forum.rugby.it

Buon compleanno Meta, sodale piacentino del forum

In ritardo, ma tanti auguri Meta!

https://ilmondodellavoro.net/15/05/2024 ... JMhyf1ac35

Articolo interessante quando si parla di alto livello in Italia e del ruolo del campionsto domestico nel nostro sistema.
A tutti piace essere tifosi con i nostri beniamini che guadagnano, si e no, 2 mila euro al mese..

Se leggo bene i giocatori di rugby professionistico in Italia guadagnano in media circa 19.287 euro lordi al mese.
Non mi sembra poco, comparato ad altri lavori usuranti.

30 min ha scritto: 16 mag 2024, 15:52 Se leggo bene i giocatori di rugby professionistico in Italia guadagnano in media circa 19.287 euro lordi al mese.
Non mi sembra poco, comparato ad altri lavori usuranti.

Ma no dai, ma da dove prendono questi dati ridicoli.
240k all'anno lordi non li prendono in media neanche a Treviso, forse uno o due TopTop Player.
È piú probabile che la retribuzione media sia 20k all'anno (che poi sarebbero per 8/9 mesi), considerando tuti i giocatori dell'Elite ecc.
Ma poi la somma non sarebbe piú "adeguata".

Fatto un po' di ricerca ed e' tutto sbagliato. L' articolo originale e' de L' Equipe e la cifra di 19287 euro si riferisce allo stipendio medio dei giocatori di Top 14. Quelli di Mondo del Lavoro hanno fatto casino.

Se puo' interessare, Kolisi e' quello che prende di piu con 978000 euro lordi all' anno, seguito da Dupont con 805000. In Pro D2 il salario medio annuale e' di 75420 euro.

Verrebbe da pensare alla media del pollo...

Si ma non è che in Italia girano cifre da capogiro...sicuramente qualcosa in più rispetto al passato, ma non abbastanza da giustificare l immane sforzo tra allenamenti e partite.
Per 2000, o 3000 euro al mese, fare il rugbista non conviene. Non sono cifre che ti permettono ne di organizzare un post carriera, né tantomeno in caso di interruzioni brusche

L'intento dell'articolo è lodevole (come dice Mr Ian A tutti piace essere tifosi con i nostri beniamini che guadagnano, si e no, 2 mila euro al mese), ma è evidentissimo che ha mescolato dati diversi, producendo una gran confusione.
In Italia, per quel poco che ho saputo, l'importo è quello, per cui giocare a rugby non porta una convenienza economica, meno che mai in rapporto al pesante impegno di allenamento. Ai tempi del dilettantismo obbligatorio (la cui violazione comportava l'espulsione senza appello e con disonore), quando c'era una serie A di 12 squadre, si poteva giocare nella serie B nazionale (12 squadre) con 2 allenamenti settimanali. Solo in serie A venivano richiesti 4 allenamenti a settimana , mentre oggi, se non ti alleni 4 volte la settimana, non riesci a giocare nemmeno nell'attuale serie B , che sarebbe una D di allora.
E' noto che nei paesi rugbystici la ricompensa veniva da una compensazione sociale, per cui l'atleta che smetteva di giocare trovava facilmente lavoro, anche se non era stato un campione. Questa, diciamo, ricompensa posteriore avveniva in parte anche da noi. (Qui da me, p.e., una grossa Azienda di materiali edili e una Banca locale erano disponibili ad assumere ex giocatori).
L'ho sempre detto e lo ripeto : teniamoceli buoni quei pochi italiani che giocano a rugby, e soprattutto i conterranei : quando potete, andate a sostenerli sul campo, non importa in che serie giocano.

Stiamo perdendo di vista la realtà, però, la vita in generale.
Un operaio si fa il mazzo otto ore al giorno e i duemila euro al mese se li sogna. Non pensiamo al professionismo di altri sport. Nel nostro campionato ci sono società dilettantistiche

beh siamo alle solite.
Siete dilettanti e non potete avere rimborsi, sopra una certa cifra.
E l'eterno confronto con operai (peraltro spesso sottopagati.

Il guaio è che per poter competere in serie A Elite, serie a parte alta, devi seguire un programma di allenamento che è ormai professionale.
Hai rischi di infortunio e difficoltà con il lavoro e la famiglia.

Entri nelle polisportive dei corpi di polizia?
Rinunci alla famiglia?
Torni ai 3 allenamenti la sera al campino?

Poi ci domandiamo come mai attorno ai 25-27 molti ragazzi salutano e, se va bene, al massimo giocano nella seconda squadra in B/C.

Almeno l anno prossimo saranno dei co.co.pro.

Gli operai (e pure gli impiegati) si "allenano" otto ore al giorno (o più). Almeno, fuori dalla Toscana è così, quello che succede lì, non lo so.

Ma qua non è un confronto tra lavoro sportivo e lavori "normali". Ma più che altro su cosa vuole essere il nostro rugby domestico in funzione dei soldi che girano.
Vuoi viaggiare un maserati? Con 2000 euro al mese è impossibile...
Come a dire, che non convocano al 6N gente che gioca nel domestico, e ci credo, perché poi è tutto strutturato in funzione della paga dei giocatori..