Svolta della FIR?

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

Rispondi
speartakle
Messaggi: 8926
Iscritto il: 11 giu 2012, 0:14

Re: Svolta della FIR?

Messaggio da speartakle »

C'è un post pubblico (nel senso che può leggere chiunque sia iscritto) sulla pagina fb di Rino Francescato (che fa parte della cordata Innocenti) che vorrei portare all'attenzione del forum. Leggendolo capirete sicuramente perchè lo posto in questa discussione (no non il messaggio intero ma solo il rimando al post), sia che lo condividiate che no.
Io una mia opinione ce l'ho, al massimo se si aprirà una discussione su questo la esprimerò.
https://www.facebook.com/rino.francesca ... 8917324088
Mr Ian
Messaggi: 13050
Iscritto il: 2 feb 2012, 16:20

Re: Svolta della FIR?

Messaggio da Mr Ian »

speartakle ha scritto: 19 feb 2021, 16:14 C'è un post pubblico (nel senso che può leggere chiunque sia iscritto) sulla pagina fb di Rino Francescato (che fa parte della cordata Innocenti) che vorrei portare all'attenzione del forum. Leggendolo capirete sicuramente perchè lo posto in questa discussione (no non il messaggio intero ma solo il rimando al post), sia che lo condividiate che no.
Io una mia opinione ce l'ho, al massimo se si aprirà una discussione su questo la esprimerò.
https://www.facebook.com/rino.francesca ... 8917324088
L ho letto e ne possiamo aprire una discussione....in teoria tutto giusto, nei fatti è tutto da vedere...
Esiste una corrente che ha disprezzo per i vecchi del rugby italiano?
speartakle
Messaggi: 8926
Iscritto il: 11 giu 2012, 0:14

Re: Svolta della FIR?

Messaggio da speartakle »

Mr Ian ha scritto: 19 feb 2021, 16:18
speartakle ha scritto: 19 feb 2021, 16:14 C'è un post pubblico (nel senso che può leggere chiunque sia iscritto) sulla pagina fb di Rino Francescato (che fa parte della cordata Innocenti) che vorrei portare all'attenzione del forum. Leggendolo capirete sicuramente perchè lo posto in questa discussione (no non il messaggio intero ma solo il rimando al post), sia che lo condividiate che no.
Io una mia opinione ce l'ho, al massimo se si aprirà una discussione su questo la esprimerò.
https://www.facebook.com/rino.francesca ... 8917324088
L ho letto e ne possiamo aprire una discussione....in teoria tutto giusto, nei fatti è tutto da vedere...
Esiste una corrente che ha disprezzo per i vecchi del rugby italiano?
dato che ho un'opinione abbastanza radicale al riguardo lascio che magari anche altri esprimano prima proprie considerazioni, non vorrei ammazzare subito la discussione e soprattutto dato che, come tonione mi ha fatto notare, commentiamo una persona reale da un nick, forse meglio lasciare sedimentare...
Avatar utente
jpr williams
Messaggi: 35697
Iscritto il: 26 mar 2012, 11:58
Località: Gottolengo (BS)
Contatta:

Re: Svolta della FIR?

Messaggio da jpr williams »

Uomoz ha scritto: 18 feb 2021, 15:29
jpr williams ha scritto: 18 feb 2021, 14:38 Io devo essermi decisamente perso qualcosa, ma chi sarebbe ad avere la brilante idea di chiudere le accademie?
Altro che chiuderle! Ce ne vorrebbero almeno 4 equiripartite su tutto il territorio nazionale. :roll:
"Ritengo che il progetto “Accademia e Centri di Formazione Permanente” per i risultati ottenuti a dispetto degli investimenti fatti sia da ritenersi concluso."
Marzio Innocenti dal sito https://www.renovatioitaliarugby.it/ilnostroprogramma/
Sono troppo atecnico/maleducato se dico che è una minchiata colossale?
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
jentu
Messaggi: 8744
Iscritto il: 3 mag 2005, 0:00
Località: lontano da dove vorrei

Re: Svolta della FIR?

Messaggio da jentu »

speartakle ha scritto: 19 feb 2021, 16:14 C'è un post pubblico (nel senso che può leggere chiunque sia iscritto) sulla pagina fb di Rino Francescato (che fa parte della cordata Innocenti) che vorrei portare all'attenzione del forum. Leggendolo capirete sicuramente perchè lo posto in questa discussione (no non il messaggio intero ma solo il rimando al post), sia che lo condividiate che no.
Io una mia opinione ce l'ho, al massimo se si aprirà una discussione su questo la esprimerò.
https://www.facebook.com/rino.francesca ... 8917324088
Io non ho Facebook, puoi postare direttamente o citare?
Parlare e scrivere sono due attività umane differenti
I fatti degli altri sono solo opinioni, le mie opinioni sono fatti (cit. omen nomen)
Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (cit. Incertae sedis)
Avatar utente
jpr williams
Messaggi: 35697
Iscritto il: 26 mar 2012, 11:58
Località: Gottolengo (BS)
Contatta:

Re: Svolta della FIR?

