Osservatorio italiani all'estero

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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jpr williams
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da jpr williams »

Adryfrentzen ha scritto: 8 ott 2020, 11:00 jpr non è questione che "pretendiamo per forza"... Io leggo sempre con grande interesse i tuoi pensieri, però quando scrivi la medesima cosa (giusta o sbagliata che sia) in ogni topic 45-46 volte mi pare quantomeno naturale pensare che sia diventata un'ossessione (sì la chiamo così, non so come la chiameresti tu vista la situazione).
Beh, ma anche voi scrivete in continuazione quanto siete contenti di arruolare questo o quello. O timorosi che ve lo scippino.
Anche lì basterebbe una volta.
Peraltro funaziona così, in genere: io scrivo una cosa che determina la risposta di 6 o 7 altri utenti. Ed io rispondo a loro uno per uno (oddio, non proprio tutti: un minimo di selezione la faccio) sia perchè sono una personcina educata, sia perchè trovo le loro obiezioni pertinenti e meritevoli di attenzione e risposta.
Mi sembra che le uniche ripetizioni fastidiose siano quelle (quella?) dissenzienti che si sottraggono al coro delle folle plaudenti.
Comunque se la cosa è così fastidiosa potete dirmelo: ne prenderò atto e vi saluterò.
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Adryfrentzen
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Adryfrentzen »

Ma qui non mi pare che nessuno abbia MAI espresso il desiderio che tu te ne vada (ci mancherebbe altro). Se la finissi magari sempre il "io contro tutti" o un po' la vittima ti accorgeresti che ci sono molte più persone che bene o male la pensano (quasi) come te che non il contrario.
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Ettore73 »

jpr williams ha scritto: 8 ott 2020, 9:18
Ettore73 ha scritto: 7 ott 2020, 18:14Io la vedo così, facendo carriera in nazionale e contribuendo a migliorarla, potrebbe un giorno diventare un punto di riferimento e ispirare altri giovani che si formeranno in Italia. Ben venga Varney e chiunque altro possa contribuire in tal senso.
Conosco alcuni dei ragazzi che abbiamo formato per quel ruolo, sui quali abbiamo investito in formazione accademica e non. Loro si sono impegnati nei rispettivi percorsi animati soprattutto dal sogno di poter un giorno difendere i colori del proprio paese. Un loro successo, quello si, lo riterrei di stimolo per ispirare altri giovani a intraprendere la stessa faticosa avventura. Penso a loro, al loro entusiasmo, alla loro passione (anche remando contro gli infortuni, ma sempre inseguendo un sogno colorato di tricolore) e non posso che essere dispiaciuto.
Quindi mi scuserete, ma tutto il vostro entusiasmo per questi arruolamenti di giocatori formati altrove non riesco proprio a condividerlo.
Però, come ho detto, non capisco perchè dobbiate per forza avere il 100% di folla plaudente.
Io penso a quei 3 ragazzi che conosco e stimo e sono triste.
Grazie per avermi risposto. Comprendo la tua opinione e la rispetto. Varney a parte, spero, ad esempio, che Casilino abbia maggiori opportunità di qui in avanti.
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Ettore73 »

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jpr williams
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da jpr williams »

Adryfrentzen ha scritto: 8 ott 2020, 11:40Ma qui non mi pare che nessuno abbia MAI espresso il desiderio che tu te ne vada (ci mancherebbe altro). Se la finissi magari sempre il "io contro tutti" o un po' la vittima ti accorgeresti che ci sono molte più persone che bene o male la pensano (quasi) come te che non il contrario.
Se venissero un minimo allo scoperto mi risparmierebbero un pò di fatica e la discussione sarebbe un pò più animata.

ATTENZIONE: delirio narcisistico in arrivo

Altrimenti, senza i miei interventi, credo che la discussione-tipo sarebbe più o meno così:

Utente Toicat: pare che i geniali ed illuminati scout della federazione abbiano appurato che Sgnorckx, benchè nato e cresciuto su Deimos, abbia dei biscugini laterali di Bugliano e possa essere eleggibile per la nazionale! Ringraziamo la federazione e gioiamo in letizia!

R.Utente Prego Raimondi: fantastico, avevamo proprio bisogno di uno come lui, anche se Conte se ne deve andare perchè gli puzza l'alito e si vede lontano un km che ha il parrucchino come il suo omonimo dell'Inter.

