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rugbytv ha scritto:notizia certa: ci saranno degli atleti della nazionale maggiore che parteciperanno a questa manifestazione!
inoltre ci saranno delle immatricolazioni ad hoc come è successo 4 anni fa!
il fatto che non vengano convocati atleti che non sono tesserati da società di alto livello mi sembra scontato: non ci si va a confrontare con dilettanti, ma con gente che gioca a rugby nelle scuole fin dalle elementari e parlo di professionisti preparati fisicamente che provengono da sudafrica, francia e great britain.
Per loro le rappresentative studentesche sono molto importanti e preparano questi eventi in maniera maniacale.
Mandare un amatore o dilettante contro questi atleti sarebbe un vero suicidio.
beh è chiaro che ai mondiali non ci possa andare gente che non ha niente a che fare col rugby..io intendevo almeno nella prima fase di qualificazione far giocarechi proprio non fosse mai stato tesserato prima..quella è una bella cosa..e non immaginavo che gente dello spessore dei convocati appena usciti potessero partecipare ai mondiali unversitari!!io comunque non capisco...alla fine delle finali di brescia sono stati diciamo "premiati" i migliori 3 giocatori,dicendogli che presto avrebbero ricevuto una chiamata dalla federazione(e questo lo so perche un mio compagno era tra questi 3)..ma perchè non vedo nessuno di quei 3 nomi tra i convocati..non mi sembra giusto!
anche a me piacerebbe...ma credimi...non succederà mai che la federazione faccia una cosa del genere.
cmq vorrei proprio sapere il curriculum accademico di questi atleti...
ad esempio Christopher BURTON (Admo Leonessa Brescia) è iscritto a matematica dove la frequenza è obbligatoria e lo studio deve essere perseverante e lo trovo incompatibile con il professionismo del rugby.
Poi Gabriele GENTILE (AlmavivA UR Capitolina) iscritto a Medicina e Chirurgia, dove ci sono un sacco di laboratori e la frequenza è ultraobbligatoria...cmq spero nella buona fede di queste convocazioni!
io nella buona fede di queste convocazioni non ci credo...dai..hai appena messo in luce degl iesempi lampanti...un professionista non puo frequentare medicina o matematica!!
teodoro ha scritto:io nella buona fede di queste convocazioni non ci credo...dai..hai appena messo in luce degl iesempi lampanti...un professionista non puo frequentare medicina o matematica!!
io credo che poiché medicina e chirurgia sia una facoltà a numero chiuso questo sia propio un lampante esempio della NON immatricolazione ad hoc.
Anche il capitano della nostra nazionale è universitario (e rugby! non dimentica mai di ricordarcelo), molti giovani sono universitari nelle proprie città (e sono nazionali under o professionisti), certo, l'università diventa sacrificio in quel caso, ma non impossibile...
piuttosto se proprio volessimo guardare a facoltà dove siano possibili iscrizioni ad Hoc, penserei ad un Scienze Politiche piuttosto...
rugbytv ha scritto:
cmq vorrei proprio sapere il curriculum accademico di questi atleti...
ad esempio Christopher BURTON (Admo Leonessa Brescia) è iscritto a matematica dove la frequenza è obbligatoria e lo studio deve essere perseverante e lo trovo incompatibile con il professionismo del rugby.
Poi Gabriele GENTILE (AlmavivA UR Capitolina) iscritto a Medicina e Chirurgia, dove ci sono un sacco di laboratori e la frequenza è ultraobbligatoria...cmq spero nella buona fede di queste convocazioni!
Beh, su medicina e chirurgia ha già risposto Pinghial. Per quanto riguarda matematica non credo proprio che la frequenza sia obbligatoria... Proprio per niente. Te lo dico perchè io faccio fisica e di matemetici ne vedo tanti, e tranne qualche laboratorio, non c'è niente con frequenza obbligatoria. Sul fatto che si debba essere perseveranti mi trovi d'accordo, ma appunto per la difficoltà della materia non credo che sia l'iscrizione migliore per una cosa di comodo.
Non aderisco all'opinione di nessun uomo: ne ho alcune per conto mio. - I. Turgenev
adesso vuoi dirmi che bortolami gioca in inghilterra e fa l'università a padova?!
magari si sarà iscritto quando ancora giocava a padova ed aveva molti meno impegni dato i lfatto che non giocava in nazionale..e ha continuato a pagare la rata universitaria!
teodoro ha scritto:adesso vuoi dirmi che bortolami gioca in inghilterra e fa l'università a padova?!
magari si sarà iscritto quando ancora giocava a padova ed aveva molti meno impegni dato i lfatto che non giocava in nazionale..e ha continuato a pagare la rata universitaria!
considerando il modo in cui scrive e parla credo proprio si si sai...