Messaggio da jpr williams »

jentu ha scritto: 19 feb 2021, 17:34Io non ho Facebook, puoi postare direttamente o citare?
Tieniti perchè è un pò lunghetto.


Noi non gioiamo delle sconfitte.
Noi amiamo questo sport.
Noi siamo degli ex Nazionali che giocavano un “rugby diverso” .
Tantissimi tecnici attuali lo dicono in tono dispregiativo, come a voler sottolineare che alla base del rugby di allora non ci fosse,scuola, qualità.
Quindi noi giocatori del passato veniamo trattati da questi scienziati come dei rugbisti fuori dal tempo, nostalgici…..e soprattutto tanto....tanto...polemici.
Ve lo ripeto, noi amiamo questo sport!!
Vi faccio un breve elenco di questi incompetenti...che a mio modesto parere hanno tutto il sacro santo diritto di commentare e dare dei consigli.
Mascioletti, Ghizzoni, Di Carlo, Cucchiella,Rossi Cuttita, Piovesan, Dominguez,Bargelli, ,Robazza ,Paoletti,Monfeli, Marchetto,Stoica Gaetaniello,Caligiuri,Vitelli, Bona, Altigieri, Mariani, Morelli. DeIoanni, Bonetti, Bergamasco ,Francescato Nello Ivan Rino Bruno , Bettarello, Blessano, Fedrigo,Pivetta, Caligiuri, Bergamasco ,Baraldi , Bollesan Fedrigo, Giovanelli ……………ce ne sono a decine a questo livello che non ho citato. ( me ne scuso)
Ma veniamo al dunque: ( parlerò di tre quarti)
I risultati parlano da soli e sono sotto gli occhi di tutti.
La nostra linea di tre quarti sembra un colabrodo, un gruppo di dilettanti allo sbaraglio, poche qualità e mal gestite.
Questa IMPREPARAZIONE é una malattia che rende vulnerabili i giocatori.
Ma chiediamocelo, quanto ci è costato in termini di punteggio questa linea di pensiero dei neo patentati.
Prendiamo di media 50- 60 punti a partita.
Mi é venuto un dubbio .....
FORSE ANCHE I TECNICI HANNO PROBLEMI DI VISTA
I MIEI CONSIGLI ((rugby ......cose d’altri tempi) :
Riflessioni:
Bisogna sempre attaccare la linea del vantaggio in modo individuale o organizzato nel minor tempo possibile.
Si può decidere di superare la linea nell’asse profondo, vicino ai raggruppamenti, oppure si può decidere di attaccare la linea del vantaggio anche al largo.
Se si decide di portare la palla al largo con dei passaggi, si è costretti a tenere in partenza una profondità o distanza dal diretto avversario, questo comporta che ogni passaggio in dietro che si effettua, di fatto fa allontanare la linea dell’attacco dalla linea del vantaggio (la linea del placcaggio è sempre nel campo dell’attaccante).
Solo le linee d’attacco di qualità riescono a recuperare questo svantaggio territoriale e con delle azioni mirate vanno a destabilizzare ed indebolire la difesa per poi superarla.
Tutte le azioni d’attacco devono essere portate a ridosso degli avversari, proprio per evitare di perdere troppo terreno e devono avere lo scopo di oltrepassare tale linea e segnare la meta.
I tecnici di attuali lavorano su due linee di attacco una più profonda dell'altra .....cosa illogica se si trova una difesa organizzata in quanto la linea del placcaggio si sposta in modo pericoloso su campo dell'attacco.
La "Linea del placcaggio" è una linea immaginaria che passa sugli ipotetici punti d’incontro tra gli attaccanti e i difensori. Si trova sempre nel campo di chi attacca, proprio perché gli attaccanti per garantire la qualità del passaggio sono costretti a mantenere, dal difensore, una certa profondità che eviti il placcaggio prima di aver effettuato il corretto passaggio del pallone al compagno visto che nel nel rugby il pallone va passato sempre indietro.
Le qualità tecniche e di corsa dei giocatori possono far alzare la linea del placcaggio, verso il campo avversario, soprattutto se riescono a giocare più alti e con trasmissioni rapide.
Anche lo schieramento di partenza può far variare tale linea: pensiamo ai trequarti in attacco che si schierano profondi o addirittura profondissimi, vedi il caso delle seconde linee d’attacco che sempre più spesso vengono utilizzate, a mio parere in modo illogico.
Anche la velocità della linea di difesa modifica la linea del placcaggio.
Più la difesa sale veloce, più la linea del placcaggio o d’incontro si sposta nel campo della squadra che attacca.
Riflessioni :
In difesa :
In parità numerica si deve salire velocissimi, per cercare di guadagnare o recuperare il pallone nel campo avversario.
