Vabbè, va aperta...
Comunque sì. Si riconosce. E' anche argomento di discussione attuale in altro thread.
Parliamo del '75. Lo guardavo e riflettevo: pazzesco vedere l'evoluzione fisica dei rugbisti di oggi rispetto ad una volta. Al di là della pura forza, credo che essa non abbia aggiunto nulla a questo meraviglioso sport. Anzi... Tutt'ora amo riguardare le partite di un tempo e mi divertono di gran lunga di più di quelle contemporanee. E non è nostalgia ma estetica. Più agilità, più normalità, meno regole, più scorrevolezza.
Il rugby si evolve e paradossalmente io mi sto progressivamente, lentissimamente disinnamorando.
Giorni fa su Fb mi sono imbattuto in un brevissimo video postato dal mitico Norberto Cacho Mastrocola in cui lui era presente. Qui si parla dell'86, a Tolosa, nel MATRA MASTER. Se qualcuno avesse la pazienza di guardare tutto questo breve stralcio di rugby e di fare delle umane riflessioni, forse intuisce qualcosina sul perchè del mio leggero disincanto.
https://www.facebook.com/mastrocacho/vi ... 928813328/
Si noterà che non c'è nulla di Speciale. Non sono minuti che han fatto la Storia. Son solo normali minuti facenti parte della storia. Il rugby era così. Così sempre.
Quel frammento di passato, oggi, sarebbe irrealizzabile. L'arbitro avrebbe fischiato almeno 15 volte qualche infrazioncina. Magari interveniva anche il TMO a rompere maroni, ritmo e fuoco sacro.
Di certo qualche atleta sarebbe stato falciato o spiattellato prima ancora del solo immaginarsi di scartare con una veronica.
Negli ultimi Mondiali (quindi la crème de la crème del rugby) non ricordo una manciata di minuti così divertenti. Ho visto belle mete. Potenza e tecnica a pacchi. Ma mai tanta "semplice" ed incalzante scorrevolezza. Quindi non parlo di highlights con le azioni migliori ed ovviamente degne di nota ma dello svolgimento normale del gioco.
Ciò che vedo ora è spaventevole. Montagne di muscoli. Un'enormità. E Dio solo sa quanto dovuti al solo allenamento. E qui mi taccio.
Ma la corsa, i movimenti, la velocità d'esecuzione, la rapidità con cui la squadra (tutta) incalzava ogni azione, forse con meno ordine, meno posizionamento maniacale, ma con furore, con sveltezza, con isterica collaborazione collettiva.
Ho nostalgia di quel rugby, anche se praticamente non l'ho nemmeno sfiorato.
Oggi mi godo le partite di Eccellenza o Celtiche ma non trovo nulla di "quel" rugby, se non che molta più preparazione tattico-atletica e pause a non finire per regolamenti applicati in modo zelante o "chiarimenti" tra ipertrofici bestioni su chi ce l'abbia più lungo.
Non so... Lo seguo e continuerò a seguirlo. Ma con un velo di malinconia. Non quella del vecchio rugbysta che ricorda i tempi andati di uno sport più pane e salame e meno ammorbato da tv, sponsor, supercontratti etc... Io sono un semplice appassionato e spettatore. Però la malinconia di vedere che uno sport si è "evoluto involvendo" mi rimarrà.
Non per fare i soliti paragoni banalotti, triti e ritriti, ma anche il calcio si è evoluto con tv, sponsor e supercontratti ma il GIOCO ha guadagnato in velocità, in ritmo, in piacere visivo. I tempi morti si son ridotti al minimo e le regole son rimaste pressapoco le stesse, poche e semplici.
Che sia questa anche la chiave del perchè uno sport guadagna utenti (praticanti o televisivi) e l'altro molto meno?
Oggi dei genitori col desiderio di prospettare uno sport ai figlioli, se guardano in tv l'uno o l'altro, che sensazioni ne trae?
Se guarda allo stadio Zebre, Benetton, le Eccellenti o la Nazionale all'Olimpico, vede un bellissimo sport di cui innamorarsi, al di là dei valori che si porta con se?
Ognuno giudichi da se.