Osservatorio italiani all'estero

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Consulente »

jaco ha scritto: 10 set 2020, 12:42
GrazieMunari ha scritto: 9 set 2020, 19:37
Magari mi sbaglio, ma credo sia più questione di quanto i nostri siano disposti ad andare a bottega per due spicci.
Secondo me non è solo una questione di due spicci.
Manfredi, dopo l'esperienza in Francia, per essere ri-considerato dalle nazionali ha dovuto far rientro in Italia e ricominciare il percorso Calvisano-Zebre.
Magri, già nazionale giovanile in anni passati, durante l'esperienza allo Stade Francaise non è mai stato considerato nelle convocazioni delle nazionali azzurre... insomma credo ci sia anche una paura, da parte dei ragazzi, che sparendo dai radar FIR (che evidentemente arrivano solo ai confini nazionali) si possa perdere il treno per l'azzurro, nonostante l'esperienza accumulata nel fior fiore dei club europei... posso anche sbagliarmi eh...
Ottima osservazione, devi essere un giocatore di prima fascia per essere richiamato dall'estero. Faccenda che poi non ho mai capito.
Magari ora e' davvero tardi per considerarlo ancora, ma gente come Furno, perche' e' sparita dal radar qualche anno fa quando ancora aveva un discreto potenziale? Mi ricodo quando Furno e Johnny Grey si sono scontrati in un placcaggio alto rimandendo praticamente puntellati l'uno contro l'altro...
speartakle
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da speartakle »

Di solito, a parte casi eclatanti, non è che vengono a chiamarti (tipo Tica al torneo u18) ma ti proponi tu alle varie accademy. Che poi mica tutte le accademy sono a gratis o ti danno tutto quello di cui hai bisogno per star li. é anche un grosso investimento economico. Gli espoirs francesi sono un pelo diversi.
In generale la Federazione ostacola chi ha sottoscritto il progetto accademie al trasferimento estero.
I giovini italiani non è che non piace sbattersi o andare all'estero: è evidente se vedete quanta gente piglia e si fa gli erasmus/lavori/stage/ fuori.
é ancche evidente che il passaggio scolastico pre università (superiori) all'estero per di più seguendo anche un'accademia è bello tosto e complicato.

Questione Georgiani: una pippa di tabacco in Georgia vale molto di più di una pippa di tabacco in Italia.
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jpr williams
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da jpr williams »

30 min ha scritto: 9 set 2020, 15:04jpr per favore rispondi alle mie domande:
1) usciti dall' U20 quanti azzurrini pensi possano andare dritti all' estero?
2) dovendo rimanere in Italia, gli altri li manderesti nel Top 10/12 o al Benetton/Zebre?
Alla 1 potrebbe risponderti meglio Soidog, secondo il quale produciamo fenomeni a mitraglia.
Alla 2 posso dirti solo questo: da quando esistono le franchigie la competitività della nazionale è sprofondata a livelli da incubo, segno che i due carrozzoni parastatali nati per farci grandi hanno toppato clamorosamente.
Il TOP10/12 è franato come competitività per precisa scelta federale (che poi è quella della riga sopra), quindi oggi non può fare granchè.
Anche se ragazzi come Minozzi o il citato Manfredi non debbono certo ringraziare le zebre per essere comparsi all'onore del mondo. Il primo era stato praticamente scartato, mentre il secondo, rimasto all'estero inoperoso a lungo a causa di un boicottaggio federale (di cui l'amico jaco forse sa più di me) deve ringraziare (e so che ringrazia) solo sé stesso e Calvisano per non essere diventato l'ennesimo missing del brillante sistema gavazziano.
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jpr williams
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da jpr williams »