Non si deve salire velocissimi se la difesa non è organizzata o nel caso si percepisca un pericolo da una giocata in fase di esecuzione da parte della squadra che attacca.
Giocare alti.
Per giocare alti s’intende portarsi, nel minor tempo possibile, quasi a contatto con l’avversario; diminuendo la profondità e aumentando la velocità di corsa, diminuisce la distanza che di solito esiste tra un giocatore in attacco e il suo diretto avversario, questo bisogna farlo nel minor tempo possibile .
Più si gioca alti in attacco: più si fissa la difesa, più si alza la linea del placcaggio verso il campo avversario e più ci si avvicina alla linea del vantaggio; viene così lasciato minor tempo all’organizzazione difensiva diretta avversaria e anche alla seconda linea di difesa che ha minor tempo per reagire e può essere più facilmente presa di sorpresa. .
Per questo i cambi di passo, i cambi di angolo di corsa, gli incroci, i raddoppi per avere una buona riuscita, devono essere effettuati il più vicino possibile alla linea del vantaggio e soprattutto a ridosso degli avversari, questo per fissarli e condizionarli nelle scelte successive.
Anche in seconda fase, è importantissimo giocare alti ed allontanare la palla il più velocemente possibile all’esterno per sfruttare al meglio i vantaggi numerici e gli spazi larghi venutesi a creare e impedire il rientro dei difensori.
Queste giocate se veloci e improvvise ed effettuate in modo corretto, possono mettere in grave difficoltà la difesa avversaria.
Sono schemi questi che richiedono tecnica individuale, preparazioni eccezionale, doti fisiche rilevanti e allenamenti mirati.
Per questo una linea di tre quarti di qualità non può essere improvvisata ma deve essere costruita e collaudata.
Troppe cose possono accadere in brevissimo tempo e l’adattabilità e la reazione di ogni singolo giocatore della linea sono fondamentali per l’esito positivo di ogni azione di gioco.
Ogni giocatore deve conoscere le doti fisiche e di corsa del proprio compagno di reparto e deve anticipare mentalmente le scelte che questi andrà a fare, in modo da farsi trovare pronto a qualsiasi appuntamento.
Possiamo affermare che più una linea d’attacco più gioca alta più dimostra di essere una linea di d’attacco di qualità
Temporeggiare
Temporeggiare è sinonimo di prendere tempo, pazientare, non correre verso l’avversario attaccante alla massima velocità, ma rallentare la corsa per non prendere decisioni azzardate.
Quando un giocatore temporeggia, decide di ritardare l’appuntamento con il placcaggio e decide di rimanere schierato più in profondità e più distante dall’avversario.
Questa scelta viene fatta per diversi motivi:
- avere il tempo di scalare
- non essere presi di sorpresa dall’attaccante (si fiuta un pericolo o si prevede una giocata )
- dare il tempo al compagno di riposizionarsi in modo corretto nella linea difensiva.
- poter intervenire sul pallone per primo in caso di un previsto calcio dell’avversario.
- scegliere le traiettorie e quindi le corse da adottare, al fine di trovare e garantire l’efficacia difensiva collettiva e il placcaggio fino all’ultimo uomo della linea d’attacco.
Delle volte si è costretti a temporeggiare in modo importante e si decide di retrocedere anche nel proprio campo, verso la propria area di meta, pur di favorire il ricongiungimento e la riorganizzazione difensiva collettiva.
Fiutato un pericolo nella linea d’attacco, si preferisce controllare e rallentare la corsa, aumentare la profondità, quindi la distanza dall’avversario, per avere il tempo e lo spazio necessari per riorganizzarsi.
Sempre più spesso si vedono giocatori che di fronte alla superiorità numerica della squadra avversaria, cercano con anticipi disperati o con difese rovesciate di impedire la trasmissione del pallone al largo.
Simili giocate, vicine all’area di meta, possono avere un senso e possono anche essere rischiate; infatti la distanza ravvicinata alla propria area di meta impedisce la scalata e quindi non ha senso temporeggiare.
Di sicuro queste difese azzardate, se effettuate distanti dalla propria area di meta e quindi con spazio e tempo sufficienti al recupero della riorganizzazione difensiva, sono molto rischiose .
Se si addotta una difesa di questo tipo di fronte ad una linea d’attacco ben preparata si rischia moltissimo.
