Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Moderatore: Emy77
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Il top sarebbe fare un sorta di urc giovanile con le varie accademie delle prime squadre. Già in Galles e Irlanda dovrebbero esserci. Anche fare un campionato di 6/8 squadre ci starebbe, magari under 21. Però capisco che i costi sarebbe molto elevati considerando le doppie trasferte con la prima squadra e tutto lo staff
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Era scienze della comunicazione, non ricordo il titolo
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Non é vero, le Academy non partecipano ad alcun campionato giovanile in Irlanda.DonCiullo007 ha scritto: 7 giu 2023, 13:44Che poi è esattamente come funzionano le franchigie in Irlanda, a volerla dire tutta. Hanno le academy che partecipano ai campionati giovanili locali.Garry ha scritto: 7 giu 2023, 13:27 No, il progetto degli Aironi l'ho visto, il figlio di un mio amico lo aveva inserito nella tesi di laurea.
C'era pure la under 19
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Sono la stessa cosa, ora abbiamo il presidente degli orticelli.crouchbindset ha scritto: 7 giu 2023, 12:31No no no, aggiri il problema cercando di nuovo di dare la colpa agli orticelli dei club e non puntare il dito sulla completa assenza di guida nel progetto da parte della federazioneMr Ian ha scritto: 7 giu 2023, 12:07 Fai discorsi come se non tu conoscessi il rugby italiano..sono 20 anni che sappiamo quale sono i problemi e dove si dovrebbe intervenire. Purtroppo gli orticelli rimangono ancora intoccabili, c'è poco da fare
Quindi meravigliarsi che le cose vadano così è incomprensibile dopo aver letto i programmi, inteso la vis ideologica del laissez-faire ai club e chi sosteneva il programma.
Non che dall'altra parte fosse meglio, solo per capire.
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Non volevo andare a parlare di questo o quel presidente, perché é vero che alla fine fine chiamali permit o giocatori Accademici il problema si trascina dall'inizio dell'avventura, volevo sottolineare come si é messa su una non-soluzione non avendola minimamente pianificata, discussa ed ideato come farla funzionare.jentu ha scritto: 7 giu 2023, 14:44Sono la stessa cosa, ora abbiamo il presidente degli orticelli.crouchbindset ha scritto: 7 giu 2023, 12:31No no no, aggiri il problema cercando di nuovo di dare la colpa agli orticelli dei club e non puntare il dito sulla completa assenza di guida nel progetto da parte della federazioneMr Ian ha scritto: 7 giu 2023, 12:07 Fai discorsi come se non tu conoscessi il rugby italiano..sono 20 anni che sappiamo quale sono i problemi e dove si dovrebbe intervenire. Purtroppo gli orticelli rimangono ancora intoccabili, c'è poco da fare
Quindi meravigliarsi che le cose vadano così è incomprensibile dopo aver letto i programmi, inteso la vis ideologica del laissez-faire ai club e chi sosteneva il programma.
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
@crouchbindset
Su questo hai completamente ragione.
In un altro post mi chiedevo come mai, invece che una elezione, la Fir non convocasse gli stati generali del rugby per proporre e condividere soluzioni nell'interesse di tutti, magari scontentando un pochino quelli che Mr Ian chiama i soliti noti. Ancorché senza trarne le conclusioni
Su questo hai completamente ragione.
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Io quello degli stati generali del rugby non l ho mai capita, quando poi nella realtà dei fatti comandano solo quelli che hanno i soliti pacchetti di voti.jentu ha scritto: 7 giu 2023, 15:06 @crouchbindset
Su questo hai completamente ragione.
In un altro post mi chiedevo come mai, invece che una elezione, la Fir non convocasse gli stati generali del rugby per proporre e condividere soluzioni nell'interesse di tutti, magari scontentando un pochino quelli che Mr Ian chiama i soliti noti. Ancorché senza trarne le conclusioni
Poi per me, sarebbe la soluzione ideale, ma in Italia, ogni territorio fa federazione a se
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Proprio per questo non la discussione non va fatta in un momento elettorale,ma in un consesso aperto.Mr Ian ha scritto: 7 giu 2023, 16:12Io quello degli stati generali del rugby non l ho mai capita, quando poi nella realtà dei fatti comandano solo quelli che hanno i soliti pacchetti di voti.jentu ha scritto: 7 giu 2023, 15:06 @crouchbindset
Su questo hai completamente ragione.