speartakle ha scritto: 9 set 2020, 15:56"stimatissimi tecnici federali" come lo sono stati e lo sono Guidi e Brunello...
Nessuno dei quali c'entra con lo sbolognamento di Minozzi al rango di pippa avvenuto al termine del biennio in U20.
Il secondo, invece, lo schierò titolare a Calvisano sin dalla prima amichevole estiva (c'ero, lo so, e il giorno dopo rivelai al mondo che era nata una stella). Per chiarire agli smemorati interessati Teo fu chiamato da O'Sé quando ancora militava a Calvisano. Non scese mai in campo, ma del resto il celebratissimo irlandese dovette essere costretto a schierarlo da un infortunio del suo prediletto equiparato neozelandese per convincersi.
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da speartakle »

jpr williams ha scritto: 10 set 2020, 13:20 Alla 2 posso dirti solo questo: da quando esistono le franchigie la competitività della nazionale è sprofondata a livelli da incubo, segno che i due carrozzoni parastatali nati per farci grandi hanno toppato clamorosamente.
i primi 3/4 anni direi che no.
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jpr williams
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da jpr williams »

Anni in cui si viveva di rendita...
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Garry »

speartakle ha scritto: 10 set 2020, 13:16 Di solito, a parte casi eclatanti, non è che vengono a chiamarti (tipo Tica al torneo u18) ma ti proponi tu alle varie accademy. Che poi mica tutte le accademy sono a gratis o ti danno tutto quello di cui hai bisogno per star li. é anche un grosso investimento economico.
Esattamente (a parte le “accademy” con due “C”)
Ma mi sembra che anche in Francia ai tempi di Derby e Magri non fosse gratis

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Re: Osservatorio italiani all'estero

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Ad ogni modo, con quello che costa il percorso di formazione dei ragazzi (e se un giorno qualcuno si prendesse la briga da fare il conto, sono convinto che resteremmo tutti a bocca aperta) è più che giusto che la federazione si tuteli dal rischio che qualche baldo giovane alla fine del percorso dica arrivederci e grazie.

Detto questo, pensate al livello dei giocatori che qualche anno fa avevamo all’estero...

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Re: Osservatorio italiani all'estero

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Garry ha scritto: 10 set 2020, 14:03 Ad ogni modo, con quello che costa il percorso di formazione dei ragazzi (e se un giorno qualcuno si prendesse la briga da fare il conto, sono convinto che resteremmo tutti a bocca aperta) è più che giusto che la federazione si tuteli dal rischio che qualche baldo giovane alla fine del percorso dica arrivederci e grazie.

Detto questo, pensate al livello dei giocatori che qualche anno fa avevamo all’estero...
Ma tu credi che un italiano sia così forte da andare all'estero, stare cinque anni lì e poi giocare per loro? Mi sembra inverosimile oggi come oggi.
speartakle
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Re: Osservatorio italiani all'estero

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Garry ha scritto: 10 set 2020, 14:03 Ad ogni modo, con quello che costa il percorso di formazione dei ragazzi (e se un giorno qualcuno si prendesse la briga da fare il conto, sono convinto che resteremmo tutti a bocca aperta) è più che giusto che la federazione si tuteli dal rischio che qualche baldo giovane alla fine del percorso dica arrivederci e grazie.

Detto questo, pensate al livello dei giocatori che qualche anno fa avevamo all’estero...
a parte Tica che non era ancora "cappato" con l'italia e poteva magari passare con la Scozia, quale sarebbe l'arrivederci e grazie?
che Manfredi ripudiasse la maglia della Nazionale?
Capisco che poi partecipare ai raduni della u20 diventa difficile o essere monitorati è più difficile ma se uno va in una struttura di alto livello paragonabile all'accademia Nazionale non mi pare si possa parlare di perdita di investimento...
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Re: Osservatorio italiani all'estero