NB. In caso di parità numerica non si deve temporeggiare ma correre al massimo della velocità in avanti e placcare il proprio diretto avversario il più presto possibile, al fine di alzare la linea del placcaggio, impedire le giocate dell’avversario e cercare di recuperare il pallone.
Si deve temporeggiare solamente quando la difesa è effettivamente in difficoltà.
Anche in attacco è importantissimo temporeggiare o meglio ritardare la partenza dallo schieramento iniziale, al fine di prendere profondità sul compagno e arrivare in velocità all’appuntamento con il pallone.
Troppo spesso vediamo i giocatori attaccanti prendere il pallone con una velocità molto bassa, quasi da fermi, ciò dimostra poca dimestichezza con il controllo della propria corsa.
Solo se si riesce a dosare e correggere la propria corsa si riesce a fissare l’avversario sempre alla massima velocità.
Scalare
Quando un difensore decide di scalare, sceglie di placcare non il diretto avversario ma un giocatore schierato di una o più posizioni al largo.
Si decide di scalare per recuperare uno svantaggio numerico .
Di solito per scalare si è costretti a temporeggiare, a controllare e calcolare la corsa, modificare la profondità e la traiettoria.
Quando si decide di scalare bisogna comunicare con i giocatori di reparto al fine di mantenere o riorganizzare una linea di difesa possibilmente stretta .(posizioni ravvicinate tra i giocatori)
Bisogna accertarsi di avere sempre lo spazio all’interno coperto da un proprio compagno pronto ad intervenire in caso di rientro dell’attaccante.
Il difensore, quando scala, prende una traiettoria un po’ obliqua e quindi la sua spalla interna diventa il suo punto debole.
Gli attaccanti di qualità, di fronte ad una difesa scalata non organizzata (spazi troppo larghi) cambiano l’angolo di corsa e attaccano lo spazio interno del difensore.
In questi casi può diventare veramente devastante l’azione d’attacco.
Per questo motivo, in difesa, è importantissimo stringere gli spazi o distanze tra i difensori.
Lo spazio interno del placcatore deve avere sempre una guardia pronta ad intervenire in caso di rientro dell’attaccante; delle volte per ritrovare questa organizzazione si è costretti a temporeggiare..
Fissare
Si fissa quando la corsa, la traiettoria e la posizione dell’attaccante impediscono al difensore di scalare e quindi di recuperare e intervenire su altri giocatori dell’attacco schierati al largo o all’interno.
L’attaccante, controllando la propria corsa e traiettoria, obbliga il difensore a marcarlo, lo costringe ad occupare una posizione del campo vincolante, penalizzante, che gli impedisce di scalare e di intervenire in altre parti del campo e quindi di riproporsi come placcatore su altri giocatori attaccanti, schierati all’esterno e all’interno.
Solo con una corretta scelta degli angoli di corsa, un controllo della velocità e della profondità si può ottenere una vera fissazione . Raddrizzare la corsa, in alcuni casi è indispensabile per fissare l’avversario e impedirgli di scalare .
La fissazione, per essere veramente efficace, deve essere portata al massimo della velocità e il più alto possibile, quindi vicinissimo, quasi a contatto, con il diretto avversario difensore, mantenendo invariata la possibilità di passare in modo corretto il pallone al compagno in appoggio.
In questo caso si alza anche la linea del placcaggio e si è più vicini alla linea del vantaggio.
Questa è la fase di gioco che mette in risalto le vere qualità dell’attaccante e vi posso garantire che per fare tutto questo in modo perfetto, bisogna avere una tecnica individuale e delle doti fisiche eccezionali oltre che una perfetta visione del gioco .
Raddrizzare la corsa in prima fase senza fissare il diretto avversario può favorire la seconda linea di difesa in quanto questo tipo di corsa sposta il pallone verso l’area più occupata dagli avversari.
Spazi tra i giocatori (larghi e stretti)
Tra un giocatore e l’altro esiste sempre uno spazio o una distanza sia in attacco che in difesa.
Per spazio largo s’intende una distanza tra un giocatore e il compagno tale che non garantisce una copertura difensiva sicura tra i due giocatori, in caso di rientro di un attaccante.
