RigolettoMSC ha scritto: ↑1 lug 2020, 17:01
geovale ha scritto: ↑1 lug 2020, 15:13
faccio un copia incolla delle dichiarazioni del Prof Enrico Bucci (Temple University Philadelphia) perchè mi sembrano riflessioni serie e argomentate:
"Molti si affannano a r*** date o periodi, nel prevedere quando e se ci sarà una seconda ondata epidemica
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SERENI MA VIGILI"
Grazie Doc, molto interessante, chiaro e con ragionamenti di buon senso (bene raro di questi tempi).
Non che uno non possa arrivarci da solo, ma sentire confermate le proprie ipotesi da uno scienziato di
quel livello, primo mi rassicura e secondo mi fa sentire molto intelligente.
Un effetto collaterale per una volta non spiacevole...
Per completare il discorso forse alcuni di noi si chiederanno come mai la epidemia di SARS dovuta al cov1 diffusasi nel 2003 e che colpì soprattutto Hong Kong, la Cina meridionale ed il Canada e provocò circa 8000 casi e 774 morti ( mortalità 9,6 %) è poi scomparsa per non ripresentarsi più, almeno fino ad ora. E’ possibile che anche il cov2 scompaia come il suo parente stretto?
Per rispondere alla domanda riporto quanto scritto da David Quammen nel saggio Spillover, scritto nel 2012 edito in Italia da Adelphi, libro ben scritto che consiglio a tutti coloro che vogliano approfondire il tema delle zoonosi e delle malattie infettive emergenti.
“ I sintomi della SARS di solito compaiono prima che il contagiato raggiunga il massimo dell’infettività e non dopo. L’emicrania, la febbre, i brividi, forse anche la tosse, precedono l’immissione di grandi quantità di virus nell’espettorato…Questo quadro clinico permise la diagnosi precoce di molti casi di SARS, che furono ricoverati in isolamento prima che potessero spargere il virus. Ciò portò a un alto tasso di infezioni secondarie nel personale sanitario; d’altra parte, e per fortuna, gli infettivi erano pazienti che in genere stavano troppo male per andarsene in giro, magari a prendere la metropolitana per andare al lavoro. Ciò ebbe enorme importanza nell’epidemia di SARS, fu veramente la nostra salvezza.” E più avanti Quammen fa il profeta: “E’ ipotizzabile che la prossima Grande Epidemia ( il famigerato Big One) quando arriverà si conformerà al modello perverso dell’influenza, con alta infettività prima dell’insorgere dei sintomi. In questo caso si sposterà da una città all’altra sulle ali degli aerei, come un angelo della morte “.
Queste considerazioni ci inducono a fare alcune previsioni e soprattutto a prendere provvedimenti prima che in autunno il virus ricominci a circolare maggiormente nel nostro Paese. E’ evidente che qualsiasi persona apparentemente sana può essere portatore del virus e trasmetterlo. E’ chiaro che adesso in Italia il rischio è basso perché circolano pochi casi, ma come ha dimostrato bene pochi giorni fa la cronaca, un soggetto appena arrivato dal Bangladesh a Fiumicino ha scatenato una piccola epidemia. Un solo caso!
E’ necessario convincere tutta la gente che ha abbassato la guardia in questi giorni credendo che ormai siamo fuori e soprattutto quella parte di popolazione che spesso grida al complotto e nega l’esistenza di epidemia e pandemia. Il distanziamento e l’uso di mascherine rappresenta per ora l’unica arma che abbiamo. Senza diventare paranoici ma dobbiamo seguire queste linee. E’ necessario poi convincere la gente a vaccinarsi in massa contro l’influenza appena sarà disponibile il nuovo vaccino per evitare fenomeni di confondimento e preparare le strutture sanitarie ad una nuova eventuale epidemia in autunno.