Re: Alla Nazionale serve veramente il Pro14
Inviato: 12 nov 2019, 15:04
È chiaro ormai che il Pro14 non serve a nulla: abbiamo perso con il Sudafrica!
Ma non c'e moltissima differenza, in realta'. Per avere un campionato italiano competitivo, invece che 4 o 5 squadre ne occorrono 10 o 12 (anche di piu' se si vuol fare a promozioni/retrocessioni). Per cui l' allargamento in un campionato misto puo' benissimo essere la tappa intermedia per raggiungere un campionato italiano di livello ed autonomo.Luqa-bis ha scritto: 12 nov 2019, 12:17 @ Consulente
@ Supermax
Se riuscite a trovare una quadra tra le due posizioni:
occorrono soldi (dell'ordine di alcune decine di milioni l'anno) spesi solo al fine di creare la filiera per queste squadre. ( Consulente)
E il nostro obiettivo deve essere di migliorarlo al punto di riuscire a tornare al campionato italiano, non di allargare il numero delle franchigie in top14.(Supermax)
La competitività e la qualità attuale delle nazionali dell'emisfero nord, è imparagonabile con quello del 2007. Ma non scherziamo!... Il 13 posto attuale è frutto di una competitività pazzesca, che 10 anni fa si sognavano nel 6N... e anche nelle altre tier 2 (vedi Giappone e Fiji, per esempio). La qualità dell'Italia attuale è infinitamente superiore a quella del 2007, che si salvava solo grazie alle diverse regole d'ingaggio della mischia. Per il resto, aveva un gioco monocorde, privo quasi totalmente dei tre-quarti e con una regia penosa (se si eccettua l'inossidabile Troncon, ormai sul viale del tramonto).supermax ha scritto: 12 nov 2019, 15:56 Ok. Allora mettiamola così: nel 2007, anno della nostra migliore posizione, siamo stati ottavi nel ranking mondiale. Nel 2019, dopo quasi 10 anni di Celtic, siamo dodicesimi.
bravo però .... per me il treno delle top nations lo abbiamo perso in 20 anni post 6n di kazzeggio dei kazzari a farsi i loro kazzi quindi a sto punto ci starebbe anche un presidente del gentil sessosupermax ha scritto: 11 nov 2019, 14:25 La partecipazione al pro 14 per quanto mi riguarda è indifferente rispetto alla crescita del movimento italiano. E' da 20 anni che giochiamo il 6N e la partecipazione in quanto tale al torneo ha fatto molto per il rugby italiano ma solo per quanto concerne i soldi a disposizione. La crescita tecnica rispetto ai movimenti al top è stata minima considerando il tempo a disposizione. Lo stesso vale per il top14. Non capisco la fideistica argomentazione che se non giochiamo questo torneo non possiamo aspettarci di competere con le altre del 6N. Detto questo, tornare al campionato nazionale non mi pare la soluzione tanto l'abbiamo già ammazzato come interesse per cui tanto vale restare come siamo. L'unica vera cartina al tornasole per la crescita del movimento è l'andamento del settore giovanile. Il fatto che da 3 anni riusciamo a restare nei primi 8-10 del mondiale under20 è l'unico motivo per il quale penso che in prospettiva possiamo migliorare come movimento. Altro che pro14.....
no!! i soldi c erano sono stati spesi malissimo. basta con sta menata che ci vogliono solo i soldi. i soldi si sperperano anche.Consulente ha scritto: 12 nov 2019, 11:03occorrono soldi (dell'ordine di alcune decine di milioni l'anno) spesi solo al fine di creare la filiera per queste squadre.Luqa-bis ha scritto: 11 nov 2019, 17:06
Come si arriva ad avere ALMENO 3-4 squadre che non prendano quarantelli dalle ottave di Premiership, di Top14 o di Pro14 , è disciplina di dibattito e ricerca.
Semplice.
