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Oggi è 1 luglio è ufficialmente iniziata la nuova stagione 2025/2026 ma ancora non si conoscono le squadre promosse davvero sembra una barzelletta.... voci dicono che bisognerà aspettare il 19 luglio per controllo requisiti e ripescaggi a me sembra una follia. Come si può pensare di pianificare una stagione sportiva in questo modo....

Allo stato attuale, considerando le promozioni sul campo, un'ipotesi dei Gironi potrebbe essere questa (al netto di eventuali rinunce e/o ripescaggi)

Serie A1

1. Lazio (Retrocessa dalla Serie A Elite)
2. Parabiago (Finalista Perdente)
3. Paese (Semifinalista)
4. Verona (Semifinalista)
5. Cus Torino
6. Petrarca Cadetta
7. Capitolina
8. Avezzano
9. Calvisano (Promossa dalla Serie A2 - Girone 2)
10. Valsugana (Promossa dalla Serie A2 - Girone 3)

Serie A2 – Girone 2

1. Milano (Retrocessa dalla Serie A1)
2. VII Torino
3. Alghero
4. Noceto
5. Parma
6. Piacenza
7. Cus Milano
8. Amatori Milano
9. Lecco
10. Stade Valdotain (Promossa dalla Serie B)

Serie A2 – Girone 3

1. Viadana Cadetta
2. Pesaro
3. Villorba
4. Valpolicella
5. Tarvisium
6. Casale
7. Badia
8. Modena (Promossa dalla Serie B)
9. Mogliano Cadetta (Promossa dalla Serie B)
10. Romagna (probabile spostamento dal Girone 4)

Serie A2 – Girone 4

1. Prato (Retrocessa dalla Serie A1)
2. Livorno
3. Rugby Roma
4. Firenze
5. Civitavecchia
6. L’Aquila
7. Paganica
8. Napoli
9. San Benedetto (Promossa dalla Serie B)
10. US Roma (Promossa dalla Serie B)

In realtà l'US Roma ha chiuso il Girone 5 di Serie B al 2° posto, ma è stata promossa in quanto la 1° classificata, la Lazio Cadetta, non può essere promossa in quanto in Serie A è già presente la sua prima squadra.

Paese ha già annunciato con le parole del Presidente che si iscriverà in A2 e Mogliano non può essere promossa in A per questioni relative alle giovanili

Jimmyjam ha scritto: 1 lug 2025, 18:10 Paese ha già annunciato con le parole del Presidente che si iscriverà in A2 e Mogliano non può essere promossa in A per questioni relative alle giovanili

Quindi chi ripescano dalla A2?

Livorno, pare di capire

jpr williams ha scritto: 1 lug 2025, 19:42 Livorno, pare di capire

Ho sentito pur io tali “sussurri”!! Ci credono, hanno entusiasmo, soldini quanto basta, pertanto buon per la gente di mare!!

Si, se ripescano, Livorno ha vinto il suo girone, era quella che aveva fatto meno punti ed è rimasta fuori

Io sarei contento per il mio amico Gianluca Guidi. Certo mi dispiace che non ci sia l'ASR del mio amico @pepe con il quale avevamo ipotizzato un rendez vous:"@pepe:ma sei sicuro che siete fuori?

credo proprio di si, Livorno a logica come peggio vincitrice di girone, poi comunque prima prato che è arrivata penultima....

Peccato.
Vedrai che va a finire che l'anno prossimo noi retrocediamo e voi salite, così salta anche l'anno prossimo

pepe carvalho ha scritto: 2 lug 2025, 12:04 credo proprio di si, Livorno a logica come peggio vincitrice di girone, poi comunque prima prato che è arrivata penultima....

Scrivendo tanto per sentir meno l’afa, pare che Prato preferisca fare A2 in quanto risultaaaqv più economico, poi arrivando al 1 posto potrà fare ugualmente i play off!!

onestamente non so se ASR voglia stare in A1, vedremo che succede

Anche la Lazio pare che rinuncerà alla A1 per giocare in A2...

Ripeto, siamo ancora in tempo: va staccata la A1 dalla A territoriale e va gestita come una serie B del calcio.
Altrimenti chiuderà presto da sola.
Peccato perché è una categoria realmente nazionale per ciò esprime attualmente il rugby italiano

Parecchio tempo fa era così, una serie A e una serie B, entrambe a girone unico nazionale.
Non vedo però cosa cambierebbe nella attuale situazione, perchè gli oneri di trasferta, che sono i principali, mi sembrano già abbastanza distribuiti.
Mi sembra che la difficoltà nella scelta A1/A2 sia più dovuto al logorio previsto in rapporto al parco giocatori.
Temo, cioè, che anche con un distacco netto fra A1 e A2, in altri termini fra serie B nazionale e C territoriale, resterebbero comunque titubanze motivate da parte di chi ha il diritto alla promozione. Alla fine, è il fattore strutturale 'sport di contatto' che condiziona la scelta, ancor prima di quello economico.