Da Bresciaoggi del 30 Giugno2009
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Choc Calvisano: rinuncia al Super 10
Dai fasti del Super 10, degli scudetti e della Heineken Cup ad un drastico ridimensionamento: è il futuro che attende il Cammi Calvisano. La società ieri sera con un comunicato ha ufficializzato quello che era nell’aria da qualche giorno, ma che investe come un tir l’intero movimento rugbistico bresciano: la squadra non si iscriverà al Super 10 ma ripartirà dalla Serie A. Non si sono concretizzate dunque le speranze di chi ancora credeva che qualche sponsor importante potesse farsi avanti e dare una mano al club giallonero: ecco che dunque che le parole dei giorni scorsi del presidente Francesco Casali, «non ci sono gli estremi per impegnarsi in maniera importante come abbiamo sempre fatto noi per avere una scarsa visibilità», hanno trovato conferma nel comunicato emesso ieri sera dalla società calvina al termine del Consiglio del club.
«LA SOCIETÀ Rugby Calvisano ha deciso di non iscriversi al prossimo campionato Super 10. Verrà chiesta alla Federazione la possibilità di ripartire dalla Serie A, categoria in cui la seconda squadra giallonera appena conclusasi». Dunque, si riparte da una categoria inferiore, con tutti i dubbi che ne conseguono: via tutti i big, si ripartirà dai giovani, e forse da qualche colonna che avrà ancora intenzione di sposare il progetto Calvisano. Crisi economica, mancata partecipazione alla Celtic League, futura riforma dei campionati: ecco i motivi che hanno spinto la società alla drastica scelta. «Il Rugby Calvisano - recita ancora la nota - che da diversi anni aveva visto nella Celtic League un’importante possibilità di crescita per l’intero movimento rugbistico nazionale, dai mesi scorsi si è attivato per presentare la candidatura di una franchigia che rappresentasse il territorio bresciano e lombardo». Il Rugby Calvisano tiene a ringraziare anche tutte le istituzioni che a diversi livelli si sono attivati affinchè questo progetto potesse andare in porto, sia per quello che riguarda la copertura economica che per quello che riguarda le strutture. Ma purtroppo non c’è stato niente da fare: «Il percorso intrapreso - ed è la parte più significativa della nota - soprattutto per la gravissima crisi economica che l’intero Paese e in particolare l’imprenditoria bresciana stanno attraversando, non ha consentito di raggiungere i risultati sperati e di garantire quindi le necessarie certezze in termini di copertura economica». Niente Celtic League (per cui in pole position ci sono i Praetorians di Roma e la Benetton, con gli Aironi di Viadana che sperano), e dunque niente soldi per fare rugby di livello e competere con le più forti potenze della palla ovale.
MA NON SOLO: «Nella stagione 2010-11 entrerà in vigore la riforma dei campionati: i migliori giocatori italiani disputeranno la Celtic League e verrà ridotto il numero dei giocatori stranieri. Pertanto la società, precorrendo i tempi del previsto ritorno a formule protese verso il dilettantismo, per il massimo campionato nazionale, ritiene di non partecipare si dalla prossima stagione al campionato Super 10». Ci sarà ora da ridiscutere con chi il contratto l’aveva già rinnovato, Zanni, Ghiraldini e Dal Maso, e progettare per tempo il futuro: «Tutti i settori giovanili proseguiranno l’attività svolta fino ad oggi con il medesimo apporto sia qualitativo che quantitativo da parte della società e a Calvisano continuerà ad esistere un centro giovanile di alto livello. Tutte le decisioni infine rientrano nella linea che da sempre la società persegue: puntare ai risultati più alti nella consapevolezza delle proprie possibilità».