Invece ha senso, perchè la supernova non ha bisogno di regolamenti per esistere, l'equiparazione si. E quindi necessita di una scelta fra diverse opzioni. Che deve obbedire a criteri necessariamente etici: quando scegli decidi sempre per ciò che ritieni più giusto, oppure per ciò che ti fa più comodo. In ogni caso fai una scelta. La supernova non la sceglie nessuno.Consulente ha scritto: 20 ago 2020, 0:02Non ha nessun senso applicare categorie morali alla questione degli equiparati, come non ha nessun senso applicare categorie morali ad una supernova.
Di essere in minoranza, come accade sempre a chi fa scelte scomode e che portano apparentemente solo svantaggi, lo sapevo già. Altrimenti non avrei citato il format "uno contro tutti". Innanzitutto vorrei precisare meglio che l'opzione è più ontologica che morale. Dobbiamo decidere se il concetto di nazionale abbia in sè un valore intrinseco o non lo abbia. Strano che debba spiegarlo ad uno che ha le tue idee sul concetto di nazione, ma mi fermo subito, sennò dici che parlo di politica. Io penso che una nazionale è "nazionale" o non lo è. Per me nazionale vuol dire rappresentativa composta da cittadini di un paese (anche con doppia citadinanza, quindi, anche se con parentele "acrobatiche", diciamo così) e senza presenza di non cittadini. Dovrebbe essere l'espressione del meglio che una nazione è in grado di produrre. Senza di ciò, a mio avviso, una competizione fra nazionali non può esistere, non può dirsi tale. E' un'altra roba, magari apprezzabile, ma diversa. Ripeto: parliamo quasi più di ontologia che di moralità. O più semplicemente deicdiamo se il nome debba essere rappresentativo della cosa o si possa appiccicare il concetto di "nazione" alla qualunque. Le parole sono importanti! (cit.)Consulente ha scritto: 20 ago 2020, 0:02Tu stai dicendo che gli equiparati sono un male (in senso etico, intrinseco), io, e praticamente chiunque altro, che e' una frase senza senso logico.
Anche qui mi sono già espresso: quante vittorie contro le tier 1 abbiamo conseguito con gli equiparati negli ultimi 5 anni? Non è vero, peraltro, come molti entusiasti dell'equiparazione sostengono, che tale sistema finisce per avvantaggiare quelli che sono già più forti?Consulente ha scritto: 20 ago 2020, 0:02Porsi la domanda se servono o non servono, se sono "giusti" o "sbagliati", per il fine che ci vogliamo dare, invece, e' una questione su cui si puo' discutere.
Quindi, anche volendo far finta che sia un sistema "giusto", siamo convinti che ci serva?
Qui parliamo di rugby. Che non è la tutela dei bambini, ma comunque per molti di noi (voglio sperare tutti) rappresenta una parte che amiamo della nostra vita. Non mi sembra peregrino che si possa parlarne anche in relazione a qualcosa che va al di là delle formazioni o della tattica per discutere di com'è e di come ognuno di noi vorrebbe che fosse.Consulente ha scritto: 20 ago 2020, 0:02Nota che questo non e' relativismo etico come stile di vita: se mi chiedi se la pedofilia e' un male ti rispondo che lo e' in senso assoluto, totale e che non sono disposto a nessun compromesso su questo, per nessuna ragione, anche a scapito di subire qualunque danno personale per sostenere questa posizione. Ed ho lo stesso atteggiamento per molte altre cose.
Ma la questione degli equiparati mi sembra decisamente di minor momento: e' una mera questione amministrativa o al massimo di politica sportiva.
Non sarà importante come la lotta alla pedofilia, ma io a questo sport ci sono un filino affezionato e di come si evolve un tantino mi preoccupo. Naturalmente lo faccio a mio modo con le mie idee minoritarie che evidentemente, però, almeno hanno l'effetto di stimolare una discussione. Altrimenti in questo thread ci sarebbero solo i miei post da sfigato dedito alla masturbatio grillorum (cit.)