Per me non si crea nessuna casta.Bloccando le retrocessioni per un numero prestabilito di stagioni i club di media - bassa classifica avrebbero tutto il tempo di progammare a lungo termine senza ricorrere a decisioni affrettate per non perdere il posto in Super10,il che significa riuscire a rafforzare il proprio budget.Inoltre si potrebbe aggiungere la possibilità di far salire una squadra l'anno fino al raggiungimento di un numero a tutti gradito di squadre(12? 14?),così da non mettere fretta alle squadre già presenti e senza togliere niente alla serie A.
E' chiaro che una decisione del genere non può essere messa in atto durante la stagione in corso,ma a partire dalla prossima.
Allrugby : intervista a Tinari -URC.. guarda un pò
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Re: Allrugby : intervista a Tinari -URC.. guarda un pò
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Re: Allrugby : intervista a Tinari -URC.. guarda un pò
invece con i sistema attuale la casta non c'e' vero?io ti ho fatto l'esempio di parma come ci sono 2 squadre che invece di pensarejimmy88 ha scritto:Bloccare le retrocessioni significa creare una casta chiusa dove 10 società del nord e due del centro si fanno i ca..i loro e il resto del mondo vive di partitelle domenicali. Ogni società deve avere il diritto di poter accedere al massimo campionato! Non cresceremo mai creando una casta
di fare una squadra comune per lottare per lo scudetto,pensano solo a farsi i dispetti COMPLIMENTI GRAN E OVERMACH.
poi le franchisie non devono essere le attuali squadre di super 10 ma 10-12 citta' dove i rugby puo' avere un futuro a lungo
termine come pubblico,seguito di tv e giornali ecc....iniziando da dove questa passione c'e' di gia'.poi del futuro le franchisie da
10-12 possono diventare 15 poi 16 ecc...non e' che saranno per sempre lo stesso numero,se un giorno palermo per fare un
esempio avra' la possibilita' di entrare con una squadra del campionato di elite non ci trovo niente di male,l'unica cosa da evitare
e fare troppe franchisie.
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Re: Allrugby : intervista a Tinari -URC.. guarda un pò
la proposta non sarebbe nemmeno tanto campata in aria... c è un però.
Nelle leghe USA le franchgie vengono selezionate secondo alcuni criteri, città, palazzetto o stadio e numero di spettatori che possono portare.
Se si volesse fare così anche in Italia sono daccordo, ma con questi criteri e chi vuole entrare deve dare certe garanzie, la UCR si salverebbe comunque ma non credo avremo 2 squadre di Parma o di Roma, molto probabilmente risalirebbe L`Aquila o potrebbe addirittura essere ammessa Milano se desse le giuste garanzie.
Potrebbe essere affascinante, forse spettacolare, ma sarebbe un po come la morte dello spirito sportivo per cui,il più scarso va via ed arriva il più forte di quelle della categoria subito dietro, dando un ricambio basato sul valore in campo e non basato su soldi e sponsor.
Nelle leghe USA le franchgie vengono selezionate secondo alcuni criteri, città, palazzetto o stadio e numero di spettatori che possono portare.
Se si volesse fare così anche in Italia sono daccordo, ma con questi criteri e chi vuole entrare deve dare certe garanzie, la UCR si salverebbe comunque ma non credo avremo 2 squadre di Parma o di Roma, molto probabilmente risalirebbe L`Aquila o potrebbe addirittura essere ammessa Milano se desse le giuste garanzie.
Potrebbe essere affascinante, forse spettacolare, ma sarebbe un po come la morte dello spirito sportivo per cui,il più scarso va via ed arriva il più forte di quelle della categoria subito dietro, dando un ricambio basato sul valore in campo e non basato su soldi e sponsor.
Re: Allrugby : intervista a Tinari -URC.. guarda un pò
scusa mi sono spiegato male,io ho risposto a un altro utente che diceva che in america ogni citta' a solo una squadra invece lifabimpara ha scritto:la proposta non sarebbe nemmeno tanto campata in aria... c è un però.
Nelle leghe USA le franchgie vengono selezionate secondo alcuni criteri, città, palazzetto o stadio e numero di spettatori che possono portare.
Se si volesse fare così anche in Italia sono daccordo, ma con questi criteri e chi vuole entrare deve dare certe garanzie, la UCR si salverebbe comunque ma non credo avremo 2 squadre di Parma o di Roma, molto probabilmente risalirebbe L`Aquila o potrebbe addirittura essere ammessa Milano se desse le giuste garanzie.
Potrebbe essere affascinante, forse spettacolare, ma sarebbe un po come la morte dello spirito sportivo per cui,il più scarso va via ed arriva il più forte di quelle della categoria subito dietro, dando un ricambio basato sul valore in campo e non basato su soldi e sponsor.
ho fatto notare quante squadre a new yok dei campionati pro.se mai in italia si arrivasse alle franchigie parma deve avere solo
una squadra perche' averne due sarebbe folle non abbiamo mezzi per avere due squadre,e questo vale per tutte le citte' in italia
forse e dico forse solo roma in un futuro molto prossimo potra' avere 2 squadre.
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Re: Allrugby : intervista a Tinari -URC.. guarda un pò
Al di là delle beghe recenti, il meccanismo delle promozioni e retrocessioni dovrebbe avvenire secondo criteri e tempi diversi, come in Nuova Zelanda (ma anche in Galles almeno sino qualche anno fa e nel New South Wales)
Dovrebbero essere biennali ed essere definiti secondo un ranking che tenga conto dei risultati in campionato, in Coppa Italia e anche in Coppa Europa, nei tornei giovanili, del pubblico e al numero di giocatori di REALE formazione italiana schierati. Un sistema di punteggi certo complesso ma più logico.
In questo modo oltre a dare lo spazio per una programma di respiro sia nella massima divisione che in quella inferiore, si avrebbere una programmazione globale.
Certo è una cosa complessa, ma mutuabile da altri paesi.
Dovrebbero essere biennali ed essere definiti secondo un ranking che tenga conto dei risultati in campionato, in Coppa Italia e anche in Coppa Europa, nei tornei giovanili, del pubblico e al numero di giocatori di REALE formazione italiana schierati. Un sistema di punteggi certo complesso ma più logico.
In questo modo oltre a dare lo spazio per una programma di respiro sia nella massima divisione che in quella inferiore, si avrebbere una programmazione globale.
Certo è una cosa complessa, ma mutuabile da altri paesi.