Gli spazi stretti invece sono distanze ravvicinate che garantiscono sempre una buona copertura difensiva nello spazio interno tra i due.
I giocatori attaccanti sanno che l’esito di una giocata spesso dipende dallo schieramento difensivo e quindi dalla distanza che intercorre tra un giocatore e l’altro, fanno perciò di tutto per condizionare e cambiare tali distanze (allargarle o stringerle)
L’attaccante deve cercare di allargare gli spazi tra i difensori al fine di penetrare e superare la linea di difesa con minor difficoltà.
Le posizioni iniziali degli attaccanti nello schieramento possono in parte condizionare lo schieramento difensivo .
Delle volte è preferibile, per un buon attacco, stringere le posizioni e fissare gli avversari in una zona più vicina alla fase di gioco di partenza, questo per avere, nello sviluppo di un’azione programmata e studiata, meno difensori già schierati al largo dove si creeranno quindi spazi più ampi.
Questo dovrebbe accadere quando si effettuano giocate con raddoppi, finti incroci , salti di giocatori con passaggi lunghi o inserimenti di giocatori non presenti nello schieramento d’attacco iniziale.(ala chiusa o estremo… ).
I difensori cercheranno invece di mantenere ridotte tali distanze e spazi al fine di garantire la cerniera difensiva sicura ed efficace, oppure, per controbattere al caso sopracitato, temporeggeranno per avere il tempo di scalare e quindi intervenire nel proseguo dell’azione.
Una difesa è classificabile come organizzata quando riesce a tenere questi spazi stretti fino all’ultimo uomo attaccante posizionato più al largo.
-
Entrare nel buco o negli spazi
Quando un attaccante riesce a infilarsi negli spazi tra due difensori o supera il diretto avversario
oltrepassando la linea del placcaggio o la linea del vantaggio, crea un buco difensivo.
Fa parte del gioco del rugby superare l’avversario e quindi il traguardo di ogni buon trequarti attaccante è quello di bucare la linea di difesa e superare il diretto avversario..
Un buon attaccante nel contesto collettivo deve conoscere la diversità delle varie situazioni che si vengono a creare in campo e deve reagire a seconda della tipologia del vantaggio acquisito.
Il buco perfetto del trequarti è eseguito con una traiettoria o linea di corsa verso l’esterno del campo in quanto, una volta superata la difesa, questa traiettoria favorisce il sostegno e il ritrovamento della linea d’attacco al largo, più distante dagli avversari. I centri o compagni devono fare uno sforzo eccezionale per trovarsi pronti per il proseguimento del gioco al largo. Spesso si vedono dei gran buchi, che però non sono seguiti da grandi sostegni. I tre quarti centro di qualità non devono mai mancare a questi appuntamenti e devono portarsi a lato del portatore del pallone per continuare la giocata sempre più al largo e lontano dai difensori..
Le giocate che favoriscono il gioco e la segnatura al largo devono essere le più ricercate dalla linea di tre quarti in attacco, in quanto rendono più difficoltosa la riorganizzazione difensiva.
Ribadisco che il massimo di una giocata per una linea d’attacco, sarebbe ritrovare il sostegno immediato di tutti giocatori posizionati all’esterno, dopo avere superato la linea del vantaggio o il diretto avversario.
Un consiglio : se disponiamo di una gran linea di tre quarti predisposta all’attacco dobbiamo cercare di pretendere di giocare tutte le fasi statiche (mischie e touche) con tutti i giocatori in modo da lasciare più spazio libero nel campo di gioco e tenere le seconde linee ( terze linee) più lontane dall’apertura e dal gioco al largo.
Se riusciamo a tenere, e soprattutto a mantenere grandi distanze iniziali tra i giocatori delle fasi statiche e il primo giocatore posizionato al largo (di solito l’apertura) faremo crescere notevolmente le possibilità di riuscita delle varie giocate, in quanto i difensori si trovano a difendere spazi grandi e se messi in difficoltà con tagli di corsa incroci e raddoppi, sono costretti a temporeggiare per aspettare la ricucitura della seconda linea di difesa. Per mantenere questo vantaggio iniziale il primo attaccante non deve raddrizzare tanto la corsa in quanto con questo tipo di scelta vi fa a favorire il raggiungimento con i difensori che si trovavano già in difficoltà. ( gli si va incontro)