R. Utente Gigi-ter: Si, però non è del tutto esatto che Sgnorkx sia cresciuto sempre su Deimos, in quanto risulta che abbia soggiornato per un secondo luce nelle terre che furono latifondo di Bubbo da Montespertoli, il che lo ascrive a cittadino del sub 38° parallelo. In ogni caso su Deimos sono indietro rispetto a noi per quanto riguarda l'alta velocità

R. Utente X: è forte di sicuro, mica l'ha allenato Guidi. Prima però dovrebbe fare le pulizie al Lanfranchi, naturalmente addestrato da Bradley, altrimenti nisba. Comunque se mangia gli anolini in brodo sarà sicuramente utile alla causa. Ho detto che Guidi è scarso? Si? Allora ok. Si stampi!

R.Utente Badiletasso: sei un imbecille pieno di tatuaggi

Sipario. Altro argomento.

Ogni riferimento a fatti od utenti realmente esistiti è puramente casuale.
Si declina ogni responsabilità in merito

Oh, non vi arrabbiate: è solo cazzeggio e io come imitatore sono così scarso che non so fare nemmeno Celentano. :-]
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da jpr williams »

Ettore73 ha scritto: 8 ott 2020, 13:41Grazie per avermi risposto. Comprendo la tua opinione e la rispetto. Varney a parte, spero, ad esempio, che Casilino abbia maggiori opportunità di qui in avanti.
Io rispondo sempre a tutti quelli che come te argomentano in modo serio, simpatico e pertinente.
Certo, la conseguenza è che poi divento monotono e scrivo troppo, annoiando tutti.
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Re: Osservatorio italiani all'estero

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jpr williams ha scritto: 8 ott 2020, 9:18 Conosco alcuni dei ragazzi che abbiamo formato per quel ruolo, sui quali abbiamo investito in formazione accademica e non. Loro si sono impegnati nei rispettivi percorsi animati soprattutto dal sogno di poter un giorno difendere i colori del proprio paese. Un loro successo, quello si, lo riterrei di stimolo per ispirare altri giovani a intraprendere la stessa faticosa avventura. Penso a loro, al loro entusiasmo, alla loro passione (anche remando contro gli infortuni, ma sempre inseguendo un sogno colorato di tricolore) e non posso che essere dispiaciuto.
Quindi mi scuserete, ma tutto il vostro entusiasmo per questi arruolamenti di giocatori formati altrove non riesco proprio a condividerlo.
Però, come ho detto, non capisco perchè dobbiate per forza avere il 100% di folla plaudente.
Io penso a quei 3 ragazzi che conosco e stimo e sono triste.
su questo punto ad esempio sono abbastanza d'accordo con te. Per quello il ricorso a equiparati/oriundi dovrebbe essere il più focalizzato possibile su giocatori che fanno davvero la differenza o su ruoli scoperti. Che sarebbe già una conquista.
Per questo spingo sempre molto nel portare i giovani meritevoli a contatto con le franchigie il prima possibile, anche quello è un modo per valorizzarne gli sforzi e farli emergere ad alto livello in modo più efficacie.
Il modo che proponi tu, con passaggi scadenzati tra top10 e Pro12 è troppo gerarchico e andrebbe bene in un sistema dove tiriamo fuori ogni anno un bel po' di giocatori buoni per ruolo, invece non è così e dobbiamo valorizzare al massimo quelli che emergono, la flessibilità del permit da quel valore aggiunto.
Se vogliamo stare in questo contesto sono necessari alcuni compromessi, ma so già che la tua risposta è niente compromessi e quindi abbandonare questo contesto.
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Re: Osservatorio italiani all'estero

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jpr williams ha scritto: 8 ott 2020, 13:51
Adryfrentzen ha scritto: 8 ott 2020, 11:40Ma qui non mi pare che nessuno abbia MAI espresso il desiderio che tu te ne vada (ci mancherebbe altro). Se la finissi magari sempre il "io contro tutti" o un po' la vittima ti accorgeresti che ci sono molte più persone che bene o male la pensano (quasi) come te che non il contrario.
Se venissero un minimo allo scoperto mi risparmierebbero un pò di fatica e la discussione sarebbe un pò più animata.