Probabilmente hai ragione sul fatto che i soldi disponibili siano spesi male, ma sono comunque pochi.VANZANDT ha scritto: 12 nov 2019, 23:26no!! i soldi c erano sono stati spesi malissimo. basta con sta menata che ci vogliono solo i soldi. i soldi si sperperano anche.Consulente ha scritto: 12 nov 2019, 11:03occorrono soldi (dell'ordine di alcune decine di milioni l'anno) spesi solo al fine di creare la filiera per queste squadre.Luqa-bis ha scritto: 11 nov 2019, 17:06
Come si arriva ad avere ALMENO 3-4 squadre che non prendano quarantelli dalle ottave di Premiership, di Top14 o di Pro14 , è disciplina di dibattito e ricerca.
Semplice.
Con i soldi che restano leghi saldamente le accademie alle franchigie e contatti la WRU e la IRFU per farti invitare al mini torneo che organizzano per le squadre development. Finchè per i nostri giovani il confronto quotidiano rimane dentro i confini, lo sviluppo sarà sempre molto relativoLuqa-bis ha scritto: 13 nov 2019, 11:46E a questo punto, con i soldi che restano, si attivano 3 franchigie federali fuori dal Veneto, magari legati ai CFP, magari con funzione di Accademia d'area, e le mettiamo in A con la libertà di salire in Pro12, come centri di sviluppo con contratti possibili sino ai 26-27 anni.
In pratica : tre squadre per metà accademia e per metà "permit".
Incredibile come ogni tua argomentazione abbia il potere di rafforzarmi nella posizione contraria. Leggo in filigrana al tuo ragionamento una logica del tipo "il fine giustifica i mezzi" che cozza rumorosissimamente con il mio intimo sentimento verso questo sport.Soidog ha scritto: 12 nov 2019, 14:28 A me le sconfitte fanno sempre male, specie quando avvengono perché la sfida non è ad armi pari.
Non sono favorevole ad abusare delle equiparazioni, ma approvo in pieno lo scouting sugli eleggibili. Tra i potenzialmente reclutabili ce ne sono alcuni che consentirebbero alla Nazionale un
miglioramento sensibile. Vincere partite al VI Nazioni porta parecchi soldi in cassa, direttamente o grazie all'indotto ...
Per la prima volta senza volerlo mi dai ragione: noi miglioriamo in una maniera minima rispetto a quanto migliorano i nostri competitor e questo fa si che qualunque cosa facciamo il gap si allarga. E questo continuerà. Perchè loro non hanno nessuna intenzione di fermarsi ad aspettare i calimeri ritardatari. Anzi, gira già voce che il futuro 6N avrà fra i suoi componenti il Giappone (ho letto un articolo in proposito, magari lo ritrovo). Poichè continuano a parlare di 6N e non 7N direi che la cosa lascia poco spazio a dubbi.Aironifan ha scritto: 12 nov 2019, 19:22La competitività e la qualità attuale delle nazionali dell'emisfero nord, è imparagonabile con quello del 2007.supermax ha scritto: 12 nov 2019, 15:56 Ok. Allora mettiamola così: nel 2007, anno della nostra migliore posizione, siamo stati ottavi nel ranking mondiale. Nel 2019, dopo quasi 10 anni di Celtic, siamo dodicesimi.
Ineccepibile.supermax ha scritto: 12 nov 2019, 15:56 Ok. Allora mettiamola così: nel 2007, anno della nostra migliore posizione, siamo stati ottavi nel ranking mondiale. Nel 2019, dopo quasi 10 anni di Celtic, siamo dodicesimi. Ed è da 3 anni che non vinciamo una partita del 6N. Non è "colpa" della Celtic ma mi pare oggettivo che tutti questi grandi benefici sul livello dei nostri giocatori non ci siano stati...o no? Certo che se poi la Benetton attrae il 50-60% della Nazionale, finalmente acquista buoni stranieri ed ha uno staff tecnico adeguato la franchigia va meglio, ma il movimento in quanto tale come è cresciuto? La cosa migliore che sta avvenendo è forse l'allargamento delle base dei giocatori, perché finalmente abbiamo più prospetti interessanti dalle under, e questo ci consente di competere in Pro14 ma non è il frutto di starci in Pro14.