Se invece l’apertura corre un poco di traverso verso l’esterno può mantenere sempre la distanza tra i difensori delle fasi statiche inalterata e continuare ad avere un’area d’azione vulnerabile per i difensori ( la fascia di campo tra l’apertura e il primo difensore della mischia) che può essere utilizzata con inserimenti del i trequarti ala o estremo.
Spesso si è fatto un abuso del raddrizzamento della corsa dell’apertura, e per anni allenatori improvvisati consigliavano le aperture a adottare delle corse raddrizzate, tantissime volte secondo il mio punto di vista esageratamente raddrizzate. E’ indispensabile raddrizzare la corsa quando si vuole fissare o quando esiste un vantaggio numerico.
Profondità.
Con il controllo della corsa un giocatore, in attacco o in difesa, decide di tenere una certa distanza dal diretto avversario o compagno.
Gli attaccanti devono tenere la giusta profondità per garantire il passaggio.
I difensori devono rimanere profondi per intervenire su calci tattici o per riorganizzare le difese.
Solo i giocatori di un certo livello hanno la capacità di scegliere nel minor tempo possibile la profondità corretta, la quale può variare nell’arco di tempi brevissimi a seconda dell’esito delle azioni.
Ad esempio ; in caso di buco, l’attaccante in sostegno del portatore del pallone deve annullare la profondità iniziale e scattando deve salire quasi in linea con il compagno che ha superato la linea del vantaggio per riproporsi in sostegno, in una linea alta.
I difensori decidono di non salire al massimo della velocità e di giocare profondi (più distanti dai diretti avversari) quando devono recuperare un sovrannumero di attaccanti, quando devono riorganizzare la linea difensiva o quando fiutano un’azione pericolosa improntata dall’avversario.
E’ il caso dell’apertura attaccante che, posizionatasi altissima, poco prima di ricevere il passaggio
già corre di traverso verso la linea laterale, dando l’idea di voler incrociare con i suoi giocatori schierati più al largo. In difesa si decide di temporeggiare per avere più profondità al fine di avere il tempo di scalare per recuperare svantaggi numerici all’esterno e per favorire le coperture interne con il rientro dei compagni difensori.
Comunicare
Solo con la comunicando i giocatori possono organizzare una buona difesa e un buon attacco.
Per gli attaccanti è indispensabile comunicare per dare direttive, consigli e per decidere le varie azioni d’attacco programmate ( raddoppi, incroci, finte di incroci, cambi di angoli di corsa, calci tattici ) che hanno lo scopo di disorganizzare la difesa avversaria .
Il fatto di comunicare può aiutare anche a ritrovare una linea d’attacco più organizzata e più preparata a sfruttare eventuali vantaggi acquisiti da azioni portate individualmente dai singoli giocatori, pensiamo al buco perfetto.
Comunicando i giocatori d’attacco studiano e decidono posizionamenti ottimali al fine della buona riuscita delle azioni che decidono di fare; c’è da dire che spesse volte queste scelte concordate contribuiscono alla buona continuità del gioco in quanto favoriscono il sostegno.
La stessa cosa vale anche per i giocatori in difesa .
I giocatori in difesa si devono sempre parlare al fine di ritrovare sempre la linea di difesa organizzata.
Soprattutto in presenza di spazi larghi è fondamentale la comunicazione trai giocatori per riorganizzare nel
minor tempo possibile una difesa stretta e sicura.
Delle volte può succedere che alcuni giocatori sbaglino a difendere (non tengono una linea ) e lascino dei vantaggi numerici e di campo agli avversari: comunicare tra i giocatori è indispensabile per impedire che questo accada.
Anche nel caso di un calcio tattico da parte dell’attaccante è importante una buona comunicazione tra i giocatori difensori , per sostenere e coprire il compagno ricevitore del calcio e per riorganizzare un possibile contrattacco.
Sia i difensori che gli attaccanti devono essere in grado di controllare l’intensità della corsa e di scegliere traiettorie ottimali in tempi brevissimi, per sferrare attacchi o per colmare lacune difensive.
Adattabilità a vari ruoli
In alcune fasi di gioco è importante adattarsi a ruoli diversi, al fine di recuperare o colmare svantaggi difensivi , per contribuire al buon esito di un attacco o di un’azione