ATTENZIONE: delirio narcisistico in arrivo

Altrimenti, senza i miei interventi, credo che la discussione-tipo sarebbe più o meno così:

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R. Utente Gigi-ter: Si, però non è del tutto esatto che Sgnorkx sia cresciuto sempre su Deimos, in quanto risulta che abbia soggiornato per un secondo luce nelle terre che furono latifondo di Bubbo da Montespertoli, il che lo ascrive a cittadino del sub 38° parallelo. In ogni caso su Deimos sono indietro rispetto a noi per quanto riguarda l'alta velocità

R. Utente X: è forte di sicuro, mica l'ha allenato Guidi. Prima però dovrebbe fare le pulizie al Lanfranchi, naturalmente addestrato da Bradley, altrimenti nisba. Comunque se mangia gli anolini in brodo sarà sicuramente utile alla causa. Ho detto che Guidi è scarso? Si? Allora ok. Si stampi!

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E allora PROMETTO che d'ora in avanti dirò pure io la mia!
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speartakle ha scritto: 8 ott 2020, 13:59su questo punto ad esempio sono abbastanza d'accordo con te. Per quello il ricorso a equiparati/oriundi dovrebbe essere il più focalizzato possibile su giocatori che fanno davvero la differenza o su ruoli scoperti. Che sarebbe già una conquista.
Per questo spingo sempre molto nel portare i giovani meritevoli a contatto con le franchigie il prima possibile, anche quello è un modo per valorizzarne gli sforzi e farli emergere ad alto livello in modo più efficacie.
Il modo che proponi tu, con passaggi scadenzati tra top10 e Pro12 è troppo gerarchico e andrebbe bene in un sistema dove tiriamo fuori ogni anno un bel po' di giocatori buoni per ruolo, invece non è così e dobbiamo valorizzare al massimo quelli che emergono, la flessibilità del permit da quel valore aggiunto.
Se vogliamo stare in questo contesto sono necessari alcuni compromessi, ma so già che la tua risposta è niente compromessi e quindi abbandonare questo contesto.
Poichè vado scrivendo da tempo che dovremmo uscire dal procoso e puntare su un rafforzamento del nostro campionato domestico, ecco, il problema permit finirebbe lì. :-]
Secondo me tireremmo fuori qualche giocatore in più investendo molto sui club e mettendoli nelle condizioni di avere proprie scuole-rugby e implementando la collaborazione con i piccoli club del territorio. sogno un esercito di lillipuziani operosi sparsi su un territorio brulicante di vita, non due montarozzi di terra nel piattume morto del deserto.
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Re: Osservatorio italiani all'estero

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Adryfrentzen ha scritto: 8 ott 2020, 14:14E allora PROMETTO che d'ora in avanti dirò pure io la mia!
Dat de fà, gnaro! :wink:
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jpr williams ha scritto: 8 ott 2020, 14:14
speartakle ha scritto: 8 ott 2020, 13:59su questo punto ad esempio sono abbastanza d'accordo con te. Per quello il ricorso a equiparati/oriundi dovrebbe essere il più focalizzato possibile su giocatori che fanno davvero la differenza o su ruoli scoperti. Che sarebbe già una conquista.
Per questo spingo sempre molto nel portare i giovani meritevoli a contatto con le franchigie il prima possibile, anche quello è un modo per valorizzarne gli sforzi e farli emergere ad alto livello in modo più efficacie.
Il modo che proponi tu, con passaggi scadenzati tra top10 e Pro12 è troppo gerarchico e andrebbe bene in un sistema dove tiriamo fuori ogni anno un bel po' di giocatori buoni per ruolo, invece non è così e dobbiamo valorizzare al massimo quelli che emergono, la flessibilità del permit da quel valore aggiunto.
Se vogliamo stare in questo contesto sono necessari alcuni compromessi, ma so già che la tua risposta è niente compromessi e quindi abbandonare questo contesto.
Poichè vado scrivendo da tempo che dovremmo uscire dal procoso e puntare su un rafforzamento del nostro campionato domestico, ecco, il problema permit finirebbe lì. :-]
Secondo me tireremmo fuori qualche giocatore in più investendo molto sui club e mettendoli nelle condizioni di avere proprie scuole-rugby e implementando la collaborazione con i piccoli club del territorio. sogno un esercito di lillipuziani operosi sparsi su un territorio brulicante di vita, non due montarozzi di terra nel piattume morto del deserto.
è una strategia che anch'io tengo in considerazione e che a suo tempo avevo proposto come piano B al primo rinnovo della Celtic. Gli effetti sarebbero ancora di più sul lungo periodo e nel breve boh quasi sicuramente comporterebbe molti ragazzi all'estero e altri che nel frattempo giocano in un campionato che non potrà essere competitivo come il Pro14. Poi ci sarebbe da inventarsi un sistema di controllo/incentivo affinchè i club non si sputtanino i soldi e si strutturino.
Per me si potrebbe anche provarci basta avere ben presenti i rischi che si corrono.
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Re: Osservatorio italiani all'estero