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Consulente ha scritto: 10 set 2020, 12:54
jaco ha scritto: 10 set 2020, 12:42
GrazieMunari ha scritto: 9 set 2020, 19:37
Magari mi sbaglio, ma credo sia più questione di quanto i nostri siano disposti ad andare a bottega per due spicci.
Secondo me non è solo una questione di due spicci.
Manfredi, dopo l'esperienza in Francia, per essere ri-considerato dalle nazionali ha dovuto far rientro in Italia e ricominciare il percorso Calvisano-Zebre.
Magri, già nazionale giovanile in anni passati, durante l'esperienza allo Stade Francaise non è mai stato considerato nelle convocazioni delle nazionali azzurre... insomma credo ci sia anche una paura, da parte dei ragazzi, che sparendo dai radar FIR (che evidentemente arrivano solo ai confini nazionali) si possa perdere il treno per l'azzurro, nonostante l'esperienza accumulata nel fior fiore dei club europei... posso anche sbagliarmi eh...
Ottima osservazione, devi essere un giocatore di prima fascia per essere richiamato dall'estero. Faccenda che poi non ho mai capito.
Magari ora e' davvero tardi per considerarlo ancora, ma gente come Furno, perche' e' sparita dal radar qualche anno fa quando ancora aveva un discreto potenziale? Mi ricodo quando Furno e Johnny Grey si sono scontrati in un placcaggio alto rimandendo praticamente puntellati l'uno contro l'altro...
Effettivamente è un rischio non da poco.
Ma solo perchè se fosse vero (e non lo metto in dubbio, anzi) saremmo ad un livello dilettantesco, ma dilettantismo di basso livello eh...

Una cosa che mi ha fatto pensare più di una volta è: ma O'Shea, a parte nei derby, quante partite di Zebre e Treviso si è guardato dal vivo?
Perchè nei derby i CT vengono sempre inquadrati, in altre partite sinceramente non me ne ricordo (e mi pare strano sia una svista della regia...).

Ma i nostri CT, tolti quei 3/4 mesi all'anno in cui devono preparare 6N e amichevoli varie, che fanno?
Vanno a guardarsi le partite del TOP12?
Vanno a guardarsi le partite del PRO14?
Vanno a guardarsi a turno le partite dei nostri italiani all'estero?
Vanno ad assistere agli allenamenti di Zebre e Benetton?
Vanno ad assistere agli allenamenti dei club del TOP12?
Vanno ad assistere agli allenamenti delle Accademie?
Garry
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Re: Osservatorio italiani all'estero

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Se crei una norma, una regola, non puoi pensare all’oggi come oggi. E se spunta un Castrogiovanni cosa fai, cambi le regole al volo?

Poi ci sarà anche la questione di come gestire il percorso futuro. Una federazione può avere solo un obiettivo sportivo, di risultati, e può sbagliare in buona fede, ma un procuratore chissà...

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Re: Osservatorio italiani all'estero

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GrazieMunari ha scritto: 10 set 2020, 15:18 Una cosa che mi ha fatto pensare più di una volta è: ma O'Shea, a parte nei derby, quante partite di Zebre e Treviso si è guardato dal vivo?
Per quel che mi ricordo io (ma magari sbaglio) le partite in casa se le faceva tutte o quasi.
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Re: Osservatorio italiani all'estero

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Garry ha scritto: 10 set 2020, 15:21 Se crei una norma, una regola, non puoi pensare all’oggi come oggi. E se spunta un Castrogiovanni cosa fai, cambi le regole al volo?

Poi ci sarà anche la questione di come gestire il percorso futuro. Una federazione può avere solo un obiettivo sportivo, di risultati, e può sbagliare in buona fede, ma un procuratore chissà...
in realtà la norma è che è a discrezione della Commissione Tecnica Federale. Quindi è sempre un caso particolare.
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Re: Osservatorio italiani all'estero

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doublegauss ha scritto: 10 set 2020, 17:35
GrazieMunari ha scritto: 10 set 2020, 15:18 Una cosa che mi ha fatto pensare più di una volta è: ma O'Shea, a parte nei derby, quante partite di Zebre e Treviso si è guardato dal vivo?
Per quel che mi ricordo io (ma magari sbaglio) le partite in casa se le faceva tutte o quasi.
Corretto.
Era sempre nel mio settore

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