Penso che tutti i giocatori debbano avere delle conoscenze sulla specificità dei vari ruoli, ma non condivido l’idea di impostare una partita pensando solamente all’occupazione degli spazi.
Penso che un avanti in alcuni casi specifici possa e debba sostituire un tre quarti, sia in fase di difesa che in fase d’attacco ma non dimentichiamoci che ogni ruolo è strettamente legato a determinate caratteristiche fisiche e tecniche ; dobbiamo essere coscienti che la velocità, lo scatto, il cambio di passo e l’imprevedibilità di un buon trequarti può mettere in grave difficoltà qualsiasi uomo della mischia soprattutto su spazi larghi.
Qualsiasi intervento di un avanti nella linea arretrata può portare un rallentamento nell’esecuzione dell’azione sia difensiva che d’attacco.
Dico può, perché esistono dei giocatori della mischia (soprattutto terze linee) che dimostrano di avere gambe e tecnica da far invidia a tanti tre quarti.
IN ATTACCO
Un buon attaccante deve ragionare prima di tutto come difensore e chiedersi:
“Quali sono le cose, che vorrei non mi accadessero in qualità di difensore?”
La risposta è semplice:
-1° sbagliare il placcaggio pur avendo una posizione ottimale, (un placcaggio sbagliato può incidere nel risultato finale)
-2° sbagliare una presa al volo (un errore di ricezione di un calcio tattico, fatto dall'avversario nel proprio campo, può diventare fatale)
-3° non avere una posizione corretta nello schieramento difensivo
I primi due casi, se le posizioni in campo dei difensori sono sufficientemente corrette,
possono essere classificati come errori individuali casuali o imprevedibili .
Tutti i giocatori, anche i più forti, nella loro carriera hanno sbagliato dei placcaggi e delle prese al volo.
Sono tanti i fattori che possono influire su questi errori; le doti fisiche e tecniche degli attaccanti, la posizione del corpo errata, e anche le condizioni climatiche possono influire sull’esatta esecuzione del placcaggio e della presa al volo.
Nel terzo caso l'errore del difensore è dovuto ad un cattivo posizionamento suo e dei compagni.
Ricordiamoci che lo scopo di una linea di ¾ in attacco è quello di superare la linea del vantaggio e segnare la meta.
Per raggiungere lo scopo l’attaccante deve cercare di disorganizzare e quindi di favorire un cattivo posizionamento del difensore ( il terzo caso), al fine di rendere la linea di difesa vulnerabile.
Più avanti vedremo quali stratagemmi o azioni si possono utilizzare per cercare di spiazzare e mettere in difficoltà la difesa e il singolo giocatore. Vedremo anche come ottenere il massimo risultato da queste azioni curandone i minimi particolari.
Ricordiamoci che un cattivo schieramento difensivo individuale e collettivo favorisce e condiziona, in modo quasi obbligato, l'iniziativa dell'attaccante.
Una linea d’ attacco deve saper sfruttar egli errori difensivi dell’avversario e, per farlo, deve a seconda dell’errore, scegliere le contromisure per attaccare nel migliore dei modi per avere il massimo risultato.
Deve saper giocare alta, saper raddrizzare la corsa quando serve , deve fissare gli avversari, deve provare azioni collettive e giocate individuali, calci tattici, il tutto, utilizzando ,cambi di velocità di corsa eccezionali e con appropriati sostegni.
Tutti gli attaccanti devono essere attenti e reattivi, devono saper prevedere lo sviluppo del gioco, devono comunicare e decidere in tempi brevissimi le strategie anche collettive da attuare.
Per questo i singoli ruoli non possono essere improvvisati.
E’ solo con l’esperienza che si riesce a diventare reattivi de ed essere sempre presenti e pronti nel posto giusto al momento giusto.
Una cattiva o ritardata lettura del gioco può portare alla non riuscita di un’azione vantaggiosa.
Se un tre quarti centro riesce a bucare gli spazi e a superare la linea di difesa avversaria ma non trova un sostegno al largo del compagno, difficilmente riuscirà da solo a portare il pallone in meta.
In questo caso, la poca reattività e il mancato sostegno del compagno ha condizionato, in modo negativo, la buona riuscita dell’azione e di fatto ha favorito la riorganizzazione difensiva degli avversari.
Un saluto
Rino francescato
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Garry
Messaggi: 34396
Iscritto il: 2 lug 2018, 21:31