In un altro post mi chiedevo come mai, invece che una elezione, la Fir non convocasse gli stati generali del rugby per proporre e condividere soluzioni nell'interesse di tutti, magari scontentando un pochino quelli che Mr Ian chiama i soliti noti. Ancorché senza trarne le conclusioni
Poi per me, sarebbe la soluzione ideale, ma in Italia, ogni territorio fa federazione a se
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Guardando all'estero a ció che realmente viene fatto, si potrebbe guardare a quanto ha iniziato a fare la Scozia sta stagione:
campionato nazionale spezzato in due parti, in una prima parte vi giocano senza fini di classifica le formazioni A di Edinburgh e Glasgow giocando 3 partite a testa contr 3 avversarie di Super 6 o come si chiama ora. Consente di dare minuti ai giocatori giovani e meno usati dalla franchigie ma anche di visionare ragazzi nel semi-pro per gli allenatori delle franchigie.
Dopo un periodo di break il cmapioanto riprende senza le formazioni A delle franchigie ma viene inclusa una Scozia development formata da giocatori della U20 di questa annata e della futura annata, questo consente ai giovani di cimentarsi in un livello semipro, in vista dell'entrata nelle franchigie e/o in preparazione del Six Nations U20 e JWT/JWC della stagione successiva per chi sará in quel gruppo.
Non dico copiare ma magari pensare a come adattare questa soluzione sarebbe giá un passo avanti.
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Dopo un periodo di break il cmapioanto riprende senza le formazioni A delle franchigie ma viene inclusa una Scozia development formata da giocatori della U20 di questa annata e della futura annata, questo consente ai giovani di cimentarsi in un livello semipro, in vista dell'entrata nelle franchigie e/o in preparazione del Six Nations U20 e JWT/JWC della stagione successiva per chi sará in quel gruppo.
Non dico copiare ma magari pensare a come adattare questa soluzione sarebbe giá un passo avanti.
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
credo non ci sposteremo mai dall'avere un campionato nazionale tradizionale.crouchbindset ha scritto: 7 giu 2023, 18:42 Guardando all'estero a ció che realmente viene fatto, si potrebbe guardare a quanto ha iniziato a fare la Scozia sta stagione:
campionato nazionale spezzato in due parti, in una prima parte vi giocano senza fini di classifica le formazioni A di Edinburgh e Glasgow giocando 3 partite a testa contr 3 avversarie di Super 6 o come si chiama ora. Consente di dare minuti ai giocatori giovani e meno usati dalla franchigie ma anche di visionare ragazzi nel semi-pro per gli allenatori delle franchigie.
Dopo un periodo di break il cmapioanto riprende senza le formazioni A delle franchigie ma viene inclusa una Scozia development formata da giocatori della U20 di questa annata e della futura annata, questo consente ai giovani di cimentarsi in un livello semipro, in vista dell'entrata nelle franchigie e/o in preparazione del Six Nations U20 e JWT/JWC della stagione successiva per chi sará in quel gruppo.
Non dico copiare ma magari pensare a come adattare questa soluzione sarebbe giá un passo avanti.
la cultura del rugby in Italia è questa.
Le due franchigie ok ma basta che non interferiscano con il campionato.
Ci sono squadre e presidenti che in questo momento investono vagonate di soldi (relativamente al rugby italiano) nelle squadre, non penso accetterebbero mai di dover competere con franchigie A o nazionali nello stesso campionato.
Non sono ben accetti i permit, figurarsi le seconde squadre.
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
spear l'idea peró sarebbe che non "competono" nel senso di classifica finale, le franchigie in scozia e neanche la U20 compete in termini di vittoria del campionato ma sono partite inserite nel calendario.