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Pensi davvero che andrebbe tanto tanto peggio di ora?
Penso anch'io che i ragazzi attaulmente alle franchigie troverebbero in gran parte ingaggi all'estero: non mi sembra una così cattiva notizia per la nazionale che giochino i squadre più competitive.
Poi si strutturerebbe un campionato nazionale con limitazione a due per squadra dei giocatori stranieri, magari obbligo di avere sempre in campo almeno 3 U20 e, come detto, sqaudre cadette e scuole di rugby per i club del Top 10 con collaborazione con le realtà del territorio.
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Soidog »

Ettore73 ha scritto: 8 ott 2020, 13:43Casilio
Casilio avrà modo di dimostrare il suo valore in Pro 14, a livello Under 20 ha fatto vedere ottime cose, confermandosi anche in Top 12.
Mi è sempre piaciuto negli spezzoni di partita che ha giocato con le Zebre l'anno scorso.
Arriverà in Nazionale maggiore entro un paio d'anni.
Non è che la sua carriera sia strozzata dal fatto che Varney sia entrato nel giro.
Nel ruolo ci sarà molta competizione tra 5-6 giocatori di ottimo livello e lui ha i mezzi per guadagnarsi un posto
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da speartakle »

jpr williams ha scritto: 8 ott 2020, 14:27 Pensi davvero che andrebbe tanto tanto peggio di ora?
Penso anch'io che i ragazzi attaulmente alle franchigie troverebbero in gran parte ingaggi all'estero: non mi sembra una così cattiva notizia per la nazionale che giochino i squadre più competitive.
Poi si strutturerebbe un campionato nazionale con limitazione a due per squadra dei giocatori stranieri, magari obbligo di avere sempre in campo almeno 3 U20 e, come detto, sqaudre cadette e scuole di rugby per i club del Top 10 con collaborazione con le realtà del territorio.
per i primi anni si: conta che i giocatori che andrebbero all'estero secondo me sarebbero al massimo una ventina (e non li avresti a disposizione per ritiri exrtra-riabilitazione-rotazione-riposo- gestione) mentre gli altri sarebbero o in campionati di seconda fascia (vedi Gori) o nel domestico italiano che verosimilmente non potrebbe alzarsi di un livello accettabile se non in un tempo medio lungo. In ogni caso nel breve dovrebbe essere incentrato nel proporre un rugby veloce per formare giovani che vadano poi all'estero.
Quindi secondo me nel breve periodo le difficoltà della nazionale sarebbero più elevate di quelle di adesso, con quello che ne consegue.
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Re: Osservatorio italiani all'estero

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speartakle ha scritto: 8 ott 2020, 14:39per i primi anni si: conta che i giocatori che andrebbero all'estero secondo me sarebbero al massimo una ventina (e non li avresti a disposizione per ritiri exrtra-riabilitazione-rotazione-riposo- gestione) mentre gli altri sarebbero o in campionati di seconda fascia (vedi Gori) o nel domestico italiano che verosimilmente non potrebbe alzarsi di un livello accettabile se non in un tempo medio lungo. In ogni caso nel breve dovrebbe essere incentrato nel proporre un rugby veloce per formare giovani che vadano poi all'estero.
Quindi secondo me nel breve periodo le difficoltà della nazionale sarebbero più elevate di quelle di adesso, con quello che ne consegue.
Può darsi. Quel che scrivi è tutt'altro che implausibile.
Ciò detto, avendo io la convinzione che con il sistema attuale stiamo fallendo ed affondando in maniera inesorabile ed irreversibile, sarei disposto a correre il rischio.
Se da un lato c'è il certo fallimento (con ovvia uscita dal 6N per far posto magari ai SAF causa risultati ripetutamente non all'altezza di una sempre più declinante nazionale) e dall'altro l'ipotesi di un momentaneo arretramento con prospettive migliori nel medio-lungo, beh, io non ho dubbi: tra morte certa e rischio scelgo il rischio.
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