
La differenza è che poi vanno alle zebre mica al Leinster. E' lì che nasce il gap.
Però se rimanessero a Calvisano, soprattutto quest'anno, sai che salto di qualità :wink:

"La vita è quello che non esisterà mai sotto il fascismo: libertà, creazione, sincerità, verità, bellezza e volto umano"
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Stru »

Ragazzi, in Inghilterra i ragazzi entrano nelle Academy delle squadre a 18 anni, quando finiscono le scuole.. Si allenano da professionisti da subito, mentre 10/20 dei nostri per anno vanno in accademia e poi in top12
Mr Ian
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Mr Ian »

I ragazzi all estero giocano tanto, con la scuola, la selezione, il club e così via...si allenano max tre volte a settimana e per il resto è un confronto continuo...forse questo li aiuta tanto nello sviluppo, non tanto della tecnica individuale, quanto nello sviluppo dell intelligenza rugbistica
metabolik
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da metabolik »

Mr Ian ha scritto: 8 set 2020, 19:10 I ragazzi all estero giocano tanto, con la scuola, la selezione, il club e così via...si allenano max tre volte a settimana e per il resto è un confronto continuo...forse questo li aiuta tanto nello sviluppo, non tanto della tecnica individuale, quanto nello sviluppo dell intelligenza rugbistica
1 ) Una selezione che avviene su una base numericamente 10 volte la nostra.
2 ) Si, va bene anche così, ma più semplicemente: gli automatismi individuali e collettivi.
Mr Ian
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Mr Ian »

metabolik ha scritto: 8 set 2020, 20:18
Mr Ian ha scritto: 8 set 2020, 19:10 I ragazzi all estero giocano tanto, con la scuola, la selezione, il club e così via...si allenano max tre volte a settimana e per il resto è un confronto continuo...forse questo li aiuta tanto nello sviluppo, non tanto della tecnica individuale, quanto nello sviluppo dell intelligenza rugbistica
1 ) Una selezione che avviene su una base numericamente 10 volte la nostra.
2 ) Si, va bene anche così, ma più semplicemente: gli automatismi individuali e collettivi.
Non entro nel merito qualitativo del discorso perchè non è il caso, ma quantitativamente c'è differenza tra fare un 30 partite l anno e 14 che il minimo federale, che poi alle volte anche a 14 ci si arriva a fatica.
Piuttosto che sugli automatismi che cmq fanno parte del gioco, nell età dello sviluppo mi piacerebbe più parlare di ripetizione della situazione, che nel rugby sono tantissime. Quante volte il ragazzino si trova ad affrontare una determinata situazione di gioco e tutte le possibili opzioni per arrivare al risultato. Negli allenamenti, per quanto si possano ricreare situazione il più verosimili possibile, non è la stessa cosa.
Però penso che anche a questo ci possa essere una soluzione, basterebbe giocare più spesso, alle volte però i numeri non lo permettono. Ma ti dirò di più, preferirei anche che si mischiassero le squadre pur di raggiungere il numero, purchè si giochi.
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