è ovvio che gli impegni da professionista gli impediscano una miglior e maggior frequentazione, ma credo che ci tenga proprio a laurearsi...
e cmq.. se si spaccano per studiare e giocare hanno tutta la mia ammirazione e rispetto!!!
teodoro ha scritto:adesso vuoi dirmi che bortolami gioca in inghilterra e fa l'università a padova?!
magari si sarà iscritto quando ancora giocava a padova ed aveva molti meno impegni dato i lfatto che non giocava in nazionale..e ha continuato a pagare la rata universitaria!
considerando il modo in cui scrive e parla credo proprio si si sai...
è ovvio che gli impegni da professionista gli impediscano una miglior e maggior frequentazione, ma credo che ci tenga proprio a laurearsi...
e cmq.. se si spaccano per studiare e giocare hanno tutta la mia ammirazione e rispetto!!!
ah,questo è poco ma sicuro!!chi studia e gioca ad alto livello è veramente un grande!se studia veramente meglio per lui!
perchè al posto di fare il campionato universitario coi CUS non lo fanno con le Università, quello si che sarebbe sia più spettacolare (perchè io mi sento più chiamato a difendere il mio ateneo piuttosto che la sezione CUS, in cui giocano sia quelli della Statale o della Cattolica...).
Senza togliere nulla agli altri però secondo la mia personale esperienza di responsabile del settore rugby del Politecnico di Milano, sarebbe più interessante così.
E poi è troppo facile fare una selezione di sette giocatori che più o meno se la cavano con la palla in mano nelle squadre locali, piuttosto che fare seriamente una selezione a quindici, impiegando più gente possibile cosicchè il rugby si diffonda veramente.
Ma visto che in Italia ci piace fare le cose facili, fare le cose tanto per fare: dire che c'è un campionato Universitario, è ridicolo, perchè a 8 squadre e sono delle selezioni di gente che magari non frequenta neanche l'Università.
Al posto di organizzare qualcosa di veramente serio ma che deve coinvolgere gente, mezzi e tempo.
Con un progetto vero in mano, non le solite supposizioni. A Milano quest'anno ho ricreato la squadra del Poli, c'è una squadra alla Bocconi ed al LIUC, per l'anno prossimo si stanno organizzando anche Statale e Bicocca.
C'è bisogno di gente che ha voglia di sbattersi se no col cavolo che il rugby si diffonde...
cicciocus ha scritto:perchè al posto di fare il campionato universitario coi CUS non lo fanno con le Università, quello si che sarebbe sia più spettacolare (perchè io mi sento più chiamato a difendere il mio ateneo piuttosto che la sezione CUS, in cui giocano sia quelli della Statale o della Cattolica...).
Senza togliere nulla agli altri però secondo la mia personale esperienza di responsabile del settore rugby del Politecnico di Milano, sarebbe più interessante così.
E poi è troppo facile fare una selezione di sette giocatori che più o meno se la cavano con la palla in mano nelle squadre locali, piuttosto che fare seriamente una selezione a quindici, impiegando più gente possibile cosicchè il rugby si diffonda veramente.
Ma visto che in Italia ci piace fare le cose facili, fare le cose tanto per fare: dire che c'è un campionato Universitario, è ridicolo, perchè a 8 squadre e sono delle selezioni di gente che magari non frequenta neanche l'Università.
Al posto di organizzare qualcosa di veramente serio ma che deve coinvolgere gente, mezzi e tempo.
Con un progetto vero in mano, non le solite supposizioni. A Milano quest'anno ho ricreato la squadra del Poli, c'è una squadra alla Bocconi ed al LIUC, per l'anno prossimo si stanno organizzando anche Statale e Bicocca.
C'è bisogno di gente che ha voglia di sbattersi se no col cavolo che il rugby si diffonde...
ciccio..ciccio se il cus lo dividi ti ritrovi con poche persone seriamente interessate per ogni ateneo( per non parlare della sezione femminile...ci ridurresti a tre della statale 1 della cattolica tre lavoratrici ed il resto del poli...diciamo che ci separeresti in mischia e in 3/4)...e poi parli della realtà di milano no? pensa alle altre uni....in altre città...come farebbero se hanno già problemi a costituire una squadra completa con i componenti di più facoltà/atenei? comunque per il resto ti dò ragione la situazione è molto complicata qui in italia e si cerca di fare come si usa qui no...?gabole....e gabole....