Re: Svolta della FIR?

Messaggio da Garry »

Bravo Francescato, sintetico, in pratica un haiku :rotfl:

"La vita è quello che non esisterà mai sotto il fascismo: libertà, creazione, sincerità, verità, bellezza e volto umano"
R.I.P. Pavel Kushnir - pianista russo morto in carcere, vittima del fascismo russo
jentu
Messaggi: 8744
Iscritto il: 3 mag 2005, 0:00
Località: lontano da dove vorrei

Re: Svolta della FIR?

Messaggio da jentu »

Io sono rispettoso di Francescato e dei citati, non commento.
Quello che scrive è la base per il lavoro difensivo in attività di formazione, tranne alcune cose sui cui si rielaborando alcuni concetti e comportamenti in adattamento.
Forse Speartekle si riferiva dall'incipit e capisco perché. Ma evito di intervenire in merito
Parlare e scrivere sono due attività umane differenti
I fatti degli altri sono solo opinioni, le mie opinioni sono fatti (cit. omen nomen)
Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (cit. Incertae sedis)
Garry
Messaggi: 34396
Iscritto il: 2 lug 2018, 21:31

Re: Svolta della FIR?

Messaggio da Garry »

Non capisco la citazione di quei nomi di ex-giocatori. Ci sono persone he ci hanno lasciato da tempo, come suo fratello Ivan o anche solo un anno fa come Paoletti.
Che senso ha?

"La vita è quello che non esisterà mai sotto il fascismo: libertà, creazione, sincerità, verità, bellezza e volto umano"
R.I.P. Pavel Kushnir - pianista russo morto in carcere, vittima del fascismo russo
speartakle
Messaggi: 8926
Iscritto il: 11 giu 2012, 0:14

Re: Svolta della FIR?

Messaggio da speartakle »

jentu ha scritto: 19 feb 2021, 18:24 Io sono rispettoso di Francescato e dei citati, non commento.
Quello che scrive è la base per il lavoro difensivo in attività di formazione, tranne alcune cose sui cui si rielaborando alcuni concetti e comportamenti in adattamento.
Forse Speartekle si riferiva dall'incipit e capisco perché. Ma evito di intervenire in merito
hai detto bene in attività di formazione. Però se lo porti come critica all'alto livello, se trovi illogico il movimento della doppia linea d'attacco, del perchè le difese del livello internazionale non si basano più sulla difesa a uomo con successiva scalata. C'è qualcosa che stride fortemente, che mi mette preoccupazione se è questa la critica che si muove a livello tecnico alla federazione.

Io credo che quella generazione di atleti avrebbe potuto davvero far svoltare il movimento italiano se avesse coltivato quell'esperienza sul campo con quella fuori dal campo con spirito professionistico, contaminandosi con le innovazioni portate dalle altre scuole. Però oggi leggendo quelle parole riferite al rugby di alto livello mi stonano, mi sembrano uscite dal 1995. E tutto quello che è venuto dopo?
speartakle
Messaggi: 8926
Iscritto il: 11 giu 2012, 0:14

Re: Svolta della FIR?

Messaggio da speartakle »

jentu ha scritto: 19 feb 2021, 12:51 Il problema dei club è a quali club?
Non tutti quelli di Top º 10 svolgono una buona attività giovanile, qualcuno come Rovigo litiga con la sua società che fa attività di base. La migliore scuola di rugby giovanile, la Capitolina, sarebbe esclusa dal progetto di uno dei candidati, visto che non è dell'élite del rugby italiano.
Come si fa a pensare di abbandonare il progetto cdfp e cdf?
È come buttare il bambino con l'acqua sporca.
Chi vincerà, e spero che sia una persona capace di comportarsi in maniera adeguata al ruolo, deve umilmente pensare a dare continuità a ciò che di buono è stato fatto e cambiare il resto.
In meglio, si spera.
eh adesso scrivo un post che jpr porterà diretto al suo loculo: :wink:
Sarebbe un po' come è ora il rapporto Celtic-Top10 signori e servi, solo che i signori diventano i 10 di top 10 e tutti gli altri servi di diretti "competitors" ma sembra che a lui messa così non dia fastidio...
Avatar utente
jpr williams
Messaggi: 35697
Iscritto il: 26 mar 2012, 11:58
Località: Gottolengo (BS)
Contatta:

Re: Svolta della FIR?

Messaggio da jpr williams »

speartakle ha scritto: 19 feb 2021, 18:48eh adesso scrivo un post che jpr porterà diretto al suo loculo: :wink:
Il loculo è angusto, ma pur nel rispetto delle norme antiassembramento, accoglie tutti. Sposto i lumini e ti faccio entrare
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Luqa-bis
Messaggi: 8399
Iscritto il: 18 mag 2011, 10:17

Re: Svolta della FIR?

Messaggio da Luqa-bis »

Arrivi secondo speartakle. Ma forse ti trascina nel sacello.
Soidog
Messaggi: 3207
Iscritto il: 6 feb 2017, 14:14

Re: Svolta della FIR?

Messaggio da Soidog »

Garry ha scritto: 19 feb 2021, 18:02 Bravo Francescato, sintetico, in pratica un haiku :rotfl:
Immagino che vengano usati dei video per spiegare efficacemente le situazioni descritte, perché diventa troppo difficile rendere velocemente comprensibile il tutto solo a parole.
Avatar utente
Sergio Martin
Messaggi: 1961
Iscritto il: 7 mag 2015, 23:32
Località: Roma nord, molto nord...

Re: Svolta della FIR?

Messaggio da Sergio Martin »

Rispondi