Premesso che non sono la Suprema Corte di Cassazione e che le mie valutazioni valgono solo per me, posso dirti che Polledri, Negri e Varney non mi entusiasmano (naturalmente non mi riferisco all'aspetto tecnico), ma li posso digerire anche se preferirei farne a meno, Sisi, Braley e quell'altro per me sono dei perfetti estranei che non dovrebbero entrarci nulla con noi. Comunque, almeno, hanno scelto di venire a vivere e giocare in Italia.giodeb ha scritto: 13 gen 2021, 18:54Grazie per l'onesta, non mi è però molto chiara la distinzione che fai.
Se ho capito bene Polledri, Negri e Varney dovrebbero andarti bene (avi italiani, hanno giocato anche a livello under per l’Italia), gente come Sisi e Braley meno (avi italiani ma a livello giovanile hanno giocato per altre nazionali). Odgowu dovrebbe appartenere a quest’ultima categoria.
Lynagh invece è simile alla situazione di Allan (nati entrambi in Italia da mamma italiana e papà rugbista straniero che giocava in Italia, entrambi cresciuti all’estero) e come lui ha giocato nelle rappresentative giovanili di un’altra federazione (Allan fino all’U20 scozzese, Lynagh fino all’U19 inglese). Quindi direi che se ti va bene Allan, Lynagh anche dovrebbe andarti bene.
Di questo Lynagh non so nulla (al di là del ricordo del ragguardevolissimo genitore), manco sapevo che esistesse fino a che non lo hanno tirato fuori qua sul forum, dove sembra esserci una morbosa e spasmodica ricerca della qualunque purchè torni utile. Mi sembra anche lui un estraneo, più di Allan che, quantomeno, si è venuto a stabilire qui giocando in una squadra italiana e dando, quindi, un senso non semplicemente opportunistico alla sua convocazione. Ma anche il suo caso non mi fa certo impazzire.
Ma tutto questo, come ho già detto, passerebbe in secondo piano se si avesse il coraggio di riconoscere la realtà e abolire il concetto, evidentemente impraticabile, di mantenere in essere le competizioni fra rappresentative nazionali. Se si tratta di nazionali i criteri per farne parte dovrebbero per me essere draconiani. Se non li si vuole perchè troppo "puristi" allora sarebbe onesto smettere di chiamarle "nazionali" e chiamarle per quello che sono, cioè rappresentative federali. Non è l'Italia, è la squadra che rappresenta la Fir. Può sembrare una sottigliezza, ma ai miei occhi non lo è. E penso che il concetto di "nazionale" ormai venga tenuto in piedi per pure ragioni di marketing (cioè finzione opportunistica) perchè è un concetto che comunque "acchiappa". Ma ormai è puro marketing, è appartenenza addomesticata. Fra la nazionale come la intendo io e quelle attuali vedo la stessa differenza che c'è fra le tette vere e quelle al silicone. Ed io sono abbastanza affezionato al modello originale.