Panda ha scritto:Oggi a Roma per il barrage qualificazione al girone Elite campionato under17 una bella partita tra Cus Roma e Unione Capitolina è stata rovinata da un arbitro inetto.
Dopo aver dimostrato una perfetta ignoranza delle regole ed aver seguito gli eventi del campo con un aria di irritante sufficenza, ha annullato inspiegabilmente due limpidissime metE ai giovani del CUS.
Non scrivo questo per recriminare, masoltanto per segnalare una vera piaga delle partite giovanili in Italia.
Tra l' altro le due squadre Hanno giocato bene sia per tattica che per tecnica dei singoli.
Spero che abbia assistito alla partita qualche rappresentante del comitato laziale e che questo arbitro possa essere sospeso per un bel po' di tempo.
Avrà modo di studiare il regolamento, meglio cominciando dalle basi, e magari verrà ad arbitrare con più impegno.
Grazie invece ai tecnici ed ai ragazzi impegnati in campo per il buon spettacolo offerto e per la correttezza tenuta in campo nonostante tutto.
PANDA
Il problema arbitri non è nuovo. In Italia, come nelle altre Unions, il livello di preparazione fisico/tecnica generalmente rispecchia in maniera proporzionale il livello rugbistico nazionale. L’Italia conta all’incirca 100 arbitri a livello nazionale, una 60a di giudici di linea e qualche altre centinaia a livello regionale. E’ notorio come la qualità esca dalla quantità, e in Italia ce ne sono davvero pochi! Il CNAr da qualche anno sta lavorando molto bene, il livello professionale degli arbitri nazionali è cresciuto e da quest’anno, seppur con estremo ritardo rispetto alle altre federazioni di prima fascia, anche noi abbiamo un arbitro professionista che ci rappresenta e ci onora in ambito internazionale (impiegato, tra l’altro, come gdl e TMO ai mondiali). La metodologia dei corsi per allievi arbitri, per quanto discutibili, non sono un’invenzione tutta italiana, ma viene dettata da standard decisi dall’IRb. E’ normale augurarsi che nella partita per la quale si abbia interesse (per il giocatore, tifoso, genitore) venga designato il miglio arbitro che ci sia, ma logica vuole che gli arbitri siano suddivisi in livelli, e tali corrispondenti ai livelli di gioco. E’ così che una partita regionale deve essere arbitrata, in linea di massima, da un arbitro regionale. Ma non sempre è così. Il problema della formazione di un arbitro, allo stesso modo della formazione di un qualsiasi giocatore, è fondamentale. Il CNAr, e i comitati regionali, anche con l’ausilio di molte società, stanno lavorando molto bene in tal senso. Oltre ai corsi di formazione, previsti dall’IRb in due giorni, i quali devono essere necessariamente seguiti e accompagnati dalla presenza attiva dell’arbitro nelle riunioni tecniche infrasettimanali, è stata istituita la figura del tutor che guida l’arbitro a fare i primi passi in campo. Senza dilungarmi troppo sul punto (qualcuno si sarà già addormentato), volevo sottolineare che il bagaglio di un arbitro non viene “solo” da tutto questo, ma anche e soprattutto dall’esperienza acquisita sui campi e, in particolar modo, da quanti gravitano intorno ad una partita, siano essi giocatori, tecnici e, perché no (!?), anche genitori. Ne conosco molti di arbitri e vi assicuro che ben pochi sono presuntuosi. I consigli e i confronti, se con educazione e sano spirito costruttivo, saranno sempre ben voluti. Ogni osservazione, anche la più banale, potrebbe diventare un ottimo spunto di discussione nelle riunioni tecniche infrasettimanali e contribuire ad innalzarne il livello generale. Quello che scrive Panda, sinceramente, mi sorprende. Discredita una persona e un’intera categoria senza descrivere azioni, il perché delle sue affermazioni, in quali circostanze le mete sarebbero state annullate, se dopo la partita ha chiesto spiegazioni all’arbitro o ha cercato un confronto costruttivo per entrambi, se nella partita ci sono stati espulsi, se si sono menati o, peggio, se qualcuno si è infortunato per colpa di quell’”inetto”. Ho preso spunto dal suo post solo per discutere di una categoria, e di una necessaria componente di gioco (che sta lì solo per divertirsi e far divertire), spesso ingiustamente bistrattata. Nessuna polemica con Panda quindi che, da quanto scrive, sembra essere solo un genitore deluso della sconfitta della squadra dove gioca il figlio e che magari potrebbe rivelarsi (proprio lui!!) prezioso per la formazione rugbistica di tanti arbitri regionali.
Un caro saluto