Non metto in dubbio quello che dici, anzi sono sostanzialmente d'accordo, ma se neanche ci si prova di sicuro non succede nulla.
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
ma guarda che sono d'accordo, ma se non succede per i permit, per le accademie delle franchigie, perchè dovrebbe funzionare per un campionato stravolto in due fasi e con intrusi (ho usato questi due termini perchè credo sarebbero quelli utilizzati da chi non vedrebbe di buon occhio la cosa)?crouchbindset ha scritto: 8 giu 2023, 16:08 Non metto in dubbio quello che dici, anzi sono sostanzialmente d'accordo, ma se neanche ci si prova di sicuro non succede nulla.
Adesso faccio il pessimista/negativo per evidenziare la cosa:
Ti immagini se in una partita che non vale il campionato si rompe Lyle? o Tavuyara profumatamente pagato?
Sono ostacoli mentali che non credo siano superabili. Quella è la mentalità con cui bisogna fare i conti.
Oppure, ma davvero spendo 80.000 euro per un giocatore per un campionato che dura metà/due terzi della stagione?
Allora non li spendo proprio più quei soldi, e non è che magari dico, vabbè, forse per i giocatori stranieri e da fuori non vale la pena investire così tanto, punto sui giocatori formati e sugli allenatori/staff.
No. Perchè siamo fermi agli anni 90 da questo punto di vista. Vogliamo fare il calcio mercato. siamo lo stereotipo di Oronzo Canà.
Quello siamo abituati a considerare come campionato e contorno dello sport, girato al rugby.
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
"Fuori concorso" nel senso di fuori classifica, ma se vinci
contro di loro, i punti li prendi ugualmente. Credo si intendesse questo
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Spear hai ragione su tutto, la soluzione va trovata insieme ai club per me, non imporgliela, ascoltando il loro punto di vista ed adattando quindi l'idea ai nostri problemi. La Scozia era un esempio non da copiare senza dubbio ma magari un'idea da cui prender spunto (non noi ma chi di dovere) per sedersi al tavolo coi club e discutere come si puó adattare ascoltando e lavorando ad un compromesso....lo so fantascienza ma speriamo che prima o poi qualcuno ci arrivi.
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Non funzionerebbe; una delle caratteristiche dell'Italia sono i distretti locali e l'attaccamento al campanile. In questo siamo più simile alla Francia che alle Home Union.
Le quali Home Union fino a 25/30 anni fa non avevano nemmeno un campionato nazionale ma solo partite più o meno in date fisse date dalla tradizione. Solo L'Inghilterra ha saputo darsi un campionato nazionale serio prendendo spunto dalla Premiership calcistica (ebbene si).
Nell'emisfero sud solo campionati per club all'interno delle provincie e campionati fra province. Il tutto per ovviare il problema delle distanze.
Questo è il nostro background che piaccia o no e rimarrà questo per alcune generazioni.
Le quali Home Union fino a 25/30 anni fa non avevano nemmeno un campionato nazionale ma solo partite più o meno in date fisse date dalla tradizione. Solo L'Inghilterra ha saputo darsi un campionato nazionale serio prendendo spunto dalla Premiership calcistica (ebbene si).
Nell'emisfero sud solo campionati per club all'interno delle provincie e campionati fra province. Il tutto per ovviare il problema delle distanze.
Questo è il nostro background che piaccia o no e rimarrà questo per alcune generazioni.
crouchbindset ha scritto: 7 giu 2023, 18:42 Guardando all'estero a ció che realmente viene fatto, si potrebbe guardare a quanto ha iniziato a fare la Scozia sta stagione:
campionato nazionale spezzato in due parti, in una prima parte vi giocano senza fini di classifica le formazioni A di Edinburgh e Glasgow giocando 3 partite a testa contr 3 avversarie di Super 6 o come si chiama ora. Consente di dare minuti ai giocatori giovani e meno usati dalla franchigie ma anche di visionare ragazzi nel semi-pro per gli allenatori delle franchigie.
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