Fred68 ha scritto:
E per formazione intendo quel lavoretto "sporco" che consiste nell'immergersi nel grande mare della società civile, indifferente al rugby o poco più, per portare i ragazzi al campo: lavoro sulle scuole. propaganda, pubblicità, educatori, campi, tornei, trasporti e tutto il resto, che costa impegno sacrificio e pure denaro.
E poi? A 17-18 anni, adesso addirittura 16, i migliori te li passano a prendere le accademie o superclub di cui sopra che si fanno la spesa gratis (o quasi), arrivederci e grazie. E quell'obiettivo, che era stata una delle molle che spingono i dirigenti del club formatore a farsi un mazzo così col minirugby, ovvero la crescita del club, va a farsi benedire.
E se quei club, capito come funziona il meccanismo, capissero che non ne vale più la pena? Su quale materia prima lavoreranno i super tecnici dei super club e delle super accademie?
Questo è il problema più grosso. C'è però il modo di rendere tutto
sostenibile, a patto che ognuno faccia la sua parte di lavoro, io porto l'esempio di Padova, che non è di sicuro perfetto ma sembra funzionare, l'importante è che il movimento non sia in una direzione sola , e quindi se al Petrarca arrivano ragazzi dal Rubano, Cus o Valsugana, anche queste squadre si rinforzano con giocatori formati nel Petrarca (esempio? solo in questa stagione, Gazzola, Artuso al Rubano, Pol e Betteto al Valsugana, Piazza al Cus Favaretto al Cus Vr ecc...) la cosa sta in piedi se c'è un interesse reciproco, altrimenti la corda si spezza....
Dimenticavo : Giovedi 15 amichevole/partita controllata alla guizza fra petrarca e accademia tirrenia alle 17